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Autore: Reiki    13/03/2009    9 recensioni
"-.....................................QUARANTA!-
Accadde tutto molto rapidamente.
Carter si portò una mano al petto, stringendosi la giacca
all'altezza del cuore.
Near urlò.
-NO!-
Light rise.
Mikami crollò in ginocchio, piangendo lacrime di gioia.
Un attimo dopo, tutto era finito, e sei persone giacevano a terra,
inconfondibilmente morte.
Near scivolò all'indietro, palmi aperti sul pavimento, il
fantasma di un sorriso congelatosi sulle sue labbra.
Non era possibile."
Genere: Mistero, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Light/Raito, Near, Teru Mikami
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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nuovo mondo
37.
+.-*۞*-.+ {Nuovo Mondo} +.-*۞*-.+




Mikami aprì la porta, guardandosi intorno.
C'era Dio. Assieme ad altri tre, esattamente come previsto.
Aizawa.
Mogi.
Matsuda.

E c'era Lucifero, assieme ad altri tre.
Sempre come Dio aveva previsto.
Carter.
Loud.
Bullook.

-Quanti secondi sono passati da quando hai scritto il primo nome?-
Light Yagami ruppe il silenzio.
Era fatta.

Mikami guardò l'orologio, un sorriso esaltato sulle labbra.
-trentacinque...-
La sua figura si stagliava in controluce sulla porta.
-trentasei...-
Dio lo stava guardando.
-trentasette...-
E Lucifero guardava Dio.
-trentotto...-
Light spostò lo sguardo su Near.
-trentanove...-
Sorrise.
-Near, la vittoria è mia!-

-.....................................................QUARANTA!-


Accadde tutto molto rapidamente.
Carter si portò una mano al petto, stringendosi la giacca all'altezza del cuore.
Near urlò.
-NO!-
Light rise.
Mikami crollò in ginocchio, piangendo lacrime di gioia.

