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Autore: Nikolaos95    09/01/2016    1 recensioni
Scrivere troppo qui rovinerebbe la storia che è decisamente davvero corta e anche parlarvene la rovinerebbe visto che una trama effettiva non ce l'ha, ma è la storia di due donne che si cercano e si incontrano, sono due personaggi che in ogni storia che scrivo, pubblicata o no, si inseguono e in alcune si trovano e in altre no, e questo è un mix tra entrambe le opzioni. Sta a voi decidere quale è "fake dream" a cui si riferisce il titolo.
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Contesto generale/vago
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Mi trovo nel parco vicino a casa, è gennaio perciò, a parte i pini, tutti gli alberi che mi circondano sono spogli e coperti da un sottile strato di neve. Mi stingo nella giacca sperando di combattere il freddo pungente che mi entra nelle ossa, inutilmente; nonostante tutto un lieve sorriso però increspa le mie labbra e i miei occhi scorrono veloci dall'entrata del parco alla strada in trepidante attesa, sono così concentrata che non sento i lievi passi sulla neve dietro di me e lancio un gridolino sorpreso quando delle braccia femminili mi abbracciano.
Sento una mano fredda coprirmi gli occhi e una voce lieve all'orecchio < Chi sono?>
Non rispondo e mi giro di scatto sorridendo alla vista della sua chioma ramata e dei suoi dolci occhi, e non resisto. Passo una mano tra i suoi capelli raggiungendo la nuca e la stringo a me facendole passare l'altro braccio attorno alla vita. < Samantha> sussurra il mio nome un attimo prima che le nostre bocche si incontrino in un dolce bacio assaporandosi a vicenda. Non la vedo da tanto tempo, da quando ha deciso di trasferirsi seguendo il suo sogno.

Sogno.

Si esatto sono stata abbandonata per un sogno, ma non fa nulla. Sono andata avanti. Ho continuato a lavorare, sono stata promossa a detective.

Però mi domando ancora quale fosse quel sogno che non ha mai voluto rivelarmi.

Quel sogno che l'ha riportata qui di fronte a me.

Mi inginocchio e piango non curante degli sguardi che mi stanno intorno.

Quel falso sogno che l'ha uccisa, dissanguata in un vicolo sudicio della città.

Le lacrime non smettono di scendere, riesco a pronunciare solo una parola. Il suo nome.

< Clara>
  
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