Salve
ragazze!! Tranquille, vi rubo giusto un paio di minuti con
l'introduzione,
anche perché il mio adorato cugino sta venendo a prendermi
ed io non mi sono
ancora preparata. Ringrazio quindi chi ha solo letto, chi ha messo la
storia
tra i preferiti e chi ha recensito.
A
lunedì
Un
bacio e scusatemi ancora
Giulls
<
Ma…Teo, non ci sono delle guardie della sicurezza sul set?
Come faccio a fargli
la sorpresa? > chiesi una volta saliti sul taxi diretto sul set
di How To
Be.
< Tu
non preoccuparti piccola! Mi sono già messo
d’accordo con Simon: ti aspetterà
vicino l’entrata del set con i pass e poi ti
accompagnerà nella roulotte di
Robert. Vedrai, riuscirai a fargli la tua sorpresa! >
<
Ok, perfetto! Ma…perché hai parlato al singolare?
>
< Perché
voglio fare un giro per Glasgow… >
< Ah…beh ok, vengo con te! Possiamo benissimo andare da
Robert questa sera > gli
dissi sorridendo.
< No
piccola! Tu vai dal tuo ragazzo, io vado a farmi un giro…
>
<
Ma… >
<
Uffa! Ma lo vuoi capire o no che non ti voglio tra i piedi? >
domandò
ridendo ed io gli feci la linguaccia.
Pochi
minuti dopo arrivammo a destinazione e trovammo Simon davanti alle
transenne ad
aspettarci.
<
Simon! > esclamai mentre scendevo dal taxi e lo abbracciavo: lo
avevo
incontrato solo una volta, ma in quella settimana avevamo chiacchierato
moltissimo al telefono, specialmente quando Robert era costretto a
terminare la
conversazione con me perché doveva girare e così
Simon, visto che non aveva
niente da fare, prendeva il posto di Robert, raccontandomi anche le
figuracce
che tutti facevano.
<
Giulietta, sei bellissima! > rispose ricambiando l'abbraccio.
<
No, ti prego non chiamarmi Giulietta! > esclamai mettendomi a
ridere < e
comunque…come fai a dire che sono bellissima? Sono
infagottata dalla testa ai
piedi! > aggiunsi indicandomi.
<
Stai zitta, sei un fagottino molto carino! >
< Sì
certo, come no > risposi dandogli una leggera sberla sulla sua
spalla
sinistra.
<
Ciao Teo! >
<
Ciao Simon! Tutto ok? >
< Sì
certo, escludendo che siamo tutti stanchi morti, moriamo dal freddo e
Robert,
per colpa tua, ha la testa tra le nuvole e sembra un disperato >
disse
indicandomi.
<
Per colpa mia? >
< Sì
carina, per colpa tua, perché gli manchi da morire; solo che
è troppo testardo
per capire che meno deprime, prima s’impegna sul set, prima
finisce di girare e
prima torna da te… >
<
Povero piccolo > dissi arricciando il labbro inferiore.
< Ok
ragazzi, io ora vi abbandono. Tanto Giulia non sta aspettando altro che
liberarsi di me… > disse prendendomi per i fianchi.
<
Teo! > esclamai guardandolo scandalizzata, ma lui si mise a
ridere e mi
baciò la tempia e dopo aver salutato me e Simon
partì per il centro di Glasgow.
<
Giulia, con questo puoi muoverti liberamente per il set senza che
nessuno ti
possa rompere le scatole > disse dandomi in mano un pass.
<
Grazie Simon! > risposi sorridendogli e infilando il pass nella
tasca dei
pantaloni.
Continuammo
a camminare finché non arrivammo alla roulotte di Robert,
che stava vicina alla
sala mensa.
<
Eccoci arrivati, fai come se fossi a casa tua. Robert dovrebbe tornare
per
mezzogiorno per poi andare a pranzo >
<
Ok, grazie Simon sei il migliore! > esclamai baciandogli la
guancia ed
entrando dentro la roulotte che era veramente grande all'interno,
nonostante
all'esterno sembrasse una roulotte minuscola: c’era a lato un
letto ad una
piazza e mezzo e un divanetto, un bagno e addirittura la zona da cucina.
