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Autore: Blue_Diamond9    12/01/2016    1 recensioni
Le lancette dell'orologio rompono il silenzio della notte.
Il rubinetto del bagno perde, puoi sentire ogni goccia formarsi lentamente lungo il tubo.
Le voci che ti danno il tormento sono qui per te, e ti stanno facendo impazzire.
Genere: Sentimentale, Suspence, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Carla Radames
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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"Who is in control?"
Le lancette dell'orologio rompono il silenzio della notte.
 
Tic, toc, tic, toc.
 
Scivolano come se fossero accompagnate dall'acqua, sembra che il tempo scorra più veloce di quanto dovrebbe.
E se le lancette stessero girando a vuoto?
È inutile controllare , dentro la vostra camera da letto regna solo il buio e il silenzio, i tuoi nemici più letali, la causa per cui ora ti trovi seduta a terra, con le ginocchia divaricate e il mento appoggiato sullo sterno.
 
Il rubinetto del bagno perde, puoi sentire ogni goccia formarsi lentamente lungo il tubo e cadere, producendo un ticchettio nauseante, stridente, sul fondo del lavandino.
Picchettano con una cadenza perfetta, insopportabile.
 
Plic, plic, plic, plic.
 
Ti stanno facendo impazzire.
Ma tu sei già pazza: lui ha il controllo su tutto, anche sulla tua mente.
Ti ha insegnato moltissimi valori, ti ha dato istruzione precise su come comportarti, ti ha donato la vita, il suo maniacale amore, le sue continue attenzioni, il suo splendido corpo.
Doni vuoti, privi di senso.
Il tuo cervello combatte contrastando il tuo istinto, la tua bontà, i valori che sentivi avere già dentro il tuo cuore.
Il tuo corpo, il tuo animo lo ama, lo desidera intensamente, ma il tuo cervello lo ripudia come se fosse il tuo peggior nemico, come se fosse un lupo che ti sta annientando lentamente, per gustarsi meglio la sua succulenta preda.
E tu vuoi solo vendetta.
Vendetta- ma a quale scopo?
Ti ha sempre trattata bene, tutto ciò che vuole da te è controllo e amore, lo stesso che lui prova per te.
 
Falso amore, amore carnale.
 
La tua mente sovrappone solo idee contradditorie, che stridono tra di loro.
Perché? Perché ti senti così...diversa?
Perché hai come l'impressione che qualcuno emerga dentro di te, quando sei sola?

Eccole che tornano, pronte a divorarti il cranio in tanti piccoli pezzi.
Sibilano, stridono, grattano le pareti con le loro unghie affilate.
Le voci che ti danno il tormento sono qui per te, per aiutarti, per massacrarti di verità scomode fino a lasciarti i lividi su quella pelle lucente, di bambola.
 
Bambini che gridano, forse per felicità.
Trombette che suonano allegramente, per poi trasformarsi in un suono acuto, insopportabile, tetro.
Gente che parla, sussurra, schiamazza nello stesso istante.
Ti porti immediatamente le mani alle tempie, cerchi disperatamente di spedire quelle voci in quel luogo oscuro della tua mente da cui sono saltate fuori, scivolando come serpenti e vermi.
Loro non vogliono andarsene, voglio salvarti, ma è troppo tardi ormai.
Un fischio acuto ti assorda le orecchie, stordendoti e la tua mente ti mostra un’immagine, un ricordo animato a tratti disturbato.

 
È il tuo compleanno, ci sono tanti bambini, tanto colori, ma quella non sei tu, non le assomigli per nulla.
 
È una bambina così dolce, solare - tu sei fredda, intensa come il ghiaccio.
Ha gli occhi azzurri, e i lunghi capelli dorati risplendono alla luce del giorno - tu hai gli occhi color nocciola e i capelli corvini a caschetto, scuri e lugubri come la tua anima.
Non puoi essere tu.
I bambini ridono intorno a lei, ma a te appare una risata isterica, folle, malsana.
Gridano qualcosa, un nome.
-Tanti auguri, Carla.-
Quel nome scorre lungo le tue vene, ma tu non sai da dove venga e, per quanto tu senta che in qualche modo ti appartenga, lo rifiuti, graffiandoti la pelle a fondo, lasciando segni indelebili.
 
-Basta, non voglio sentire altro!-grida la tua mente scossa.
 
E loro continuarono il loro spregevole racconto.
 
Carla Carla Carla Carla Carla Carla
Tu non sei Ada tu non sei perfetta lui ti manipola lui ti sfrutta presto morirai la pazzia ti sta uccidendo lui è un impostore devi eliminarlo distruggi i suoi sogni uccidilo uccidilo salvati da questo incubo Ada Wong Ada Ada sei solo una falsa copia non sei perfetta come lei sei un burattino nelle sue mani non ti ama Derek Simmons Derek Derek uccidilo sbarazzati di lui origine delle tue sofferenze amore ossessivo uccidilo uccidilo
 
Plic, plic, l'acqua continua a cadere.
Tic, tac, l'orologio scocca la mezzanotte.
 
