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Autore: Rogues    15/03/2009    4 recensioni
Aiolia cerca un modo per dichiararsi a Shaka, ma quello a cui giunge non è esattamente il più semplice... Se solo avesse dato retta a Mu
Genere: Parodia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Aries Mu, Eagle Marin, Leo Aiolia, Virgo Shaka
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Bastava Dirlo


"Mi auguro che tu stia scherzando! Non posso andare da lui e dichiararmi... Sarebbe inappropriato"
Il cavaliere del leone continuava a camminare su e giù per la stanza, mentre uno sfinito Mu cercava di far ragionare l'impulsivo amico
"Fammi capire: dichiararsi è inappropriato, però farlo ingelosire non solo è appropriato, ma è anche più semplice, giusto? Ti prego, correggimi se sbaglio"
"Esatto! Devo solo capire come fare" sussurrò l'altro, pensieroso.
Il silenzio regnò sovrano per qualche minuto, Mu continuava a fissare il suo compagno di battaglie e credette di sentire il rumore degli ingranaggi, in movimento, del suo cervello...
"Ci sono!" Aiola interruppe il suo ciondolante andirivieni e si voltò verso l'altro cavaliere
"Mu, ho un'idea: chiederò a Marin di venire a cena con me. Quale modo migliore per far ingelosire Shaka!"
"Sì, Marin... Sai che ha un debole per te, vero? Pensi di raccontarle la verità per convincerla?"
"Naaaaa, non ce ne sarà bisogno. Sarà una tranquilla cena tra amici" sorrise il custode della quinta casa quasi convinto delle sue parole... quasi.
"Se lo dici tu. Eeee come pensi che questo possa far ingelosire Shaka?" rispose perplesso l'altro
"Beh ... vediamo ... ecco ... Sarà compito tuo portarlo nel nostro stesso ristorante!"
"Aiolia, ti prego ragi..."
"Sì sì" lo interruppe il machiavellico leone "Lo inviterai a cena ed accidentalmente noterete me e Marin" concluse battendosi una mano sul petto, soddisfatto del proprio piano.
Mu sospirò profondamente prima di riportare l'amico alla realtà
"Poniamo il caso che il piano riesca, in che modo questo dovrebbe portare ad un vostro avvicinamento? Te lo ripeto, basterebbe dirglielo"
Sembrava che le sue parole avessero sortito l'effetto desiderato, pareva quasi che qualche neurone fosse lì lì per attivarsi... Ed invece no.
"Potresti aver ragione, ma facciamo come ho detto e vediamo come va." Detto ciò, Aiolia salutò il rassegnato cavaliere dell'ariete e si avviò verso la quinta casa.
"Ma sì, vediamo come va" rispose Mu lasciandosi cadere pesantemente sulla sedia, ormai privo di ogni forza.

RISTORANTE-24 ORE DOPO

"Spero che ti piaccia questo posto" sorrise il cavaliere della quinta casa tutto tirato a lucido per il fatidico incontro... Non con Marin, naturalmente.
La camicia bianca e la giacca nera gli conferivano un'aria elegante e seria stemperata da un paio di jeans che rendevano il tutto più casual.
La sua ospite, non avendo la benchè minima idea di quanto stesse accadendo, indossava un vestito nero che, nonostante la lunghezza, non abbondava certo in stoffa. Mancavano pezzi davanti e dientro, per non parlare del chilometrico spacco
"Sì, molto carino" rispose questa, continuando a sorridere.
Non aveva smesso un attimo di farlo. Aiolia, ormai, era quasi certo che si trattasse di una paresi.
"Mi fa piacere. Mi auguro che si mangi altrettanto bene"
"Come, non ci sei mai stato?"chiese sorpresa la commensale
"A dire il vero no. Non essendo esperto di ristoranti, l'ho cercato sulle pagine gialle"
"Ahahahahah.... pagine gialle... ahahahah... O Aiolia, sei incorregibile" rispose la sacerdotessa sporgendosi in avanti per dargli un buffetto sulla guancia, rimanendo sospesa a mezz'aria
"Allora, ti piace il mio vestito?" aggiunse con fare sensuale
"Sì, bellissimo" ridacchio imbarazzato l'altro "Bene... Ordiniamo?" sorrise e si mise in salvo nascondendo il viso dietro il menù.

