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Autore: Lake Of Fire    09/01/2016    5 recensioni
Prendiamo un soggetto A, casualmente femmina, diciottenne, dall'ironia pungente, un po' fuori di testa e con una petulante Vocetta nella testa che commenta ogni momento della sua vita.
Prendiamo un soggetto B, casualmente maschio, diciottenne, grande disegnatore, dalla famiglia invadente e il sarcasmo insostituibile.
Sullo sfondo di una cittadina del Canada dal nome particolare, i due soggetti in questione potrebbero creare scintille e combinare parecchi guai. Oppure innamorarsi.
"...da quanto disegni, piccolo Van Gogh?"
"Che gran battuta di spirito" borbottò Shane "Comunque da sempre" tagliò corto lui.
"Mh,forte. Quindi mi farai vedere i tuoi capolavori?"
Shane non potè far niente contro le sue orecchie che presero fuoco e distolse lo sguardo dal viso divertito di Iris.
"Scordatelo" disse secco.
"Sapevo che l'avresti detto"
"E allora perchè l'hai chiesto"
"Perchè mi diverto a vederti in difficoltà"
"Tu sei malata"
"Che fai ricominci?"
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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 Graffiti: come tutto ebbe inizio 
24. Giù la maschera 
"Certo che ritornare a scuola dopo una vacanza del genere ti toglie la voglia di vivere" 
Iris vagava per i corridoi come un'anima in pena, sbadigliando ogni tre per due mentre desiderava con tutta se stessa tornare nel suo caldo letto, circordata dal piumone morbido. 
L'unica consolazione era che ogni studente aveva la sua stessa faccia da zombie appena resuscitato, cosa che la fece sentire capita e compresa. 
Smise di vagare senza meta solo quando, in fondo al corridoio, vide l'alta figura di Cam poggiata agli armadietti. 
Il ragazzo stava parlando, il solito sorriso allegro sulla faccia e le mani che gesticolavano freneticamente, e per un secondo Iris temette sul serio che fosse totalmente impazzito e avesse cominciato a parlare da solo, ma poi vide l'anta di un armadietto chiudersi e il viso di Charlie comparire. 
Non seppe nemmeno lei il perchè, ma vedendo lo sguardo che aveva la ragazza, Iris si bloccò di colpo, nascondendosi dietro al muro e sbirciando la situazione da lontano. 
Non poteva sentire cosa si dicevano perchè era troppo lontana ma erano così maledettamente carini che si mise a spiarli spudoratamente. 
"Stai cominciando a farmi seriamente paura, sappilo" 
E poi sembravano fatti apposta per stare insieme. 
"Sì pronto, è lo psichiatra che ho chiamato un paio di mesi fa? C'è bisogno di nuovo del suo aiuto..."
Iris osservò intenerita Charlie che scoppiava a ridere per qualcosa che aveva detto Cam, poi lui che la fissava come intontito e sorrideva imbarazzato, passandosi una mano nei capelli. 
Iris sorrise, mentre nella sua testa già partivano i primi trip mentali sui due ragazzi che correvano in un prato fiorito mano nella mano e si regalavano a vicenda ghirlande di fiori. 
"Mi piacerebbe sapere cosa diavolo stai facendo, ma ho paura della risposta" la voce di Shane la riportò bruscamente alla realtà e si voltò di scatto, raddrizzandosi. 
Non si era minimamente accorta di aver assunto una strana posizione imbarazzante. E lui era lì, in piedi dietro di lei, con un'espressione che diceva chiaramente "Andiamo, ti accompagno nel manicomio più vicino", anche se un mezzo sorriso divertito gli illuminava il viso. 
"Figure di merda parte...ho perso il conto" 
Iris sbuffò scocciata, cercando di ignorare l'agitazione che vederlo le procurava ogni volta. 
"Dio, che sentimentalismo...che schifo" 
"Invece di stare lì a commentare, vieni a vedere" lo apostrofò, voltandosi di nuovo verso Cam e Charlie. Stavano ancora chiaccherando fitto fitto, con una complicità totalmente naturale. 
Shane fissò ancora un po' stranito Iris, poi fece spallucce e si accovacciò accanto a lei, spingendola un po' di lato per farsi spazio. 
Lei gli restituì la spinta, prendendogli poi la testa fra le mani e girandogliela nella direzione giusta. 
