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Autore: Destinycantbechanged    17/01/2016    3 recensioni
C'è una parte del passato nella vita di Dean Winchester che l'uomo non sa lasciarsi alle spalle.
L'arrivo di Castiel, riesce però a cambiare e migliorare le cose.
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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C’era stato un tempo in cui Dean aveva smesso di girarsi le maniche della camicia e lasciare scoperti polsi e avambracci.
Troppi ricordi, troppi dolori, troppi incubi.
Era tutto troppo.
Poi un giorno arrivò Castiel nella sua vita e si sa, il destino è un gran bastardo, e quell’uomo aveva completamente rivoluzionato la sua esistenza.
Dean era tornato a galla, in superficie, respirava di nuovo.
La vita non sembrava più così tanto una puttana.
Ma questo non gli impediva però di dimenticare, di lasciarsi tutto alle spalle.
 
“Cos’è questa cicatrice qui, Dean? Come te la sei procurata?” disse un Castiel mentre gli accarezzava distrattamente il polso dopo aver fatto l’amore.
Dean si rabbuiò all’istante e strattonò il braccio di Castiel, alzandosi  bruscamente dal letto.
“Cas ogni tanto faresti bene a tener la bocca chiusa e aprirla soltanto quando la tieni vicino al mio uccello”.
Furono le ultime parole che disse Dean prima di raccogliere i suoi vestiti e lasciare Castiel da solo a letto.
Castiel non riuscì neanche ad offendersi, aveva capito che Dean nascondeva qualcosa, solo non pensava gli facesse così male.
 
---

Era l’estate del 2012 e Dean stava guidando la sua Impala in compagnia del fratello Sam.
Un camion, una svista e poi solo buio per tante settimane.


“Dean mi dispiace, tuo fratello non ce l’ha fatta”.
 
E Dean era rimasto solo, senza suo fratello, e con due cicatrici evidenti sulle braccia.
Avevano dovuto estrarlo dalla macchina e se non fosse stato per quell’intervento rapido sarebbe morto anche lui.
E Dean si interrogava spesso sul perché di quelle cicatrici. Alla fine aveva deciso che rappresentavano  il marchio che gli ricordava quanto la sua vita fosse diventata inutile e vuota.
 
---
 
“I miei fratelli hanno organizzato una cena di famiglia, mi farebbe piacere se venissi con me” aveva chiesto un giorno Castiel a Dean mentre bevevano un caffè al bar.
Dean non aveva sollevato lo sguardo dalla sua tazza, era in imbarazzo e soprattutto non sapeva come fare a dirgli di no, senza risultare – ancora – uno stronzo.
Beh, Dean Winchester era uno stronzo di prima classe, ma Castiel sapeva che era solo una maschera , un modo per nascondere le sue emozioni, per questo non lo forzava mai, e Dean  gliene era segretamente grato.
 
 
“Ho da fare Cas”
“Ci vediamo domani sera allora?”
“Va bene, passo io da te”
 
La sera dopo sul divano davanti la tv, Dean decise che era arrivato il momento di dire la verità a Castiel.


Senza dire nulla e senza guardare il compagno negli occhi, si sbottonò il polsino della camicia, rigirandosi la manica.
Poi sempre a testa bassa, iniziò a parlare.
“Quattro anni fa ho avuto un incidente in macchina. Ero in compagnia di mio fratello Sam. Ho distolto un attimo lo sguardo dalla strada e un camion ci è finito addosso. Sam è morto sul colpo, invece i paramedici sono riusciti a tirarmi fuori dalla macchina. Dopo due operazioni e una settimana di coma farmacologico, ero finalmente fuori pericolo. Adesso mi rimangono solo queste cicatrici a ricordarmi che sono un’idiota, un’idiota senza una famiglia.”


Castiel ascoltò in silenzio il racconto del suo compagno.
Poi si avvicinò a lui e gli prese delicatamente la mano.
Scorse nello sguardo di Dean il tacito consenso di poterle toccare.
Castiel le sfiorò e sentì Dean sussultare.
Poi si chinò sul polso e iniziò a baciarle delicatamente.
Dean non riuscì nemmeno a trattenere le lacrime ed era grato a Castiel - ancora una volta -  per non aver detto nulla, per non avergli detto  ‘non è vero, non sei un’idiota, non è colpa tua, non puoi continuare a vivere con questi incubi’.
 
Poi Dean l’abbracciò e in quel contatto gli stava esprimendo tutta la sua gratitudine.
Castiel ricambiò l’abbraccio, stringendolo quasi fino a togliergli il respiro.
 
“Ti amo Dean”
“Ti amo anche io Cas, sei la mia famiglia”.
   
 
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