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Autore: Giulls    14/03/2009    9 recensioni
“Oh mio Dio! Ho Robert Pattinson davanti a me! QUEL Robert Pattinson! L’Edward Cullen di Twilight! Sto sognando, non è possibile! Non posso credere che Teo, mio fratello Teo, sia suo amico…eppure me l’ha appena presentato…" pensai rimanendo estasiata davanti a lui... *La storia di Giulia, una sedicenne italiana che andrà a trascorrere le vacanze estive a Londra, incurante che proprio lì imparerà davvero cosa vuol dire la parola AMORE...* °°°°°°°°°°°°°° Salve ragazze, sono tornata con la mia ultima storia, alla quale tengo moltissimo...spero di piaccia!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve ragazze!! Tranquille, vi rubo giusto un paio di minuti con l'introduzione, anche perché il mio adorato cugino sta venendo a prendermi ed io non mi sono ancora preparata. Ringrazio quindi chi ha solo letto, chi ha messo la storia tra i preferiti e chi ha recensito.
A lunedì!
Un bacio e scusatemi ancora
Giulls

21. LE SORPRESE NON SEMPRE RIESCONO PIENAMENTE

Teo ed io atterrammo alle sette e venti di mattina quando atterrammo all’aeroporto di Glasgow, vicino al Lago di Loch Ness: era una mattina soleggiata ma fredda ed io per coprirmi bene, dal momento che non mi ero portata dietro dal'Italia un giubotto, per stare al caldo indossavo una canotta, una maglia a manica lunga bianca e sopra una maglietta a mezza manica rossa e infine un maglione di lana pesante nero come giacca. Indossavo un paio di pantaloni chiari e le All Star grigie.
< Ma…Teo, non ci sono delle guardie della sicurezza sul set? Come faccio a fargli la sorpresa? > chiesi una volta saliti sul taxi diretto sul set di How To Be.
< Tu non preoccuparti piccola! Mi sono già messo d’accordo con Simon: ti aspetterà vicino l’entrata del set con i pass e poi ti accompagnerà nella roulotte di Robert. Vedrai, riuscirai a fargli la tua sorpresa! >
< Ok, perfetto! Ma…perché hai parlato al singolare? >
< Perché voglio fare un giro per Glasgow…
>
< Ah…beh ok, vengo con te!
Possiamo benissimo andare da Robert questa sera > gli dissi sorridendo.
< No piccola! Tu vai dal tuo ragazzo, io vado a farmi un giro… >
< Ma… >
< Uffa! Ma lo vuoi capire o no che non ti voglio tra i piedi? > domandò ridendo ed io gli feci la linguaccia.
Pochi minuti dopo arrivammo a destinazione e trovammo Simon davanti alle transenne ad aspettarci.
< Simon! > esclamai mentre scendevo dal taxi e lo abbracciavo: lo avevo incontrato solo una volta, ma in quella settimana avevamo chiacchierato moltissimo al telefono, specialmente quando Robert era costretto a terminare la conversazione con me perché doveva girare e così Simon, visto che non aveva niente da fare, prendeva il posto di Robert, raccontandomi anche le figuracce che tutti facevano.
< Giulietta, sei bellissima! > rispose ricambiando l'abbraccio.
< No, ti prego non chiamarmi Giulietta! > esclamai mettendomi a ridere < e comunque…come fai a dire che sono bellissima? Sono infagottata dalla testa ai piedi! > aggiunsi indicandomi.
< Stai zitta, sei un fagottino molto carino! >
< Sì certo, come no > risposi dandogli una leggera sberla sulla sua spalla sinistra.
< Ciao Teo! >
< Ciao Simon! Tutto ok? >
< Sì certo, escludendo che siamo tutti stanchi morti, moriamo dal freddo e Robert, per colpa tua, ha la testa tra le nuvole e sembra un disperato > disse indicandomi.
< Per colpa mia? >
< Sì carina, per colpa tua, perché gli manchi da morire; solo che è troppo testardo per capire che meno deprime, prima s’impegna sul set, prima finisce di girare e prima torna da te… >
< Povero piccolo > dissi arricciando il labbro inferiore.
