La voglia di baciarla e cogliere quel delicato e affascinante fiore, cui nessuno aveva ancora affibbiato un nome, era lì pronto a essere colto per diventare di sua proprietà.
Non esitò nemmeno per un istante avvicinando la sua bocca a quella tanto ostile della rivale. Keiko non si sarebbe arresa, aveva già raggiunto parte del suo scopo e non poteva fermarsi: Kunimi doveva essere sua!