Kagome si sedette ai bordi del pozzo....quello sarebbe stato il primo luogo dove Inuyasha l'avrebbe cercata e Kagome lo sapeva.
- Inuyasha, sei un cretino - sussurrò Kagome furibonda e amareggiata - perchè quando spunta l'argomento Kikyo te la prendi così e litighiamo? Lo so benissimo che è stato il tuo primo amore però...-.
Kagome non sapeva che fare, ma non si sarebbe mai scusata con Inuyasha.
- I frammenti della sfera?? DAMMELI! - disse una voce che sembrava provenire dal nulla.
Kagome si spaventò e presa dal terrore arretrò all'indietro.
Da dietro il pozzo un enorme serpente sbucò all'improvviso. Era lunghissimo, verde e nero con delle fauci allucinanti.
- Le mia frecce - pensò subito Kagome, ma il suo arco e faretra erano rimaste nell'accampamento, da Inuyasha e gli altri.
- Maledizione -.
Kagome poté solo correre, tentando di sfuggire al grande demone che mirava ai frammenti che custodiva.
Ma il serpentone, strisciando la raggiunse in un attimo.
- Forse se gli do i frammenti - pensò Kagome infilandosi la mano in tasca - mi lascerà andare -.
Sentiva nelle mani i sei frammenti che in quei mesi aveva raccolto insieme ad Inuyasha e agli altri. No, non poteva consegnarglieli dopo tutta la fatica che avevano fatto. Però, che cosa avrebbe potuto fare?
Stava pensando a queste cose, immobile davanti al serpente quando il demone sferrò il primo attacco.
- Stupida! - si rimproverò mentalmente chiudendo gli occhi. Sarebbe morta così?
Tutto durò un istante, il demone che sembrava avere la vittoria in tasta finì a terra in 100 o + pezzettini. 
- Inuyasha - pensò Kagome felice, ed invece davanti a lei, freddo come al solito, c'era il fratello del mezzodemone: Sesshomaru.
- Sesshomaru-sama - mormorò Kagome guardandolo stupita, ma il demone si girò pronto ad andarsene di nuovo.
- Non senti la presenza malvagia di un demone? - disse con tono distaccato Sesshomaru- saresti meglio a tornare dal mezzodemone -.
Finì di pronunciare quelle parole ed un altro demone, dall'aria minacciosa apparve alla spalle della povera Kagome.
Non ebbe il tempo nemmeno di gridare si girò di scatto.
Sesshomaru nn si voltò nemmeno, lo fece fuori senza voltarsi.
- Sono tutti mandati da Naraku - fece il demone - probabilmente per ucciderti -.
Kagome deglutì ed il demone si riavventurò nella foresta dove Kagome, permesso o meno, lo seguì. Non aveva voglia di morire ed il demone, che si era accorto di tutto, non aveva fatto una piega.
- Sesshomaru-sama - sussurrò timorosa Kagome - posso chiederti una cosa -.
Era stupita del suo coraggio ma quella domanda bruciava dentro di lei da quando aveva conosciuto la rivelità trai due fratelli.
Alla fine il demone annuì.
- Sei sempre deciso ad uccidere Inuyasha? - domandò.
- Naturalmente -. Il demone non esitò un attimo. 
- Perché? Voi siete fratelli! Io non potrei mai uccidere il mio fratellino! Credevo...beh...credevo che adesso non volessi più ucciderlo -.
- In base a cosa questa ipotesi? -.
- Beh...l'altra volta Sesshomaru-sama, avete collaborato no? Credevo...ecco...che magari non volevi più ucciderlo -.
Quella volta Sesshomaru non rispose, si fermò all'improvviso però.
- Tu lo ami? -.
- Eh? -. Kagome era stata presa alla sprovvista. 
- Amare...ecco...io...- non sapeva cosa dire la povera ragazza arrossita di colpo. 
Sesshomaru avvicinò il suo volto a quello di Kagome. Erano a pochi centimetri.
- Riusciresti mai ad innamorarti di un altro? -.

Kagome sentiva su di se il respiro dei Sesshomaru ed anche il suo, che era aumentato di colpo. Il cuore le batteva forte in petto, non sapeva cosa rispondere.
Per un attimo a kagome era sembrato che il demone avesse avuto l'istinto di baciarla. 
Sesshomaru allontanò il suo volto dal quello di Kagome, che aveva la testa in mille pensieri.
- Non lo so - rispose all'improvviso la ragazza guardandosi le mani. Era arrossita di colpo.
Era impossibile che Sesshomaru-sama si fosse innamorato di lei, lui odiava gli umani, e anche i mezzodemoni, magari però aveva davvero avuto una ragazza. A quello Kagome non aveva mai pensato. Non aveva mai creduto possibile che Sesshomaru potesse innamorarsi di qualcuno, data la freddezza con cui trattava tutti. Forse Rin era l'unica che si salvava da quella freddezza ostile...e magari...solo un poco...ma anche lei.
Voleva saperlo, conoscere a tutti i costi se Sesshomaru aveva mai avuto una storia d'amore. Quella volta non aveva il coraggio però, era una cosa troppo personale che il demone mai e poi mai le avrebbe rivelato. Lei, in fondo, che diritto aveva di saperlo.
- Attenta - disse Sesshomaru senza scomporsi. Nuovi demoni, con il viso di donna e il corpo di uccello, apparvero; sembravano le arpie della mitologia.
Il demone ne fece fuori dieci o venti, ma sembravano infinite. Lei, inerte, dietro Sesshomaru, toccava i frammenti nella tasca, per paura che glieli portassero via.
Le arpie sparavano dardi infuocati aprendo le ali che Sesshomaru distruggeva con la spada. Un colpo mancò alla lucida lama della spada e veloce come la luce andrò dritta alla sua vittima: Kagome.
Kagome non avrebbe mai fatto in tempo a scappare, era troppo veloce. Tra le e il dardo infuocato si intromise la mano di Sesshomaru che prese il colpo e lo spense tra le sue mani.
Kagome rimase impalata, mentre Sesshomaru uccise tutte le bestiacce venute alla ricerca di Kagome.
Sesshomaru avrebbe mai potuto innamorarsi di una come lei? No, era impossibile...vero?
- Sesshomaru-sama, io...-.
- E' qui - la interruppe Sesshomaru - il mezzodemone è venuto a cercarti nei pressi del pozzo -.
- Inuyasha - mormorò Kagome.
- Vai - disse Sesshomaru e Kagome, in silenzio andò verso il pozzo. 
- Grazie - disse prima di sparire nel sentiero.
Sesshomaru notò una nuova arpia da dietro l'albero.
- Lei ti piace? - disse divertita la bestiaccia. Sesshomaru la fece fuori in un attimo.
Fissò il corpo in pezzi del demone.
- Non dire sciocchezze...