< Ok ragazzi, io ora vi abbandono. Tanto Giulia non sta aspettando altro che liberarsi di me… > disse prendendomi per i fianchi.
< Teo! > esclamai guardandolo scandalizzata, ma lui si mise a ridere e mi baciò la tempia e dopo aver salutato me e Simon partì per il centro di Glasgow.
< Giulia, con questo puoi muoverti liberamente per il set senza che nessuno ti possa rompere le scatole > disse dandomi in mano un pass.
< Grazie Simon! > risposi sorridendogli e infilando il pass nella tasca dei pantaloni.
Continuammo a camminare finché non arrivammo alla roulotte di Robert, che stava vicina alla sala mensa.
< Eccoci arrivati, fai come se fossi a casa tua. Robert dovrebbe tornare per mezzogiorno per poi andare a pranzo >
< Ok, grazie Simon sei il migliore! > esclamai baciandogli la guancia ed entrando dentro la roulotte che era veramente grande all'interno, nonostante all'esterno sembrasse una roulotte minuscola: c’era a lato un letto ad una piazza e mezzo e un divanetto, un bagno e addirittura la zona da cucina.
Una volta rimasta sola guardai l'orologio della radiosveglia, constatando che erano solo le otto e tre quarti. Lentamente mi tolsi il maglione e la maglietta a mezza manica, rimanendo solo con quella a manica lunga, visto che lì dentro era molto caldo a causa di una stufetta.
Mi sedetti a gambe incrociate sul letto, tirai fuori dal borsone la rivista Fragola Nera che Teo aveva comprato poco prima di partire, perché era troppo curioso di sapere cosa avessero scritto su me e lui e iniziai a sfogliarla svogliatamente.
A pagina trentotto trovai un articolo di tre pagine su Robert che mi lasciò inizialmente interdetta: il titolo dell'articolo era "Il rovescio della medaglia: da traditore a tradito?" e subito sotto c'erano varie foto con tanto di nota sotto. Sotto la prima foto, che ritraeva Robert con una ragazza, c'era scritto: "In passato è stato lui a tradire la sua ex ragazza con Katie Leung. Riceverà lui ora la fregatura?", accanto a quella c'era una freccia che indicava due collage di foto: nel primo collage c'era una foto una mia e di Robert alla premiere de Il Cavaliere Oscuro, una mentre passeggiavamo tranquilli in un parco, una mentre stavamo mangiando da McDonald's e l'ultima foto risaliva a quando mi ero fermata a dormire a casa sua dopo essere andata al Blue Moon con lui, Martina e Kellan, nel secondo collage, invece, c'erano varie foto mie e di Teo: una mentre eravamo a prendere un gelato, a fare shopping, al ristorante e l'ultima era di quando lui aveva salvato Denise ed io gli ero saltata in braccio. Sotto al secondo collage c'era una nota in grassetto che chiedeva chi fosse Teo e, come sempre, c'erano frasi poco carine sul mio conto.
< Meglio ridere che piangere > dissi mentre giravo pagina per vedere quale altra cavolata avessero scritto < no, non l'hanno fatto! Io li ammazzo quei bastardi! > urlai prendendo la rivista, strappando varie pagine e gettandola per terra: nell'ultima pagina, oltre ai soliti commenti per niente gentili rivolti a me, c'erano vari commenti rivolti a Teo.
Ancora arrabbiata presi il telecomando e accesi la televisione per distrarmi un attimo, ma mi addormentai poco dopo e svegliandomi più o meno verso mezzogiorno e mezza.
Nell'esatto momento in cui aprii gli occhi mi trovai davanti il mio angelo che mi stava sorridendo dolcemente.
< Amore mio, ben svegliata… > disse Robert strofinando la punta del suo naso sulle mie guance e sul mio naso.
< No…ti prego, dimmi che sto sognando e che tu non sei qui… >
< Sono contento anche io di vederti… > rispose alzando un sopracciglio e facendosi immediatamente serio.
< No…ti prego, dimmi che non mi sono addormentata come una cretina e ho rovinato la sorpresa… >
< Se vuoi torno fuori e rifacciamo tutto… > rispose tornando a sorridermi.
