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Autore: Angioletto Zodiacale    11/01/2016    0 recensioni
I ricordi a volte fanno male: i ricordi sono la cosa più preziosa che possediamo, saranno nostri per sempre e nessuno li cancellerà dalla nostra mente. Shun, cavaliere di andromeda, ricorda un momento difficile della sua vita che gli ha portato via una persona a lui cara
Genere: Drammatico, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Andromeda Shun
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nonostante la scuola fosse iniziata soltanto il giorno prima, Shun quel giorno saltò le lezioni; del resto era il suo diciassettesimo compleanno e tutti i suoi amici, ormai maggiorenni, avevano già conseguito il diploma, tranne Seiya che però frequentava un istituto dall'altra parte della città. Decise allora di recarsi al negozio di dolciumi, per comprare una torta e qualche pasticcino per festeggiare tutti insieme quel pomeriggio, quando suo fratello e Hyoga avrebbero terminato il loro turno di lavoro in fumetteria e quando Shyriu avrebbe alzato finalmente la testa dagli immensi libroni di medicina (appena dopo il liceo aveva deciso di intraprendere subito gli studi universitari, febbricitante di intraprendere la carriera di medico). Quando uscì dal negozio il ragazzo pensò che fosse una buona idea recarsi al parco della città e appena giunto a destinazione si distese sul prato beandosi dell'odore dell'erba bagnata dalla rugiada mattutina. Mentre era concentrato a leggere un libro sentì arrivare qualcuno: erano una donna e suo figlio circa della stessa età di Shun che, a giudicare dal cestino che elle teneva in mano, erano lì per un pic-nic. il ragazzo e sua madre iniziarono ad apparecchiare, ma la donna fu ben attenta nel nascondere al ragazzo un pacchetto decorato con una carta blu metallizzata, impreziosita da un fiocco giallo intrecciato sul davanti. Intanto sulla tovaglia erano apparse le migliori leccornie che si potessero desiderare e poco dopo si unirono ai due anche il padre del ragazzo e la sua sorellina, che a giudicare dalla statura era molto più piccola di lui. La famigliola, mangiò a sazietà, ma prima di far ritorno a casa la donna fece sbucare dal cestino il pacchetto: Shun intuì che quel giorno il ragazzo compiva gli anni e la tristezza prese il possesso di tutti i suoi pensieri. Infatti il giovane ricordò il giorno del suo quarto compleanno, quando la sua mamma gli regalò un grande libro di fiabe, talmente grande che per il bimbo era troppo pesante: qualunque altro bambino sarebbe rimasto deluso del regalo, ma non era il caso suo, dato che addirittura adorava quando la sua mamma gli si sedeva accanto per raccontagli le più svariate fiabe. Quella sera stessa lessero insieme la prima delle fiabe e da allora divenne una tradizione che ogni sera la mamma gli leggesse uno dei racconti. Una sera Shun era particolarmente impaziente, perchè mancava ormai una fiaba alla fine del libro e, come ogni sera aveva lavato in fretta i denti e appoggiato il libro sul comodino in attesa della sua mamma che ,però tardava. Allora si era recato nella sua stanza per controllare e la trovò accasciata sul letto sofferente: corse a chiedere aiuto suo fratello Ikki che chiamò i soccorsi. I bambini passarono la notte dai vicini e il pomeriggio del giorno dopo arrivò la struggente notizia che la povera donna non aveva sopravvissuto a quello che era stato uno dei tanti attacchi d'asma, che però questa volta non era stata capace di superare. Dopo questo frammento di vita che Shun aveva, invano, cercato di dimenticare, si recò a villa Kido con un velo di malinconia a coprirgli il volto, con la speranza che a casa ci fosse la sua mamma ad aspettarlo con quel libro di fiabe tra le mani: nascose i suoi pensieri a Saori che, aveva ringraziato con uno dei suoi più dolci sorrisi per gli auguri ricevuti, ed era subito salito in camera, dove poco dopo venne raggiunto da Ikki, che lo vide però con il viso rigato di lacrime. A quel punto era corso in camera sua e aveva "disseppellito" da un cassetto un pacchetto ormai logoro e ricoperto do polvere e ritornò da Shun porgendoglielo con dolcezza e comprensione: il fratello lo guardò con incredulità, ma lo aprì lo stesso e vi trovò un vecchio registratore con una lettera ingiallita, sulla quale riconobbe subito la scrittura della madre, uguale a quella della dedica sul libro delle fiabe. Shun scoppiò di nuovo in lacrime dopo aver letto le ultime parole della madre e si aggrappò ad Ikki, che fece partire il registratore: quella che si udiva era l'ultima storia del libro intitolata "Il Ricordo del Fanciullo" raccontata dalla voce roca e stanca della mamma dei due ragazzi, la quale, in un momento nel quale in ospedale pareva essersi ripresa aveva registrato e scritto il messaggio consegnandolo ai medici, che lo fecero recapitare al più grande e al più forte dei due, affidandogli il compito di custodirlo fino a quando il fratellino non sarebbe stato abbastanza forte da poter ricordare. Per Shun quella fu una giornata memorabile, sia per l'amore e l'affetto che aveva ricevuto dai suoi amici in quel giorno tanto speciale, ma sopratutto per quel regalo che aveva tanto desiderato dalla sua mamma che anche da lontano, come ogni mamma, era riuscita a far tornare il sorriso al suo bambino, diventato ormai un ragazzo forte e maturo.

 

   
 
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