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Autore: Sylvie91    09/01/2016    4 recensioni
-Perché il tuo libro ha il nome di Bilbo?-
-Non lo so, ti posso solo dire che il titolo non mi è nuovo… è come se l’avessi già letto, ma quando l’ho aperto ho scoperto che non vi è scritto nulla dentro-
Gandalf apre il libro con aria incuriosita, poi rialza lo sguardo verso di me e dice –C’è un capitolo-
-Cosa?-
- Si è scritto, c’è il racconto dell’incontro tra me e Bilbo, di te non c’è alcuna citazione al riguardo è come se non esistessi-
Gli prendo il libro dalle mani e comincio a sfogliarlo in maniera nervosa, leggendo a salti e in maniera incompleta; alla ricerca del mio nome, perché non è scritto? È come se non esistessi ed allora cosa sono in questo mondo?
... IN REVISIONE!!! MOLTI CAPITOLI CAMBIANO, ALTRI SONO RIVEDUTI E CORRETTI... vi auguro comunque una buona lettura se vi va! le recensioni vecchie non le ho cancellate ma saranno man mano spostate al capitolo corrispondente.
Genere: Avventura, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Bilbo, Gandalf, Nuovo personaggio, Thorin Scudodiquercia
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'L'angolo del nano.'
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-Scusa, ma sei di Pontelagolungo?- interviene diplomaticamente Balin alzando le mani disarmato –Se non vado errando. Quella tua chiatta non sarebbe possibile noleggiarla, per caso?-
L’uomo non risponde si limita a mettere via l’arco e a prendere i barili per poi trasportarli verso la sua chiatta; è un uomo di media altezza, capelli lunghi e neri come la pece anche gli occhi sono scuri per quanto sono riuscita a vedere, il volto è severo, ma non sembra avere cattive intenzioni.
-Fili, Bofur diamogli una mano con i barili, magari ci aiuta più volentieri…- sussurro ai nani, mentre costringo Kili a stare fermo –No, tu devi riposare…-
Mi avvicino verso la sponda e rientro in acqua, avvicinando i barili che sono rimasti lontani per poi passarli all’ uomo,  mi osserva mentre l’aiuto…probabilmente non si fida di chi non conosce, ma non riesco a dargli torto in fin de conti siamo venuti fuori dal nulla per lui.
Facciamo rotolare ognuno di noi un barile fino a farli arrivare alla chiatta intravista da Balin, solo allora l’uomo ricomincia a parlare –Cosa vi fa pensare che vi aiuterò?-
-Quei stivali hanno visto giorni migliori, come quel cappotto. Sospetto che tu abbia delle bocche da sfamare eh …Quanti bambini?- comincia il negoziato Balin, devo dire che è proprio capace in queste cose in cui la diplomazia e la calma sono tutto; del tipo non vedrei mai suo fratello come negoziatore, sarebbe capace di tagliare la testa alla controparte se gli fa saltare i cinque minuti.
-Un maschio e due femmine.-
-E tua moglie immagino sia una bellezza.-
-Sì, lo era.-
-Mi dispiace, non intendevo…- risponde mortificato Balin.
-Avanti basta, bando alle ciance.- interviene più scontroso Dwalin, interrompendo il fratello maggiore.
-Perché tanta fretta?- chiede l’uomo.
-Perché ti interessa?- ribatte il guerriero.
-Vorrei sapere chi siete e che cosa ci fate in queste terre…- rivolgendosi di nuovo a Balin.
-Siamo dei semplici mercanti delle Montagne Azzurre, in viaggio per vedere i nostri parenti sui Colli Ferrosi.-
-Semplici mercanti tu dici?-
-Ci occorrono cibo, provviste, armi… puoi aiutarci?- chiede Thorin facendosi avanti.
L’uomo ci guarda come stupito con un sorrisetto furbo, che lo rende parecchio intrigante; tocca poi i barili facendo notare quelli che sono i vari graffi e botte avvenuti nel corso della nostra fuga –So la provenienza di questi barili…-
-Perciò?- incalza Thorin.