< Rob…uffa! Volevo farti una sorpresa e invece mi sono addormentata… > dissi imbronciata e mettendomi a sedere sul letto.
< E invece la sorpresa me l’hai fatta, fidati… >
< Sì, ma…volevo vedere la tua espressione nel vedermi… >
< Oh…guarda, ho fatto così > mi disse imitando la faccia che aveva fatto ed io scoppiai a ridere.
< È così bello averti qui, mi sei mancata tanto > disse abbracciandomi stretto.
< Mi sei mancato anche tu Rob, non immagini quanto > sussurrai al suo orecchio mentre mi accoccolavo meglio tra le sue braccia.
Restammo in quella posizione finché i nostri stomaci non iniziarono a brontolare all’unisono.
< Hai fame? > chiesi divertita.
< Ah, senti chi parla > rispose baciandomi la punta del naso.
< Beh…io un po’ di fame ce l’avrei… > ammisi imbarazzata.
< Aspetta qui, torno subito > disse scendendo dal letto e uscendo dalla roulotte.
Tornò dopo dieci minuti con un vassoio con due piatti di minestra, carne e verdura e due bottigliette d’acqua.
< Scusa se ci ho messo tanto, ma i ragazzi mi stavano facendo il terzo grado. Credo che tu sia costretta a conoscerli prima di andartene. A proposito, fin quanto resti? >
< Ho l’aereo domani sera alle nove >
< Bene, allora domani non resto sul set e sto con te >
< Ma sei matto? No, non puoi farlo! >
< Perché? >
< Perché è il tuo lavoro e se domani non lavori poi dovrai rimanere qui ancora… >
< Ma no amore, che hai capito? Domani nessuno lavora perché è il compleanno del figlio del regista e allora abbiamo la giornata libera perché lui torna a casa >
< Davvero? Beh, ho beccato il giorno giusto allora! >
< Decisamente! E comunque, se anche non fossi venuta tu sarei venuto io >
< Davvero? >
< Naturalmente >
Sorrisi grata.
< Uffa però, ci tenevo a farti una sorpresa per bene! A proposito, hai saputo del salvataggio di Teo? >
< Sì, l’ho letto sul giornale stamattina e ho anche visto l’articolo della rivista > mi disse dopo aver finito anche lui la minestra.
< Ah, giusto…dov’è la rivista? >
< L’ho gettata nel bidone, tanto l’avevi già strappata per bene! > mi disse ridendo.
< Rob, evita di fare battutine perché sono già abbastanza incazzata. Questa volta hanno esagerato… >
< Ti sei arrabbiata perché hanno scritto queste stupidaggini e non hai battuto ciglio quando ti hanno dato della sciacquetta? > domandò meravigliato.
< È diverso… > risposi addentando un pezzo di pane.
< In che senso scusa? >
< Beh, tanto per cominciare hanno scritto cavolate e hanno offeso non solo me, ma anche mio fratello…ok, avranno fatto sottintendere che sono una poco di buono, ma non mi va che prendano di mira anche mio fratello. Lui non ha fatto niente. Possono dirmene di tutti i colori, ma quando toccano mio fratello divento una belva… >
< Vedi cosa si prova quando dicono cose cattive sulla persona che si ama? >
< Il direttore è un grandissimo stronzo… > ribattei ignorando il segnale.
< Teo cosa dice? >
< Che sono solo invidiosi perché vorrebbero essere al suo e al tuo posto >
< Non si è offeso? >
< No, per niente… >
< Vi siete trovati voi due > disse sorridendo.
< Già…mio fratello è unico >
< E anche tu lo sei piccola. Senti, questa sera avevo in programma di uscire con gli altri per andare in un pub vicino al lago…venite anche tu e Teo? >
< Sì, assolutamente! >
< Perfetto! Ma…dov’è ora? > domandò notando la sua assenza solo in quel momento.
< In giro per Glasgow… >
< Finalmente ce l’ha fatta a visitare la città! Era da quando aveva undic’anni che sognava di andarci…
>
< È vero, finalmente il grande sogno si avvera! Ah Rob, a proposito: Teo ed io ci siamo auto-invitati qui, solo che non sappiamo dove alloggiare. Non è che tu o Simon avete i nominativi di qualche albergo per… > dissi ma venni bloccata da Robert che mi mise un dito sulle labbra.
