Ciao a tutti!! Questa è la prima fan fiction che scrivo!! Ci tenevo in anticipo a ringraziare chiunque leggerà la storia!! Spero possa piacere a tutti quanti, perchè a me personalmente piace molto!! E' una ff su un universo alternativo, dove i protagonisti si ritrovono giovani!! So che esistono milioni di fan fiction di questo genere, ma volevo egualmente provare a dare la mia versione, con l'aggiunta di un nuovo personaggio che scoprirete con il susseguirsi dei capitoli!! Spero di avervi incuriosito un po' e vi auguro una buona lettura!!

C’era una volta

STOP

Inizio troppo fiabesco per i miei gusti, sembra aprire una favola o comunque un qualcosa che si sa finirà con il solito e vissero felici e contenti…ma credetemi…questa storia non è una favola come le altre…protagonisti, antagonista, personaggio aggiuntivo e un lieto finale. Beh per lo meno non del tutto uguale a quelle che la mia mamma mi leggeva da piccola e penso che anche voi abbiate sentito circa mille volte. E se vi dicessi che i protagonisti avranno molto più di un semplice antagonista e che questo antagonista fosse qualcuno contro cui non si può lottare? Sarebbe giusto cominciare una battaglia persa già in partenza? Che gusto c’è a sfidare qualcuno con la consapevolezza di vederla li che agita in alto il trofeo della vittoria, trofeo che tra l’altro vi umilia nel profondo. E se aggiungessi che questo antagonista è il destino stesso dei nostri protagonisti?? Bel dilemma vero? Come si fa a combattere contro la forza del destino? Come dicevo prima…una lotta persa prima ancora di avere inizio…perché?? Partiamo dal punto che non sappiamo neanche chi sia e dove sia questo presunto avversario, non abbiamo neppure la certezza che esisti realmente...l’unica cosa che sappiamo è che si chiama destino, e in realtà se ci riflettiamo su non sappiamo neppure se questo è il suo vero nome, perché non potrebbe chiamarsi Francesca o Giorgio? Chi lo dice che il suo nome è “Destino”? Nessuno, è una parola che si tramanda da secoli ma le sue origini sono ancora incerte, così come la sua stessa esistenza. Sappiamo solo che per noi rappresenta quella serie di avvenimenti che succedono nel bene o nel male, come se qualcuno li avesse già scritti in un grande libro, un libro invisibile ovviamente, altrimenti non sarebbe più un mistero. Quindi il destino potrebbe essere un uomo o comunque un essere vivente che si diverte a scrivere nelle pagine di un libro tutta la nostra vita, e noi siamo i personaggi che seguono questo percorso già prescritto, senza poterlo cambiare in nessun modo, anche perché non ne siamo neppure a conoscenza. Sarebbe bello avere questo libro nelle mani, aprirlo e cercare all’interno del’indice il nostro nome, e sapere cosa faremo tra un paio di giorni, chi diventeremo, se ci sposeremo, quanti figli avremo e tutte le domande che ci vengono solitamente in mente, ma alle quali nessuno può rispondere. Vista così sembra piuttosto deprimente, siamo solo dei pedoni, che percorrono un percorso già scelto da qualcun altro, che si diverte nel vederci in difficoltà davanti agli ostacoli che lui stesso ci pone,e che sa già come ci comporteremo di fronte a quest’ultimi. Ma se invece il destino non fosse una persona? se fosse invece un’idea alla quale dare la colpa di tutto quello che ci accade? Piuttosto cinico e allo stesso tempo semplice prendersela con qualcuno che non ci può rispondere e che deve prendersi le nostre critiche senza avere la possibilità di replicare. E così sono già abbastanza le righe scritte, senza aver trovato ancora la vera identità di “destino”, si perché noi lo chiamiamo così, e speriamo che si chiami così altrimenti potrebbe offendersi e farci succedere cose piuttosto sgradevoli, meglio non fare arrabbiare qualcuno che ha tra le mani i fili delle nostre esili vite, fili che possono volare via anche con un solo soffio. Ma il destino è anche quello che ci fa accadere cose belle, cose che non dimenticheremo mai nella vita, cose che ti rimangano impresse sulla pelle, come un marchio indelebile, che magari pensavamo non potessero accaderci e che invece ci ritroviamo davanti e gioiamo alla vista come dopo aver aperto un bel regalo fatto a natale. Come inizio è piuttosto dispersivo, partiamo da un argomento che non ha basi fisse, ma è come un oggetto posto su delle rotelle che può muoversi in più direzioni. Spesso però c’è chi non crede in questo concetto, e che lo reputano un’infantilità, potrebbe essere no? E se questa persona avesse vissuto qualcosa che gli avesse fatto perdere la speranza? Potrebbe essere questo il motivo per cui non si ha fiducia del destino, e si potrebbe per giunta arrivare ad odiarlo, e se questo odio fosse talmente tanto e non potendo essere riversato sulla causa, venisse riversato su tutti quelli che ci circondano? Eh si, è successo e ad una persona che conosco molto bene…