"Sam esce con gli amici e si ubriaca per la prima volta nella sua vita, chiama Dean che sta già dormendo. Scatta la segreteria. La mattina dopo con la testa dolorante, Sam si sveglia al suono della sua stessa voce. E' Dean che ascolta i messaggi."*
Era stato un inferno. O, almeno, come Sam immagina l'inferno debba essere. Non c'è mai stato un periodo, prima di quello, in cui aveva sentito Dean così lontano da che ne aveva memoria, e la colpa era soltanto sua.
Sua perché aveva accettato di uscire con i suoi nuovi compagni di scuola, sua perché aveva deciso che, a 17 anni, avrebbe finalmente provato il brivido della prima sbornia e sua, soprattutto, perché aveva lasciato quei messaggi nella segreteria di Dean dove aveva detto cose che, ne era sicuro, da sobrio non avrebbe mai avuto il coraggio di dire ad alta voce.
Erano passati 3 giorni e ancora Sam non riusciva a guardare suo fratello negli occhi, non dopo avergli negato le spiegazioni che gli erano state chieste dal Dean più disperato che avesse mai conosciuto. Per Sam, però, non c'era molto da spiegare: gli aveva detto chiaro e tondo ciò che voleva, e intendeva veramente tutto quello che gli aveva scritto.
Per questo motivo crede di star sognando quando Dean si siede accanto a lui e gli prende la mano, accarezzandone il dorso con il pollice. Sam lo guarda per la prima volta dopo giorni e il sorriso che Dean gli dedica, quel sorriso che sa essere solo suo, è la cosa più bella che abbia visto in tutta la sua vita, Sam è pronto a giurarlo.
*Prompt di Silvia <3