< Non essere ridicola Giu! Tu dormirai nel letto con me, mentre Teo lì nel divano >
< Non voglio creare disturbi >
< Mettiamo in chiaro le cose: tu non potresti mai disturbare, hai capito? >
< Sì, grazie > dissi accarezzandogli una guancia e lui baciò il palmo della mia mano, poi mi prese in braccio e mi portò sul letto, lasciando raffreddare il resto del pranzo.
< Niente solletico… > lo intimai.
< No, tranquilla…niente solletico… > disse maliziosamente.
< Pattinson, che hai intenzione di fare? > domandai divertita.
< Beh…in questi giorni mi sei mancata da morire ed io avrei ancora il mio buono… >
< Buono? Di quale buono stai parlando? > chiesi facendo la finta tonta.
< Mmm…non ti ricordi? >
< No…
>
< Beh, questo è un vero peccato perché si dia il caso che ce l’abbia proprio qui… > disse tirando fuori dalla tasca dei pantaloni il famoso buono.
< Ah, quel buono! Mmm…oggi mi sento magnanima…sarà perché è da un po’ che non stiamo insieme…e se ti concedessi le coccole senza farti utilizzare il buono? Cosa ne pensi? >
< Penso che sarebbe una cosa favolosa amore > rispose mentre mi baciava il collo.
Dopo neanche due minuti venimmo interrotti da qualcuno che stava bussando alla roulotte di Robert, ma nessuno dei due lo badò. Speravamo che si decidesse andare via,  ma questo non accennava a smettere e così Robert a malavoglia si allontanò dal letto per andare ad aprire.
< Ciao > sentii dire da una voce femminile.
< Oh, ciao Mindy. È tutto ok? >
< Sì, certo. È solo che non ti ho visto a pranzo e mi chiedevo come mai non fossi venuto >
< Ah…beh ecco… >
< Non mi fai entrare? > la sentii domandare sensualmente, quasi volesse portarselo a letto.
È mai possibile che ovunque lui vada trovi sempre qualcuna che ci provi con lui?” pensai mentre mi mettevo a sedere sul letto.
< Guarda, non penso sia una buona idea >
< Dai, facciamo solo due chiacchiere…sai, in tutti questi mesi l’unico con cui non ho avuto un gran dialogo sei stato tu e la cosa mi è dispiaciuta…a te no? >
< Senti Mindy… >
< Dimmi Rob >
Quella ragazza stava iniziando a darmi seriamente sui nervi e così presa da un attacco di gelosia mi alzai dal letto, mi scompigliai i capelli e mi diressi da Robert.
< Hey amore buongiorno > dissi fingendo di sbadigliare.
< Ben svegliata > rispose stando al gioco e poi aggiunse rivolto a Mindy < Mindy, lei è Giulia, la mia ragazza >
< Oh…ciao Giulia > disse Mindy allungando la mano cortesemente mentre  mi lanciava un’occhiata di fuoco.
< Ciao Mindy, piacere > risposi stringendole la mano e sorridendole divertita.
< Vabbè, non sapevo fossi in compagnia…allora ti lascio. Ciao Giulia, piacere di averti conosciuta >
< Altrettanto, ciao! >
< Ciao Mindy… > disse Robert chiudendo la porta.
< Mi hai tradito con Mindy? > domandai a bruciapelo.
< Cosa? Ma di che cavolo stai parlando? >
< No, era solo una domanda. Cioè…è veramente una bella ragazza: alta, carnagione olivastra, magra, castana con occhi scuri… > dissi prendendolo in giro.
< Senti, ma vuoi provarci tu con lei?
>
< No, assolutamente! Stavo solo scherzando. Tu però gli interessi, e anche molto…è mai possibile che dovunque tu vada qualcuna tenta sempre di rimorchiarti? >
< Sei gelosa? >
< Tantissimo > risposi mettendogli le braccia intorno al collo.
< Ma lo sai che voglio solo te? > domandò poggiando le mani sui miei fianchi.
