Serie TV > Once Upon a Time
Ricorda la storia  |      
Autore: Haley_V    12/01/2016    8 recensioni
Una parte di lui avrebbe voluto essere arrabbiata con lei. Perchè non glielo aveva detto. Perchè per farlo, aveva aspettato di andare via e lasciarlo da solo.
Ma la verità era che più di tanto, alla fine, non gli importava.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
- Questa storia fa parte della serie 'I promise that the true won't hurt us now'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Vi avverto. Sto facendo di tutto per farmi odiare oggi.
A parte ciò, se vi volete male quanto me ne voglio io, vi consiglio caldamente di ascoltare questa canzone mentre leggete, giusto per facilitarvi gli insulti quando recensirete <3

https://www.youtube.com/watch?v=B9tc9R_Y3FY

Buona... lettura.
e Fortuna.
Tanta fortuna.



___________________________________________


And I know
The scariest part is letting go           
'Cause love is a ghost you can’t control             
I promise you the truth can’t hurt us now       
So let the words slip out of your mouth    
     
       


 
                                                                And all of the steps that led me to you
And all of the hell I had to walk through     
But I wouldn’t trade a day for the chance to say               
My love, I’m in love with you.







Se lo ricordava bene cosa aveva provato, quando Emma era volata via insieme al Signore Oscuro. O meglio, quando era diventata parte di Lui.
Ricordava perfettamente il senso di panico, la voglia di urlare, la rabbia che premeva nelle sue tempie minacciandolo di farlo scoppiare, lì, davanti a tutti. L'impotenza di non sapere che cosa fare.

Ricordava tutto quello che si erano detti, prima di dividersi, quelle due fatidiche parole che solo un cataclisma avevano spinto Emma a pronunciare. Non era bastata nemmeno la sua morte, nel mondo parallelo creato dall'Autore.
Una parte di lui avrebbe voluto essere arrabbiata con lei. Perchè non glielo aveva detto. Perchè per farlo, aveva aspettato di andare via e lasciarlo da solo.
Ma la verità era che più di tanto, alla fine, non gli importava.

"Ti amo"

Aveva impresso quelle parole nella sua mente, l'immagine del suo viso, delle sue labbra che le pronunciavano con la consapevolezza di non avere altri momenti per dirlo. Aveva impresso quell'attimo nella mente per non poterlo più dinenticare.

"... Ti amo"

Erano le stesse parole con cui si erano detti addio, un'altra volta.
Aveva pregato mesi che lasciasse quelle parole uscire fuori dalla sua bocca, e dalla prima volta che era successo, accadeva anche in maniera troppo semplice. Quasi come una cantilena. Una cantilena di cui si sarebbe beato per l'eternità.

Emma lo amava, e il ricordo di quell'amore lo spingeva a sopportare il peso del buio che lo avvolgeva da quando si era lasciato cadere. Da quando aveva permesso ad Emma di ucciderlo.
Aveva deciso che voleva morire da eroe, perchè nella sua vita così fiabescamente lunga di sbagli ne aveva fatti fin troppi, e l'idea di poter dare un'altra possibilità alla donna che amava, una migliore, lo aveva spinto a mettere fine a quella lunga serie di errori. Non sapeva se fosse la scelta giusta, ma sapeva che aveva il dovere di farlo. Anche se significava doverla lasciare da sola.

Fare quello che aveva fatto lei solo poco tempo prima quando aveva deciso di sacrificarsi per salvare tutti loro.
Avevano fatto entrambi lo stesso, finale, fatidico errore. Mettersi davanti al mirino per evitare il colpo a tutti gli altri.

Era una sensazione strana, quella dell'eroe. Killian non ci era abituato. Per un momento, mentre si lasciava cadere giù, si chiese se suo fratello Liam si fosse sentito allo stesso modo. Chissà se l'avrebbe rivisto.

Il tempo, là dove Killian stava cadendo, non esisteva. Lì spazio e tempo erano tutto, e niente.
Non sapeva dire dove stesse andando, se fosse ancora vivo, o fosse semplicemente morto, e quella altro non era che la proiezione della sua anima. Sapeva soltanto di continuare a cadere.
All'improvviso chiuse gli occhi.
Quando li riaprì, lo spazio e il tempo erano cambiati di nuovo.
Come teletrasportato, ora Killian era atterrato.

Era a casa loro.
Quella che sarebbe dovuta esserlo.
Avvolta in una coltre sottile e stantia, inebriata di un tempo diverso e lontano da quello che conosceva, si ritrovava in una casa vuota. Intonsa, salvo che per qualche crepa. Il resto sembrava tutto intoccato da anni, a dare prova di ciò, un sottile ma ben visibile strato di polvere su ogni superficie scura.
Killian respirò.
Respirò di nuovo, e poi di nuovo ancora. Sembrava non essere cambiato nulla in lui, ma poi ad ogni respiro l'aria attorno a lui sembrava diventare più pesante, così come nel suo petto. Ad ogni respiro, Killian pensava. E ad ogni pensiero, gli veniva in mente lei.
La pesantezza che quel luogo incuteva sembrò trasmettersi a tratti dentro di lui ogni volta che la sua mente, o quello che ne rimaneva, formulava dentro di sè la parola "Emma."
Neanche in vita aveva pensato tanto.
E forse la sua condanna era proprio quella.
Dopo una vita plurisecolare passata ad agire senza pensare alle conseguenze, nel caos, la sua seconda vita lo avrebbe atteso in una coltre scura fatta di pensieri e silenzio. Un silenzio talmente pesante da soffocarlo.

"Emma" sussurrò piano, come a volersi assicurare di sapere ancora come pronunciare il suo nome.
Sospirò, un sospiro tremulo di chi ha voglia di piangere, e continuando a fissare un punto indefinito al di fuori di una finestra troppo opaca per poter vedere, rimase impalato lì.

"Non voglio perderti"

Le parole disperate di una donna fin troppo indifesa, per essere stata un Signore del Male, che venivano esalate come parte del vento, risuonavano nella mente di Killian e ad ascoltarle pareva di sentire una lenta colonna sonora che riecheggiava nell'aere.
Nelle orecchie, gli si marcava gravemente la voce rotta di Emma che piangendo disperata gli pregava di trovare un altro modo.
Nella mente, l'immagine di se stesso che le prometteva che non sarebbe morto. Perchè lui era un sopravvissuto.

Sulla pelle, come marchiato a fuoco, il ricordo di un tocco, il suo, delle sue mani che lo stringevano con tutta la forza che avevano, come un bambino che stringe l'aquilone per evitare che voli via da una tempesta.

Per la prima volta, dopo una vita passata a nascondersi, Killian Jones desiderò con tutte le sue forze di essere trovato.


__________________________________________________________

. . . Allora.
Ho scritto questa... Cosa. Non lo so perchè. E se mi odiate dopo averla letta, fate bene perchè mi odio anche io.
Che altro dire, ho il ciclo e sono in crisi da
Hiatus quindi la mia mente partorisce queste perle. Penso che ne avrete così fino a Marzo.
Ho pietà per voi.

In ogni caso, se voleste farmi sapere quanto mi odiate o se miracolosamente quello che avete letto vi è piaciuto, vi aspetto a braccia aperte. Io intanto torno a piagnucolare davanti ai video su Youtube.
Peace and Love.
xx
Haley.
  
Leggi le 8 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Once Upon a Time / Vai alla pagina dell'autore: Haley_V