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Autore: Alison Cole    12/01/2016    5 recensioni
Pensate ad una ragazza qualsiasi, l'aspetto esteriore non ha molta importanza. Ha una migliore amica, un fratello e una madre strana e leggermente iperprotettiva.
Una vita normale. E fin qui, nulla di particolare.
Ma, se entrando in una pasticceria scoprisse che i suoi dipendenti allo scattare della mezzanotte si trasformassero in mostri assettati di sangue a causa di una maledizione e, per dei motivi ancora ignoti, di esser dentro a questa faccenda più di quanto lei stessa sperasse, cosa pensereste?
Beh, poiché la ragazza in questione sono io, penso di aver una gran SFIGA.
Ci mettiamo di mezzo anche un paio di affascinanti stolker e uno psicopatico megalomane e siamo a cavallo.
Sono Roxanne, una ragazza normale con una vita decisamente anormale.
"Cosa era quella... COSA?!"
"Esci dalla mia testa, dannazione!"
"Io ho ucciso molte persone innocenti... non vorrei tu fossi la prossima"
"Invece di blaterare che ne dici di morire? Non sei mica un boss finale di Kindom Hearts!"
Tutti hanno segreti da nascondere. Io sono alla ricerca della verità.
Ma voi... siete sicuri di volerla scoprire?
***
Salve a tutti! Questa è la prima FanFiction da me pubblicata in questa sezione! ^^
Siate magnanimi ahah
Genere: Horror, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The Curse- La Saga delle Maledizioni'
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Chapter Ten
In the Wolf's Lair (Prima Parte)

 

"Non cercare di chiarire il senso degli eventi,
ma solo di interpretare la loro direzione."

Cit.

 

Infosso il viso il più possibile nella sciarpa osservando i clienti entrare ed uscire dalla pasticceria di fronte a me, dall'altra parte della strada. Quasi li invidio. 
Non ero anche io come loro appena una settimana fa, lontana anni luce da quelle macabre scoperte ed ignara di tutto? 
Una bimba sorridente e sua madre con la mano nella mano avanzano passandomi affianco con un pacchettino di pastine provenienti dal Twelve's.I miei occhi percorrono la piccola.
Sorride, ride, parla con quella vivacità che solo i bambini hanno. Anche loro erano sicuramente come lei.
La immagino mangiare una ciambella appena sfornata con spensieratezza e poi… un losco individuo trafiggerla ripetutamente con un grosso coltello, mentre il sangue cola e schizza formando disegni incomprensibili, unici testimoni di quella sciagura, macchiando il piccolo corpicino e il suo assassino... la scintilla nei suoi occhi si spegne con estrema lentezza dandole il tempo di patire ogni singolo secondo di quella malata tortura.
Un brivido gelido mi percorre la schiena, mentre cerco di fermare con stizza la mia fervida immaginazione.
Voglio veramente andare infondo alla faccenda?
Potrei far finta di niente, ignorare i segnali, dimenticare l'incidente e tornare alla mia vita di sempre.
Guardo con occhi vuoti l'insegna della pasticceria pensando che ci starebbe meglio la scritta: “Lascia ogni speranza Rox, o tu che entri”.
Sarebbe più azzeccata.
Scuoto la testa, sbuffando, cosa che ormai faccio in continuazione, nemmeno fossi un bufalo.
Ritengo inutile girarci intorno: io ho bisogno, voglio e pretendo delle risposte, costi quel che costi.
Cammino con decisione verso l'entrata e aspetto che le porte automatiche si aprano per consentirmi il passaggio.
I tavoli esterni sono vuoti, visto il calo di temperatura improvviso, rendendo l'interno più caotico del solito.
Mi blocco all'ingresso.
Pur essendo in mezzo al vociare e alla moltitudine di gente, è come se ci fosse una specie di bolla immaginaria che mi separa dall'esterno.

