Il destino.
Bizzarra cosa, non trovate?
Reputo che la gente la si possa
catalogare in due ben categorie:
chi vi crede e chi non.
Io,fino a qualche mese fa
non ci credevo.
Eppure ora eccomi qui, piegato,
su questo foglio,mentre scrivo queste
ultime parole che forse,
mai nessuno capirà realmente.
Non pretendo di essere capito.
Sono un foglio bianco,
lo ammetto.
Lo sono stato, lo sono e lo sarò.
Credo che il Dio abbia ragione:
io sto peccando.
Pendendo da lui, scappando da me stesso.
Lo so, me ne rendo conto,
ma questa mia volontà non
mi permette di continuare così,
in questo modo.
Lui ha affidato questo compito
compito importante a me?!
Cosa ho di così speciale,?
Non sono nessuno!
Nessuno mi capisce ,
nessuno mi ama e nessuno mi apprezza
per quello che sono,
tutti mi porgono la mano
solo perchè sono un magistrato.
Solamente per questo.
Non sono in grado di amarlo
non riesco più a sopportare
lo sguardo del dio Kira,
il mio amato.
Quello sguardo severo, intransigente, estremo.
Non rappresento nulla per lui?
Dopo mesi che ci siamo incontrati,
non mi ha mai degnato di un gesto, di un sorriso, di una parola.
E io, ora, dovrei morire per chi?
Per cosa ?
Tutto ad un tratto sono diventato utile?
Adesso Basta. Per questo motivo, ho deciso di seguirti e di venerarti,
ma tu mi hai solamente usato
ed abbandonato ,
pensando sempre a lui
. Tutto quello che ne segue,
e solo buio e dolore
Una volta che saremo lontani
non mi riguarderà più.
Scrivere su quel quaderno
è un compito che ho accettato
per arrivare a te, anche se è vero che nessuno
mi ha obbligato,
ma le circostanze sono state forzate.
Forse per non deluderti,
perchè ti reputo una persona
davvero speciale,
seppur ti abbia conosciuto
per mezzo della parola Kira.
Non ho mai potuto dirtelo,
ma lo facevo per te,
e l'angoscia, la tristezza,
la rabbia, la scontentezza e l'infeliciyà
Tutte queste emozioni,
mi salutarono fino allo scoppiare, con la mia morte,
fino a diventare qualcuno che non vorrei mai essere,
non mi sono mai riconosciuto.
Non riesco a trovare me stesso,
mi muovo assieme alle gambe,
trasformando questa collera
e questa solitudine che porto dentro,
come in un nutrimento per la mia anima
che sembra quasi aspettare di morire.
Questa sensazione non mi terrorizza,
ma mi attrae,
perchè in quel preciso istante
so di esserti stato di aiuto.
Io volevo esserlo
Tra poco il tempo mi reciderà.
Forse questa è l'unica decisione sicura che ho preso nella mia vita,
forse.
Mikami Teru