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Autore: NightPipistrello721    14/01/2016    0 recensioni
Otto Maggio. Distretto 12. Gli Hunger Games sono solo un brutto ricordo da quasi 21 anni ormai, Panem sembra essersi ripresa dalla guerra distruttiva contro Capitol City e Katniss festeggia il suo compleanno insieme la sua amata famiglia.
Dodici Luglio. Londra. Nova Weasley è una normalissima sedicenne studentessa di magia ad Hogwarts e molto appassionata di erbologia.
Nova perde la sua bacchetta, Katniss la trova.
[Hunger Games x Harry Potter AU x Thor/The Avengers]
--- thanks to Qwqwq: my lovely lovely Beta
Genere: Avventura, Fantasy, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, Crack Pairing | Personaggi: Gale Hawthorne, Katniss Everdeen, Mrs. Everdeen, Peeta Mellark, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, Lime | Avvertimenti: nessuno
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Un crossover di NightPipistrello721
Una bacchetta, un arco e un martello
Terzo capitolo
Londra

   -No, ti prego, dimmi che hai controllato bene. – implora Nova, disperata
   - Non ce l’ho, mi dispiace. Hai provato a vedere se l’hai messa insieme alla sciarpa?- chiede Pluvia
   - Ti dico che ho controllato dappertutto! Non c’è, Pluvia, non c’è! –
   - Senti, dirai semplicemente che l’hai persa. Per oggi non penso ti serva, poi domani passiamo da Olivander.-
   - E se l’avesse qualcuno che non la sa usare? –
   - Non la può usare. Dai, quella bacchetta è tua ed è fedele solo a te! Nessun altro la potrebbe usare con successo. Nova, è tardissimo. Il treno parte tra mezz’ora, ci vediamo alla stazione. –
   - Ok, ci vediamo – Nova Weasley chiude la chiamata con un nodo allo stomaco: una strega senza bacchetta, perché è così sciocca da averla persa! Eppure la tiene sempre dentro la manica destra! Fa così perché le piace sentirsi la fata Turchina di “Cenerentola”, la sua maga delle favole preferita. Va a ricontrollare il cardigan di seta che aveva addosso qualche ora fa, mentre era con Pluvia all’edificio abbandonato, ma niente, non c’è. Controlla l’orologio: il treno partirà tra meno di un quarto d’ora ed è meglio che si sbrighi, non vorrebbe perdere anche quello.