Un attimo dopo, tutto era finito, e sei persone giacevano a terra, inconfondibilmente morte.
Near scivolò all'indietro, palmi aperti sul pavimento, il fantasma di un sorriso congelatosi sulle sue labbra.
Non era possibile.
Light mosse un passo, un sorriso gelido sulle labbra, una strana luce negli occhi. Con un piede, rivoltò il corpo esanime di Aizawa, studiandone i tratti del viso, congelati in un'espressione shockata.
-Scacco matto, Near. O forse dovrei dire...-
Uno sguardo eloquente a Mikami, il sorriso svanito, un'espressione seria sulle labbra. Mikami, il fiato corto, le lacrime di gioia a rigargli le gote, diede un'altra occhiata a Near.
-Nate River, Dio.-
Light sorrise, freddo, condiscente, tornando a spostare gli occhi su Near. Scavalcò il cadavere di Aizawa.
-...Nate River. E'stato più facile del previsto.-
Una smorfia, ed il volto di Near tornò inespressivo. Non era ancora finita. Non era ancora morto. E aveva il quaderno. Si rimise seduto, accovacciato sulle ginocchia, la schiena china in avanti. Come se sei persone non fossero appena morte attorno a lui. Come se la sua vita non fosse a rischio.
Doveva elaborare una strategia.
Battè le palpebre.
-Sono ancora vivo.-
Light rise di nuovo, avvicinandosi di un altro passo a Near. Con un movimento fluido, estrasse una pistola, la puntò verso la fronte del suo avversario.
-Getta il quaderno a terra.-
...sapeva che lui aveva il quaderno!
Non doveva lasciar vedere la sorpresa. Indifferente, guardò Light negli occhi.
-Perchè sono ancora vivo?-
-Getta il quaderno, ho detto!-
-Perchè sono ancora vivo?-
-Gettalo. O sparo.-
Near sospirò. Lentamente, estrasse il Death Note dalla camicia. Aveva bisogno di un solo attimo... Un solo attimo per scrivere il nome di Light Yagami su quel quaderno...
-Posalo a terra, Near.-
Light continuava a tenere puntata la pistola contro Near. Contro il Death Note che lui aveva estratto. E che, molto lentamente, fu deposto a terra.
Rise di nuovo.
-Mikami, prendi il quaderno.-
E mentre Mikami si affrettava a compiere la volontà del suo Dio, questi prese a camminare attorno alla sua preda. Rise ancora.
-Perchè sei ancora vivo? Davvero non riesci ad immaginarlo? N?-
Near chiuse gli occhi per un attimo.
-Kira è un individuo infantile...-
Riaprì gli occhi, e prese tra le dita un pupazzetto sulla cui maglietta era scritto il nome "Kira".
-...ne deduco che quindi non reputerebbe completa la sua vittoria se non umiliasse N risparmiandolo giusto il tempo necessario per raccontargli come lo ha battuto.-
La voce apatica di Near, i passi di Light, gli unici suoni all'interno del magazzino. Il ragazzo prese il pupazzetto raffigurante se stesso, lo posò a terra, quindi mimò l'atto di schiacciarlo con quello rappresentante Kira.
-C'è un ottantacinque per cento di possibilità che io sia vivo per questo motivo. Per il dieci per cento di probabilità, potrebbe invece essere perchè Kira ha intenzione di uccidermi personalmente, e non lasciare il... ah... piacere... a Mikami. Il restante cinque per cento rappresenta la possibilità che il Death Note, per qualche ragione a me sconosciuta, non abbia avuto effetto su di N, e che tu, Light, Kira, stia solo bluffando.-
Near guardò Light, ora alla sua destra. E Light rise di nuovo.
-Una previsione perfetta. Come sempre. Quasi sempre.-
Il giovane detective incassò il colpo, chiudendo gli occhi e stringendo i pugni.
-Immagino che tu ti sia sentito molto furbo, quando hai sostituito interamente il quaderno di Mikami, non è vero?-
Light rise di nuovo.
-Lo ammetto, Near. Avevi vinto tu. Come hai scoperto che il quaderno nascosto era l'originale? Mikami... mi ha tradito?-
La voce di Mikami si alzò lacrimevole da un punto distante.
-NO! No, Dio, credimi io non potrei... io non avrei mai...-
Con un cenno della mano, Light zittì i gemiti dell'uomo.
Piano, Near si alzò in piedi, voltandosi a fronteggiare Light
-Ti sbagli. Il merito è di Mello.-
Inespressivo, a labbra strette, Near estrasse un pupazzetto raffigurante Mello da una tasca.
-Dovresti arrivarci da te senza che io aggiunga altro.-
Light si accigliò.
-Mello, hai detto?-
L'ombra di un sorriso attraverò il viso di Near.
-Guarda sul quaderno tra le mani di Mikami... Vi troverai scritto "Kiyomi Takada. Sucidio per autocombustione."-
Light sussultò, voltandosi verso Mikami.
-Cosa?! Che ci fa lì il nome di Takada?! Lei è morta per mano mia!-
Mikami tremava, ed era improvvisamente caduto in ginocchio, gli occhi sgranati.
-Dio, tu eri sotto sorveglianza... E Takada era in una situazione compromettente...-
Balbettava. I suoi occhi roteavano.
-...Era mio dovere farlo...-
-IDIOTA!-
La voce di Light esplose nel magazzino, i bei tratti distorti da odio e rabbia.
-Ti avevo detto mille volte di non prendere iniziative!-
La voce di Near, venata ancora da inespressività, echeggiò di nuovo.
-...è così. Il ventisei Gennaio, alla notizia del rapimento di Takada, Mikami si è recato in banca. Ma grazie alle nostre indagini, sapevamo che fino ad allora si era recato in banca solo il venticinque di ogni mese...-
Strinse i pugni, scoccando un'occhiata al corpo di Jevanni, a terra. Tutto il suo lavoro...
