"Vegeta, sebbene bambino, non peccava di soffrire tale mancanza. Faceva quasi impressione rendersi conto di come quelle piccole mani guantate si rendessero testimoni di genocidi immani, e spaventava osservare gli infantili e neri precordi gonfiarsi d’ira, tanto che i più magnanimi temevano di veder quel cuoricino liso scoppiare da un momento all’altro. L’orgoglio e la tracotanza, quindi, erano nate con lui, imprigionate nello stesso patrimonio genetico. Certamente la presenza di Freezer si era divertita a stuzzicare quel lato misogino del Principe, accrescendo in lui una spietata freddezza, ma il giogo dell’alieno era stato solo un alimento ingurgitato con gola dalla sua anima, mutando col tempo l’istinto di sopravvivenza tipico di ogni guerriero, in bramosia di imbrattare di sangue il proprio essere. Freezer non era stato pedagogista di superbia, ma solo conservatore di tracotanza e Diavolo pronto ad indurre nel peccato un’anima nata già corrotta. "
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-Riferimenti alla morte di Vegeta nella saga di Namek.-