Una
volta rimasta sola guardai l'orologio della radiosveglia, constatando
che erano
solo le otto e tre quarti. Lentamente mi tolsi il maglione e la
maglietta a
mezza manica, rimanendo solo con quella a manica lunga, visto che
lì dentro era
molto caldo a causa di una stufetta.
Mi
sedetti a gambe incrociate sul letto, tirai fuori dal borsone la
rivista
Fragola Nera che Teo aveva comprato poco prima di partire,
perché era troppo
curioso di sapere cosa avessero scritto su me e lui e iniziai a
sfogliarla
svogliatamente.
A
pagina trentotto trovai un articolo di tre pagine su Robert che mi
lasciò
inizialmente interdetta: il titolo dell'articolo era "Il rovescio della
medaglia: da traditore a tradito?" e subito sotto c'erano varie foto
con
tanto di nota sotto. Sotto la prima foto, che ritraeva Robert con una
ragazza,
c'era scritto: "In passato è stato lui a tradire la sua ex
ragazza con Katie
Leung. Riceverà lui ora la fregatura?", accanto a quella
c'era una freccia
che indicava due collage di foto: nel primo collage c'era una foto una
mia e di
Robert alla premiere de Il Cavaliere Oscuro, una mentre passeggiavamo
tranquilli in un parco, una mentre stavamo mangiando da McDonald's e
l'ultima
foto risaliva a quando mi ero fermata a dormire a casa sua dopo essere
andata
al Blue Moon con lui, Martina e Kellan, nel secondo collage, invece,
c'erano
varie foto mie e di Teo: una mentre eravamo a prendere un gelato, a
fare
shopping, al ristorante e l'ultima era di quando lui aveva salvato
Denise ed io
gli ero saltata in braccio. Sotto al secondo collage c'era una nota in
grassetto che chiedeva chi fosse Teo e, come sempre, c'erano frasi poco
carine
sul mio conto.
<
Meglio ridere che piangere > dissi mentre giravo pagina per
vedere quale
altra cavolata avessero scritto < no, non l'hanno fatto! Io li
ammazzo quei
bastardi! > urlai prendendo la rivista, strappando varie pagine
e gettandola
per terra: nell'ultima pagina, oltre ai soliti commenti per niente
gentili
rivolti a me, c'erano vari commenti rivolti a Teo.
Ancora
arrabbiata presi il telecomando e accesi la televisione per distrarmi
un
attimo, ma mi addormentai poco dopo e svegliandomi più o
meno verso mezzogiorno
e mezza.
Nell'esatto
momento in cui aprii gli occhi mi trovai davanti il mio angelo che mi
stava
sorridendo dolcemente.
<
Amore mio, ben svegliata… > disse Robert strofinando
la punta del suo naso
sulle mie guance e sul mio naso.
<
No…ti prego, dimmi che sto sognando e che tu non sei
qui… >
<
Sono contento anche io di vederti… > rispose alzando
un sopracciglio e
facendosi immediatamente serio.
<
No…ti prego, dimmi che non mi sono addormentata come una
cretina e ho rovinato
la sorpresa… >
< Se
vuoi torno fuori e rifacciamo tutto… > rispose
tornando a sorridermi.
<
Rob…uffa! Volevo farti una sorpresa e invece mi sono
addormentata… > dissi
imbronciata e mettendomi a sedere sul letto.
< E
invece la sorpresa me l’hai fatta, fidati… >
<
Sì, ma…volevo vedere la tua espressione nel
vedermi… >
<
Oh…guarda, ho fatto così > mi disse
imitando la faccia che aveva fatto ed io
scoppiai a ridere.
< È
così bello averti qui, mi sei mancata tanto > disse
abbracciandomi stretto.
< Mi
sei mancato anche tu Rob, non immagini quanto > sussurrai al suo
orecchio
mentre mi accoccolavo meglio tra le sue braccia.
Restammo
in quella posizione finché i nostri stomaci non iniziarono a
brontolare
all’unisono.
<
Hai fame? > chiesi divertita.
<
Ah, senti chi parla > rispose baciandomi la punta del naso.
