NICO'S INFERNO

Immagino conosciate tutti l’Ade, vero?
Quel posto vecchio come il mondo governato da mio padre che raccoglie le anime dei morti. Già, avete sentito bene, mio padre e anime dei morti.

Ciò che probabilmente non sapete è che esiste un altro inferno, più giovane, creato nel XIII-XIV secolo, contenente segreti che probabilmente dovrebbero restare tali. Quell’inferno si è sempre pensato che fosse una leggenda, creata dalla fantasia del più grande poeta italiano, Dante Alighieri. Come è possibile che esistono due inferni contemporaneamente? Chi è condannato là sotto? Queste sono solo alcune delle domande che una persona può farsi. Le risposte? Le saprete tra non molto. Il mio nome è Nico di Angelo, e questo è il mio Inferno.

Sigla di apertura: Ritornello di Demons by Imagine Dragons

Due inferni?

Quel giorno, non appena mi svegliai, mi fu subito chiaro che la situazione stava per crollare. No, niente incubi da semidio o sesto senso maschile… sempre se esiste ovviamente. Non fu facile, ma alla fine le urla di panico e quel fastidioso bussare perpetuo alla porta mi convinsero che c’era qualcosa che non andava.
Quando aprii la porta, pronto ad ammazzare brutalmente chiunque mi stava disturbando, una mano mi afferrò il colletto e mi trascinò verso la Casa Grande.
Feci appena in tempo a notare che si trattava di Percy Jackson (un giorno non molto lontano faremo una gita da mio padre… perenne ovviamente) che altre urla mi assordarono a morte. A chi appartenevano le urla? Facile, di Jasonnnnnnn… Grace?
Se anche il perenne calmo figlio di Zeus era nel panico la situazione era MOLTO grave.
Chirone, con un’ impresa degna di Ercole, riuscì a riportare l’ordine e finalmente potei iniziare a capire la situazione… ed ebbi un orrendo presentimento quando notai la presenza di Artemide al fianco di suddetto centauro.
Chirone tossicchiò per attirare l’attenzione ed inizio a parlare: “Semidei, ci troviamo di fronte ad una gravissima situazione. Anzitutto, l’Olimpo ha ricevuto un ultimatum. Gli dei hanno a disposizione un mese per arrendersi ad un certo Lucifero…”
Lucifero? Perché il nome suona familiare? Ero talmente assorto nei miei ragionamenti che per poco non mi persi il resto: “… ed in più, per evitare eventuali attacchi diretti, questo essere ha rapito la luogotenente delle Cacciatrici, Talia Grace”.
E questo spiega le urla di Jason. Chirone e Artemide si alternarono per aggiungere dettagli, ma io ero già immerso nei miei rimuginamenti. Lucifero… come un colpo di fulmine mi ricordai di quelle poche cose che veramente mi interessarono a scuola… la Divina Commedia e Lucifero aka il Diavolo. Ma non aveva senso… Lucifero era il padrone dell’inferno, ma lo è anche mio padre. La cosa non aveva un minimo di senso, ma era l’unica spiegazione che sembrava un minimo plausibile. Quando fui soddisfatto del mio ragionamento, sentii Chirone chiamare il mio nome.
“Sono qui” dissi semplicemente.
“Ah Nico, ragazzo mio… ti vedevo piuttosto concentrato prima… hai forse trovato una soluzione?”
“Forse… è strano, ma al nome Lucifero ho pensato ad una cosa sola…”
Chirone annuì, come se sapesse già cosa intendevo: “Capisco cosa hai pensato… e forse non è nemmeno impossibile… perché vedi… esistono due oltretombe”.
Quando quelle parole raggiunsero le mie orecchie fu come se qualcuno mi avesse tirato un pugno nello stomaco. Due oltretombe… due inferni. La mia bocca si aprì e si chiuse continuamente, come un pesce.
Artemide serrò le labbra: “Un altro inferno, governato da questo Lucifero. Sembra impossibile, ma non esiste altra possibilità. Credo che a questo punto, dove gli dei non possono agire, esista un solo modo”.
Scaricare la responsabilità su un semidio? Giustamente. Mi chiedo chi sarà mai tale semidio… coffPercycoff.
Ero già pronto ad offrire le mie condoglianze al figlio di Poseidone, quando Chirone, dannata la mia sfiga, parlò di nuovo: “Dunque Nico… ti andrebbe di partire per un’ Impresa?”
Se questo fosse stato un cartone animato, europeo o giapponese che sia, al termine di quella frase si sarebbe sentito un enorme botto. Io? Un’Impresa?
“Potrò portarmi dei compagni vero?”
Chirone scosse la testa: “Quel posto è accessibile solo a coloro che sono morti o ai figli di Ade o Lucifero. Hazel potrebbe accompagnarti, ma il fatto che discenda da Pluto potrebbe causare dei… problemi, oltre che nessuna anima appartenuta ad un beato può avvicinarsi”.
No. Nope. Niet. Nine. Neanche tra un milione di anni. Stavo negando l’Impresa o la compagnia di Hazel? Non ne avevo idea, l’unica cosa che avevo in testa al momento era un gigante, immenso, mastodontico NO!!!
Ma sapevo, per il bene di Talia, dell’Olimpo (e anche il mio a giudicare dallo sguardo minaccioso di Artemide) che dovevo accettare.
Sospirai: “Immagino di non avere scelta…”
A giudicare dallo sguardo di Chirone, non credo che una risposta negativa avrebbe cambiato il mio destino: “Perfetto! Vai da Rachel e fatti dire la profezia, abbiamo poco tempo!”

