Il cuscino è morbido al tuo tatto, lo senti, morbido e vellutato.
Premi e premi sempre più finché la vita non lo abbandona, finché le sue braccia non smettono di muoversi, premi ancora più forte mentre le lacrime cadono dai tuoi occhi gonfi e stanchi, rossi per tutte le volte in cui hai pianto, Daenerys nata dalla tempesta.
Alla fine crolli, lasci cadere il cuscino e ti accucci contro il suo corpo ormai privo di vita, solo un involucro, nulla di più.
Il tuo Drogo è morto e sei stata tu ad ucciderlo, tu hai premuto quel cuscino ma sai anche il perché.
Hai pagato un caro prezzo affinché lui vivesse, quel prezzo è stato Rhaego e non passa istante in cui tu non ti maledica per ciò che hai fatto, Rhaego per la vita di Drogo.
Ma quale vita poi? Drogo non era più l’uomo che tu avevi imparato ad amare, non era più nemmeno in grado di cavalcare, lui che in sella ci avrebbe pure dormito.
Le campanelle dei suoi lunghi capelli non suonavano più nel vento, le sue braccia un tempo forti, ricadevano a terra come peso morto.
Ti stringi ancora più forte a lui, sai che presto dovrai dirgli addio, sai che presto dovrai bruciare il suo corpo e lasciarlo andare dal Grande Stallone, ma sai anche che qualcun altro pagherà per ciò che ti ha fatto, Mirri Maz Duur brucerà tra le fiamme assieme al tuo Drogo.
I capelli neri gli ricadono sul petto, sono così lunghi, sai che mai nessuno è riuscito a battere Khal Drogo, nessuno tranne Mirri Maz Duur e i suoi incantesimi che te lo hanno strappato via, così come ti hanno strappato via tuo figlio Rhaego prima ancora che vedesse la luce.
Poggi la mano sul tuo ventre ancora gonfio, la stessa mano che centinaia di volte aveva accarezzato la creatura dentro di te, ma la maegi ti ha maledetta, sai che non potrai mai più avere figli, ma anche se potessi, non ne vorresti, non da un uomo che non sia il tuo sole-e-stelle.
Ti sembra di sentire la sua voce che ti chiama ma non è possibile, questo lo sai, i morti non parlano Daenerys, sangue del drago.
Chiudi gli occhi e resti con lui, stretta contro il suo petto dove il cuore ormai non batte più.