Once Upon a Time, 'Brothers' di _Crisalide

Brothers.

Quando Killian Jones aprì gli occhi trovò il buio attorno a sé. Capì subito di trovarsi negli Inferi, perché oltre al buio c’era il freddo: il pirata aveva sempre immaginato così quel posto, sin da bambino dopo che suo padre lo aveva abbandonato.
Provò a sollevarsi ma appena fece per muovere un braccio si accorse che era anche incatenato sia alle braccia che alle gambe; provò ad urlare, a strappare via quelle catene ma più tentava di reagire più si sentiva spingere a fondo da una forza misteriosa e maligna. Lasciò perdere e si inginocchiò a terra, ormai stremato e provò a mettere a fuoco qualche suono, magari qualche voce ma nulla. Era solo in quel posto.
Ma, nonostante si sentisse privo di forze e ormai sconfitto, lui sapeva di essere un eroe ora. Si era sacrificato per lei, per salvarla, per salvare la sua famiglia. Quando la spada aveva trafitto il suo cuore, Emma era ritornata ad essere la Salvatrice e non più l’Oscuro. Killian si era sentito orgoglioso, a modo loro ce l’avevano fatta, a modo loro avevano comunque vinto. Killian amava Emma, aveva fatto di tutto per salvarla, glielo aveva promesso che era compito suo proteggere il suo cuore e lo aveva fatto. Un pirata manteneva sempre le sue promesse.
Gli mancava, certo. Chiudendo per un attimo i suoi occhi, riuscì a vedere nella sua mente tutti i momenti vissuti con lei. Il primo bacio a Neverland, il loro primo ballo nella Foresta Incantata, il loro primo vero appuntamento, tutte le volte che si sono salvati a vicenda. A Neverland le aveva detto che lui avrebbe avuto il suo cuore e lo avrebbe fatto senza inganni ma Emma non lo sapeva, non aveva mai saputo che già da quel momento il cuore di Killian apparteneva alla Salvatrice: si era subito sentito legato a lei, come una sorta di filo invisibile. Forse era così il Vero Amore. Bastava poco per riconoscerlo.
Tuttavia comunque non si pentiva di aver fatto tutto ciò: aveva bisogno di saperla al sicuro, con la sua famiglia. No, non se ne sarebbe mai pentito Killian Jones, anche se ormai stava andando contro ad una morte certa.
Killian continuava a guardare il buio attorno a sé, non sentiva nulla, neanche un piccolo rumore; si lasciò andare a terra, mettendosi a sedere. Era stanco, aveva freddo, voleva urlare, chiudere anche gli occhi magari per sempre, pur di non vedere quel buio, che gli ricordava il momento in cui suo padre lo aveva abbandonato. Invece era come se gli occhi avessero subito una sorta di incantesimo che gli impedisse di chiuderli.

