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Autore: MadMat    13/01/2016    1 recensioni
Da quando i due piccoli Holmes-Watson sono entrati nelle vite dell'unico consulente investigativo al mondo e del suo fedele partern nulla è come prima.
Era una fredda sera d'inverno. Sherlock si accascia sopra il divano esausto dopo una difficile e spossante giornata di lavoro -Si sono addormentati?- chiede al dottore che è appena entrato nel salotto. -Così sembra, finalmente...- John si avvicina al compagno e gli lascia un leggero bacio tra i ricci ebano. Sherlock lo fa sedere sulle sue gambe e lo avvolge in un abbraccio pieno di dolcezza -Adeso stai un pò con me?- gli chiede poco dopo -Cert-, -Papi...- i due si staccano e si girano verso la porta dalla quale un bambino dai capelli biondi e gli occhi di un grigio indescrivibile oscilla da un piede all'altro aspettando una risposta. Jhon lo guarda e sta per chiedergli il perché della sua presenza lì ma non fa neanche in tempo ad aprire la bocca che arriva un'altro bambino di circa undici anni con i capelli neri e gli occhi azzurri. Il dottore si gira verso Sherlock che gli sorride appena poi si rivolge ai due bambini -Cosa ci fate ancora alzati William e Hamish?-
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: John Watson, Nuovo personaggio, Quasi tutti, Sherlock Holmes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era una fredda sera d'inverno. Sherlock si accascia sopra il divano esausto dopo una difficile e spossante giornata di lavoro -Si sono addormentati?- chiede al dottore che è appena entrato nel salotto. -Così sembra, finalmente...- John si avvicina al compagno e gli lascia un leggero bacio tra i ricci ebano. Sherlock lo fa sedere sulle sue gambe e lo avvolge in un abbraccio pieno di dolcezza -Adesso stai un po' con me?- gli chiede poco dopo -Cert-, -Papi...- i due si staccano e si girano verso la porta dalla quale un bambino dai capelli biondi e gli occhi di un grigio indescrivibile oscilla da un piede all'altro aspettando una risposta. John lo guarda e sta per chiedergli il perché della sua presenza lì ma non fa neanche in tempo ad aprire la bocca che arriva un'altro bambino di circa undici anni con i capelli neri e gli occhi azzurri. Il dottore si gira verso Sherlock che gli sorride poi si rivolge ai due bambini -Cosa ci fate ancora alzati William e Hamish?-. I due si stringono nelle spalle poi il più grande parla per entrambi -Non riusciamo a dormire...- dice sfregandosi le mani. Sherlock tira fuori dal suo repertorio la migliore faccia da padre severo -Lo sapete che è stata una giornata faticosa e io e vostro padre siamo stanchi, in più vorremmo passare del tempo solo noi due.- I due piccoli Holmes-Watson si guardano un po' intimoriti poi però il biondo dice con voce supplicante -Dai papà solo una storia e poi andiamo subito a letto lo giuro!- Il consulente investigativo sta già per rispondere in malo modo ma viene fermato dal braccio del compagno che risponde subito al figlio -Promesso?- i due annuiscono vigorosamente - D'accordo allora, Hamish vai a prendere un libro.- il bambino corre subito in camera per tornare poco dopo con in mano un grosso libro dalla copertina nera e gli intarsi in argento. -Che libro hai preso Hamish?- chiede il più alto -Non so...l'ho trovato ieri con William dietro la libreria, non lo avevamo mai visto così lo abbiamo preso. -Va bene- dice John e si siede sul divano . Hamish e William si siedono in braccio ai loro due papà e Sherlock prende una coperta con la quale copre tutti quanti. William si accoccola sul petto di quest'ultimo pronto ad ascoltare la storia. -Allora...- dice John aprendo il libro - vediamo di che cosa si tratta- il dottore gira la prima pagina e rimane colpito da quel che vede, passano due minuti di silenzio, poi si gira verso il marito facendogli vedere il contenuto del libro. Sherlock rimane di stucco al che i bambini, che muoiono dalla voglia di sapere il perché di tanto stupore chiedono all'unisono -Cosa c'è papi?-. Vedendo che i genitori non rispondevano e continuavano ad avere quella faccia da pesci lessi Hamish prende il libro dalle mani del padre. Dopo averlo fatto vedere anche al fratellino tutti e due scoppiano in una risata fragorosa con tanto di lacrime. -Papà ma questi chi sono?- dice senza smettere di ridere il più grande -Non dirmi che siete voi due!- I genitori si ripresero dallo shock e uno Sherlock imbarazzato dice - Hamish, Will fate un favore a papà e andate a letto, o perlomeno prendete un'altro libro- -No dai papi ora vogliamo sapere qualcosa su queste foto. Anche solo sulla prima, poi basta.