A Londra stavo fuggendo,finalmente,dalla mia vita,del mio paese,da lui….

.Inizio flashback. .

.Fine flashback. .

Guardavo fuori dall’oblo con gli occhi stanchi,per via delle troppe lacrime versate, durante il viaggio .Ma ormai ero arrivata. Mi sarei lasciata alle spalle la mia vecchia vita, quella vita che mi ha costretta a scappare .E ne avrei finalmente iniziata un’altra migliore..non potei fare a meno di sorridere per quest’affermazione…quante volte l’avevo ripetuta durante il viaggio?? .

Scesi dall’aereo, e frugai subito nella borsa per trovare i miei occhialoni,dovevo nascondere gli occhi gonfi .Sapevo che all’aeroporto sarebbe venuta Mara.Mia sorella. Lei, la figlia e sorella perfetta. -Impossibile,- le dicevo sempre- impossibile sei solo 3 anni più grande di me e sei cosi matura e posata ma come fai?-. .

E come promesso era lì. Con le braccia aperte e un sorrisone stampato in viso ad accogliermi. Sapevo che stava male per me,ma cercava sempre di aiutarmi,in ogni modo,come poteva. .

-Ciao -le dissi semplicemente.

- Hilary amore!- mi abbracciò teneramente, -Dai dimmi,com’è andato il viaggio?? sei stanca?,hai fame?- a volte sembrava davvero la mamma. .

Non potei non sorridere,e lo fece anche lei di rimando. –Mara,calma! Sto bene- mi accarezzò i capelli dolcemente.- non preoccuparti i posti in prima classe sono comodissimi, e soprattutto si mangia bene!- la rassicurai io. .

Guardai un po’ in giro e le dissi –dai andiamo siamo rimaste solo noi guarda.- si voltò e rispose –oddio si! Andiamo!- e scoppiammo a ridere. .

Stare con lei era sempre cosi rassicurante, quando ero piccola lei era una seconda mamma,nonostante la poca differenza d’età si prendeva cura di tutte e due,e io non potei far altro che amarla. .

Arrivammo nel parcheggio dell’aeroporto e non potei trattenere un fischio davanti la sua auto. .

-e questa?- sapevo che facendo la fotografa,per varie riviste famose e gettonate le faceva guadagnare parecchio denaro,ma non credevo che da sola potesse permettersi una simile auto. E poi lei non era mai stata una che adorava le auto.

–un ’Audi A4? E da quando sei una fanatica di auto tu?- ironizzai io. .

M’invitò a salire e mi disse –sorpresa eh??- .

-direi! Sei cambiata sorellina,molto!!- la sfottei io. Mi lanciò un’occhiataccia e con un sorrisetto rispose – è del mio capo scema!- .

La guardai di sbieco con aria maliziosa : -aah..del capo?? Un capo speciale se ti concede la sua auto!- calcai bene la parola speciale e risi .

s’imporporò e si affretto a dire: - Hilary piantala, avevo finito la benzina e si è offerto di prestarmi la sua!,- .

-Certo,certo,tutti cosi dicono!- sembravamo due ragazzine. .

Scosse la testa e mise in moto.. .

Guardai fuori dal finestrino e come spesso facevo rivolsi gli occhi al cielo, c’era il sole. Giornate cosi mi mettevano sempre di buono umore, insistevo sempre sul voler passeggiare sulla costa con i miei amici quando ero a Genova, mi persi in quei ricordi, nei pochi ricordi che mi facevano sempre sorridere, amavo i miei amici Laura,Matteo,Vanessa,Katia…e purtroppo ora non gli avrei rivisti per parecchio tempo . Ci eravamo promessi di restare in contatto,di non chiudere la nostra amicizia,nonostante volevo scappare via da lì. loro mi capivano,erano stati i miei punti di forza in quella brutta vicenda. .

-Hilary allora? che fai resti in macchina o scendi?- mi domandò Mara leggermente scocciata,forse era da tanto che mi chiamava,ma persa com’ero in quei ricordi non l’avevo sentita. .

-Scusa ero sovrappensiero- mi apprestai a scusarmi. .

-Non dirmi che pensi ancora a quello stronzo vero?- rispose Mara, forse senza pensarci,perche era lei stessa che non voleva parlassimo di lui. .

Vide il mio viso incupirsi e mi abbracciò. –Scusa che sciocca che sono .E solo che..- non la lasciai finire –non ti preoccupare,comunque no,stavo pensando ai miei amici,- e le sorrisi. .

-Bene, dai entriamo voglio sapere cosa ne pensi della casa!!- mi spinse davanti il portoncino tutta allegra. .

Mi preparai ad entrare nella mia nuova casa, dove avrei vissuto la mia nuova vita .