Tu sei a terra, senza forze con una mano sulla tempia, un'altra che gratta sul tuo corpo via la pelle quasi istericamente, senza rendersene conto.
Ti trascini verso lo specchio a fianco del vostro letto e ad un tratto, la luce della luna che proviene dalla finestra lo illumina.
Non vedi te stessa. Vedi la bambina del tuo ricordo, ormai adulta, che ti guarda piangendo, pallida, quasi senza vita.
 
Sei tu stai morendo per te non c'è scampo la vecchia te non lasciare che se ne vada se la perdi perdi anche te stessa lei è la tua ragione Ada non è nulla falsa insignificante devi morire Derek
 
Il tuo cuore batte troppo lentamente, la tua testa è una gabbia da cui non puoi uscire.
Sferri un pugno allo specchio e lo rompi, lasciando i cocci di vetro a terra insanguinati, che riflettono quel viso ripugnante.
Non puoi contenere le lacrime.
Derek si sveglia di soprassalto e, ancora frastornato, ti vede distesa a terra, raggomitolata tra i vetri e le chiazze di sangue che macchiano la tua veste da notte e il tappeto.
Ti chiede cos'è successo, cosa stavi facendo, ti ricopre di domande a cui non sei in grado di rispondere perché neanche tu conosci la risposta.
Solo loro lo sanno.
Ti prende tra le sue braccia e tu ti appoggi a lui, sul suo petto nudo anche se ormai non riesci più a controllarti, sei in preda alla disperazione.
Derek comincia a rimproverarti, dicendoti di non allontanarti mai più da lui come ti aveva ripetutamente detto, ma tu non sei neanche in grado di spiegargli come ti senti, cosa provi sulla tua pelle, così non dici nulla.
Lui sembra accettare il tuo silenzio e si siede a letto, mettendoti seduta sulle sue ginocchia.
Ti chiede se hai voglia di coccole e tu rispondi affermativamente, pensando che ti possa aiutare a dimenticare l'accaduto e quelle voci, ma ti sbagli.
Derek ti sfiora i lineamenti del viso con un dito e, una volta giunto al mento, te lo solleva per baciarti.
Le sue labbra sono un rimedio alla tua follia, lo erano sempre state, forse perché il loro sapore amaro ti fa dimenticare tutta l'amarezza di cui la tua vita ha gusto.
 
La tua sofferenza non è ancora finita, perché loro non se ne sono andate definitivamente.
 
-Uccidilo! Uccidilo!- gridano in coro.
 
E tu non puoi farlo, non sei in grado di farlo.
 
-Seducilo e uccidilo!-
 
-Io ti amo. Non potrei pensare alla mia vita senza di te.- sussurri non appena le vostre labbra si separano.
 
Lui ti sorride, con quel suo modo alquanto sinistro, che a te appare come un ghigno di vittoria che lo invita a spingersi oltre.
Non ti sbagli mai su di lui.
Ti stende sul letto e continua a baciarti e tu improvvisamente ti senti meglio, ma è solo un'illusione dettata dal suo amore.
Si stende sopra di te e in quel momento assapori il suo profumo, quello che si mette ogni giorno prima di uscire.
Le voci capiscono che è il momento giusto per fare la loro comparsa.
Uccidilo
Uccidilo
Uccidilo
Sono come il vento che sussurra nelle tue orecchie.
 
-Lasciatemi in pace!- gridi chiudendo gli occhi.
 
Lui ti usa
Tu non sei Ada
Lui non ti ama
 
 
Cerchi di andare oltre, di agire per dimenticare quella cantilena assordante, così lo baci anche tu e gli posi le mani sul suo viso e poi sul suo collo.
 
-Se non lo uccidi, Carla, ti daremo la caccia per sempre!-
-Io sono Ada.- affermai sottovoce.
 
-Sì, la mia Ada.- disse Derek guardandola dritta negli occhi.
 
Ora uccidilo!
 
Il tuo cuore è sovrastato dal suo.
I tuoi sentimenti sono nient'altro che una patina che ti ricopre completamente.
Tu e lui siete una cosa sola e ami tutto quello che fa per te, eppure ora sei tentata di ucciderlo.
Se lui fosse rimasto vivo, tu avresti continuato a degenerare, fino ad abbandonarti a te stessa, ai tuoi istinti fino a morire.
-Se continui a disubbidirci, diventerai come la vera Ada e ragione e istinto diventeranno un tutt'uno.- piange una voce femminile nella tua mente, la stessa voce della bambina.
-Io sono la vera Ada.- ribatti.
-La sola e unica.- sussurrò Derek mentre ti sfiora la pelle nuda.
 
Hai fatto la tua scelta.
 
 
Note: Fanfiction scritta in una mattinata, uscita di getto ascoltando la base instrumentale di una canzone che mi sembrava perfetta per questo contesto. 
E sì, mi sono ricordata che esistono anche i flussi di coscienza :') Mi sono stati tremendamente utili per rendere le voci e i sussurri che Carla sente nella sua mente. 
Ricordo sempre la mia pagina Facebook (link sul mio profilo Efp)  e invito a lasciare recensioni di qualsiasi tipo. :)
 
 
 
   
 
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