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Autore: Persefone3    11/01/2016    5 recensioni
4 Giorni d'Arte
4 giorni tra musica, libri, dipinti e poesie, tutto targato CaptainSwan.
Non c'è un limite di tempo, l'unica clausola è quella di scrivere 4 racconti, in cui i nostri Emma e Hook siano i protagonisti.
Si può scegliere il titolo, che sarà il vostro prompt, di una poesia, un libro, un quadro e una canzone e da questo componete la vostra flash fic o one shot.
Liberiamo la fantasia!
Ideata da CSgroup. (Alexies, Alexandra_Potter, Clothy, CSLover, Lely_1324, Manu’spirate , Pandina e Persefone3)
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Day One. Song: Only You Yazoo
 
“All I Need Was The Love you gave
Al I Needed for another Day
And All I Ever Knew
Only You”
 
- Non abbiamo tempo da perdere con un dannato ballo!
- Non diventerò oscura in una notte
- Non voglio correre questo rischio

Emma guarda dolcemente il suo capitano e si stringe al suo braccio. È bello sentire come tenga a lei nonostante tutto, nonostante l’oscurità.

- Siamo andati insieme ad un solo ballo, mi piacerebbe davvero ripetere l’esperienza.

Solo in quel momento Hook si rende davvero conto di quello che Emma sta chiedendo: una serata per distrarsi e non pensare a nulla, proprio come facevano a Storybrooke prima.

- Altezza – interviene Mary Margaret rivolgendosi ad Artù – siamo molto onorati del ballo, ma temo purtroppo che non abbiano gli abiti adatti per partecipare ad un evento così importante.
- Non temete – risponde Ginevra – vi abbiamo riservato un’ala del palazzo le cui stanze sono fornite di tutto il necessario. Se avrete la cortesia di seguirmi, vi faccio strada.

Tutti seguono i regnanti in silenzio. L’ala a loro riservata è formata da un lungo corridoio su cui si affacciano una decina di stanze.

- Sistematevi come ritenete più opportuno – dice Artù – e riposatevi. Il ballo avrà inizio al calar del sole. Prego gli uomini di scendere non appena cala il buio, per le dame invece sarete avvertite da una cameriera. A stasera.

Quando restano soli nel corridoio, si crea un po’ di confusione su come disporsi nelle stanze. Hook non ha aperto bocca, ma ovviamente vorrebbe dividere la stanza con Emma. Senza dare troppo nell’occhio la attira per manifestare con il corpo il suo desiderio ma David lo fulmina con lo sguardo, come se avesse intuito le sue reali intenzioni.

- Facciamo così, occupiamo una stanza ciascuno a parte voi David e Snow. Mi pare ovvio.

La soluzione sembra ben accolta da tutti. Hook è il primo a muoversi e ne sceglie una sul fondo del corridoio. Emma lo segue immediatamente ed entra in quella di fronte a quella che ha scelto il pirata. Poco prima di sparire dietro la porta lo guarda seducente: se mi cerchi sai dove trovarmi.

Sdraiato nel suo letto, Hook fissa la porta della sua stanza. Sente il suo richiamo: averla a pochi passi e non poterla stringere come vorrebbe assomiglia sempre più a una tortura insopportabile. Si tira su, intenzionato ad andare a bussare alla sua porta. Poi i suoi occhi si fermano sul tavolo e ai fogli immacolati su di esso. È il secondo ballo a cui la porta e non l’ha mai invitata come si deve. Si siede e intinge la penna d’oca nel calamaio.

Emma sta guardando cosa c’è nell’armadio quando sente dei fruscii davanti alla sua porta. È lui. Sa che è lui e sorride. A volte più che due adulti sembrano due adolescenti, ma è così coinvolgente e appagante essere così presi l’una dall’altro. Con lei l’amore è sempre stato piuttosto avaro in fatto di tenerezze reciproche, ma non stavolta. Con il sorriso stampato sul viso si avvicina alla porta, vuole sorprenderlo e tirarlo dentro con lei: sono separati da un paio d’ore e già sente forte la mancanza dei suoi baci, delle dita intrecciate e dei suoi sorrisi. Le ombre che filtrano da sotto la porta mostrano l’indecisione dell’uomo: Emma sente che è incerto sul da farsi. La donna affretta il passo per sorprenderlo e prenderlo in giro, ma qualcosa scivola sotto la porta. Raccoglie il biglietto e sente i passi di Hook allontanarsi e la porta della sua stanza chiudersi. Osserva il biglietto che ha appena raccolto. È un semplice foglio piegato in due. Lo apre e una sontuosa calligrafia a mano incontra i suoi occhi.  
 