Il mio sguardo viene catturato inspiegabilmente da quello di Blake che ora mi guarda con un'espressione di estremo stupore, lo straccio, con cui era intento a pulire un tavolo, sospeso a mezz'aria e la bocca aperta.
Un forte rumore di vetri rotti attira l'attenzione di tutti: una ragazza bionda di nostra conoscenza mi fissa con le iridi azzurrine dilatatissime, le mani ancora in posa come dedite a sostenere un vassoio.
Leggermente frastornata ed in estremo imbarazzo, Caelie si appresta a cogliere i cocci rotti mentre nella sala sembra sia calato un silenzio glaciale e alquanto opprimente.
-Cosa diamine è successo?! Nemmeno delle tazzine sapete por…- sento dire da una voce stizzita le cui parole, a quanto pare, muoiono in gola alla mia vista.
I suoi occhi color miele sembrano a dir poco interdetti.
-Ah- mormora, passandosi una mano tra i capelli rossi come il fuoco, evitando accuratamente di soffermarsi a osservarmi per più di due decimi di secondo.
Percepisco chiaramente gli sguardi dei clienti puntati su di noi, puntati su di me.
-Ahahahahah ma ciao Rox!- dice allegra una Myra apparsa da chissà dove che mi abbraccia con un sorriso sulle labbra. Anche Blake accenna una risata e la tensione sembra spezzarsi, mentre intorno a noi ricomincia a diffondersi un gran vociare.
-Vattene- mi intima con un filo di voce nell'orecchio la platinata, poco prima di allontanarsi con un sorriso tirato.
Leggo la preoccupazione nei suoi occhi, come se temesse per la mia incolumità.
Strano, visto che qualche sera fa lei stessa aveva provato ad uccidermi puntandomi con quelle tenaglie assurde nel tentativo di trapassarmi da parte a parte.
Ieri sera ero arrivata alla conclusione che loro fossero i mostri stessi: non so tutt'ora il come, ma le somiglianze e i nomi che avevo affibbiato ad ognuno di loro coincidono.
C'è ancora una piccolissima parte di me che spera fervidamente che tutto sia stato un sogn… ehm… incubo, direi, ma ammetto che vi ripongo pochissime speranze.
Osservo Myra voltarsi verso la porta della sala addetti con nervosismo, come se fosse spaventata da qualcosa.
Scuoto la testa e un sorriso triste si dipinge sulle mie labbra.
-Sai, perfettamente che anche se ora scappasse lui la riporterebbe qui di peso. Aveva già intenzione di andarla a prendere.- mormora una voce maschile affianco a me.
-Rick…- sussurro.
Lui sposta lo sguardo da Myra a me, donandomi un sorriso stanco ma sincero come risposta.
Improvvisamente, mi sento gelare sul posto.
I miei occhi colgono immediatamente quelli grigi e inespressivi di Peter situato dall'altra parte della sala.
Mi rivolge solo un misero cenno del capo in direzione della porta citata poco fa, per poi entrarvi senza degnarmi di uno sguardo, come se si aspettasse logicamente che io lo seguissi.
Blake, Myra e Rick si scambiano un'occhiata preoccupata, guardando successivamente me.

Con un sospiro mi appresto a seguire il “tenebroso”, fermandomi poco prima di imboccare questa maledettissima discesa che porta di sotto, con un improvviso senso di angoscia ad attanagliarmi lo stomaco.
Noto lo sguardo degli altri studiarmi con delle espressioni indecifrabili.
Li ignoro, prendo un bel respiro ed inizio a scendere uno ad uno questi infernali scalini.
Proseguiamo lentamente in quell'intrico di corridoi, molto più luminosi e confortevoli di quanto mi ricordassi.
La nostra destinazione, a quanto pare, è il grande salone dove mi ero nascosta rincorsa dalla volpe bianca... o Mangle… o Myra… lasciamo stare.
Questa faccenda diventa sempre più strana e complicata man mano che vado avanti.
La mia attenzione cade involontariamente sul mio rifugio, il guardaroba affianco all'orologio a pendolo, guadagnandomi un'occhiata stranita da parte della platinata. Inizialmente i suoi occhi sono incuriositi dal mio interesse per quel mobile, eppure, poco dopo, sposta velocemente lo sguardo da esso, improvvisamente cupa.
Non ho la più pallida idea di cosa le stia passando per la testa. 
Ognuno di noi prende posto ad un grande tavolo e, con la coda dell'occhio, noto il carissimo Bevis entrare nel salone con indosso i pantaloni di una tuta ed una canotta per poi accomodarsi affianco a Peter, rivolgendomi un sorrisetto che mi fa accapponare la pelle. Coniglio di merda.
Credo sia il suo giorno libero, dato l'abbigliamento alquanto scialbo e i capelli neri scompigliati.
Che stesse dormendo? Beh, se così fosse, sono contenta che sia stato costretto ad alzarsi.
Do una breve occhiata in giro, notando ben sei paia di occhi fissi sulla mia persona (Caelie era rimasta di sopra a badare alla pasticceria). Mi sento un po' a disagio.
-Allora… che si fa?- dico cercando di controllare il tremolio nella mia voce e facendola così apparire atona.
Ci manca che inizi a muovermi a scatti e sarei perfetta per interpretare la parte del robot in una commedia di quarta lega. Il ragazzo mi squadra con le sue lame d'acciaio quali sono i suoi occhi per poi sospirare.
-Innanzitutto… vorrei capire se sei realmente stupida o se fai finta di esserlo.- risponde pacato, provocando così una risatina da parte di Bevis, stoppata però da un coppino rifilatogli da Myra.