-Non so che affari avevate con gli elfi, ma non credo che sia finita bene,  si entra a Pontelagolungo solo con il permesso del governatore tutte le sue ricchezze derivano dagli scambi con il Reame Boscoso… ti metterebbe ai ferri prima di rischiare l’ira di Re Thranduil.-
-Scommetto che ci sono altri modi per entrare non visti.- continua Balin su incoraggiamento di Thorin
-Certo, ma per quello vi ci vorrebbe il contrabbandiere.- risponde Bard.
- Per il quale pagheremo il doppio.- conclude Balin.
L’uomo non risponde all’offerta si limita a stringere la mano del nano e invitarci ad entrare nella chiatta con un cenno della testa; mentre andiamo verso l’imbarcazione butto un occhio verso Kili, sta zoppicando vistosamente e cerca di non dar a vedere il suo dolore.
 
Navighiamo lentamente in mezzo alla foschia, l’umidità è talmente tangibile che entra nelle ossa e il freddo non aiuta le nostre condizioni; guardo l’acqua è buia con delle piccole lastre di ghiaccio che si infrangono al nostro passaggio, l’uomo è al timone attento e vigile cercando di dirigere l’imbarcazione in questo piccolo mare di ghiaccio.
Nascoste dalla foschia improvvisamente sorgono delle costruzione diroccate, che rendono il paesaggio ancora meno accogliente, l’uomo le evita facilmente anche se avevamo l’impressione iniziale di scontrarci addosso ad esse.
-Basta con questo sfrontato uomo di lago gettiamolo dalla barca e facciamola finita.- afferma sottovoce Dwalin.
-Bard! Il suo nome è Bard!- interviene Bilbo, seccato per la proposta del guerriero che incrocia le braccia al petto sbuffando -Come lo sai?-
-Glielo ho chiesto…- risponde semplicemente lo hobbit.
-Non mi interessa come si chiama quello non mi piace.- bofonchia Dwalin dando un occhiataccia all’uomo.
-Eppure ci sta aiutando.- intervengo io, che mi trovo tra Fili e Kili sulla prua della chiatta.
-Non deve piacerci, dobbiamo solo pagarlo.- afferma Balin –E ci mancano 10 monete.-
Mentre i nani discutono il pagamento io mi rintano sempre di più contro i due fratelli cercando di ripararmi dal freddo, anche Kili sta tremando ma ho paura che non sia per la temperatura, allungo la mano verso la sua fronte e scotta.
-Kili, hai la febbre…- sussurro piano .
-No, sto bene…-
-Fammi vedere la ferita, magari rompo un altro po’ il mio mantello e ti cambio le bende.- insisto alzandomi un poco dai due per guardare in faccia il minore.
-Non ti preoccupare sto bene.- bofonchia Kili allontanandosi.
-Stai mentendo orgoglioso di un nano.- affermo cercando di raggiungere la gamba di Kili –Dai fammi vedere.-
-Ti ho detto di no.- afferma scostando la gamba.
-Ti lascio in pace per il momento.- mi arrendo tornando nel mio antro – Tuttavia me la farai vedere appena raggiungeremo la terra ferma nolente o volente, mi hai capito bene? Non accetto repliche.-
-Anaïs, quando ti ci metti sei peggio dello zio.- brontola il giovane nano dandomi le spalle, mentre io mi stringo verso Fili per cercare un poco di calore dal freddo; sento i nani borbottare infastiditi, ma rimangono solo di sottofondo per me mentre mi accoccolo sempre di più.
Ad un certo punto cala il silenzio, non vola una mosca e sento Fili muoversi per alzarsi; punto lo sguardo in mezzo alla nebbia e riusciamo a scorgere il profilo della Montagna Solitaria, sembra così vicina e sembra così vicina anche la fine di questa avventura.
Bard si avvicina velocemente a noi tendendo la mano –Il danaro datemelo.-
-Ti pagheremo quando avremo le nostre provviste non prima.- replica Thorin.
-Se apprezzate la libertà farete come vi dico, ci sono guardie più avanti.- avvisa Bard, indicando con la testa  verso prua e pian piano si vedono comparire delle palafitte di un villaggio sull’acqua, mi ricorda quasi un’antica Venezia, con i suoi piccoli e grandi canali e i ponti che uniscono una parte all’altra della città.
Balin velocemente da i soldi a Bard, notando che ci avviciniamo piano a quella che dovrebbe essere una dogana.