“Lady Emma, (come mi piace scriverlo)
Desidero ufficialmente invitarla al ballo che si terrà stasera alla corte di Camelot.
Farle da cavaliere sarebbe per me un grande onore e privilegio.
Spero davvero accetterà l’invito e mi onorerà della sua mano per tutta la serata.
La aspetterò in salone sperando in una sua risposta positiva.
Con amore
Killian”
 
Mentre Emma legge, il cuore inizia a battere all’impazzata. Un invito ufficiale che sancisce in maniera definitiva la natura e la serietà della loro relazione. In questa che per lei è a tutti gli effetti una situazione nuova, sente l’urgenza di una cosa: un consiglio da sua madre. Non muove neanche un passo verso la porta che qualcuno bussa.

- Emma, tesoro – la voce di Snow – posso entrare?
- Certo mamma!

Non appena madre e figlia si ritrovano sole nella stanza, la gioia di Emma esplode incontenibile.

- Non sai come sono contenta che tu sia venuta, mamma!
- Pensavo ti servisse aiuto per prepararti.
- E così è infatti – risponde Emma mostrandole il biglietto che ancora ha in mano.
- Capisco – dice Snow capendone immediatamente il contenuto – andiamo a vedere cosa c’è nell’armadio.

Dopo un bagno caldo e una lunga ispezione dell’armadio, Emma e Snow sono riuscite a trovare un bellissimo vestito bianco ricamato con dei fiori. Snow aiuta Emma ad indossarlo e a scoprirsi bella in una veste del tutto nuova. Il biglietto di Killian è aperto e poggiato sullo specchio in cui le due donne si stanno specchiando. Emma è seduta su un sofà, mentre Snow le sta sistemando una coroncina di fiori sulla testa.
 
- Ricordo ancora il mio primo ballo – esordisce Snow – avevo otto anni e mia madre mi disse che ero finalmente abbastanza grande per andarci. È stato magico … con tutte quelli luci, la musica e mi ricordo di aver pensato di non vedere l’ora di condividere tutto questo con la figlia che avrei avuto.
- Fa piacere anche a me condividerlo con te – risponde Emma stringendo la mano della madre.
- Perfetto. Sei pronta. E ora muoviamoci o faremo tardi.
 
Nella sala da ballo, Hook è piuttosto nervoso. Si è preparato con cura per la serata, per lei. Quando è uscito per raggiungere gli altri, ha indugiato davanti alla sua porta chiedendosi se il suo biglietto le avesse fatto piacere o meno. Sono i commenti di alcuni dei cavalieri presenti a riportarlo alla realtà.
 
- Hai visto le dame giunte da un altro reame?
- Questo pomeriggio.
- Come sono?
- Indossano vesti strane che non avevo mai visto prima. Ne ho notata una bionda che è un incanto. Ho visto che è sempre in compagnia di un uomo ma ho tutta l’intenzione di invitarla a ballare stasera e se sarò fortunato, magari mi permetterà di farle di cavaliere per tutta la serata.
 
Hook sta per rispondere a brutto muso a quel tizio che ha messo gli occhi sulla sua Swan, quando il maestro di cerimonie richiama l’attenzione di tutti i presenti in sala per annunciare l’arrivo delle Dame.
 
- Attenzione prego. Ho il piacere di annunciare l’arrivo di Lady Emma e Lady Mary Margaret
 
Eccola lì. Hook la vede comparire in cima alle scale: bellissima nel suo vestito. Si sente mancare il fiato dall’emozione. Ancora stenta a credere di essere riuscito davvero a conquistarla alla fine. Lo sta cercando con lo sguardo e non appena i loro occhi si incontrano è subito attrazione e passione. è David a risvegliarlo dal suo idillio a distanza, strattonandolo verso la fine delle scale per ricongiungersi con le loro donne.

Per tutta quella lunga scalinata, Emma non ha fatto altro che guardarlo: cogliere la meraviglia e il desiderio sul suo viso, come fosse ancora la prima volta, l’ha esaltata. Nessuno l’ha mai guardata così prima di lui. Giunta alla fine dei gradini, guarda un momento sua madre prima di fermarsi davanti a Hook e scambiarsi un inchino.
 
- Swan … sei …
- Lo so – risponde Emma sorridendo e ripensando a quando quelle frasi erano state dette a parti inverse – e hai la mia mano per tutta la serata.
 
Hook afferra la sua mano e la conduce da un lato in attesa che le danze iniziano. Quando tutte le presentazioni sono finite e la musica sta per iniziare, Hook conduce Emma al centro della sala. Lancia uno sguardo torvo al cavaliere che aveva sperato di avvicinarsi ad Emma. Il pirata stringe più forte la mano della sua dama per far comprendere bene a quell’uomo che non ha possibilità di avvicinarsi a lei.
 
- Così eccoci di nuovo qui – dice Emma mentre Hook la stringe in attesa che le danze si aprano
- A quanto pare Milady
- E ancora una volta non so bene cosa devo fare
- Sta tranquilla ci sono io con te.
 