Poi all’improvviso quegli stessi occhi vennero colpiti da una flebile scia bianca che man mano diventava uno spiraglio di luce. Killian distolse per un secondo il viso ma cerco di capire da dove provenisse quella luce.
Una luce che si trasformò in una sagoma umana che avanzava piano verso di lui: Killian si soffermò su quella figura e il suo cuore mancò di un battito. Avrebbe riconosciuto quella figura tra mille, quella figura che lo aveva accompagnato per tutta la sua vita e anche dopo. Quella figura alta, robusta: Killian immaginò anche dei riccioli castani e un sorriso rassicurante.
Non poteva essere.
O forse sì?
D’altronde si trovava nel regno dei morti no?
-Liam?
Finalmente il pirata riuscì a sussurrare flebilmente quel nome e la figura di suo fratello si materializzò davanti ai suoi occhi. Ma com’era possibile che lui era l’unico che portava luce in quel posto buio? Probabilmente perché lui era buono, era sempre stato il fratellone da prendere come modello. Mentre Killian, nonostante i suoi atti eroici, era pur sempre un cattivo.
Killian tese le braccia verso suo fratello maggiore ma dimenticò di avere le catene ed imprecò in silenzio. Liam si inginocchiò di fronte a lui e sorrise. E l’attimo dopo Killian Jones si ritrovò ad abbracciare suo fratello con forza, nonostante le catene ancora ai polsi. Si abbracciarono con disperazione mista alla gioia, si abbracciarono come se quegli anni in cui Liam era morto, non fossero mai esistiti. Killian pianse, nascondendo il viso nell’incavo della spalla del fratello mentre l’altro, ancora sorridendo gli carezzava la nuca: fu proprio come quando erano bambini, quando avevano creato quel legame reso ancora più forte e indissolubile dopo l’abbandono del loro padre.
-Sei qui..sei proprio tu?
Killian con ancora il volto rigato di lacrime e le mani poggiate sulle spalle di Liam, si scostò per guardarlo, ancora incredulo.
All’improvviso non aveva più paura del buio, era come se non ci fosse mai stato il buio da quando aveva rivisto suo fratello.
-Sono qui, Killian. Non pensavo però di rivederti così…presto. Anche se tecnicamente saranno passati più di cento anni.
Liam accennò una risata e Killian cercò di imitarlo, ma non ci riuscì. Quel sorriso divenne una smorfia che anticipava un altro pianto. –Quanto mi sei mancato Liam. Quanto mi manchi ancora.- Disse invece, dopo un sospiro.
-Anche tu ma ehi, io sono sempre stato con te. E poi, te la sei cavata alla grande alla fine, no?
-Ho fatto tanti errori, Liam. Ho sbagliato tante cose, ferito molte persone.
-Ma sei diventato un eroe, Killian! Sei un eroe! Ti sei sacrificato per la donna che ami, ti pare poco?
Killian rialzò il viso e scosse il capo, riuscendo anche a fare un piccolo sorriso. Era come tornare ad essere nella Marina, quando si confidavano e scherzavano.
-Così tu sai di Emma.
-Te l’ho detto, non ti ho mollato nemmeno per un secondo. E credimi, delle sberle che ti avrei voluto dare certe volte! Ma sono orgoglioso di te, sono sempre stato orgoglioso di te e dell’uomo che sei diventato. Lo sarò per sempre.
Killian annuì, felice per quelle parole. Avrebbe davvero voluto che Liam conoscesse Emma. Era certo che si sarebbero piaciuti.
-Ti sarebbe piaciuta Emma, se l’avessi conosciuta davvero.
-Lo so. Vi ho visti e ho visto la sua disperazione nei suoi occhi quando sei arrivato qui. Non credo che si arrenderà sai?
Killian si incuriosì. Cosa voleva dire? Che Emma sarebbe arrivata fino a qui a riprenderlo? No, non poteva. Non avrebbe potuto, avrebbe solo messo in serio pericolo la sua vita e Killian non voleva.
-Già. So cosa stai pensando e credimi farà così.
-Ma non può! Non….non sarebbe possibile.
-Killian, ricordati che il Vero Amore può tutto.
Il pirata sospirò di nuovo. Controbattere era inutile perché Emma la conosceva, sapeva che se solo ci fosse stato un modo, avrebbe fatto di tutto per tornare da lui e riportarlo a casa.
-Tu verrai con me?
Domandò ad un tratto, pur sapendo la risposta. Infatti Liam scosse il capo, senza però smettere di sorridere.
-Lo sai anche tu che non posso. Io ho trovato la pace, non ho nessuna questione in sospeso. Tu però devi, hai ancora tante cose da fare. Tu ed Emma.
Killian sorrise: sapeva anche della casa che aveva preso per loro due, quando Emma divenne l’Oscuro.
-Continuerai a stare con me, comunque, vero?
-Certo.
Disse semplicemente il maggiore e poi di nuovo si abbracciarono, più a lungo, fino a quando Liam non iniziò a scomparire in quello spiraglio di luce.
-Ti voglio bene, Killian.
-Ti voglio bene anche io, Liam.

Ciaoo allora, questa idea ce l’avevo davvero da un bel po’, da quando avevo capito che Killian avrebbe incontrato suo fratello nell’Underworld. Avevo però bisogno di ispirazione per poter cercare di esprimere al meglio l’incontro di questi due fratelloni che io adoro tanto!
Ma ciò che mi ha spronata per davvero è stata questa foto, anzi questo capolavoro di SvenjaLiv
Se potete, passate in questa meravigliosa pagina di questa ragazza che fa dei capolavori assurdi su Once Upon A Time e non solo!
Spero vi piaccia questa shot e spero che l’incontro avverrà più o meno così.
Byeeee ;D