<
Beh…io un po’ di fame ce
l’avrei… > ammisi imbarazzata.
<
Aspetta qui, torno subito > disse scendendo dal letto e uscendo
dalla
roulotte.
Tornò
dopo dieci minuti con un vassoio con due piatti di minestra, carne e
verdura e
due bottigliette d’acqua.
<
Scusa se ci ho messo tanto, ma i ragazzi mi stavano facendo il terzo
grado. Credo
che tu sia costretta a conoscerli prima di andartene. A proposito, fin
quanto
resti? >
< Ho
l’aereo domani sera alle nove >
<
Bene, allora domani non resto sul set e sto con te >
< Ma
sei matto? No, non puoi farlo! >
<
Perché? >
<
Perché è il tuo lavoro e se domani non lavori poi
dovrai rimanere qui ancora… >
< Ma
no amore, che hai capito? Domani nessuno lavora perché
è il compleanno del
figlio del regista e allora abbiamo la giornata libera
perché lui torna a casa
>
<
Davvero? Beh, ho beccato il giorno giusto allora! >
<
Decisamente! E comunque, se anche non fossi venuta tu sarei venuto io
>
<
Davvero? >
<
Naturalmente >
Sorrisi
grata.
<
Uffa però, ci tenevo a farti una sorpresa per bene! A
proposito, hai saputo del
salvataggio di Teo? >
<
Sì, l’ho letto sul giornale stamattina e ho anche
visto l’articolo della
rivista > mi disse dopo aver finito anche lui la minestra.
<
Ah, giusto…dov’è la rivista? >
< L’ho
gettata nel bidone, tanto l’avevi già strappata
per bene! > mi disse
ridendo.
<
Rob, evita di fare battutine perché sono già
abbastanza incazzata. Questa volta
hanno esagerato… >
< Ti
sei arrabbiata perché hanno scritto queste stupidaggini e
non hai battuto
ciglio quando ti hanno dato della sciacquetta? >
domandò meravigliato.
< È
diverso… > risposi addentando un pezzo di pane.
< In
che senso scusa? >
<
Beh, tanto per cominciare hanno scritto cavolate e hanno offeso non
solo me, ma
anche mio fratello…ok, avranno fatto sottintendere che sono
una poco di buono,
ma non mi va che prendano di mira anche mio fratello. Lui non ha fatto
niente.
Possono dirmene di tutti i colori, ma quando toccano mio fratello
divento una
belva… >
<
Vedi cosa si prova quando dicono cose cattive sulla persona che si ama?
>
< Il
direttore è un grandissimo stronzo… >
ribattei ignorando il segnale.
<
Teo cosa dice? >
<
Che sono solo invidiosi perché vorrebbero essere al suo e al
tuo posto >
<
Non si è offeso? >
<
No, per niente… >
< Vi
siete trovati voi due > disse sorridendo.
<
Già…mio fratello è unico >
< E
anche tu lo sei piccola. Senti, questa sera avevo in programma di
uscire con
gli altri per andare in un pub vicino al lago…venite anche
tu e Teo? >
<
Sì, assolutamente! >
<
Perfetto! Ma…dov’è ora? >
domandò notando la sua assenza solo in quel
momento.
< In
giro per Glasgow… >
<
Finalmente ce l’ha fatta a visitare la città! Era
da quando aveva undic’anni
che sognava di andarci… >
< È
vero, finalmente il grande sogno si avvera! Ah Rob, a proposito: Teo ed
io ci
siamo auto-invitati qui, solo che non sappiamo dove alloggiare. Non
è che tu o
Simon avete i nominativi di qualche albergo per… >
dissi ma venni bloccata
da Robert che mi mise un dito sulle labbra.
<
Non essere ridicola Giu! Tu dormirai nel letto con me, mentre Teo
lì nel divano
>
<
Non voglio creare disturbi >
<
Mettiamo in chiaro le cose: tu non potresti mai disturbare, hai capito?
>
<
Sì, grazie > dissi accarezzandogli una guancia e lui
baciò il palmo della
mia mano, poi mi prese in braccio e mi portò sul letto,
lasciando raffreddare
il resto del pranzo.
<
Niente solletico… > lo intimai.