"So di essere bellissima e che non puoi fare a meno di contemplarmi, ma guarda là!" gli mormorò, non riuscendo a trattenere una mezza risata. 
Shane all'inizio sorrise divertito a quelle parole, poi aguzzò bene la vista, si rese conto della situazione e sopratutto vide Charlie alzarsi sulle punte dei piedi per scoccare un bacio sulla guancia di Cam prima di correre dalle sue amiche ridacchianti. 
Si sfregò gli occhi con entrambe le mani, credendo di star sognando. 
"Ma guardalo com'è cuccioloso.."
"Cosa..che diavolo..ma che ca-..." non fece in tempo a finire che Iris gli tappò la bocca con una mano, spiaccicandolo contro il muro proprio mentre Cam passava davanti a loro con una faccia da ebete memorabile. 
Iris, con un sorriso da orecchio a orecchio, la mano ancora sulle labbra di Shane e il corpo spalmato su quello di lui per evitare che inseguisse Cam, ridacchiò. 
Entrambi si resero conto solo in un secondo momento di essere veramente vicini, ma per quella volta Iris non perse il sorriso. Continuò semplicemente a fissare Shane, mentre lui, una mano che si poggiava piano sul fianco di lei, ammise a se stesso quanto diavolo gli erano mancati quei sorrisi contagiosi.
"Bene, come dose di sdolcinatezza giornaliera direi che può bastare" 
"Adesso giurami che non urlerai o sverrai o sarai colto da un improvviso attacco epilettico" ridacchiò allora Iris, rompendo il silenzio.
Shane alzò gli occhi al cielo, ignorando la voglia matta di prendere Iris e...mh, se Louise fosse passata di lì in quel momento, avrebbe avuto un bel po' di spiegazioni da darle. 
Allargò appena le braccia, alzando un sopracciglio e Iris lo lasciò andare, tenendolo comunque d'occhio. 
"Sono calmo, sono moolto calmo" disse inspirando quanta più aria possibile. 
"Non sembrerebbe affatto" 
"E invece ti dico che è così. Ti fidi più del tuo istinto che di me?"
"Di solito è così che funziona..." 
"Comunque" esclamò all'improvviso Shane, cercando di non perdere la calma ritrovata "Adesso devo andare ad uccidere il mio amico. Con permesso" 
Iris ci mise qualche secondo in più ad afferrare quelle parole e, gridando e ridendo insieme, lo bloccò appena in tempo, cominciando a tirarlo con tutte le forze che aveva. 
"Andiamo Ghiacciolino, non puoi macchiarti l'anima di un crimine così grave quando non è successo nulla!" 
"Ma succederà! Oh, già me li vedo seduti sul divano di casa mia a scambiarsi baci e nomignoli diabetici!" 
Iris scoppiò a ridere, puntando i piedi a terra per fermarlo. Shane non parve neanche accorgersene e cominciò a trascinarsela dietro per tutta la scuola. 
"Aspetta..oddio ma quello è il professor Ash..che figura..'Giorno prof!" ridacchiò Iris ancora attaccata al braccio di Shane "Senti, fermati un secondo e ascoltami. Ghiacciolinooo!" 
"Ho una missione da compiere" 
"Se non ti fermi ti spelo il gatto"
"Non ho un gatto" 
"Allora ti comprerò un gatto e poi te lo spelerò" 
"Sappi che non sei affatto convincente. E poi non so nemmeno se esiste il verbo 'spelare'..."
"Certo che esiste. Sono certa che molto probabilmente c'è nel vocabolario della Crusca!" 
"Vorrei farti notare che prima hai detto 'sono certa' e subito dopo hai aggiunto 'molto probabilmente'. Sei una persona incoerente e non sai neanche cos'è il vocabolario della Crusca..." 
"Certo che lo so. Ti ricordo che tra noi due sei tu quello ignorante!E comunque, fermati subito Ghiacciolino!" 
Shane si fermò, voltandosi verso di lei con un'espressione imbronciata da bambino dell'asilo che nascondeva un sorrisetto furbo.
"Che c'è?" borbottò, contrariato. 
"Niente. Volevo solo congratularmi con te: tra non molto probabilmente diventerai zio!" esclamò festante Iris, scoppiando a ridere come un'idiota. 
