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Autore: meeko    14/03/2009    0 recensioni
E se dopo un addio si fosse costretti a rivalutare i propri errori?? Si riuscirà a tornare sui propri passi? piccola fic scritta in meno di un'ora, in un momento di totale follia. Spero vi piaccia.
Genere: Romantico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti!! Spero che questa piccola fic di meno di 600 parole vi piaccia...se qualunque cosa non dovesse essere chiara, vi prego di dirmelo, cosicché io possa correggere i miei errori...
Grazie a tutti e, mi raccomando, RECENSITE!!!! Un bacione Meeko


“-Non dimenticarmi.
 -Non lo farò mai. Mi hai dato troppo. Tu, invece, dimenticami, ti prego. Torna da Sonia, la ami ancora, è lei che vuoi…- Alex le sollevò il mento, cercando i suoi occhi.
-Non posso farlo, Ricky, lo sai…e poi io e Sonia ci siamo lasciati un po’ di tempo fa…non chiedermi di dimenticarti, non posso-
La strinse a sé, posandole le labbra sui capelli, mentre le lacrime della ragazza gli bagnavano la maglietta.
-Non eri tu quella che non si affezionava mai?-
-Ho sbagliato i conti, sei fantastico, e non posso lasciarti andare così…ma devo…-
Si allontanò da lui, liberandosi dal suo abbraccio. Gli sfiorò una guancia con il dorso della mano, gli poggiò un piccolo bacio sulle labbra, racchiudendo in quel gesto tutte le emozioni di quei tre giorni, poi si voltò e corse verso il pullman.
-Ricky!- Rachel si voltò, gli occhi ancora umidi  -…Ti amo-
La ragazza sgranò gli occhi, senza sapere cosa dire, poi le parole le nacquero dal petto, nel luogo che prima ospitava il suo cuore: -Ti amo anch’io-
Salì, si sedette in fondo, sola, affondò la testa tra le ginocchia e pianse.
Pianse perché stava abbandonando il ragazzo migliore che avesse mai incontrato, l’unica che l’avesse capita, l’unico che l’avesse resa una persona migliore.”

Rachel ripensava a quegli ultimi momenti, mentre la chiamata persa di Daniele le brillava davanti agli occhi. Era stato con lui quando ancora pensava che la vita fosse un gioco, come l’amore. Lo aveva preso in giro, illuso e poi lasciato. Crudele, ma forse aveva pensato che fosse stato divertente. Cosa voleva ancora? Le ultime parole che le aveva rivolto erano state “Sei una stronza”.
-Pronto?- era titubante, non sapeva cosa aspettarsi, rabbia, altri insulti? Invece la voce che le rispose, la stessa che meno di un mese prima l’aveva insultata, era calma, quasi triste e rassegnata.
-Perché Rachel?
-Perché cosa?
-Ho sentito gli altri. Perché ci hai preso così, per il culo? Non ti bastava averci mollato per un altro? Davvero non capisco…perché? Tu mi piacevi Ricky, molto…mi hai deluso-
Daniele tacque, aspettando una risposta qualsiasi.
-Dany? Hai dieci minuti?
-Perché?- era sulla difensiva e, inaspettatamente, quel tono la faceva soffrire.
-Ho bisogno di vederti, per spiegarti. Per favore…
-Okay. Tra dieci minuti in piazza…- Ricky mise via il cellulare, si infilò la giacca ed uscì. Daniele la aspettava in piazza, le braccia incrociate sul petto, in posa difensiva.
Seduti su una panchina di legno, Rachel gli raccontò di Alex, di quei tre giorni, di quanto avesse sofferto.
-E io cosa centro?
-Ho bisogno di te, Dany, ho bisogno del tuo amore. Non sarà facile, lo so, ma ho davvero bisogno di te-
-Non ti sembra un po’ tardi, ormai?
-Lo so…scusami…ciao- Ricky si alzò, allontanandosi, quando Daniele le bloccò il polso, costringendola di nuovo seduta.
-Aspetta Ricky…cosa mi stai chiedendo?
-Torna con me…riproviamoci…
-Perché proprio io? Tra tutti…perché io?
-Non lo so…non so nemmeno cosa voglio…- la voce della ragazza si incrinò, mentre gli occhi le si riempivano di lacrime.
-Shhh…vieni qui, Ricky, non piangere…- lo strinse a sé, mentre lei affondava il viso contro il suo petto.
-Forse…forse perché sei l’unico che mi fa ancora battere il cuore- singhiozzò lei, quasi in un sussurro. Dany la cullò dolcemente finchè non si fu calmata, poi le alzò il viso con due dita .
-Allora…vogliamo riprovarci? Okay…- posò le labbra sulle sue, schiudendo un bacio tanto atteso, mentre i primi fiocchi candidi coprivano la città.

  
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