<
No, tranquilla…niente solletico… > disse
maliziosamente.
<
Pattinson, che hai intenzione di fare? > domandai divertita.
<
Beh…in questi giorni mi sei mancata da morire ed io avrei
ancora il mio buono… >
<
Buono? Di quale buono stai parlando? > chiesi facendo la finta
tonta.
<
Mmm…non ti ricordi? >
<
No… >
<
Beh, questo è un vero peccato perché si dia il
caso che ce l’abbia proprio qui…
> disse tirando fuori dalla tasca dei pantaloni il famoso buono.
<
Ah, quel buono! Mmm…oggi mi sento
magnanima…sarà perché è da
un po’ che non
stiamo insieme…e se ti concedessi le coccole senza farti
utilizzare il buono? Cosa
ne pensi? >
<
Penso che sarebbe una cosa favolosa amore > rispose mentre mi
baciava il
collo.
Dopo
neanche due minuti venimmo interrotti da qualcuno che stava bussando
alla
roulotte di Robert, ma nessuno dei due lo badò. Speravamo
che si decidesse
andare via, ma
questo non accennava a
smettere e così Robert a malavoglia si allontanò
dal letto per andare ad
aprire.
<
Ciao > sentii dire da una voce femminile.
<
Oh, ciao Mindy. È tutto ok? >
<
Sì, certo. È solo che non ti ho visto a pranzo e
mi chiedevo come mai non fossi
venuto >
<
Ah…beh ecco… >
<
Non mi fai entrare? > la sentii domandare sensualmente, quasi
volesse
portarselo a letto.
“È
mai possibile che ovunque lui vada trovi sempre qualcuna che ci provi
con lui?”
pensai mentre mi mettevo a sedere sul letto.
<
Guarda, non penso sia una buona idea >
<
Dai, facciamo solo due chiacchiere…sai, in tutti questi mesi
l’unico con cui
non ho avuto un gran dialogo sei stato tu e la cosa mi è
dispiaciuta…a te no? >
<
Senti Mindy… >
<
Dimmi Rob >
Quella
ragazza stava iniziando a darmi seriamente sui nervi e così
presa da un attacco
di gelosia mi alzai dal letto, mi scompigliai i capelli e mi diressi da
Robert.
<
Hey amore buongiorno > dissi fingendo di sbadigliare.
<
Ben svegliata > rispose stando al gioco e poi aggiunse rivolto a
Mindy <
Mindy, lei è Giulia, la mia ragazza >
<
Oh…ciao Giulia > disse Mindy allungando la mano
cortesemente mentre mi
lanciava un’occhiata di fuoco.
<
Ciao Mindy, piacere > risposi stringendole la mano e
sorridendole divertita.
<
Vabbè, non sapevo fossi in compagnia…allora ti
lascio. Ciao Giulia, piacere di
averti conosciuta >
< Altrettanto,
ciao! >
<
Ciao Mindy… > disse Robert chiudendo la porta.
< Mi
hai tradito con Mindy? > domandai a bruciapelo.
<
Cosa? Ma di che cavolo stai parlando? >
<
No, era solo una domanda. Cioè…è
veramente una bella ragazza: alta, carnagione
olivastra, magra, castana con occhi scuri… > dissi
prendendolo in giro.
<
Senti, ma vuoi provarci tu con lei? >
<
No, assolutamente! Stavo solo scherzando. Tu però gli
interessi, e anche
molto…è mai possibile che dovunque tu vada
qualcuna tenta sempre di
rimorchiarti? >
<
Sei gelosa? >
<
Tantissimo > risposi mettendogli le braccia intorno al collo.
< Ma
lo sai che voglio solo te? > domandò poggiando le
mani sui miei fianchi.
< Ma
la carne è debole… > risposi spavalda
mentre mi avvicinavo sempre di più a
lui.
<
Amore mio, ripeto: tu sei l’unica che voglio e lo sarai
sempre… > disse
baciandomi teneramente il collo.
<
Rob… >
<
Mmm? > mugugnò continuando baciarmi mentre mi
prendeva in braccio e mi
riportava sul letto.