-Prego?- chiedo con gli occhi ridotti a una fessura e scricchiolandomi le dita, una ad una.
Vuole rissa? Non ci metterei molto a stenderlo a suon di pugni dato che per adesso si trova in forma umana.
Anche se, ora che ci penso, non ricordo di aver visto la sua forma mostruosa quella notte.
Non saprei cosa aspettarmi da lui sinceramente.
Rivolge un'occhiataccia all'idiota che si ritrova affianco per poi riportare la sua attenzione sulla sottoscritta.
-Francamente, mi stupisco che tu sia tornata di tua spontanea volontà qui. In realtà, non ti reputo per niente una ragazza stupida o priva di intelletto e di capacità di ragionamento. Anzi. Però non riesco a comprendere la tua decisione di venire nella tana del lupo.
Ugualmente, volevo sapere fino a che punto ti era chiara la situazione in cui ti ritrovi e esser informato sul cosa ci facevi ancora dentro alla pasticceria a quell'ora.- conclude con calma inclinando la testa leggermente di lato, in attesa.
Oddio. 
Pensare queste cose è una cosa, ma esporle… è come sbattermi in faccia le mie stesse pazzie.
Mi agito sulla seggiola e abbasso lo sguardo sulle mie mani prendendo un profondo respiro.
-La sera della festa di Khloe… diciamo che sono stata “male”, rimanendo chiusa in bagno oltre l'orario di chiusura, ovviamente non intenzionalmente. Cercando di uscire, mi sono ritrovata in questi corridoi e qui... ho incontrato degli esseri, dei mezzi cyborg con sembianze animali. Hanno provato ad uccidermi... ma per fortuna mi sono salvata. Inizialmente, credevo stessi dando di matto ma...- alzo la manica della felpa, rivelando le bende leggermente macchiate di sangue che mi cingono il braccio-... queste sono reali, e non frutto di una fantasia malata. Ritengo di non essere pazza e che quelle creature che giravano quella notte esistano davvero. Credo siano legate a una certa pizzeria e anche alle stragi avvenute successivamente ad un incendio. Mi sono informata su internet, scoprendo che probabilmente sono coinvolte le anime di alcuni bambini, assassinati molti anni fa. Ho ideato una teoria, ma risulta piena di falle e domande irrisolte.
L'unica cosa di cui sono abbastanza certa è che tutta questa faccenda è in qualche modo legata a me… e che quegli stessi mostri siete voi.- 
E ora? Come reagiranno? Dio, se esisti, proteggimi! 

Ali's Note:
Scusate l'orario di aggiornamento ahah ^^"
E anche il fatto che non sono riuscita a finire il capitolo speciale poiché c'erano alcune lacune nella trama e... nel fatto che non potevo inserire già tutti i personaggi ecc. ma basarmi su dove siamo arrivati fino ad ora in The Curse.
Ma venerdì lo pubblico sicuramente, dato che mia sorella mi ha aiutato con due o tre idee da sviluppare.
Per quanto riguarda il capitolo... Purtroppo l'ho diviso in due parti. 
Cioè speravo di sbrigarmela con una sola ma... odio raccontare gli eventi velocemente, trascurando certi dettagli per me importanti, certe riflessioni che aiutano a capire la psicologia dei vari personaggi. 
E poi io ho le sei facciate fisse per capitolo u.u
Mi dispiace anche il fatto che l'azione non si è ancora vista qui ç_ç
Beh, sangue sarà sparso venerdì muahahahahah 
Bevis: Ti detesto.... 
Ali: Non ho detto che il sangue sarà per forza il tuo.... però in effetti sarà così :D
*Bevis viene trattenuto da Khloe e una passante mentre l'autrice sculetta ridendo come la madre di Rossana "Oh Oh Oh Oh"*
E dopo aver fatto le note più lunghe del capitolo stesso, vi invito a recensire e inserire la storia nelle varie categorie se la storia vi sta piacendo... solo per vedere se a qualcuno interessa seguirla ^^"
Jaa ne ♥
Alison Cole, la scrittrice che vi vuole tanto bene perchè non l'avete ancora mandata a quel paese ^^

 
   
 
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