20 MINUTI DOPO

Il cavaliere del leone continuava a fissare attentamente la porta d'ingresso maledicendo Mu per non essere ancora arrivato. Dove diavolo era finito?!
"Allora, siete pronti per ordinare?"
La voce del cameriere lo riportò alla realtà
"Sì" sorrise al suo interlocutore "Tu, Marin, sei pronta?"
"Io ... sono sempre pronta" sussurrò questa, zelante, sbattendo le palpebre in modo quasi convulso
"Ne sono felice. Dunque, cosa desideri?"
"Te!" Notando lo sguardo sconvolto dei due uomini si affrettò prontamente a correggersi "Intendo dire che prenderò quello che prenderai tu" detto questo ricominciò a sorridere mentre un impacciato Aiolia ordinava gli antipasti, ricominciando a maledire Mu per il ritardo
"Aiolia, come mai continui a guardare l'ingresso?" chiese stizzita la sacerdotessa
"Ni... niente, sono affascinato dall'arco a tutto sesto che sovrasta la porta. Davvero benfatto, non trovi?" sorrise e cercò di distogliere lo sguardo
"Bellissimo" tagliò corto la ragazza "Maaaaa dimmi, come mai ci hai messo così tanto ad invitarmi? Sei un timidone o forse non ti piaccio?"disse falsamente imbronciata cercando di afferrare la mano del povero cavaliere, che la ritrasse alla velocità della luce
"Sono un timidone" disse nervosamente per giustificare il suo gesto
"Non preoccuparti micione, dopo stasera non sarai più tanto timido"
Si sporse nuovamente in avanti tentando di catturare le labbra del "timido micione".
"Buonasera, disturbiamo forse?" giunse miracolosa una voce alle spalle dello spaurito custode della quinta casa
"Mu! Shaka!" fu l'accalorata reazione di questo
"Sì!" fu la secca risposta dell'altra "Ahahahah... ahahahah... Scherzavo... ahahahah... Buonasera a voi, Mu, Shaka" aggiunse di fronte agli impietriti presenti
"Salve ad entrambi" fu il commento dell'impassibile cavaliere della vergine
"Il ristorante è al completo e stavamo quasi per andar via quando vi abbiamo visti. Ci stavamo chiedendo se per caso non fosse un problema sederci qui con voi" sussurrò intimorito Mu mentre si faceva scudo con il corpo di Shaka che sembrava non interessato nè alla conversazione, nè alla cena
"Ragazzi... ahahahah... ahahahah... Siete così simpatici. Sì, dei simpatici burloni" intervenne Marin con una risata sinistra
"Vi prego... Vi prego, unitevi a noi" fu così che un supplicante Aiolia afferrò il braccio del cavaliere dell'ariete senza alcuna intenzione di lasciarlo andare "Non ammetto un no e nemmeno la mia ospite. Non è vero?"
"Ahahah... Ma no, sentitevi pure liberi rifiutare, non mi offenderò di certo ahahah" la risata della pacifica sacerdotessa risuonò in tutto il locale.
"Beh, dato che insistete, rimarremo qui" aggiunse perentoriamente l'uomo più vicino ad Athena prendendo posto, seguito dall'amico.
"Che gioia! E ditemi, cosa ci fate insieme, in giro, voi due? Non dovreste essere al Grande Tempio?"
"Non era necessaria la nostra presenza lì. Piuttosto tu, Marin, non dovresti essere con le altre sacerdotesse?"
"O Shaka, che tenero sei. No, nemmeno per me era necessario rimanere con loro e poi non potevo dir di no ad un così galante invito da parte di Aiolia..."e si voltò, ammiccando, rivolta al responsabile del galante invito
"Capisco" annuì il cavaliere della sesta casa
"Cos'avete ordinato di buono?" cercò di sviare il discorso Mu
"Avevamo appena ordinato degli ant...."
"Non mi è chiaro come mai, ad un così galante invito a cena, tu abbia risposto decidendo di non indossare nulla di altrettanto galante" intervenne Shaka interrompendo il suo vicino di casa.
"Ahahaha... ahahah... Non si direbbe, ma sei davvero spiritoso... Al tuo amico è piaciuto molto, vero caro?"