<
Sei sleale >
<
Perché? >
<
Perché sai bene che non posso resisterti quando fai
così… >
<
Non puoi dirmi queste cose, perché così mi inciti
a continuare > rispose
adagiandomi sul letto e cominciando a baciarmi l’orecchio.
Restammo a
coccolarci per un altro paio di minuti, poi venimmo nuovamente
interrotti da
Simon che stava bussando alla porta.
<
Scusate il disturbo ragazzi, ma Oliver vuole provare la scena ancora
una volta,
quindi Robert è richiesta la tua presenza >
<
Vieni con me > disse Robert voltandosi a guardarmi.
<
Posso? >
<
No, non puoi…devi >
< Ok
> risposi prendendo una giacca di Robert e indossandola.
Teo ci
raggiunse verso le sei, giusto in tempo per vedere l’ultima
mezz’ora di riprese
della giornata.
<
Ciao > sussurrò Teo baciandomi una guancia e
sedendosi accanto a me.
<
Ciao, come è andato il giro per Glasgow? > sussurrai
di rimando e
prendendolo a braccetto.
<
Benissimo, Glasgow è una città
meravigliosa… >
<
Sei stato al lago? >
< Sì
e ho visto anche Nessie. Mi ha detto di salutarti e ha chiesto se puoi
sostituirla domani perché deve andare ad una
convention… >
< Ah ah ah molto
spiritoso > dissi facendogli la linguaccia.
< E
a te invece come è andata oggi? Sei riuscita a fare la
sorpresa a Rob? >
< In
parte…mi sono addormentata dentro la sua roulotte e quando
mi sono svegliata
lui era accanto a me… >
<
No, non ci credo…Giu sei un disastro! > disse e corse
fuori ridendo come un
matto.
Lo
seguii.
<
Hai finito di prendermi in giro? > gli domandai diversi minuti
dopo.
<
Sì, scusa > rispose asciugandosi una lacrima e
aggiunse < poi come è
andata? >
<
Relativamente bene. Ho fatto conoscenza con il cast e mi sono trovata
una nuova
nemica… >
<
Nemica? >
< Sì
Mindy, la make-up artist…non ha fatto altro che lanciarmi
occhiatacce…per
fortuna che gli sguardi non uccidono > risposi ridacchiando.
Restammo
a chiacchierare per altri cinque minuti e poi tornammo dentro.
<
Teo! > urlò Robert correndo verso di noi e
abbracciando mio fratello.
<
Hey amico! Ti trovo in ottima forma > disse Teo rispondendo al
suo abbraccio.
<
Allora? Ti è piaciuta Glasgow? >
< Da
morire! È una città meravigliosa. E a te?
Piaciuta la sorpresa? >
<
Beh, avrei preferito una tavoletta di cioccolato, ma mi accontento!
>
rispose ridendo.
<
Robert! > esclamai tirandogli una sberla sul braccio.
<
Sto scherzando credulona! > disse scompigliandomi i capelli
< la miglior
sorpresa che mi potessero fare > aggiunse abbracciandomi e gli
baciai una
guancia.
<
Hey ragazzi stasera siete dei nostri vero? > domandò
Richard, l’addetto alle
luci.
<
Sì, assolutamente! Mangiamo fuori giusto? >
domandò Robert di rimando.
<
Sì, ci vediamo tra un’ora qui davanti, poi
prendiamo il pulmino e andiamo al
ristorante Nessie. Abbiamo prenotato per le otto >
<
Oh…allora facciamo che noi tre veniamo là
direttamente alle otto, così
riusciamo a farci tranquillamente una doccia >
<
Ok, benissimo. Ciao ragazzi! > salutò Richard
allontanandosi.
Appena
rientrammo nella roulotte feci per prima la doccia.
<
Non ho niente da mettere > sbuffai guardando gli abiti sparsi
nel letto che
Teo aveva messo dentro il borsone.
<
Amore, ma come non hai niente da mettere? > rispose Robert
abbracciandomi da
dietro.
<
Dov’è Teo? >
<
Sta facendo la doccia. Posso esserti utile io? >
<
Sai se per caso ha preso su il mio maglioncino rosso? >
< No
>
<
Allora direi di no, ma grazie lo stesso amore > risposi
schioccandogli un
bacio sulla guancia.
