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Autore: caitlyn_rawenswood    18/01/2016    0 recensioni
Mi chiedo ancora perché lo abbiano fatto, sai, senza nemmeno tentare di capire. Di conoscerti, magari. Non hanno affatto provato a pensare che, forse, potevi essere una brava ragazza, nonostante fossi più grande di me, e abitassi così lontano. Che, forse, quello che c’era tra di noi non era soltanto il frutto di una passeggera crisi adolescenziale, facilmente e necessariamente estirpabile per ricondurmi sulla retta via.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Non riesco nemmeno a contare tutte le volte in cui ti ho promesso che sarebbe andato tutto bene. O quelle in cui l’hai fatto tu, è lo stesso. Ho cancellato le nostre chilometriche conversazioni sui social, ho dovuto farlo. Perdonami, amore, ma non volevo rischiare che finissero in mani sbagliate.
Non ci è stato nemmeno concesso di dirci addio come si deve, hai visto? Eppure avrebbero dovuto almeno darci questa consolazione. Avrebbero dovuto fare tante cose, e l’unica che hanno fatto è stata proprio quella più vigliacca di tutte. Preoccuparsi era più che lecito, ma farlo al punto da eliminare il tuo numero dalla rubrica del mio cellulare è stato troppo. Come è stato troppo anche requisirmelo per quasi un mese, urlarmi contro, impedirmi di spiegare, senza impietosirsi nemmeno davanti alle mie lacrime. Come lo è stato comporre il tuo numero e chiamarti mentre io ero in un’altra stanza, per proibirti di avvicinarti di nuovo - seppur virtualmente - a me.
Mi chiedo ancora perché lo abbiano fatto, sai, senza nemmeno tentare di capire. Di conoscerti, magari. Non hanno affatto provato a pensare che, forse, potevi essere una brava ragazza, nonostante fossi più grande di me, e abitassi così lontano. Che, forse, quello che c’era tra di noi non era soltanto il frutto di una passeggera crisi adolescenziale, facilmente e necessariamente estirpabile per ricondurmi sulla retta via.
Ho sperato e pregato, più volte, di non essere costretta ad allontanarmi da te. Ho pianto, raggomitolata nel letto, e anche davanti a loro, loro che mi hanno strappata da te, ma non è servito a nulla, se non a causare altro dolore.
E mi chiedo se forse non ti abbia amata abbastanza, perché ho subito senza ribellarmi, senza quasi reagire. Troppo scioccata per capire che era tutto vero, che le persone che mi avevano messa al mondo mi stavano allontanando da te. E ho supplicato, oh, sapessi quanto l’ho fatto, di poter continuare a sentirti, ogni tanto. Per lettera, e-mail, messaggi, telefonate, qualsiasi cosa. Non potevo perderti così, da un giorno all’altro. E invece è successo.
E’ da tanto che non ho tue notizie, amore mio. Nemmeno dalle persone che conoscevamo entrambe. Avevo chiesto ad una di queste di farti gli auguri di compleanno da parte mia, ma tu non le hai mai risposto… Probabilmente hai cambiato numero, adesso, e non mi sarà più concesso nemmeno di sentire ogni tanto come stai.
Perché è dovuto accadere? Stavamo così bene insieme, lo diceva anche la mia migliore amica, lei era felice di vedermi stare con te…
E’ passato quasi un anno, lo sai? Un anno da quando ti ho persa. La nostra felicità è davvero durata così poco? Quel mese in cui andavo a letto con i tuoi “buonanotte, piccola” mi è sembrato durare un’infinità. E tutti i progetti che avevamo, sembra impossibile che siano sfumati così. Non mi sarei mai aspettata che potesse accadere una cosa del genere.
Per mesi non sono riuscita nemmeno ad ascoltare la nostra canzone. Quando partiva da sola, con la riproduzione casuale, la bloccavo di corsa. Mi faceva paura, le lacrime riprendevano a scendere e non sapevo cos’altro fare se non fuggire… Da te, da me stessa, da qualunque cosa mi ricordasse quei giorni che erano stati felici.
Adesso va un poco meglio. Riesco ad ascoltarla, la canzone, anche se la malinconia mi prende lo stesso. Lo faccio per paura di dimenticarti, non avendo altro a cui aggrapparmi per ricordare. E’ anche per questo che voglio scrivere quello che hai significato per me. Non voglio rischiare di perdere tutto. Verba volant, scripta manent, come dicevano i latini che entrambe abbiamo studiato al liceo. E non voglio che tu sia stata solo una fase, per me.
Sai, credo di essermi innamorata di un’altra persona. Non so esattamente cosa lei provi per me, ma so che la aspetterei anche per anni, se dovesse essere necessario. Proprio come tu eri disposta a fare per me.
Un po’ mi sento in colpa. Ho paura che sia come tradirti. Ma la vita continua, e non posso restare ferma qui, no? Anche tu dovrai andare avanti, rifarti una vita… Senza di me.
Il mio rammarico più grande è quello di non poter tenere fede alle promesse che ti ho fatto. Per me le promesse sono sacre, valgono più di ogni altra cosa. Ma ero innamorata, e lo sai, l’amore porta a promettere di tutto… Allora non sapevo cosa sarebbe successo, non immaginavo che ti avrei persa.
Mi dispiace così tanto, amore, di non averti mai sussurrato “ti amo” in un orecchio, di non averti mai abbracciato, o almeno sorriso dal vivo, e non solo tramite skype. Mi dispiace che non potrai mai leggere questo che sto scrivendo, né vedere i miei occhi piangere mentre lo faccio, dicendoti addio per sempre. Volevi che restassimo amiche, lo volevo anch’io, ma il Fato ci è avverso. L’unico pensiero che, seppur flebile, ancora manda un alito di speranza, è quello che forse un giorno, in futuro, potrò incontrarti, anche una volta sola, anche per dirti soltanto quanto ti ho amata. E’ tutto ciò che ormai riesce a consolarmi.
Perdonami, amore mio.
Perdonami, e dimenticami, se potrai.
   
 
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