-...ci è sembrato subito sospetto che un uomo preciso come lui ci tornasse di nuovo il ventisei.-
Light si passò una mano sul viso, come per calmarsi. Rise sommessamente.
-...ma certo. Però è stato del tutto inutile ugualmente.-
Questa volta la risata fu più marcata. Light guardò in alto, spalancando le braccia, estasi dipinta sul suo viso. E poi, il suo sguardo tornò su Near.
-...Si....-
-...-
-...Io sono Kira.-
Near lo fissò accigliato, i pungi stretti, le nocche sbiancate.
Light andò avanti, gli occhi animati da una strana luce, la pistola ancora tra le mani, rivolto a tutti ed a nessuno.
-Ascoltatemi... Io sono Kira! E soprattutto...-
Lentamente, alzò una mano, sorridendo.
-...sono il Dio del Nuovo Mondo.-
Strinse il pugno. Poi lo riabbassò, sorridendo ancora.
-...un mondo in cui, oggi, Kira è la legge. E in cui solo Kira può mantenere l'ordine. Oggi... Io sono la Giustizia. Io sono la speranza del genere umano!-
Allargò di nuovo le braccia, sorridendo.
-Volevi uccidermi? Ne eri davvero sicuro?-
Silenzio.
-Sono passati sei anni dalla comparsa di Kira. Non esiste più la guerra. In tutto il mondo, il crimine è sceso del settanta per cento.-
Light riprese a camminare. Si fermò d'improvviso.
-Eppure la società è ancora piena di rifiuti!-
Di nuovo, i tratti giovanili del suo viso sembravano prematuramente invecchiati dall'odio e dalla rabbia. Una luce esaltata pareva brillargli negli occhi. Li chiuse, distendendo il viso, calmando la voce.
-Il marciume dilaga ancora tra gli uomini.-
Disgusto. Chiaro e palese nel suo tono.
- E per fermarlo qualcuno deve pur farsi avanti! E questo... che ho pensato quando ho raccolto il quaderno. IO dovevo farlo... Anzi... Ero l'unico che potesse farlo!-
Il suo sguardo aveva un che di spiritato. Near continuava ad osservarlo, immobile.
Light proseguì.
-Uccidere altre persone è un crimine, questo lo so bene... Ma era l'unico modo possibile! Io dovevo adempiere alla mia missione! Solo io potevo farlo... Chi altri avrebbe potuto?!-
Stavolta era quasi un urlo, con un che di disperato e gioiosamente selvaggio assieme.
-Chi altro è mai arrivato a tanto?! E chi mai saprebbe continuare?!-
Respirava pesantemente, le spalle incurvate, come sotto un peso insostenibile. Piano, alzò lo sguardo, riportandolo su Near.
-E'così.-
Near rimase inespressivo, pugni stretti.
-Nessuno è in grado di costruire un Nuovo Mondo.
Serio, Light era tornato a fronteggiarlo, la pistola abbassata.
-...Solo io.-
Il silenzio avvolse per qualche attimo il magazzino.
Poi, la voce di Near risuonò, dura.
-No.-
Fissava Light severo, col risultato di sembrare molto più adulto di quest'ultimo.
-Tu sei soltanto un assassino.-
Light fece una smorfia.
-E questo quaderno è la più spaventosa arma omicida della storia. Ti sei fatto soggiogare dal potere del quaderno e del suo Shinigami. Hai cercato di renderti simile a Dio, ma in realtà sei solo un pazzo pluriomicida...-
Prese a schiacciare il pupazzetto raffigurante Kira tra pollice ed indice, deformandone i tratti ancora...
-...Tutto qua.-
...e ancora.
-Non c'è altro da aggiungere.-
Per qualche attimo, sembrò che Light non avesse nulla da ribattere. Serio, abbassò il capo, chiudendo gli occhi.
E poi, sorrise.
-Ti sbagli, Near.-
Tranquillo, riaprì gli occhi, osservando il ragazzo.
-...Kira è un assassino nel mondo in cui tu vinci...-
Near strinse di nuovo i pugni.
-...ma in questo mondo ho vinto io. E in questo Nuovo Mondo... Kira è la legge. Kira è la Giustizia. Kira è Dio.-
Scosse il capo, ridendo piano.
-...nel momento stesso in cui ho scoperto che avevate sostituito il quaderno falso, ho deciso che per questa particolare occasione sarebbero state necessarie delle ulteriori precauzioni. E'per questo che ho ordinato a Mikami di scrivere i vostri nomi non sul quaderno... Ma su un foglio proveniente da esso che gli avevo fatto strappare, per sicurezza, molto tempo fa, da allora rimasto fedelmente nascosto nel suo portafoglio. E i fatti mi hanno dato ragione...-
Near sussultò. Lo sapeva... un foglio era sufficiente... Lo sapeva...
Light rise ancora.
-Che c'è, Nate River, non hai più parole?-
Era pietrificato. Non c'erano più strategie. Non c'era più Mello. Lui aveva...
-Hai perso Near. Riconosci la sconfitta.-
...perso.
-L'erede di L... L non si sarebbe mai fatto sfuggire un dettaglio così importante!-
Una risata di scherno riempì il magazzino. Light ricominciò a camminare.
-Adesso devo solo decidere, Nate River... Ti ammazzo io o ti guardo morire? Non trovi che sia una scelta piuttosto ardua?-
Un'altra risata, con un che di folle.Light aveva preso di nuovo a girare attorno al giovane albino.
Ma forse... Forse c'era ancora qualcosa che Near potesse fare.
Per morire di arresto cardiaco, dovevano passare quaranta secondi dalla scrittura del nome sul quaderno.
La pistola di Jevanni era ancora nella sua fondina.
Simulando debolezza ed abbattimento improvviso, Near si fece scivolare a terra, accanto al corpo esanime del suo agente.
Se fosse morto, avrebbe almeno portato Light Yagami nella tomba con se.
In silenzio, Light osservava e sorrideva. Tutto stava andando come previsto...
-Ho deciso. Ti ammazzo io. Mikami, il quaderno.-