<
Ehm…questo maglioncino? > domandò tirando
fuori il maglioncino da sotto il
borsone.
<
Oddio! Sei un angelo grazie! > esclamai voltandomi e baciandolo
sulle labbra
e, solo solo in quel momento, notai che era a petto nudo.
Mi
morsi il labbro inferiore nel vedere così tanta bellezza.
<
Che hai? >
<
No, niente. Sei bellissimo lo sai? > gli dissi imbarazzata.
< Tu
di più… > rispose e non mi diede in tempo
di replicare perché si avventò
sulle mie labbra baciandomi appassionatamente.
Con le
farfalle allo stomaco gli cinsi il collo e strinsi le mie gambe sulla
sua vita,
visto che mi divertivo a salirgli in braccio.
<
Avete finito voi due? Certo che siete proprio monotoni…Giu,
per favore staccati
da Robert > disse Teo a braccia conserte e, a malavoglia, io
feci quello che
aveva detto, mentre Robert iniziò a ridere e poi si diresse
a fare la doccia.
Passai
a Teo le scarpe e poi indossai il maglioncino rosso, un paio di jeans
bianchi e
ai piedi un paio di scarpe col tacco di vernice bianca. Alle sette e
trequarti,
infine, uscimmo dalla roulotte e dopo aver chiamato il taxi ci
dirigemmo verso
il luogo dell’appuntamento.
Il
ristorante Nessie era molto luminoso e grande e quando entrammo venimmo
accompagnati nella saletta privata dove c’erano tutti gli
altri ragazzi del
cast. Mi sedetti tra Robert e Teo e trascorsi tutta la serata
chiacchierando
con loro e con i ragazzi accanto a loro; non trascorsi nemmeno un
minuto con le
ragazze, a parte quando le salutai, perché sembrava che
tutte si fossero
coalizzate contro di me e a favore di Mindy.
Dopo il
ristorante ci dirigemmo in un pub non molto distante dal ristorante per
bere
qualcosa e, non appena Robert si sedette sulla sedia, mi
obbligò a sedermi
sulle sue ginocchia.
<
Amore, lo sai che hai un succhiotto dietro la spalla? >
domandò con un
sussurro.
< È
colpa tua >
<
Sì, dopo vedo di fartene uno sulla scapola o sul collo
>
<
Non ti azzardare, hai capito? > risposi ridendo.
Tra una
chiacchiera e l’altra, una sigaretta e l’altra, in
cui si aggregarono agli
altri anche Teo e Robert, e una bevuta e l’altra, tornammo
tutti indietro che
era quasi mezzanotte M'infilai il mio pigiama invernale e non appena
toccai il
letto m’addormentai, svegliandomi però quando
sentii le braccia di Robert
stringermi.
<
Hey >
<
Hey >
< Ho
un sonno tremendo… >
< Ci
credo, ieri notte non hai dormito > rispose baciandomi una
tempia e poi
aggiunse < sei morbida lo sai? >
< È
merito del pigiama >
<
Quello è vero! >
<
Dormiamo? >
< Sì
amore. Buonanotte > disse ridendo.
<
'Notte > sussurrai in risposta e, dopo avermi stretta
maggiormente a sé, ci
addormentammo.
Domenica
mattina mi svegliai verso le nove e constatai di essere sola nel letto
dopo
aver allungato una mano nel lato dove aveva dormito Robert, che trovai
vuoto.
<
Rob? > lo chiamai varie volte senza però ottenere mai
risposta.
Tentai
di svegliare anche Teo, ma non trovai nemmeno lui nel suo divano-letto,
così mi
vestii in fretta e mi diressi verso la mensa per fare colazione nella
speranza
di trovarli lì. Però, poco prima di entrare nella
sala mensa, sentii due
braccia forti cingermi la vita e prendermi in braccio e mi ritrovai a
fare una
giravolta.
<
Buongiorno amore > esclamò Robert dopo avermi rimesso
a terra.
<
Buongiorno anche a te! Ma dove eravate finiti te e Teo? >
< Io
ero uscito a parlare con Simon, mentre di Teo non so niente…
>
<
Ecco perché provavo a chiamare ma nessuno rispondeva >
<
Scusami… > alitò sulle mie labbra.