-Entrate nei barili.- ordina ai nani, poi guarda me –Tu no! Farai finta di essere una lontana parente che è venuta a trovare me e la mia famiglia.-
-Va bene… comunque il mio nome è Anaïs.- affermo cogliendo l’occasione per presentarmi.
-Allora Anaïs, sei la figlia di mia sorella che abita…-
-A Brea!- completo la frase con l’unica cittadina che riesco a ricordarmi.
-Come vuoi! Siediti sulla prua e aspettami.-
Arriviamo alla dogana e Bard scende a parlare con un uomo, intimandomi prima di stare ferma al mio posto e di non avvicinarmi ai barili per non destare sospetti; mi siedo alla prua e lo guardo parlare, ad un certo punto indica i barili e mi trattengo dal raggiungerlo.
Ho paura che ci voglia tradire, manderebbe così tutta la nostra fatica al diavolo, ma fortunatamente mi sbaglio un enorme gru con attaccata una grande rete si muove sopra i barili, rilasciando sopra di essi un numero spropositato di pesci ma sufficiente da ricoprire e nascondere tutti i nani.
Mi avvicino ai barili e sussurro –Tutto bene?-
Come risposta ricevo una dozzina di parolacce in Khuzdul e un –Secondo te?- da parte di Bilbo, non posso fare a meno di ridacchiare per la situazione in cui ci siamo andati a cacciare, tra le tante è una delle più buffe, almeno dal mio punto di vista, che non mi ritrovo coperta da pesci.
Bard ritorna nella chiatta e si posiziona al timone, come prima, mi avvicino a lui –Scusami, dato che devo far finta di essere tua parente, magari dovrei sapere i nomi dei tuoi figli…-
-Sì, hai ragione Sigrid è la maggiore, poi c’è Bain e la più piccola si chiama Tilda… ciò ti deve essere sufficiente.- risponde l’uomo fissandomi sospettoso.
-Siamo di molte parole…-
Mi sorride ironico –Come posso fidarmi di gente che si vuole fare contrabbandare?-
-Non hai tutti i torti.- affermo dandogli ragione.
Mi siedo vicino a lui, guardando i barili che traballano e da dove escono diversi brontolii, finchè Bard si alza e gli assesta un calcio –Siamo alla barriera del pedaggio.- sussurra avvisando i nani e in questo modo intimandogli di stare fermi.
Giungiamo alla barriera e un impiegato ci intima di fermarci, chiedendo i documenti.
-Ah, sei tu Bard… niente da dichiarare?- chiede l’uomo agganciando la chiatta alla dogana..
-Niente… se non che sono stanco e ho voglia di tornare a casa.- afferma Bard quasi svogliato.
-Io uguale a te, chi è la signorina che ti accompagna?-
Mi sto per alzare quando Bard mi intima di rimanere seduta con la mano ed obbedisco –La figlia di mia sorella che è venuta a trovarmi.-
-Non sapevo che avessi una sorella.- afferma l’umo guardandomi e salutandomi con la mano, saluto a cui rispondo sorridente.
-Non me l’hai mai chiesto..-
-Giusto.- concorda il burocrate e se ne torna nel suo ufficio con i documenti di Bard, per poi timbrarli velocemente –Ecco fatto, tutto in ordine.-
L’uomo fa per consegnare i documenti al chiattaiolo, quando interviene una terza persona vestita completamente di nero e con un mono ciglio da paura; pinzette queste sconosciute, penso soffocando l’ennesima risata, anch’essa parecchio inopportuna.
-Non così in fretta.- dice l’uomo prendendo di mano i documenti –“Consegna di barili vuoti dal Reame Boscoso”. Solo che non sono vuoti.- continua indicando i barili –Non è vero Bard, se non rammento bene, tu hai la licenza di chiattaiolo e non di pescatore.- dice prendendo un pesce dal barile –In più porti una donzella senza invito del Governatore.-
Accidenti, pensavo di passare inosservata…
Mi avvicino all’uomo –Buongiorno, sire.- saluto facendo un piccolo inchino per aggraziarmelo - Sono una parente di Bard; non ero a conoscenza della consuetudine, alquanto particolare, di chiedere il consenso di un terzo per visitare i miei parenti.-
-Serve l’invito del Governatore.- afferma l’ometto con un sorriso storto e giallo.