*** 
 
Il dolore lancinante alla schiena a causa della violenta caduta e il fatto di aver appena attraversato una specie di vortice multicolore ad altissima velocità sono cose secondarie. La mia prima preoccupazione è sapere dove mi trovo: sono dentro uno sconosciutissimo edificio abbandonato. Non so altro, a parte che mi fa male la schiena e che un secondo fa stavo festeggiando il mio compleanno con i miei cari. Mi alzo e provo a rendermi conto di quello che ho attorno, sentendomi solo ancora più confusa. Mi trovo in un palazzo di circa 6 piani marcio e puzzolente, con numerosi dipinti astratti e molto colorati alle pareti. Ricordo di averli visti sul libro di storia dell’arte di mia figlia, ma non ricordo come si chiamano. Fatto sta che i più recenti risalgono a qualche secolo fa. Dov’è la bacchetta magica? So che non è magica però… come ci sono arrivata qui? Ci dovrà essere un modo, all’infuori della magia! Fortunatamente trovo un’uscita e ne approfitto subito. Buio, anche se c’è una bellissima giornata. Il buio è nella mia mente, che non ha mai visto prima questo posto. Il sole brucia un po’ agli occhi e i miei indumenti sono decisamente pesanti per questo clima ma quello che vedo, seppur sconosciuto, non è per niente male. Sono sopra una collina e riesco a vedere bene ciò che c’è intorno a me: un po’ di alberi, un grande fiume e un infinità di edifici, tra i quali spiccano una specie di orologio gigante posto in piedi sull’argine del fiume e una torre altissima, posta sull’altra sponda del fiume, con un altro orologio infinitamente più piccolo dell’altro messo quasi in cima. C’è anche un edificio che ricorda qualche palazzo del sindaco a Panem. Si respira pace qui, sa di passato. Per un brevissimo istante mi dimentico di tutto, perfino del fatto di non sapere dove mi trovi e come ci sia arrivata. Mi incammino verso il fiume con la bacchetta in mano nel vanissimo tentativo di capirci qualcosa quando sento una voce maschile provenire da dentro l’edificio:
   -Ehi! C’è qualcuno? – grida
Mi nascondo d’istinto, non vorrei essere arrestata o peggio, per aver involontariamente violato qualche legge. Lo so, strano sentirlo dire da me. Sto per qualche secondo appostata e, non sentendo più nessuno, decido di scappare a gambe levate. Quasi mi viene un infarto. Mi ritrovo davanti un uomo biondo, abbronzato e piuttosto muscoloso. “Wow” è il mio primo, immediato, pensiero. Poi ritorno in me.
   -Stai bene? – mi chiede
   - Si, io sto bene ma… dove mi trovo? –
   - Londra. Periferia, per essere precisi – mi risponde con un tono assolutamente sereno, come se un turista qualsiasi gli avesse chiesto indicazioni. Dev’esserci abituato.
   - Londra? – cos’è Londra? Mai sentita prima d’ora. Deve essere qualche piccolissimo villaggio fuori Panem
   - Come posso raggiungere Panem? – chiedo
L’uomo mi guarda stranito – Panem? Si trova in Europa?-
Europa? Ma questi nomi li studia mia figlia nei libri di storia! Luoghi completamente distrutti da secoli! -Ehm… no –
   -E dove si trova? –
   - A Panem! Panem è uno stato! – dico, molto più confusa di prima
   - Thor! Tutto apposto?- vedo una ragazza avvicinarsi all’uomo davanti a me
   - Jane, questa ragazza si è persa – le sussurra il biondo – Come ti chiami?-
   - Katniss Everdeen, vengo dal distretto 12 – rispondo
   - Ok, ehm… Katniss, giusto? Io sono Thor e questa è mia moglie Jane –
   - Piacere –mi dice Jane. “Te lo sei scelta bene, Jane!” penso. Poi mi rendo conto di ciò che ho pensato e mi riprometto di controllare meglio almeno la mia mente.
   - Piacere mio –
   - Hai bisogno di telefonare qualcuno? – mi chiede la ragazza
   - Si ma non ricordo i numeri –
   - Hai qualche parente qui a Londra? Sei con qualcuno? –
   - No, non so nemmeno come ci sono arrivata a Londra! –
   - Scusa la domanda ma… posso sapere dov’eri un’ora fa? – mi chiede Thor
   - Ero a casa mia, con la mia famiglia a festeggiare il mio compleanno. Nel distretto 12 – sento che le mie gambe potrebbero crollare da un momento all’altro
   - E come sei arrivata qua? –
   - C’era una cosa… una bacchetta,  cioè… non sono sicura che sia stata a causa sua. Poi ho attraversato una qualche specie di tunnel e… - mi sento malissimo: sono stanca, confusa e assetata.
Vedo solo il viso dell’uomo cambiare espressione e pronunciare la parola “Convergenza”. Poi il nulla.

Note dell'autrice: ed ecco che spunta Thor! So che sarebbe stata una bella sorpresa se non fosse stato per il titolo (si, mi piace quando vi spoilerate le cose da soli #sadicasSaw). Katniss è arrivata a Londra e potete già intuire come, anche se lo approfondiremo nei prossimi capitoli. Tante cose sono rimaste in sospeso: Thor crederà a Katniss? Peeta e co. riusciranno a ritrovare la ragazza di fuoco? E cosa succederà a Nova quando andrà ad Hogwarts senza la sua bacchetta? LO SCOPRIREMO SOLO LEGGENDO! Quindi vi invito ad aggiungere alle preferite la mia storia e, ovviamente, a recensire per parlare un po' . Grazie a tutti voi lettori, alla prossima <3

 
   
 
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