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Autore: frosty lily    12/01/2016    0 recensioni
Ora escono per dirigersi verso l’edificio dove si terrà la riunione. Una trappola per topi, in realtà. Ma loro, ignari di ciò, entrano. Ed ecco il mondo intorno a loro farsi confuso e sbiadito, come un quadro a contatto con la trementina.
E il mio gioco ha inizio. La disperazione regnerà su questo edificio, su queste sedici nazioni e sul mondo!!!
Solo a pensarci inizio a sbavare… ops…
Beh, che il gioco degli omicidi abbia inizio!!
(tratto dal prologo)
AVVISO: Angst e lacrime a non finire, presenza di OC e possibile OOC.
Genere: Angst, Drammatico, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
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“CHRIST!!” strillò Erin, cadendo in panico.
“Calma… calma…”  Kiku la tenne ferma per le spalle “Sapevamo che sarebbe successo, no?”
La ragazza non sembrava ascoltarlo, ansimava parole in una lingua che non sembrava nemmeno inglese. Questo finchè non ebbe la bella idea di sbattere la mano sinistra sulla scrivania, procurandosi un taglio lungo due centimetri buoni con il tagliacarte che lei stessa ci aveva appoggiato.
Restarono entrambi fermi immobili, in silenzio, per qualche secondo.
L’unica cosa che si muoveva era la goccia di sangue che cominciava a scendere lungo le dita di Erin.
……
All’improvviso lei si riscosse. Sospirò rumorosamente, cercando di tamponare la ferita con la manica della giacca verde. Inutilmente.
“Forse dovremmo andare…”
 
Proprio come si aspettava, l’ascensore che li avrebbe portati alla loro destinazione era già aperto e pieno di gente: mancavano solo loro.
Richard sbuffò: “Stavate per farvi portare qui a forza da un orsetto bicromatico…”   Solo dopo notò il sangue.  “What’s with your hand, Erin?” chiese. Possibile? Era quasi… preoccupato. Strano, considerato il loro rapporto complicato. Amore fraterno?
“None of your business.”  replicò gelida. Okay, forse era più complicato di quanto pensasse.
Nessuno parlò.
A tradimento, l’ascensore si chiuse, portandoli sempre più giù, verso il primo processo.
Sopra la porta comparve una scritta luminosa:
 
                                    LET THE TRIAL BEGIN!
 
Sul serio?
 