Anche stavolta, accadde tutto molto rapidamente.

Mikami fece mezzo passo in avanti, il Death Note tra le mani.
Near si lasciò scivolare all'indietro quel tanto che bastava per serrare le dita attorno alla pistola nella fondina di Jevanni.
Light sorrise.
Un palpito.
Near spalancò gli occhi, stringendo le dita sul metallo freddo.

L'istante successivo...
...era finita.

Light sorrise, un sorriso privo di gioia. Fece un paio di passi in avanti, raggiungendo il corpo di Near, abbandonato di traverso su quello di Jevanni.
Come aveva fatto in precedenza con Aizawa, lo ribaltò con un piede, fissando gli occhi, stranamente rossastri, forse per un gioco di luce, sugli occhi sbarrati del piccolo detective.
-Addio, N. E'stato divertente, finchè è durato.-
Lentamente, il sorriso scomparve dalle sue labbra. Allontanò il piede dal cadavere, voltandosi verso Mikami, mentre rinfoderava la pistola.
-Andiamo, Mikami. Qui non è rimasto più nulla da vedere.-
Raggiante di gioia, con passo tremante, Mikami si avvicinò a Light.
-S-si, Dio...-
Light alzò il capo, guardando una trave, parecchio in alto.
-Ryuk?-
Lo Shinigami spiegò le grandi ali da pipistrello, raggiungendo il "suo" umano.
-E così è finita, eh, Light? Peccato... Adesso sarà tutto più noioso.-
Avviandosi verso la porta principale del magazzino, Light rise.
E, per un attimo, fu la risata del ragazzino che era stato, tanto tempo fa, in una vita passata.
-Ma che dici, Ryuk? Non te l'ho forse già detto? Il bello arriva ora... Oggi inizia davvero... La costruzione di un Nuovo Mondo!"



"Nate River. Arresto Cardiaco.
Alle 18.30, minacciato di morte, tenta di difendersi con una pistola, ma non appena le sue dita si serrano attorno ad essa muore."