< Ti
perdono > risposi avvicinando maggiormente il mio volto al suo.
Dopo
esserci baciati a lungo, Robert mi prese per mano e andammo a fare
colazione,
dopodiché tornammo nella roulotte e lì lessi un
messaggio che Teo aveva
lasciato scritto.
<
Direi di sì. Uffa non ho neanche la scusa di sfruttarti per
riempire la valigia
> risposi ridendo.
< Oh
poverina, come mi dispiace… >
<
Non sei un grande attore > dissi ridendo.
< Ah
grazie, che bel complimento che mi hai fatto! > rispose
iniziando a farmi il
solletico.
< No, ti prego
piantala! >
<
No, così impari >
<
No, ti supplico Rob smettila! > urlai ridendo come una matta.
<
Non la smetterò finché non mi chiederai scusa
>
<
Scusa! Mi dispiace per quello che ho detto. Sei un attore favoloso, il
migliore! >
<
Meglio di Orlando Bloom? > domandò smettendo di farmi
il solletico.
<
Beh, non esageriamo adesso >
< Ma
brutta… > disse e ricominciò la tortura di
prima.
< No
Rob, ti prego piantala! > urlai e andai avanti a ripeterlo per
non so quanto
tempo, ma venni salvata dal suo cellulare che stava squillando.
<
Pronto?...Oh ciao mamma!…Sì, qui è
tutto ok, Glasgow è veramente bella, anche
se sono uscito solo ieri sera, perché gli altri giorni ho
lavorato
inesorabilmente e alla sera ero stanco morto…No, ho
l’aereo martedì sera…no,
per mercoledì ho già un altro impegno, ma se
potete rimandare di un giorno mi
fareste un grandissimo favore…Ok, sì certo
perfetto allora! Ciao mamma, saluta
papà e tutti gli altri!…Anche io. Ciao! >
disse mentre era al telefono.
<
Che dice tua madre? > domandai.
< Mi
ha chiesto se mercoledì potevo andare da lei per festeggiare
il compleanno di
Sam >
< È
mercoledì? >
<
No, veramente sarebbe domani >
<
Oh, domani mattina vado a comprarle un regalo allora >
< Ma
va là, non serve… >
<
Come non serve? Sei matto? Dai, non dire cavolate! > dissi
lanciandogli un
cuscino.
Passai
le due ore successive seduta sul letto, abbracciata al mio ragazzo, a
guardare
la TV, finché Teo non mi chiamò dicendomi che il
volo era stato anticipato alle
sei e mezza e non più alle nove, perché non
avevano venduto abbastanza
biglietti per la partenza delle nove.
<
Quindi abbiamo poche ore per stare insieme…che facciamo?
> domandai.
< Io
una mezza idea ce l’avrei… >
< Ovvero? >
Robert
sogghignò e mi si avvicinò con lentezza mentre mi
guardava intensamente negli
occhi. Eravamo a pochi centimetri di distanza ed automaticamente
avvicinai le
mie labbra alle sue, aspettando che anche lui si facesse avanti, ma
così non
accadde: infatti prese il telecomando e spense la TV.
<
Forza piccola vestiti che ti porto a fare un giro per Glasgow! >
disse
sorridendo divertito.
Preparai
il mio borsone e quello di Teo, poi li caricammo nella macchina a
disposizione
del cast, salutai tutti, Mindy compresa, e partì per il
centro di Glasgow.
Trascorremmo
quasi tutto il pomeriggio a fare shopping e poi alle quattro e mezza,
dopo aver
rintracciato Teo, andammo in aeroporto per l'imbarco.
<
Amore ci vediamo tra due giorni >
<
Non ci vediamo mercoledì? >
<
No, martedì sera dormi da me > disse baciandomi la
tempia.
<
Ok, va bene. Ciao, buon fine domenica e buon fine riprese >
<
Buon viaggio e chiamami quando arrivi per favore >
<
Sarà fatto > risposi sorridendogli e, dopo esserci
baciati ancora, Teo ed io
ci dirigemmo verso la nostra sala imbarco.