Note autore:

È la prima volta che mi capita di scrivere su un fandom diverso da quello di Harry Potter, non l'avrei mai detto, ma quando la scrittura chiama, bisogna rispondere!

Vorrei ringraziare la mia bravissima ed efficientissima beta HSwall, che mi supporta e mi corregge fino all'ultimo particolare (e l'adoro per questo!). Ringrazio anche Cecilia per il supporto, per lo sclero e soprattutto per avermi spronato ad andare avanti con la visione di questa serie tv.

Come ogni cosa che scrivo, la mia dedica va alla mia sorellina, che possa avvicinarsi al mondo della lettura e dello slash.

Vi auguro una buona lettura, fatemi sapere cosa ne pensate! 

Heartache: flashes of a wrong love

“Sulla nostra terra noi possiamo amare in realtà solo col tormento e solo per mezzo del tormento.”

Fëdor Dostoevskij, Il sogno di un uomo ridicolo, 1877

Passo tutto il mio tempo con lui e so che queste sensazioni, queste emozioni, sono sbagliate. 

Entriamo in un bar, ci mettiamo a un tavolo e lo vedo aprire il suo pc e iniziare le sue ricerche per il nostro prossimo caso. 
Inizia a concentrarsi, lo capisco dalla sua espressione, dai suoi occhi che viaggiano tra le righe dei documenti che sfoglia. 
A quel punto è inevitabile. Mi faccio forza e mi alzo, prendo un lungo sorso della mia birra e con il sorriso più falso che riesco a mettere su, mi avvicino al bancone per provarci con la ragazza di turno su cui ho fatto colpo. 
La guardo, è una ragazza carina, minuta, che ostenta il suo essere single ed interessata, ma non potrebbe essere più diversa da ciò che mi piace davvero. 

E quando, a serata inoltrata, dopo aver ingerito alcol su alcol, riesce a trascinarmi verso l'uscita del bar, mi giro solo per un momento e lo guardo. Lui si gira, e dopo un momento di smarrimento, lo vedo sorridermi… e mi sciolgo, perché lo amo come non dovrei. Amo come tutto il suo viso sorrida, come quell'espressione sia sempre stata solo per me, come si prenda cura di me, anche se in modo maldestro, ma è il mio fratellino e non potrò mai dargli la colpa di nulla. Perché lo amo. 

"Sammy" è solo una parola sussurrata, ma per me vuole dire tanto, ha sottintesi che spero lui non capisca mai. 
La ragazza mi tira il braccio, ma io faccio resistenza perché voglio guardarlo, ammirarlo per sempre. Con quell'espressione ingenua che lo contraddistingue, mi fa segno di andare e divertirmi. A quel punto lo sento, come tante altre volte: un rumore sordo nelle orecchie, e un peso sullo stomaco che mi impedisce di fare ancora resistenza alla ragazza, che mi porta via con aria trionfante e una risatina piuttosto alticcia. 

Lo so, l'ho sempre saputo. È un amore sbagliato, a cui spero di non dover rinunciare mai.