~~

Sono successe troppe cose per una sola giornata. Tante cose a cui è riuscito a non pensare troppo, finché c’è stato qualche movimento, finché è stato quel giorno stesso.
 
Ma ora è notte fonda, non c’è nessun rumore, nessuno che passi per il corridoio, e non riesce più a pensare ad altro che a quella ragazza …
Banale, aveva pensato; una semplice rivenditrice di rottami che il caso e l’incoscienza avevano messo in quella situazione. Così innocua che s’era levato la maschera: non era necessario – come aveva detto lei? Un mostro mascherato? Qualcosa di simile … -, così banale che bastava un uomo, semplicemente un giovane uomo a sapere cosa lei nascondesse, chi lei fosse … Una bambina sola e abbandonata, una ragazzina di tenaci illusioni …
“Di notte non riesci a dormire …”
Ah! Chi è adesso a non dormire? Sì, ne ha avute anche lui di notti insonni … Lo detesta, essere sveglio di notte a fissare il buio, ma l’idea di accendere una qualsiasi luce ora lo spaventa … Aveva avuto paura del buio da piccolo. Che ironia!
E detesta essere ferito e affidato alle cure di Hux.
Ma la convalescenza, la notte insonne, la mente che continua a tormentarsi pensando a lei gli sembrano avere una terribile dolcezza adesso.
“ … Han Solo … Lo vedi come il padre che non hai mai avuto … Ti avrebbe molto delusa …”
Potrebbe considerarsi orfano … No, non potrebbe. Deve essere come se anche lui non avesse mai avuto un padre …
Ma è così che deve andare: anche Luke Skywalker aveva voluto uccidere suo padre e Darth Vader pure aveva quasi ucciso suo figlio …
Ha concluso almeno questa faccenda, almeno una tra tante … è una certezza tra tutte quelle incertezze … paure …
“Tu hai paura di non diventare mai potente quanto Darth Vader!”
La frase risuona così chiara e improvvisa nella sua mente che quasi sussulta e per un attimo si sente bruciare la ferita sul volto.
Altro che innocua! Perché -dannazione- s’è tolto la maschera?! Ora non servirà più a nulla averla indosso con lei … Non l’ha mai ammesso nemmeno con sé stesso … paura di perdere ciò che ha conquistato, paura che non sarà mai un essere completo, di ritrovarsi sempre con parti di anima sparpagliati ad anni luce l’uno dall’altro … Il Lato Oscuro lo assembla, in qualche maniera …
E lei l’ha saputo con chiarezza, una tale chiarezza … Più di quanta ne abbia lui.
Quanta Forza in lei … è qualcosa che trasfigura tutto nella sua piccola persona: quei pensieri infantili, quelle patetiche emozioni, quel suo aspetto comune …
Quel viso non potrebbe mai più sembrargli banale.

Fosse giorno, ci fosse un qualunque suono dall’esterno, si direbbe che semplicemente la Forza in lei l’ha impressionato e ci crederebbe, gli basterebbe … Avesse avuto tempo per dirselo prima, ora starebbe dormendo.

Ma lei gli è resistita, lei ha visto dentro di lui, gli è sfuggita, l’ha battuto … E tutto questo l’ha fatto per …
Ha un brivido: forse è anche perché non ha accettato la sua guida al Lato Oscuro? E forse sarebbe lei a guidarlo …? Al solo pensiero ha la sensazione quasi fisica di finire in miliardi di schegge.
Ma la notte, la solitudine rendono dolcissima l’idea della mano di lei tesa , senza armi, e lo costringono a indugiare sul fugace desiderio di mutare il risentimento sul volto della ragazza in un sorriso … C’è spazio per un sorriso nel Lato Oscuro? …

Ah, no! È folle! S’è già concesso troppo. E non può, non può, non può permetterselo: Snoke lo saprebbe. Sarebbe umiliante!

Scatta a sedere e una fitta al fianco gli strappa un gemito.
Anche il dolore può aiutarlo a distrarsi da quelle sciocchezze.