Shane sbuffò scocciato, trattenendo un sorriso, e riprese a camminare spedito finchè lei non lo tirò di nuovo indietro. 
"Okay, scusa, scherzavo, non te la prendere" gli disse, ridendo ancora. Le era mancato parlare con lui così. Già, le era proprio mancato. "Adesso fai il bravo bambino e ascoltami sul serio" 
Shane l'ascoltò. 
"Per me Cam e Charlie stanno benissimo insieme e in fondo alla tua arida anima sprovvista di dolcezza lo sai anche tu" 
"Io non un'arida anima..ma comunque non è questo il punto" scosse la testa Shane, riprendendosi "Vorrei gentilmente ricordarti che da una parte abbiamo Cam, lo stesso che l'altra sera fingeva di avere i baffi con un paio di spaghetti infilati nel naso, e dall'altra Charlie, la stessa che ha passato gran parte della sua esistenza sui libri e che è mia sorella!" 
Quando Shane vide Iris assumere un'espressione da saputella stronza, si morse la lingua per stare zitto, ma sapeva già che era troppo tardi. 
Alla fine sospirò, dicendosi che in fondo lei aveva capito dall'inizio il motivo di tutta quella sua agitazione. 
Era pur sempre Iris in fondo. 
"E così il nostro piccolo Shane è geloso della sua sorellina e del suo amichetto del cuore?" cantilenò Iris, imitando perfettamente il tono di Vocetta. 
"Comincio ad essere orgogliosa di te. Finalmente" 
"Non sono geloso" 
"Sicuro?" 
"Sì"
"No" 
"Sì" 
"Pensavo che questo tipo di conversazioni fossero dedicate esclusivamente ai bambini dell'asilo...a quanto pare mi sbagliavo. Comunque no, non sono geloso! Nè di Charlie, nè di Cam."
Iris sorrise sinceramente e Shane si incantò per un secondo. 
"Senti" gli disse lei, poggiandogli una mano sulla spalla "Nel caso succedesse qualcosa fra quei due, non credi che invece di essere geloso o preoccupato per Charlie, dovresti sentirti felice che, tra tutti i ragazzi inaffidabili e stronzi che girano per Ranuncolandia -compreso te, ovviamente-, lei abbia scelto proprio il tuo migliore amico?"
Shane rimase un attimo in silenzio, riflettendo su quelle parole ma perdendosi anche nell'osservare il sorriso luminoso di Iris e i suoi occhi che, come sempre, erano limpidi e sinceri. 
Abbozzò un sorriso a sua volta, non riuscendo a trattenersi dal spostarle delicatamente una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
Era un gesto che si era riscoperto ad amare molto. 
Soprattutto con Iris. Solo con Iris.
La sentì sussultare appena e il suo sorriso si ampliò. 
"Già. Per una volta credo tu abbia detto una cosa intelligente e sensata. Complimenti vivissimi" 
Iris non fece in tempo a ridere o a constatare per l'ennesima volta quanto diavolo le piacesse Shane o pensare a qualsiasi altra cosa, che Louise si materializzò fra loro. 
"Ehm, ehm" si schiarì aspramente la voce la rossa, fulminandoli entrambi con lo sguardo. 
Shane si allontanò di scatto da Iris -quand'è che si era avvicinato così tanto?- e nascose entrambe le mani dietro la schiena, voltandosi verso Louise con un nodo in gola non indifferente. 
"Ehi, ciao"
Lei nemmeno gli rispose, lanciando uno sguardo di fuoco ad Iris e, in un battito di ciglia, prese Shane per la felpa e lo baciò con quanto più trasporto riuscì a trovare. 
Tuttavia, non aveva messo in conto la reazione di lui. 
Shane notò perfettamente Iris sobbalzare e, senza nemmeno pensarci e sentendo il cuore martellargli nelle orecchie, allontanò Louise, afferrandola per un braccio. 
"Smettila" gli uscì fuori dalle labbra, con un tono più velenoso e sommesso di quello che avrebbe voluto. 
E Louise, con gli occhi che mandavano lampi e senza un minimo di preavviso, gli mollò un sonoro schiaffo in pieno viso. 
"Giuro che l'ho sentito rimbombare!"
Iris fece d'istinto un passo avanti, consapevole di avere la faccia più sconvolta del mondo. 