- dice William trattenendo le risate a stento. John prende la parola con gran disappunto di Sherlock che lo guarda implorante e rosso d'imbarazzo -Facciamo così, ogni sera raccontiamo la storia di una di queste foto, però voi dovete andare subito a letto dopo. Chiaro?- -Sì, sì, si!- urlano i bambini abbracciando i loro papà, e sì erano i due papà migliori del mondo! La prima foto rappresenta un giovane Watson e un giovane Holmes davanti alla porta del loro appartamento che sorridevano contenti. Nonostante Sherlock sia notevolmente imbarazzato non può fare a meno che sorridere davanti a quel ricordo di ormai tanti anni fa. -Bene trappole-, é così che John chiama i suoi due figli,- dovete saper che io e vostro padre ci conoscemmo anni orsono grazie a un amico in comune. Io ero appena tornato dalla guerra e stavo cercando un posto dove dormire e un coinquilino- in quel momento alza gli occhi per incontrare quelli del marito e sorridergli amorevolmente. -Stavo passeggiando nel parco quando incontrai Mike Stanford, un mio vecchio collega del Bart's-. -Papi ma è l'ospedale?- -Sì Will - risponde Sherlock appena ripreso dal duro colpo provocatogli dalla foto. John riprende -Stavo dicendo, lui mi disse che aveva un amico che stava cercando un coinquilino e io presi la palla al volo. Così andai al Bart's dove incontrai vostro padre per la prima volta. Appena entrai si girò verso di me per una frazione di secondo...- Sherlock lo interrompe per continuare lui il racconto del compagno -Mi ricordo che avevo bisogno del telefono e tu mi prestasti il tuo.- Già- disse il compagno -mi disse in più, Ham e Will, che lui suonava il violino quando pensava e che spesso non parlava per giorni- si avvicina ai figli per poi sussurrare in modo da farsi sentire anche da Sherlock -Anche se per adesso non è ancora stato zitto un attimo!-. Tutti e tre scoppiano a ridere e John si becca un piccolo pugno sulla spalla da parte del compagno. John continua massaggiandosi il braccio - e poi dovete sapere che mi disse Afghanistan o Iraq ?- . La bocca di Sherlock si arriccia in un sorriso e dice -Non eri molto sicuro di venire a vivere con me - -Adesso sono contento di aver fatto la scelta giusta- risponde il medico che si sporge per catturare le labbra del compagno -Bhlea!- gridano i bambini coprendosi gli occhi con le mani. I due genitori scoppiano a ridere per poi dare un bacetto a entrambi i figli. -Mi ricordo anche che cambiasti subito idea però dopo averti fatto quell'occhiolino- sorride malizioso Sherlock, -Ah, Ah, Ah!- ride John in modo sarcastico. - Che occhiolino gli hai fatto papi?- chiede curioso Hamish -Dai faccelo vedere!- urlacchia William. Il dottore ride sotto i baffi e guarda il partner -D'accordo-. Sherlock diventa improvvisamente serio e poi ammicca a John che non riesce a trattenere una risata. Anche i bambini scoppiano in una fragorosa risata alla quale si unisce anche il consulente investigativo. John dopo essersi asciugato le lacrime che gli erano scese per il gran divertimento, riprende a parlare -Comunque, dopo la performance di vostro padre, che avete potuto vedere, ci siamo trasferiti qui. Bene!- dice battendo le mani -Ora filate a letto che è tardi.- i due bambini si alzano dal divano e si dirigono verso la loro camera -Non state dimenticando qualcosa?- dice Sherlock con un tono un po' severo. I due si bloccano sotto l'arco della porta e facendo un retrofront degno di un perfetto militare ritornano dai genitori per dire grazie e dargli un bacetto affettuoso. Nonostante Hamish facesse una faccia quasi schifata in ogni momento come quello, nel profondo, assomigliando così molto a Sherlock, adorava quando i suoi due papà lo coccolavano in quel modo. -Subito a letto!- dice John e i figli lo ascoltano subito andando in camera. Sherlock chiude l'album e si alza seguito subito dal marito che lo abbraccia da dietro. -Fa ancora effetto allora il mio occhiolino- dice il più alto -Sì- risponde l'altro -D'altronde lo sai che non ti resisto quando mi ammicchi- sorride sornione John. -Ah sì Dottore? Allora questa informazione va sfruttata al massimo.- dice John facendo girare il marito per portarlo davanti a se e ammiccando maliziosamente. -La vogliamo mettere così consulente investigativo dei miei stivali?- ridacchia John -Oh certo!- risponde l'altro prendendo in braccio John e portandolo in camera da letto. -Stiamo attenti a non svegliare i bambini- disse quest'ultimo per poi imprigionare le labbra di Sherlock con le proprie.
   
 
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