Troppo entusiasmo per i miei gusti… sconsolato come poche altre volte mi diressi dall’Oracolo, sotto lo sguardo incoraggiante di Jackson e Chase, oltre a quello speranzoso di Grace. Ho già accennato che avrei volentieri lasciato il posto a qualcun altro? Lo ribadisco per sicurezza.

Da allora sono passati tre giorni. Dopo la preparazione fisica e mentale, ho preso l’aereo. Volete sentire una cosa strana? Rachel non ha parlato per enigmi. Andò più o meno così…
FLASHBACK MAGICO SUPER FIGO SUPREMOOOOOOOOO…

Arrivai nella… “tana” di Rachel. Se per tana intendete: una camera talmente lussuosa da essere degna di un albergo 5 stelle (Perché non mi hanno fatto diventare oracolo quando lo chiesi…? Sad face), con tanto di televisore al plasma, materasso ad acqua, console e videogame, questo mondo e quell’altro. Trattenendo le lacrime nel vedere tutto questo ben di Dio mi avvicinai alla sorridente testa rossa che spuntava come una macchia nera su una maglietta bianca. Ciò che successe aveva probabilmente un non so che di magico (un giorno di questi li picchio quei dannati figli di Ecate),dato che le gentili parole di quella brava ragazza scaldarono il mio cuore bisognoso di coccole…
“Fiato Morto, che fai qui?”
“Impresa, dove devo andare e che devo fare”.
“Wow… sei ancora più idiota e privo di fantasia di quello che credevo”.
Occhiataccia.
“OK babbeo, devi andare in Italia, nella vecchia casa di Dante, la superi e troverai una strada porta in una selva. Attraversa la selva eeeeee…. Ma Zeus sotto steroidi, perché non provi a cavartela da solo?! Non mi va di farti da badante!!”
Calcio nel sedere e volo dall’altra parte del campo. Riuscii a sentire l’affetto dietro le parole della rossa… ammmmmmoreeeeeeee a meeeeeeee….
FINE FLASHBACK MAGICO SUPER FIGO SUPREMO
Mentre mi avvicinavo alla mia destinazione, ripensai alla “profezia”. Come è facile immaginare ho tenuto gli affettuosi consigli del nostro “adorabile” oracolo vicino al cuore… perlomeno so dove devo andare. In caso siate delusi per la mancanza di una profezia, ne approfitto per rompere la quarta parete e vi avviserò che questa storia assomiglierà di più ad una… serie abridged* più che una storia seria. Uomo salvato mezzo avvisat… no aspè…
Cavolo… le palpebre mi si chiudono, forse dovrei riposare…
“Attenzione ai gentili passeggeri, ci avviciniamo ad una tempesta sbucata letteralmente dal nulla, tenetevi forte e assolutamente non dormite… per nessuna… ragioneeeeeee…”
Ma por….

Sigla di chiusura

*Abridged: Letteralmente si intende un riassunto di pochi minuti, ad episodi, di un anime, gioco o libro, dove i contenuti sono ridotti ma si mantiene il filone della storia. Ultimamente però, pur mantenendo il suo scopo iniziale, si è trasformata in una parodia, piena di battute, dark humor, sarcasmo e nonsense a catinelle.