< Ma la carne è debole… > risposi spavalda mentre mi avvicinavo sempre di più a lui.
< Amore mio, ripeto: tu sei l’unica che voglio e lo sarai sempre… > disse baciandomi teneramente il collo.
< Rob… >
< Mmm? > mugugnò continuando baciarmi mentre mi prendeva in braccio e mi riportava sul letto.
< Sei sleale >
< Perché? >
< Perché sai bene che non posso resisterti quando fai così…
>
< Non puoi dirmi queste cose, perché così mi inciti a continuare > rispose adagiandomi sul letto e cominciando a baciarmi l’orecchio. Restammo a coccolarci per un altro paio di minuti, poi venimmo nuovamente interrotti da Simon che stava bussando alla porta.
< Scusate il disturbo ragazzi, ma Oliver vuole provare la scena ancora una volta, quindi Robert è richiesta la tua presenza >
< Vieni con me > disse Robert voltandosi a guardarmi.
< Posso? >
< No, non puoi…devi >
< Ok > risposi prendendo una giacca di Robert e indossandola.
Teo ci raggiunse verso le sei, giusto in tempo per vedere l’ultima mezz’ora di riprese della giornata.
< Ciao > sussurrò Teo baciandomi una guancia e sedendosi accanto a me.
< Ciao, come è andato il giro per Glasgow? > sussurrai di rimando e prendendolo a braccetto.
< Benissimo, Glasgow è una città meravigliosa… >
< Sei stato al lago? >
< Sì e ho visto anche Nessie. Mi ha detto di salutarti e ha chiesto se puoi sostituirla domani perché deve andare ad una convention…
>
< Ah ah ah molto spiritoso > dissi facendogli la linguaccia.
< E a te invece come è andata oggi? Sei riuscita a fare la sorpresa a Rob? >
< In parte…mi sono addormentata dentro la sua roulotte e quando mi sono svegliata lui era accanto a me… >
< No, non ci credo…Giu sei un disastro! > disse e corse fuori ridendo come un matto.
Lo seguii.
< Hai finito di prendermi in giro? > gli domandai diversi minuti dopo.
< Sì, scusa > rispose asciugandosi una lacrima e aggiunse < poi come è andata? >
< Relativamente bene. Ho fatto conoscenza con il cast e mi sono trovata una nuova nemica… >
< Nemica? >
< Sì Mindy, la make-up artist…non ha fatto altro che lanciarmi occhiatacce…per fortuna che gli sguardi non uccidono > risposi ridacchiando.
Restammo a chiacchierare per altri cinque minuti e poi tornammo dentro.
< Teo! > urlò Robert correndo verso di noi e abbracciando mio fratello.
< Hey amico! Ti trovo in ottima forma > disse Teo rispondendo al suo abbraccio.
< Allora? Ti è piaciuta Glasgow?
>
< Da morire! È una città meravigliosa. E a te? Piaciuta la sorpresa? >
< Beh, avrei preferito una tavoletta di cioccolato, ma mi accontento! > rispose ridendo.
< Robert! > esclamai tirandogli una sberla sul braccio.
< Sto scherzando credulona! > disse scompigliandomi i capelli < la miglior sorpresa che mi potessero fare > aggiunse abbracciandomi e gli baciai una guancia.
< Hey ragazzi stasera siete dei nostri vero? > domandò Richard, l’addetto alle luci.
< Sì, assolutamente! Mangiamo fuori giusto? > domandò Robert di rimando.
< Sì, ci vediamo tra un’ora qui davanti, poi prendiamo il pulmino e andiamo al ristorante Nessie. Abbiamo prenotato per le otto >
< Oh…allora facciamo che noi tre veniamo là direttamente alle otto, così riusciamo a farci tranquillamente una doccia >
< Ok, benissimo. Ciao ragazzi! > salutò Richard allontanandosi.
Appena rientrammo nella roulotte feci per prima la doccia.
< Non ho niente da mettere > sbuffai guardando gli abiti sparsi nel letto che Teo aveva messo dentro il borsone.
< Amore, ma come non hai niente da mettere? > rispose Robert abbracciandomi da dietro.