Hook si avvicina al suo orecchio per sussurrarle qualcosa.
 
- Sei bellissima Swan con questo vestito. Non so se mi fa giurare più la testa questo o quello rosso dell'altra volta. Solo tu mi fai quest'effetto.
- Hai proprio deciso di farmi arrossire?
 
La musica si diffonde nella stanza e Killian inizia a mostrarle i passi e lei si lascia guidare: perdersi nei suoi movimenti sicuri la fa sentire meno vulnerabile. L’uomo non ha occhi che per lei e la cosa la confonde e le fa piacere allo stesso tempo.
 
- Va tutto bene Killian?
- Certo tesoro. Perché?
- Se continui a guardarmi così, finirai per lasciarmi senza respiro.
- Sono contento
- Davvero?
- Assolutamente Swan. .
Mi stai ... – risponde Emma arrossendo – mi stai praticamente mangiando con gli occhi.
- Anche tu Swan mi stai mangiando con gli occhi – risponde Hook malizioso.
- Lo sai che ti trovo diabolicamente affascinante come pirata. E se la memoria non mi inganna, il tuo pastrano ci ha scaldati in più di un’occasione.
 
Per tutta la serata, Killian non la lascia se non per andare a prendere qualcosa da bere. Ogni volta che è tornato sui suoi passi, ha trovato qualcuno a ronzarle intorno. Sono bastate un paio di occhiatacce per far capire al malcapitato di turno che la cosa migliore da fare era dileguarsi all’istante.
 
- Ma perché non vogliono capire che sei solo mia Swan?
- Tranquillo, dopo questa sera credo che il messaggio sia stato diffuso forte e chiaro.
 
Killian la porta ancora al centro della pista. Si stanno divertendo e lei si sta rilassando. È bello vederla spensierata come prima. Sorride, scherza, flirta con lui come quando nelle sue vene non c’era nemmeno una goccia di oscurità. Killian vorrebbe baciarla con passione fregandosene di tutto, ma sente i vigili occhi di David controllarli con discrezione. Poi improvvisamente, Emma si appoggia a lui un po’ di più.
 
- Amore, va tutto bene?
- Sì, sono solo un po’ stanca. La giornata è stata intensa. Credo sia meglio andarmi a sdraiare.
 
Killian capisce che è il peso dell’oscurità che si sta riaffacciando nel suo animo a sfiancarla.   
 
- Ti accompagno
 
I due si allontanano dalla pista e sia avviano alle scale che conducono alle stanze a loro assegnate. Hook stringe Emma per la vita per sorreggerla. Lungo il corridoio illuminato solo dalle candele, camminano lentamente verso la camera di Emma. Una volta che vi sono giunti, Killian stringe a sé Emma in un caldo e sensuale abbraccio.
 
- Eccoci capitano, sono arrivata. Ora che sono fuori gioco, intendi scendere e spezzare il cuore di qualche altra fanciulla?
- Non credo di poterci riuscire. Penserei sempre e solo a te.
 
Il pirata sorride ripensando al fatto che è la seconda volta che la riaccompagna a casa dopo un appuntamento così come le parole che si sono detti davanti al loft.
 
- Vuoi entrare a prendere un caffè con i miei, un neonato e una gelatiera umana. Ho davvero bisogno di un posto tutto mio
- Sarà per la prossima volta
 
Emma capisce subito che Hook sta pensando a qualcosa e vuole sapere cosa lo fa tanto divertire.
 
- Perché ridi?
- Niente ripensavo a come ci siamo salutati dopo il nostro primo appuntamento.
- Ohhhhh – risponde Emma guardandosi poi intorno – ora che siamo soli, che ne dici di entrare a prendere quel caffè?
- Non credo ci sia in questo mondo.
 
Emma lo fa appena finire di parlare che lo tira nella sua stanza e chiude la porta. Nel buio lo bacia con passione e lui ricambia focoso.
 
- Ho bisogno del tuo amore Killian. Ho bisogno di te, solo di te. Dimmi che mi ami come prima, che per te sono sempre la stessa Emma e non l'Oscura
 - Potrai dubitare di tante cose, Emma ma del mio amore mai.
- Resta con me stanotte. Resta vicino a me finchè il buio della notte non si dirada
- Sempre, amore mio. Sarò sempre con te. A qualunque prezzo.

ANGOLO DELL'AUTRICE:
Lo so, lo so, uso spesso questo ballo, ma la 5x02 è una delle mie puntate preferite, quindi non posso davvero fare a meno di usarla ogni volta che posso. Mi sono lasciata andare la mano al romanticismo, ma capitemi: siamo solo a gennaio e mancano due mesi prima di poterli vedere di nuovo insieme. Io non resisto più davvero. 
Spero vi sia piaciuta e abbia regalto un po' di dolcezza!
Un abbraccio e alla prossima 
Persefone
  
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