 
La porta dell’ascensore si aprì sulla sala del processo.
….oh no.
Aveva sperato che quello gli fosse risparmiato.
Invece ecco. In uno dei posti riservati a loro, svettava la fotografia di Roderich. Ed era segnata da una gigantesca croce rosso sangue. Impallidì. Sperava in cuor suo che non la prendessero troppo sul personale. Non che lui non l’avesse fatto, ma l’ultima cosa di cui avevano bisogno era un altro cadavere*.
“Upupupu~”
E il carnefice sembrava in vena di divertirsi.
“Benvenuti, signori e signorine, al primo processo di classe!!! Sono così emozionato!!!”
L’orsetto saltellò con aria infantile. Nessuno lo imitò.
“Uff, cosa sono questi musi lunghi? Non volete conoscere il colpevole?”
Silenzio.
“Che parliate o no, il processo inizia ora!!” sbuffò  “Quindi vi spiegherò le regole, una e una sola volta. In questo processo, metterete in campo gli indizi che avete raccolto e li confronterete. Vi consiglio vivamente di non tirare in ballo pregiudizi e sentimenti vari se volete salvarvi la pelle! Quando sarete pronti, voterete il presunto colpevole. Se la deduzione è corretta, solo il colpevole andrà al macello. In caso contrario, sarà l’unico a uscire vivo di qui. Eventuali complici esclusi. L’unico colpevole considerato tale è l’esecutore MATERIALE del crimine!! Bene, tutto chiaro? ….. OTTIMO!!! Allora, cominciate pure il dibattito.”
Monokuma si spaparanzò sfinito sulla sedia del giudice.
“A cosa serve tutto questo?” esplose Prussia. Incrociò le braccia al petto “Tanto sappiamo tutti che è stato Braginski.”
“Scusa, credo di aver capito male…” sorrise il suddetto “Chi sarebbe stato?”
“Basta, basta così.” intervenne Andrei  “Cerchiamo di basarci su indizi reali e fatti provati, per favore. Altrimenti finiremo solo per firmare la nostra condanna a morte.”
Gli altri, persino Gilbert, dovettero riconoscere che aveva ragione.
“Grazie.” sospirò il bulgaro “Ora, direi di partire dalla ferita. Quando abbiamo trovato… beh… non importa, il sangue non era del tutto secco. Ciò vuol dire che era fresca di un paio d’ore. E implica automaticamente che nessuno qui ha un alibi, a parte Norvegia e Svalbard, che sono stati insieme da quando si sono svegliati fino al ritrovamento.”
“Tuttavia” intervenne Islanda “mi sembra fisicamente impossibile che alcuni di noi possano aver inferto una ferita come quella. È piuttosto in alto, e decisamente profonda.”
“Ottimo punto.” convenne Natalia.
“Si, quindi direi che possiamo ridurre l’elenco dei sospettati.” disse Richard.
“Tu ci sei comunque dentro.” gli fece notare sua sorella.
“Troverò il modo di togliermici.”
“Dunque” fece mente locale Dasha “possiamo dire che i possibili sospettati siano Ivan, Gilbert, Richard, e meno probabilmente Charlotte o Natalia.”
“Eh?” 
Charlotte non stava ascoltando troppo bene, evidemente. Ma appena capì la situazione, si premurò di difendersi come poteva: “Ma io stavo dormendo della grossa!! Vero, Frefre?”
La norvegese sospirò, sentendosi tirata in ballo. “Questa prima delle sette e mezza non si sveglia neanche coi cannoni… ma ti faccio presente che non conta come prova.”
“……”
“Andiamo avanti.” intervenne Erin “Io ho trovato questo in camera di Austria.”  Tese in avanti il bigliettino e lo lesse ad alta voce.
“Me lo passi, per favore?” chiese Islanda. Erin fece passare il bigliettino per farlo arrivare al ragazzino.  Lui lo osservò per qualche secondo. Poi, inaspettatamente, se lo portò al naso.
…?
“Strano. Odora di… non saprei. Deodorante, forse?”
“Fa sentire.”  Prussia, nel posto accanto, annusò il biglietto a sua volta. “Kesese, ha ragione!”
Il biglietto fece un rapido giro, fino a capitare nelle mani di Miku.
“La scrittura è molto anonima, sembra quasi stampata.” osservò.
“Si, e io ho notato un’altra cosa.”  intervenne Vladimir “L’odore sul biglietto è un profumo da uomo.”
Tutti gli uomini presenti confermarono.
“Questo dovrebbe escludere le due signorine dai sospettati.” sorrise Ivan.
Le due tirarono un sospiro di sollievo.
“Upupupu!!! Nomino i tre sospettati principali nel caso: Ivan Braginski, Gilbert Beilschmidt e Richard Kirkland!! Congratulazioniiii…”
 
 
 
*Angolino dell’autrice*
…e va bene, non riesco a lasciarvi soli, anche se nessuno si fa vivo.
Mi spiace, mi dovrete sopportare.
(però se vi capita recensite, anche solo per dire che non vi piace. Pleeeease!!!  *occhioni da Gatto con gli Stivali*)
Dunque, siamo circa a metà del primo processo, il mio adorato piccolo Ice si fa valere (:3), gli uomini di Hetalia mettono il profumo ed Erin ha la maglietta sporca di sangue.
Se avete già indovinato il colpevole, niente spoiler per gli altri lettori!! Mi raccomando.
 

Glossario e note varie
Christ!!   :  letteralmente “Cristo!!”, in inglese è vagamente volgare quindi occhio a come lo usate!
What’s with your hand?  :   Che ha la tua mano?
None of your business.   :   Non sono affari tuoi.
*Questo si riferisce ovviamente a Junko Enoshima, che in Danganronpa aveva sfidato il perfido orsetto, guadagnandosi una decina di lance piantate nel corpo. Potrei fare svariati riferimenti a Danganronpa 1 e 2 ma tranquilli, li spiegherò!!
 

 
È tutto. Io e Onii-chan vi salutiamo   ^J^
Ivan: Ciao ciao   ^L^


Lily
 
  
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