< Dov’è Teo? >
< Sta facendo la doccia. Posso esserti utile io? >
< Sai se per caso ha preso su il mio maglioncino rosso? >
< No >
< Allora direi di no, ma grazie lo stesso amore > risposi schioccandogli un bacio sulla guancia.
< Ehm…questo maglioncino? > domandò tirando fuori il maglioncino da sotto il borsone.
< Oddio! Sei un angelo grazie! > esclamai voltandomi e baciandolo sulle labbra e, solo solo in quel momento, notai che era a petto nudo.
Mi morsi il labbro inferiore nel vedere così tanta bellezza.
< Che hai? >
< No, niente. Sei bellissimo lo sai? > gli dissi imbarazzata.
< Tu di più… > rispose e non mi diede in tempo di replicare perché si avventò sulle mie labbra baciandomi appassionatamente.
Con le farfalle allo stomaco gli cinsi il collo e strinsi le mie gambe sulla sua vita, visto che mi divertivo a salirgli in braccio.
< Avete finito voi due? Certo che siete proprio monotoni…Giu, per favore staccati da Robert > disse Teo a braccia conserte e, a malavoglia, io feci quello che aveva detto, mentre Robert iniziò a ridere e poi si diresse a fare la doccia.
Passai a Teo le scarpe e poi indossai il maglioncino rosso, un paio di jeans bianchi e ai piedi un paio di scarpe col tacco di vernice bianca. Alle sette e trequarti, infine, uscimmo dalla roulotte e dopo aver chiamato il taxi ci dirigemmo verso il luogo dell’appuntamento.
Il ristorante Nessie era molto luminoso e grande e quando entrammo venimmo accompagnati nella saletta privata dove c’erano tutti gli altri ragazzi del cast. Mi sedetti tra Robert e Teo e trascorsi tutta la serata chiacchierando con loro e con i ragazzi accanto a loro; non trascorsi nemmeno un minuto con le ragazze, a parte quando le salutai, perché sembrava che tutte si fossero coalizzate contro di me e a favore di Mindy.
Dopo il ristorante ci dirigemmo in un pub non molto distante dal ristorante per bere qualcosa e, non appena Robert si sedette sulla sedia, mi obbligò a sedermi sulle sue ginocchia.
< Amore, lo sai che hai un succhiotto dietro la spalla? > domandò con un sussurro.
< È colpa tua >
< Sì, dopo vedo di fartene uno sulla scapola o sul collo >
< Non ti azzardare, hai capito? > risposi ridendo.
Tra una chiacchiera e l’altra, una sigaretta e l’altra, in cui si aggregarono agli altri anche Teo e Robert, e una bevuta e l’altra, tornammo tutti indietro che era quasi mezzanotte M'infilai il mio pigiama invernale e non appena toccai il letto m’addormentai, svegliandomi però quando sentii le braccia di Robert stringermi.
< Hey >
< Hey >
< Ho un sonno tremendo…
>
< Ci credo, ieri notte non hai dormito > rispose baciandomi una tempia e poi aggiunse < sei morbida lo sai? >
< È merito del pigiama >
< Quello è vero! >
< Dormiamo? >
< Sì amore. Buonanotte > disse ridendo.
< 'Notte > sussurrai in risposta e, dopo avermi stretta maggiormente a sé, ci addormentammo.
Domenica mattina mi svegliai verso le nove e constatai di essere sola nel letto dopo aver allungato una mano nel lato dove aveva dormito Robert, che trovai vuoto.
< Rob? > lo chiamai varie volte senza però ottenere mai risposta.
Tentai di svegliare anche Teo, ma non trovai nemmeno lui nel suo divano-letto, così mi vestii in fretta e mi diressi verso la mensa per fare colazione nella speranza di trovarli lì. Però, poco prima di entrare nella sala mensa, sentii due braccia forti cingermi la vita e prendermi in braccio e mi ritrovai a fare una giravolta.
< Buongiorno amore > esclamò Robert dopo avermi rimesso a terra.
< Buongiorno anche a te! Ma dove eravate finiti te e Teo? >
< Io ero uscito a parlare con Simon, mentre di Teo non so niente…
>
< Ecco perché provavo a chiamare ma nessuno rispondeva >
< Scusami… > alitò sulle mie labbra.