-Ma un tal affascinante uomo qual è lei, saprà chiudere in occhio alla presenza di una povera donna affaticata da un tal lungo viaggio… sapete provengo da Brea e solo l’amore per i miei parenti mi ha fatto giungere fin qui.- concludo facendogli gli occhi dolci e sfiorando la sua viscida mano, la cosa mi ripugna non poco, ma è necessaria.
L’uomo mi prende la mano e fa un baciamano –Le farò questo favore.-
-La ringrazio.- rispondo con un sorriso cercando di trattenere un forte conato di vomito.
-Per quanto riguarda i pesci sono illegali.- scende dalla chiatta –Svuotate i barili.- rivolgendosi a delle guardie armata, che entrano velocemente nell’imbarcazione; allora è Bard a intervenire –La gente in questa città fa fatica a mangiare, i tempi sono duri, il cibo scarseggia.-
-Non è un problema mio.- risponde l’uomo in nero, mi avvicino per ricominciare contro voglia ad ammaliarlo, ma Bard mi ferma –Ma quando la gente saprà che il Governatore ributta i pesci nel lago, quando inizierà la rivolta, sarà un problema tuo allora.-
Le guardie stanno cominciando a buttare i pesci all’interno del lago, quando l’uomo gli ordina di fermarsi… io mi accosto ai barili per mettere i pesci fuoriusciti dentro nascondendo i nani che stavano per essere scoperti, e vedo che Bard parla ancora con quel uomo spregevole.
Dopo aver superato la chiusa passiamo per qual che è un grande canale, le sponde di questo sono desolatissime, ci sono persino dei cani che cercano degli avanzi; la povertà è la calamità di questa città lo si vede dalle case rovinate e da questa atmosfera chiusa e deprimente.
Areniamo la chiatta davanti ad una modesta abitazione e Bard comincia a rovesciare i barili con dentro i nani, mentre io accorro per aiutarli ad alzarsi cercando di ignorare l’olezzo di pesce che emanano.
-Chi sarebbe l’uomo affascinante?- mi chiede Fili sottovoce mentre l’aiuto ad uscire.
-Un uomo che non vedeva una donna da molto e talmente allocco da credere che potessi cadere tra le sue braccia.- gli rispondo –E non ti preoccupare, era orrendo.- concludo correndo ad aiutare Bilbo in serie difficoltà.
Una volta usciti tutti Bard corrompe un tipo che ha visto la particolare scena –Seguitemi e statemi vicino.- ci intima infine.
Passiamo attraverso a quello che è un mercato, o una sottospecie, forte è la differenza con quello della Contea; non si possono mettere a confronto i turbinio di colori e gioia del secondo con questo che sembra un accostarsi di grigi.
Grigio il posto quanto è grigia la gente, pochi sorrisi, persone tristi che contano i soldi sperando che siano sufficienti; cerchiamo di passare inosservati, ma in mezzo alla piazza compare una guardia che si avvicina a noi –Alt! In nome del Governatore vi ho detto: Alt!-
Noi ovviamente cominciamo a scappare correndo tra le bancarelle del mercato e attirando un numero considerevole di guardie, che atterriamo a suon di remi o altri mezzi che troviamo in loco come spazzoloni o pentolame.
Rimaniamo nascosti tra i banchi del mercato all’intervento di un ulteriore guarnigione, il cui capo intima alla popolazione di non andarsene; Bard si avvicina disinvolto –Braga!-
-Tu, che combini Bard?- chiede la guardia con sguardo irato e sospettoso.
-Io? Niente… non faccio niente.-
-Già.- dice la guardia cercando di controllare le bancarelle.
-Ehi Braga… a tua moglie starebbe benissimo…- attira l’attenzione Bard mostrando al capitano delle guardie quello che dovrebbe essere un body di pizzo di dimensioni piuttosto importanti.
-Che ne sai te di mia moglie?-
-La conosco piuttosto bene, come gli altri uomini di qui.-
Trattengo la risata, so che non posso farmi sentire ora… anche se la tentazione è davvero forte; per fortuna che la battuta di Bard ha avuto i suoi effetti e le guardie se ne vanno, seguendo il loro cornuto capo.
