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Autore: ScoSt1124    16/01/2016    3 recensioni
"Hai ancora me". Tre semplici parole, che per Stiles volevano dire molto.
Flashfic su Stiles, suo padre e sul loro rapporto.
Genere: Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Sceriffo Stilinski, Stiles Stilinski
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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You Still Got Me



"Hai ancora me".

Tre semplici parole, che per Stiles volevano dire molto.

Tre semplici parole che si sarebbe portato dietro per sempre dal giorno in cui suo padre gliele disse, il giorno del funerale di Claudia. Quel giorno in cui gli aveva appoggiato una mano sulla spalla e solamente da quel gesto aveva capito.

Lui sapeva che avevano un significato importante, sapeva che quelle parole un giorno l'avrebbero salvato; e sapeva anche che doveva andare avanti ed essere forte per il padre.
E così fece, andò avanti sembrando forte agli occhi del padre, nonostante il dolore ci fosse sempre e fosse costante dentro di sé, come un enorme masso sul petto. A volte riusciva a fermarlo, mentre altre volte era troppo forte da riuscire a non sentirlo. Era talmente forte da non riuscire a respirare, continuava a prendere aria respirando sempre più forte ma non passava finché non si ricordava di quelle tre semplici parole che riuscivano a riportarlo a galla dal dolore, dai pensieri e dall'attacco di panico.
Quelle parole che lo salvavano sempre da ogni crisi. Erano vere quelle parole, lui aveva ancora suo padre.

Anche negli anni successivi quelle parole furono un'ancora di salvezza. Era felice quando lo sceriffo tornava presto da lavoro per stare con lui. Si sentiva il ragazzo più fortunato del mondo; e anche se John era esausto trovava sempre la forza di stare dietro a quel ragazzino iperattivo che gli riempiva le giornate, che rappresentava la luce dei suoi occhi e di quelli di Claudia. Rivedeva lei in Stiles, in qualsiasi cosa lui facesse. Avrebbe fatto qualsiasi cosa per suo figlio, qualsiasi cosa pur di proteggerlo. Cercavano sempre di proteggersi a vicenda. Il figlio faceva di tutto per proteggerlo dal sovrannaturale, e il padre cercava di nascondergli i casi a cui lavorava (perché sapeva che curioso come era si sarebbe sempre intromesso), e dai loro problemi economici, di cui Stiles sapeva tutto.

Stiles in tutti quegli anni aveva sempre avuto Scott al suo fianco. Anche con gli anni che passavano, non volevano mollarsi, neanche dopo quest'anno, l'ultimo di liceo, e Stiles aveva già un piano per questo. Avevano affrontato il sovrannaturale, avevano imparato a conviverci eppure in quell'ultimo mese si erano terribilmente divisi, in seguito a tutti gli eventi.
Nonostante questo nel momento del bisogno, nel momento in cui suo padre era in un letto di ospedale e lui era terrorizzato dal fatto di perderlo, Scott era lì, nonostante non gli avesse creduto qualche giorno prima e l'avesse lasciato solo. Sapevano entrambi che qualcosa si era spezzato e che avrebbero dovuto ricucire, che avrebbero dovuto chiarire prima o poi, ma in quel momento l'unico pensiero era quello di salvare il padre di Stiles.

Nessuno sapeva bene cosa gli stesse succedendo, tanto che si buttarono a capofitto dentro questa storia, come avevano fatto per tutte le cose che gli succedevano negli ultimi quattro anni.

Ogni volta che chiudeva gli occhi sentiva quelle tre parole che il padre gli aveva detto con tanto amore, e sperava con tutto se stesso di sentirsele dire ancora. Era seduto in quella sala d'attesa e non riusciva a fare altro che pensare che quel momento l'aveva già vissuto. Pregò che questa volta andasse in modo diverso perché in fondo erano solo loro; lui aveva solo suo padre, e suo padre aveva solo lui, ed erano sempre presenti l'uno per l'altro. Tant'è che suo padre aveva chiesto di lui tre volte prima di essere operato, nonostante stesse lottando contro qualcosa di più grande, pensava al figlio.

Dopo essere riusciti a trovare cosa lo stesse avvelenando, Stiles passò la serata con la testa appoggiata sul letto di John, aspettando che si svegliasse.
Quando sentì una mano sulla spalla si girò e vide suo padre che lo guardava con un sorriso e che con voce rassicurante gli disse "tranquillo Stiles, hai ancora me".



   
 
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