< Ti perdono > risposi avvicinando maggiormente il mio volto al suo.
Dopo esserci baciati a lungo, Robert mi prese per mano e andammo a fare colazione, dopodiché tornammo nella roulotte e lì lessi un messaggio che Teo aveva lasciato scritto.

Sto facendo gli ultimi giri per Glasgow. Ci vediamo a pranzo. Baci Teo

< Vorresti dire che ti ho tutta per me adesso? > domandò Robert avvicinandosi e abbracciandomi da dietro.
< Direi di sì. Uffa non ho neanche la scusa di sfruttarti per riempire la valigia > risposi ridendo.
< Oh poverina, come mi dispiace… >
< Non sei un grande attore > dissi ridendo.
< Ah grazie, che bel complimento che mi hai fatto! > rispose iniziando a farmi il solletico.
< No, ti prego piantala! >
< No, così impari >
< No, ti supplico Rob smettila! > urlai ridendo come una matta.
< Non la smetterò finché non mi chiederai scusa >
< Scusa! Mi dispiace per quello che ho detto. Sei un attore favoloso, il migliore! >
< Meglio di Orlando Bloom? > domandò smettendo di farmi il solletico.
< Beh, non esageriamo adesso >
< Ma brutta… > disse e ricominciò la tortura di prima.
< No Rob, ti prego piantala! > urlai e andai avanti a ripeterlo per non so quanto tempo, ma venni salvata dal suo cellulare che stava squillando.
< Pronto?...Oh ciao mamma!…Sì, qui è tutto ok, Glasgow è veramente bella, anche se sono uscito solo ieri sera, perché gli altri giorni ho lavorato inesorabilmente e alla sera ero stanco morto…No, ho l’aereo martedì sera…no, per mercoledì ho già un altro impegno, ma se potete rimandare di un giorno mi fareste un grandissimo favore…Ok, sì certo perfetto allora! Ciao mamma, saluta papà e tutti gli altri!…Anche io. Ciao! > disse mentre era al telefono.
< Che dice tua madre? > domandai.
< Mi ha chiesto se mercoledì potevo andare da lei per festeggiare il compleanno di Sam >
< È mercoledì? >
< No, veramente sarebbe domani >
< Oh, domani mattina vado a comprarle un regalo allora >
< Ma va là, non serve… >
< Come non serve? Sei matto? Dai, non dire cavolate! > dissi lanciandogli un cuscino.
Passai le due ore successive seduta sul letto, abbracciata al mio ragazzo, a guardare la TV, finché Teo non mi chiamò dicendomi che il volo era stato anticipato alle sei e mezza e non più alle nove, perché non avevano venduto abbastanza biglietti per la partenza delle nove.
< Quindi abbiamo poche ore per stare insieme…che facciamo? > domandai.
< Io una mezza idea ce l’avrei…
>
< Ovvero? >
Robert sogghignò e mi si avvicinò con lentezza mentre mi guardava intensamente negli occhi. Eravamo a pochi centimetri di distanza ed automaticamente avvicinai le mie labbra alle sue, aspettando che anche lui si facesse avanti, ma così non accadde: infatti prese il telecomando e spense la TV.
< Forza piccola vestiti che ti porto a fare un giro per Glasgow! > disse sorridendo divertito.
Preparai il mio borsone e quello di Teo, poi li caricammo nella macchina a disposizione del cast, salutai tutti, Mindy compresa, e partì per il centro di Glasgow.
Trascorremmo quasi tutto il pomeriggio a fare shopping e poi alle quattro e mezza, dopo aver rintracciato Teo, andammo in aeroporto per l'imbarco.
< Amore ci vediamo tra due giorni >
< Non ci vediamo mercoledì? >
< No, martedì sera dormi da me > disse baciandomi la tempia.
< Ok, va bene. Ciao, buon fine domenica e buon fine riprese >
< Buon viaggio e chiamami quando arrivi per favore >
< Sarà fatto > risposi sorridendogli e, dopo esserci baciati ancora, Teo ed io ci dirigemmo verso la nostra sala imbarco.

   
 
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