Riprendiamo il cammino per le vie del villaggio, quando si avvicina un ragazzino –Papà la nostra casa è sorvegliata.-
-Accidenti… ho un piano, ma non dovete avere obiezioni.- afferma il chiattaiolo rivolgendosi a Thorin che semplicemente annuisce –Anaïs, tu vai con mio figlio e fai finta di essere la sua cugina… prima te la sei cavata bene.-
-Va buono.- mi avvicino al ragazzino che mi prende la mano e mi tira per le vie velocemente tanto che riesco fare solo un cenno di saluto ai miei compagni, prima di perderli di vista; spero che il suo piano funzioni anche se non so di che cosa si tratti.
-Ti chiami Bain vero?-
-Si, come fai a saperlo?-
-Me l’ha detto tuo padre… comunque sarebbe meglio camminare normalmente invece di tirarmi, si da meno nell’occhio.-
Bain molla la presa ma continua a camminare fino ad arrivare ad una casa piccola su una palafitta, prima di muoverci ulteriormente aspettiamo Bard che ci raggiunge di corsa, poi saliamo delle scale che danno sul canale dove stranamente ci sono due pescatori ed entriamo in quella che è l’abitazione del chiattaiolo.
Entro nella piccola casa e sento una voce di bambina dall’altra stanza –Pa’  dove sei stato?- ed ecco che spunta una graziosissima bimba con una camicetta bianca e un vestitino a pois e subito dopo un'altra voce più da donna –Eccoti qua ero preoccupata!- ed entrambe abbracciano il padre, mentre io rimango dietro a loro, non voglio disturbarli.
La ragazza più grande che riconosco come Sigrid mi vede e mi guarda un po’ circospetta, allora mi faccio  avanti tendendo la mano alla ragazza –Ciao, mi chiamo Anaïs… tu devi essere Sigrid tuo padre mi ha parlato di te.- la ragazza prende la mia mano, con il volto leggermente confuso, poi guardo la bimba -Tu invece sei la piccola Tilda… sei davvero graziosa, molto di più di quanto tuo padre mi abbia detto.-
La bambina si avvicina piano e mi prende la mano –Vieni sei tutta bagnata… se vuoi abbiamo un cambio d’abito e ti mettiamo ad asciugare i tuoi vestiti.-
Io sorpresa di questa infantile ma bellissima ingenuità guardo Bard che mi fa un cenno di assenso e poi Sigrid che mi sorride avendo avuto il benestare della piccola.
-Vi ringrazio, ma non vorrei disturbare troppo.-
-Se rimani così ti prendi qualcosa, ti presto io degli abiti… dovrei averne qualcuno giusto per te.- interviene Sigrid, mentre vedo che Bard indica qualcosa al figlio che scappa al piano sottostante.
Seguo le due figlie in quella che è la loro camera, anch’essa piccola in proporzione alla casa, ma comunque accogliente… mi danno il cambio e mi mettono apposto i capelli infestati da mille e uno nodi; mentre si stanno divertendo a trattarmi come una bambolina, sento dei passi salire le scale.
Ci muoviamo verso la sala principale e vedo l’arrivo dei miei compagni, accompagnati da un odore fetido.
-Perché i nani escono dal nostro gabinetto?- chiede Sigrid.
-Ci porteranno fortuna?- chiede invece la piccola Tilda, sorpresa di vedere dei nani
-Sono i miei compagni di viaggio.- intervengo facendo in modo che gli occhi delle due ragazze puntassero su di me un po’ stralunate.
Pian piano tutti i nani escono dalla toilette ed io e le ragazze li procuriamo un cambio d’abito, dato che i loro abiti hanno bisogno di una pulita e direi anche di un antibatterico.



Ciao : )
Eccomi come promesso di sabato! Chiedo scusa devo rispondere ancora a mille mila recensioni, scusatemi ma sono un po’ in crisi con tutto tra lavoro e studio non so proprio come barcamenarmi e non so se uscirò viva dalla sessione invernale! xD
Allora ringrazio tutti coloro che le leggono e ci tengo a ringraziare soprattutto due nuovi seguaci Angy_angY e chibi_charlotte! E chi ha raggiunto la storia tra le preferite _Boobear31 : )
Al prossimo sabato!
Bisous
syl

 
   
 
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