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Autore: Dominil    13/03/2009    13 recensioni
Una band di successo come quella dei My Chemical Romance, due amanti della demolizione, un terribile complotto.
Scese più giù fino a raggiungere il lembo finale della t-shirt. Lo scostò subito, sfiorando la pelle calda.
Il cantante percepì il battito del suo cuore così forte, che aveva l'impressione di averlo nelle orecchie, piuttosto che nel petto. Ogni fruscio era amplificato, dalla sua paura di essere scoperto.
Click.
Uno scatto aveva imprigionato quella carezza rubata. [...]
"Signore, ecco ciò che mi aveva chiesto."
La ragazza posò la cartelletta sul tavolo e poi rimase in piedi a fissare lo schienale di una poltrona di pelle.
"Perfetto."

Obviously, Frerard.
Genere: Romantico, Triste, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer: i personaggi non mi appartengono, i fatti narrati non sono realmente esistiti e non scrivo a scopo di lucro.

Prologo:
Would You Be My Little Cut? Would You Be My Thousand Fucks?


Gerard mise fine alla musica con un gesto della mano e i suoi amici smisero di suonare. Brian invece si alzò dallo sgabello con un sorriso compiaciuto e poi battè le mani.
"Grandiosi ragazzi, davvero grandiosi!" esclamò dando il cinque a Mikey.
Frank posò la chitarra e prese un asciugamano che poi intrecciò intorno al collo mentre il resto della band uscì per fumarsi una sigaretta e concedersi qualche minuto di relax. Il secondo chitarrista fece per seguirli, quando il manager lo fermò chiamandolo quando era già sullo stipite della porta.
"Frank! Dovrei... dovrei parlarti un attimo."
Il minore si bloccò, lievemente preoccupato, e poi fece qualche passo indietro.
"Dimmi." rispose quasi sussurrando.
Brian tolse le mani dalle tasche dei jeans e iniziò a torturarle. Frank iniziò a preoccuparsi sul serio, non lo aveva mai visto così in difficoltà. Di solito era un tipo che affrontava le situazioni di petto e sempre senza paura.
"Devo chiederti un favore." si decise a dire e poi sospirò, come se stesse per togliersi un peso enorme.
Frank annuì. per poi scostare una ciocca di capelli dalla fronte sudaticcia.
"So che tu è Gerard vi siete... insomma... chiariti però, almeno sul palco, pensavo ci volesse un po' di fan service."
Abbassò il capo mentre le guance arrossirono leggermente.
Frank iniziò a scuotere la testa.
"Sai che farei tutto per la band, anche perfchè l'ho sempre fatto, ma questo non puoi chiedermelo. Io non sfiorerò più Gerard, non in quel modo almeno. Scusa ma davvero, non posso. Ce lo siamo promessi."
Brian non disse niente perchè infondo se l'aspettava, sapeva che non avrebbe mai accettato.
Il chitarrista invece uscì, improvvisamente demolito dai ricordi. Ce l'aveva quasi fatta, era quasi riuscito a vedere Gerard solo come un amico ed ora, grazie a Brian, tutto lo sforzo se n'era andato allegramente all'aceto. Ed era di nuovo al punto di partenza.
Anche tutto il lavoro con i LeATHERMOUTH si era improvvisamente rivelato inutile. Aveva creato gli anti My Chemical Romance per dimenticare ogni bacio, ogni carezza, ogni fottuta scopata in strette e scomode cuccette eppure adesso era lì fuori a qualche passo da lui, desideroso di sfiorargli anche solo una mano.
Appoggiò la schiena al muro ma cambiò immediatamente idea e tornò dentro. Con sollievo notò che Brian non c'era, perciò poteva consumarsi in santa pace insieme alla sua chitarra. La prese e poi si sedette, prima di iniziare ad accordarla.
"Ehi."
Alzò lo sguardo e si ritrovò a specchiarsi in due occhi verdi e acquosi.
"Ti ho portato un caffé." aggiunse porgendogli un bicchiere di carta caldo e fumante, che Frank prese con riluttanza mista ad una piacevole sensazione, che era costretto a soffocare. "Non fai altro che suonare da questa mattina, un po' di riposo ci vuole."
Mentre parlava, Gerard appoggiò il bacino sul tavolo posto accanto al più piccolo e quest'ultimo ridacchiò sarcasticamente, ma non rispose. Preferì tener per sé tutto quel veleno, anche perchè l'avevano presa insieme quella decisione. Sospirò e scosse debolmente la testa, prima di tornare a concentrarsi sul suo strumento.
Il silenzio non venne più interrotto e l'aria si fece via via più pesante. Non avevano niente di cui discutere, ridere o scherzare, mentre prima non facevano altro che parlare, di tutto e nulla. Erano ormai due perfetti sconosciuti, che fingevano di essere amici solo perchè accumunati dallo stesso passato.
Un'allegra musichetta distrasse Gerard dalla sua contemplazione del vuoto, perciò prese il cellulare dalla tasca er rispose.
"CIao Lyndz!" la salutò esibendo un largo sorriso. "Va tutto alla grande, dovretsi vedere Brian quanto è eccitato!"
I suoi occhi si illuminarono per un istante e poi si passò una mano sul viso, senza riuscire a smettere di sorridere.
Frank lasciò il bicchiere sul tavolo nonostante il caffé non fosse ancora finito e, dopo aver posato la chitarra, lasciò il suo amico da solo, a parlare con sua moglie.
Raggiunse gli altri, che discutevano allegramente.
"Che sta facendo Gee?" chiese Mikey, sorseggiando il suo probabile quindicesimo caffé della giornata.
"Sta parlando con Lyndz."
Tutta la band si ammutolì all'istante e iniziarono a fissare Frank con visi dispiaciuti.
Il ragazzo sbuffò, stanco di quella situazione.
Click
.





Allora, ho scritto appena ieri questo primo capitolo e nonostante so che è una follia postarla perchp devo finire un mucchio di fic, io non cela faccio a lasciarle nel computer, devo pubblicarle per forza ^^
So che come inizio non è esattamente interessante, ma abbiate pazienza, è solo il prologo.

Glo.
   
 
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