"...rinvenuti sette cadaveri in un magazzino abbandonato. I corpi, una volta identificati, si sono rivelati appartenenti agli ultimi agenti delle forze anti-Kira rimaste..."
"...con la formazione delle nuove unità di polizia, la K.A., Kira's Army, che già da domani cominceranno a pattugliare..."
"...si prega di denunciare i dissidenti alla KA, per la stessa incolumità delle vostre persone..."
"...sono stati giustiziati oggi alle dodici in diretta mondiale il presidente della Francia e la Regina d'Inghilterra, ultimi capi di stato apertamente contro l'operato di Kira..."
"...non c'è più nulla da temere, ora che Kira veglia su di noi. Kira ha il potere di Dio. Anzi... Kira è Dio."


Light Yagami sedeva tranquillamente alla sua scrivania, lo sguardo perso a contemplare una pagina di un quaderno su cui, in caratteri cubitali ed in obliquo, spiccava la scritta "Lind L. Tailor".
Dopotutto, Ryuk aveva ragione. Il mondo era di nuovo noioso, ormai. Persino il fascino del suo utopistico mondo perfetto stava svanendo.
Sbadigliò, chiudendo il Death Note. In quel momento, Misa entrò nella stanza, un vassoio con thè e pasticcini tra le braccia.
-Liiiight! Misa ti ha portato i pasticcini!!-
Il vassoio coi pasticcini ed il thè fu posato accanto a Light ancora prima che questi potesse voltarsi, e le braccia di Misa furono attorno al suo collo nei successivi tre secondi.
-G-grazie, Misa, sei stata gentilissima...-
Un muscolo si contrasse sul suo viso. Misa era ancora tra i piedi. Eppure quante volte si era dimezzata la sua vita? Assurdo che lo torturasse ancora.
-Oooooooooh, grazie Light!! Lo sai che adoro quando mi dici così!!-
Lasciando finalmente il collo di Light, Misa prese ad improvvisare un allegro balletto per la stanza.
-Misa è stata gentilissima-ha-ha-ha!! Misa è stata gentilissima!!-
Guardando Misa canticchiare e ballare e Ryuk, appena giunto attraversando con noncuranza una parete, mettersi a ballare con lei, Light sbuffò.
Possibile che Dio dovesse assistere a certe scene?!
Quasi gli avesse letto nel pensiero, Ryuk, senza smettere di ballare lo guardò.
-Dai, Light, non fare quella faccia! Ero venuto a portarti buone notizie!-
Light alzò gli occhi al cielo.
-Come potrebbero non essere buone, Ryuk? Questo è il mio mondo, ormai...-
Ryuk sghignazzò.
-Ah, ma non c'è stato molto da divertirsi ultimamente, no? Invece, se accendi la televisione...-
Light si accigliò. Fece ruotare la sedia su se stessa, volgendosi all'enorme schermo al plasma che sormontava la parete. Prese il telecomando.
Una voce distorta ruppe il silenzio.

-...so che ti credi la Giustizia, ma non è così.
Ascoltate tutti.
Kira non è Dio.
Kira è un essere umano, che risponde al nome di Light Yagami.
Anzi, no.
Kira non può essere definito umano. Nessuno che abbia stroncato tante vite senza provare il minimo rimorso può essere definito tale.-

Light fissave incredulo lo schermo. Misa aveva smesso di ballare. Ryuk sorrideva il suo sorriso storto.
Non era possibile...
Non credeva ai suoi occhi, nè alle sue orecchie.