Che diamine stava succedendo? 
"Lo sapevo! Sapevo che c'era qualcosa che non andava!" gridò istericamente Louise, mentre Shane, stupefatto, si portava una mano sulla guancia arrossata. 
Notò vagamente gli studenti che si erano radunati intorno a loro e osservavano la scena, in religioso silenzio.
Per un attimo il mondo si fermò tutto insieme, i minuti non scorrevano più e Shane si ritrovò a fissare gli occhi verdi di Louise, gli stessi che aveva amato tanto. 
Appunto, aveva.
"Ma..ma che diavolo ti prende?" la voce di Iris gli giunse alle orecchie incredibilmente da lontano e bastarono quelle semplici parole a far ripartire tutto quanto, con una velocità che lo sopraffece. 
"Tu sta zitta, o giuro che ti picchio!" urlò Louise, fuori di sè. 
Iris chiuse di scatto la bocca, scioccata. 
"Botte, sangue, violenza alè, alè!"
Shane si riscosse di colpo, riprendendosi. 
"Louise, per favore, andiamo da un'altra parte. Non è il caso di fare scenat-..."
"Oh, ma questa non è una scenata. Questa è la giusta punizione che ti meriti, che vi meritate" continuò Louise, con voce acuta "Pensavi che non l'avessi capito che tra voi c'è qualcosa? Si vede lontano un chilometro e fate veramente pena a tenerlo nascosto."
Iris trattenne il fiato, sentendosi arrossire, e vide le spalle di Shane irrigidirsi. 
"E poi, credo tu abbia sottovalutato la mia intelligenza Shane: credevi sul serio che non avrei scoperto che vi siete baciati?" 
"Chi te l'ha.."
"Proprio tu, idiota. Sei così stupido che non ti sei nemmeno accorto del tuo comportamento negli ultimi giorni." sputò la rossa, con una cattiveria che Shane non le aveva mai visto usare. 
Sentì il respiro mancargli per un attimo e tutto il senso di colpa che aveva inutilmente cercato di seppellire tornò a galla con arroganza. 
Era un idiota. Guardò di nuovo gli occhi verdi di Louise, aspettandosi di vederci delle lacrime, qualcosa che gli rinfacciasse con crudeltà il suo tradimento, qualcosa che gli facesse vedere quanto lei stava soffrendo. 
Tuttavia, l'unica cosa che vi trovò fu rabbia cieca. Una furia che non apparteneva affatto alla stessa ragazza che aveva desiderato così a lungo. Una freddezza spietata che, nel giro di un secondo, gli fece capire quanto si fosse sbagliato sul conto di Louise.
"Senti Louise" si intromise Iris, prendendo un grosso respiro "è stata colpa mia, va bene? Shane non..non c'entra niente, sono io che l'ho ba-..."
"Be', questo mi era chiaro fin dall'inizio!" esclamò Louise, voltandosi di scatto verso di lei "Quale stupido preferirebbe te a me?! Insignificante ragazzina senza un minimo di gusto nè educazione? Ma in qualche assurdo modo sei riuscita ad intrometterti e a portare via ciò che è mio"
Gli occhi di Iris saettarono in quegli di Shane che, sentendo la rabbia crescere, si decise a parlare una volta per tutte. 
"Sai Louise, mi piacerebbe sapere quando sono diventato una tua proprietà." disse con un tono distaccato che lo sorprese. Non rispecchiava affatto la tempesta che aveva dentro. "Mi...mi dispiace molto per quello che è successo, devi credermi. Posso capire che tu ti senta ferit-..."
"Io ferita?! Io dovrei soffrire per un idiota insicuro come te?!" sbottò Louise, con un sorriso malefico sul viso. Si avvicinò con due passi alla faccia di Shane, pronunciando le ultime parole ad un soffio dalla sua bocca. "Non mi è mai importato molto di te. Non sei mai stato importante. Mai
Iris vide chiaramente Shane spalancare gli occhi e, sebbene lui tentasse di nasconderlo, capì che quelle parole più di ogni altra cosa gli avevano fatto male. 
Fu una strana sensazione, le sembrò quasi di percepirli sulla sua stessa pelle tutta la sorpresa e il dolore che vedeva riflessi nello sguardo cristallino di Shane. 
Shane aprì la bocca un paio di volte, con l'intento di rispondere a Louise per le rime, ma le parole non arrivarono. 