Preso in causa Aiolia cercò di rispondere, ma non ne ebbe la possibilità.
"Naturale, è di un cavaliere di Athena che stiamo parlando. Non è una nostra prerogativa essere sgarbati... Se solo si potesse dire lo stesso delle sacerdotesse..."
"Ecco i vostri antipasti" disse il cameriere interrompendo il, non più tanto serafico, custode della sesta casa
"Grazie mille. Ragazzi, dato che non avete ancora ordinato potete mangiare con me"
"Te ne sono grato Aiolia, ma noi..."
"Mu, mi spiace che tu non abbia appetito. Io accetterò volentieri l'invito del nostro compagno" e con ciò si avvicinò all'inerme Aiolia
"No, non posso permetterlo! Io mangerò con Aiolia e voi potrete mangiare la mia porzione" sopraggiunse l'inaspettata offerta di una sempre più stressata Marin
"Non posso accettare" fu la replica del santo della vergine
"Sì che puoi"
"No, sono spiacente, non posso"
"Sì, invece"
"Purtroppo no"
"Certo che sì"
"Ho già detto che non è possibile"
"Io dico di sì"
"Ora basta!" Mu interruppe l'animata discussione "Shaka, sei un cavaliere di Athena! Marin, tu sei una sacerdotessa! Vi prego di comportarvi come tali o, quantomeno, come persone civili"
"Mu, con tutto il rispetto, non sono faccende che ti riguardano"
"Ha ragione lei, restane fuori"
"Ragazzi, vi prego, rimaniamo calmi" fu il timido tentativo del santo del leone
"Aiolia! Stanno rovinando il nostro appuntamento. E' il caso che vadano via"
"Marin, ti prego, sai che questo non è possibile nè giusto"
"Ah! Invece è giusto che si intromettano nella nostra relazione... Scegli, o me o loro"
Lo sguardo di tutti i presenti si volse verso il destinatario della domanda
"In primo luogo la nostra relazione è di semplice amicizia e non vedo come possa essere interrotta da altri amici. In secondo luogo, se mi poni di fronte ad una scelta, è inevitabile che questa ricada su di loro. Mi dispiace Marin" disse risoluto Aiolia
"AMICIZIAAAAA???!! SCEGLI LORO???!! MA TU AMI MEEEEE!!!"
"Sono desolato, ma il mio cuore appartiene ad un'altra persona, volevo solo farla ingelosire e ti chiedo scusa per questo. Sono stato vile con te." ammise rivolgendosi prima alla sua interlocutrice e successivamente al cavaliere della sesta casa
"Ahahahah, sei spiacente? Ahahah... Lascia che ti consigli che uso fare delle tue scuse" consiglio accompagnato da un sonoro schiaffo al cavaliere del leone e da una tuonante uscita di scena
Ripresosi dall'accidentale impatto con la mano della furiosa "donnina dai rossi capelli", Aiolia si rivolse ad i suoi compagni
"Ragazzi, mi dispiace per quanto accaduto. Vi chiedo perdono"
"Non preoccuparti" sorrise sinceramente Mu
"Già, non preoccuparti. Dicevi che il tuo cuore appartiene ad un'altra persona, la conosciamo?" sollecitò inaspettatamente Shaka
"Sì, forse avrei dovuto seguire il consiglio di Mu. Shaka, quella persona ... ecco, come dire ... potrebbe ... potresti, anzi... Sei tu. Non avevo il coraggio di dirlo pensando che potessi respig..."
Ma il suo farfugliante discorso fu interrotto dalle calde labbra dell'uomo accanto a lui, sotto lo sguardo divertito del cavaliere della prima casa
"E' così anche per me. Ci ho messo un pò a capirlo e stasera è stato il culmine, però sarebbe stato sufficiente dirmelo" replicò il neo-Buddha interrompendo il bacio
"Visto Aiolia, proprio come avevo "profetizzato"... Bastava dirlo!" aggiunse Mu dando una calorosa pacca ad entrambi i suoi amici, lieto per il felice epilogo della tormentata vicenda.





Questa è la mia prima fanfiction, mi auguro che sia di vostro gradimento. Pur essendo superfluo dirlo,commentate liberamente e sinceramente e grazie a tutti in anticipo :)

  
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