Il ragazzo era appollaiato su di una sedia davanti ad un microfono. Schermi e computer lo circondavano.
Aveva scompigliatissimi capelli bianchi, e pesanti occhiaie sotto iridi di un acceso turchese cupo.
Indossava un jeans ed una maglietta bianca, entrambi molto sformati.
Non portava scarpe o calzini.
Uno schiocco secco, annunciò lo spezzarsi di una tavoletta di cioccolato tra i suoi denti.
-...il tuo regno, Kira, è una Tirannide. E la storia ha dimostrato che ad ogni Tirannide, corrisponde una Rivolta.-

Light si alzò in piedi. Cosa voleva dire tutto questo? Da dove proveniva quella trasmissione, chi l'aveva autorizzata?!
E soprattutto...
Chi stava parlando?!
Ryuk rise.
-Sembra che il gioco ricominci, eh, Light?-

Il ragazzo deglutì, mandando giù un grosso pezzo di cioccolata.
-E'giunto il momento della Rivolta, Kira. Anzi. Light Yagami. Io...-

Light sorrise, rivolto allo schermo.
-E così... Tu vorresti guidare una rivolta contro Dio...-
Scoppiò a ridere.
-...e va bene... Accetto la sfida... sappi che ti scoverò, e...-

-...giuro che ti ucciderò.-
Il ragazzo si chinò in avanti, afferrando il microfono nella mano libera dalla cioccolata.

Light fece una smorfia, afferrando tra le mani il Quaderno della Morte.
-Perchè...-
Sullo sfondo bianco dello schermo al plasma, spiccava una grossa lettera.



K

Light si avvicinò sorridendo allo schermo.                              Accigliato, il ragazzo guardò fisso il suo monogramma sui monitor attorno a lui.
 
-Io...-                                                                                                                                                                            -Io...-



-SONO LA GIUSTIZIA!-










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Dunque.
Questo è un poscritto per spiegare le dieci ottime ragioni per cui questa storia sono contenta che vi sia piaciuta al punto da chiedermi di farne un seguito ma u.u resterà proprio una one-shot.

1. L'umano che legge il seguito di questa storia, morirà.
2. No, d'accordo, faccio sul serio.
3. Io sono risaputamente Nostro Signore Satana. E visto che vi piace, non voglio farvi sapere come continua v.v
4. La fine sarebbe (purtroppo inevitabilmente per un bel po'di motivi) la morte di Light, e visto che questa what if è stata scritta per salvare Light verrebbe meno lo scopo iniziale v.v
5. K (si, è una K), essendo un ibrido "mellearoso" come spero abbiate colto, è come Near un piccolo albino bastardo, e questo fa si che io lo odi e che desideri la sua morte nonostante se esistesse un seguito, ebbene si, dovrebbe vincere v.v
6. K è un maledetto genio come lo sono stati L, Near e Mello, ne viene quindi che io, persona normale, non sarei in grado di interpretarlo e rendergli giustizia. E poi sono prevenuta, lo odio per quanto detto nel punto 5 e perchè dovrebbe vincere per forza v.v
7. Sono risaputamente anche pigra. Il seguito di questa fanfiction verrebbe indubbiamente lasciato a metà, anche se iniziato con le migliori intenzioni (vedere esempi come "Final Fantasy VII" oppure "Il Signore degli Anelli - 61 Anni Dopo").
8. Ma come, non vi sono bastati ancora tutti quei motivi lassù? v.v D'accordo, allora vi dico pure che non la continuo perchè è bella così, allungarla la rovinerebbe.
9. Usate la fantasia e ve la potrete continuare tranquillamente nelle vostre teste sapendo che K vince e che si chiama Kay Finch, e sa nome e cognome di Light perchè è in contatto con le figlie di Aizawa e perchè la fondatrice della Resistenza è Sayu Yagami, e sapendo che sono trascorsi 17 anni circa dalla morte di Near. Ah, e che presto Misa morirà (e che cavolo, quanto ancora può campare con la sua vita dimezzata millemila volte?!). Non c'è bisogno che io mi sbatta oltre, direi, sono certa che siete tutti pieni di fantasia e che immaginerete dei seguiti eccezionali <3 (lecchina e pigra  N.d.Tutti)
10. L'umano che leggerà questa fanfiction senza lasciare una recensione, morirà. E visto che un sacco di gente non l'ha lasciata, ho come la sensazione che presto L sarà sulle mie traccie, indi meglio se vado a fare i bagagli e la smetto di perdere tempo davanti al pc o.o''''
   
 
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