Si sentiva così scemo. 
Lì davanti a tutta la scuola a dare spettacolo; lì con Iris che li fissava e che si sentiva in colpa per l'accaduto, perchè lui sapeva che lei si sentiva responsabile, la conosceva fin troppo bene ormai; lì con Louise, la stessa verso cui si era sentito così in colpa, la stessa che aveva ammirato da lontano per un sacco di tempo, la stessa che aveva disegnato un'infinità di volte, la stessa che si stava rivelando per come era veramente. 
"Non..." riuscì a mormorare appena "...non sei affatto la persona che credevo" 
Anche se la sua espressione rimase impassibilmente di marmo, Louise sentì qualcosa smuoversi nel fondo del suo petto. 
Vide l'ultimo briciolo di insicurezza e incredulità scivolare via dagli occhi azzurri di Shane e, per la prima volta, si chiese davvero per quanto tempo ancora avrebbe potuto indossare la sua bella maschera di porcellana. 
"Penso che tu sia una grandissima ipocrita. Hai finto per tutto questo tempo e io...io ci sono pure cascato! Sei una persona incredibilmente falsa, ti sei presa gioco di me senza nemmeno pensarci, Ti sei presa gioco di tutti! Sai Louise, non l'ho mai augurato a nessuno, perchè so quanto sia doloroso, ma spero che un giorno ti ritroverai completamente sola, così forse riuscirai a capire l'importanza di essere sinceri con le persone che ti vogliono bene"  concluse Shane, rilassando le mani che non si era accorto di aver stretto a pugno. 
Guardò prima Louise, sperando di cogliere almeno un accenno di cedimento, ma ovviamente lei continuava a fissarlo con quello sguardo impassibile. Così freddo.
Poi spostò lo sguardo su Iris, che si mordeva con forza il labbro inferiore, visibilmente agitata, con gli occhi scuri che lo guardavano insistentemente, dispiaciuta per tutto quello che stava succedendo, sempre così genuina e vera, e, senza sapere perchè -o forse sì-, le rivolse un sorriso accennato.
Un sorriso sincero.
"Ah" aggiunse poi, voltandosi di nuovo verso Louise "Sappi che è finita. E sì, ti sto lasciando io" 


Angolo del disagio: 
Ehilàà, bella gente! Felice 2016 a tutti, spero che non abbiate pubblicato da nessuna parte il fatidico "pag 1 of  365" e che il ritorno a scuola non sia stato  traumatico come il mio ! :')
A parte questo, so di aver saltato un aggiornamento e so che probabilmente mi tirerete dietro pomodori marci per quest'orrido capitolo che ho sfornato, ma credetemi, in questo periodo la mia fantasia già parecchio precaria sta scarseggiando in maniera preoccupante :O 
Comunque, passiamo al capitolo: oh oh. Finalmente Louise si rivela per ciò che è (una stronzetta ipocrita e doppiogiochista) e Shane, povero fanciullo ingenuo, ci rimane un po' di merda.
Probabilmente Iris nell'ultima parte del capitolo è stata un po' dimenticata, ma non potevo fare altrimenti, perchè alla fine sono Shane e Louise i veri protagonisti di questo chapter, però ho cercato di renderla partecipe almeno all'inizio (che a mio parere fa abbastanza schifo...come il resto). 
Ah, volevo dire una cosetta: tempo fa una lettrice, in una delle sue splendide recensioni, mi ha detto che Cam le ricordava molto Stiles della serie tv Teen Wolf. A quei tempi non conoscevo molto codesta serie, quindi nemmeno i suoi personaggi, poi però, durante queste vacanze natalizie, ho cominciato a guardarla (sotto consiglio di una mia amica, che saluto!) e...la cara lettrice aveva proprio ragione! Il mio Cam si avvicina molto al personaggio di Stiles, per cui, per tutti quelli che seguono Teen Wolf, adesso potete farvi un'idea più chiara di come mi immagino Cam. Evviva! *-*
Okay, detto questo, mi dileguo. Vi auguro ancora un felice anno nuovo, sperando che la scuola non ci rubi gli ultimi bricioli di vita sociale rimasta, e mi scuso nuovamente per il ritardo! <3 
Un bacione, 
Lake Of Fire.

  
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