E se dopo un addio si fosse costretti a rivalutare i propri errori?? Si riuscirà a tornare sui propri passi?
piccola fic scritta in meno di un'ora, in un momento di totale follia. Spero vi piaccia.
Genere: Romantico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Ciao a tutti!! Spero che questa piccola fic di meno di 600 parole vi
piaccia...se qualunque cosa non dovesse essere chiara, vi prego di
dirmelo, cosicché io possa correggere i miei errori...
Grazie a tutti e, mi raccomando, RECENSITE!!!! Un bacione Meeko
“-Non dimenticarmi.
-Non lo farò mai. Mi hai dato troppo. Tu, invece,
dimenticami, ti prego. Torna da Sonia, la ami ancora, è lei
che vuoi…- Alex le sollevò il mento, cercando i
suoi occhi.
-Non posso farlo, Ricky, lo sai…e poi io e Sonia ci siamo
lasciati un po’ di tempo fa…non chiedermi di
dimenticarti, non posso-
La strinse a sé, posandole le labbra sui capelli, mentre le
lacrime della ragazza gli bagnavano la maglietta.
-Non eri tu quella che non si affezionava mai?-
-Ho sbagliato i conti, sei fantastico, e non posso lasciarti andare
così…ma devo…-
Si allontanò da lui, liberandosi dal suo abbraccio. Gli
sfiorò una guancia con il dorso della mano, gli
poggiò un piccolo bacio sulle labbra, racchiudendo in quel
gesto tutte le emozioni di quei tre giorni, poi si voltò e
corse verso il pullman.
-Ricky!- Rachel si voltò, gli occhi ancora umidi
-…Ti amo-
La ragazza sgranò gli occhi, senza sapere cosa dire, poi le
parole le nacquero dal petto, nel luogo che prima ospitava il suo
cuore: -Ti amo anch’io-
Salì, si sedette in fondo, sola, affondò la testa
tra le ginocchia e pianse.
Pianse perché stava abbandonando il ragazzo migliore che
avesse mai incontrato, l’unica che l’avesse capita,
l’unico che l’avesse resa una persona
migliore.”
Rachel ripensava a quegli ultimi momenti, mentre la chiamata persa di
Daniele le brillava davanti agli occhi. Era stato con lui quando ancora
pensava che la vita fosse un gioco, come l’amore. Lo aveva
preso in giro, illuso e poi lasciato. Crudele, ma forse aveva pensato
che fosse stato divertente. Cosa voleva ancora? Le ultime parole che le
aveva rivolto erano state “Sei una stronza”.
-Pronto?- era titubante, non sapeva cosa aspettarsi, rabbia, altri
insulti? Invece la voce che le rispose, la stessa che meno di un mese
prima l’aveva insultata, era calma, quasi triste e
rassegnata.
-Perché Rachel?
-Perché cosa?
-Ho sentito gli altri. Perché ci hai preso così,
per il culo? Non ti bastava averci mollato per un altro? Davvero non
capisco…perché? Tu mi piacevi Ricky,
molto…mi hai deluso-
Daniele tacque, aspettando una risposta qualsiasi.
-Dany? Hai dieci minuti?
-Perché?- era sulla difensiva e, inaspettatamente, quel tono
la faceva soffrire.
-Ho bisogno di vederti, per spiegarti. Per favore…
-Okay. Tra dieci minuti in piazza…- Ricky mise via il
cellulare, si infilò la giacca ed uscì. Daniele
la aspettava in piazza, le braccia incrociate sul petto, in posa
difensiva.
Seduti su una panchina di legno, Rachel gli raccontò di
Alex, di quei tre giorni, di quanto avesse sofferto.
-E io cosa centro?
-Ho bisogno di te, Dany, ho bisogno del tuo amore. Non sarà
facile, lo so, ma ho davvero bisogno di te-
-Non ti sembra un po’ tardi, ormai?
-Lo so…scusami…ciao- Ricky si alzò,
allontanandosi, quando Daniele le bloccò il polso,
costringendola di nuovo seduta.
-Aspetta Ricky…cosa mi stai chiedendo?
-Torna con me…riproviamoci…
-Perché proprio io? Tra tutti…perché
io?
-Non lo so…non so nemmeno cosa voglio…- la voce
della ragazza si incrinò, mentre gli occhi le si riempivano
di lacrime.
-Shhh…vieni qui, Ricky, non piangere…- lo strinse
a sé, mentre lei affondava il viso contro il suo petto.
-Forse…forse perché sei l’unico che mi
fa ancora battere il cuore- singhiozzò lei, quasi in un
sussurro. Dany la cullò dolcemente finchè non si
fu calmata, poi le alzò il viso con due dita .
-Allora…vogliamo riprovarci? Okay…-
posò le labbra sulle sue, schiudendo un bacio tanto atteso,
mentre i primi fiocchi candidi coprivano la città.