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Autore: LovelyKitty05    20/01/2016    1 recensioni
Jiminxyou
Cosa succede se ti innamori del tuo migliore amico?
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Park Jimin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I fell in love with my bestfriend

 

 

Era una delle solite noiose giornate di scuola, una di quelle impegnate tutte di colpo dopo un lungo
letargo. Eri una studentessa modello ma ciò non toglie che studiare a te non piacesse poi così tanto.
Eri una ragazza solare anche se a volte timida ed impacciata, eri molto volenterosa, ti facevi voler
bene e, cosa più importante, avevi gli amici più speciali che si possano desiderare. E Jimin era uno
di questi, anzi, lui era il tuo migliore amico da una vita. Eh sì, vi conoscevate da molto, tu eri stata
adottata dai tuoi zii dopo aver tragicamente perso i tuoi genitori e lui era stato il tuo sostegno. Jimin
è il ragazzo della porta accanto, una persona dolce, sensibile e disponibile... eh già, eri proprio cotta
di lui, devi ammetterlo, ma chi non lo era? Dopotutto era solo il ragazzo più popolare della scuola,
con una voce incantevole, un fisico da paura e un’aria da duro solo in apparenza perché tu sapevi
bene quale era la sua vera natura: un tenero orsetto di peluche!!
Comunque questa era decisamente una giornata no, eri nervosa per via dello studio, di alcuni esami
extracurricolari importanti da dare, a causa di questo tempo uggioso che ti metteva un tristezza
assoluta, senza contare il fatto che avevi pure il ciclo e un insana voglia di cioccolato che in casa
ovviamente non avevi. Insomma, ne avevi per tutti. Per aggiungere un altro ingrediente, Jimin,
preoccupato per te, non faceva altro che chiamare e prontamente gli sbattevi il telefono in faccia.
Continuò così per tutto il giorno, e fu così che passasti tutto il sabato sera: bello, no, che dite, una
favola proprio!
Il giorno dopo ti svegliasti più tranquilla, però, nonostante fosse domenica, sarebbe stata la
medesima solfa del giorno prima, così cominciasti a studiare, ma verso le 15 venisti interrotta da un
continuo bussare alla porta. I tuoi erano andati a passare il fine settimana al mare da alcuni amici e
casa era libera, oltre a te nessun altro. Vai ad aprire concedendoti una pausa e chi ti si para davanti?
Il tuo migliore amico, venuto prontamente in tuo soccorso. Eri felice di vederlo dopotutto.
“Ah, Jimin sei tu… cosa fai qui? Non ho molto tempo: devo studiare e fare un sacco di cose e
sto impazzendo, non posso proprio fermarmi” dicesti tutta di fretta, sperando di togliertelo dai
piedi.
“Non preoccuparti ____ah, lo immaginavo da come ignoravi le mie chiamate e sono venuto a
portarti una cosa per... addolcire, diciamo, la tua giornata” disse con un sorrisone a 32 denti.
Già a vedere te la mia giornata diventa meno pesante, pensasti.
“Ecco qua... se non sbaglio dovresti essere in quel periodo del mese e so bene quanto la tua
voglia di cioccolato aumenti... spero basti!! Ho praticamente svuotato la fabbrica di Willy
Wonka solo per te”.
“Eh, mamma mia, esagerato adesso!! Ti ringrazio molto! Sei la mia salvezza in effetti… mi
dispiace molto per ieri, per averti trattato così male... Certo, che tu sappia quando ho il ciclo
mi spaventa assai, ma ciò passa in secondo piano dal momento che io ho un estremo bisogno
di tutto quell’oro dolcissimo” esclamasti con gli occhi a cuore e cominciasti a preparare la
cioccolata per entrambi.
“Ecco qua, cioccolata fumante con panna montata e per te con della polvere di cacao extra sopra,
caro mio” e porgesti la tazza a Jimin.
“Certo che studi troppo, almeno per oggi fammi un favore, chiudi quei maledetti libri e
divertiamoci un po’… e siccome so già che mi risponderai di sì, ho preso qualche film a noleggio e
dei popcorn. Allora, che ne dici?”
“E invece ti dico di no. Devo assolutamente passare questi esami, per me sono vitali” lo smontasti
dal suo entusiasmo.
“Bla bla bla, lo so, lo so, però guardati per favore, sei da raccogliere col cucchiaino.” Sbuffò.
“Girati un momento, dai che ti faccio un massaggio” concluse.
Rassegnata dalla sua testardaggine ti girasti e sentisti le sue mani sulle tue spalle che ti massaggiavano
dolcemente, ma con una certa energia e sentisti pian piano la tua muscolatura stendersi e rilassarsi...
accidenti, ne avevi proprio bisogno! Gemesti leggermente per quella fantastica sensazione.
“A quanto pare avevo ragione, avevi decisamente bisogno di una pausa per ritornare in forze...
allora, ancora un no il tuo? Ti conosco troppo bene, solamente la tua bocca dice no; il resto
sembra d’accordo con me” esclamò divertito, sapendo di aver vinto.
“E va bene!” esclamasti, “Che film hai noleggiato?”.
“I Minion ovviamente! Che c’è di meglio per lasciar andare la tristezza e le brutte sensazioni?”.
Erano le cinque del pomeriggio ed eravate sdraiati uno accanto all’altra sul divano. Eri talmente rilassata
che ti addormentasti poggiando la testa sulla sua spalla. Se ne accorse e, cercando di non svegliarti, ti
distese sul divano, ti coprì con una coperta e cominciò a fissare il tuo volto angelico e tutto il tuo essere
avvolto tra le braccia di Morfeo.
Dormisti un paio d’ore quando, verso ora di cena, ti svegliasti e senti del chiasso provenire dalla cucina.
“Oddio, scusami, non volevo svegliarti, volevo preparare la cena, ma a quanto pare l’unica cosa
che sono stato in grado di fare è svegliare te” disse mortificato.
“Sei stato molto carino e mi dispiace molto, sono mortificata, non avrei dovuto addormentarmi
così” ti scusasti.
“Ah, ma figurati, ne avevi bisogno. Non preoccuparti, eri molto carina mentre dormivi, sai”.
Tu arrossisti; lui se ne accorse e sorrise.
“Dai, lascia che prepari io la nostra cena, altrimenti per te dovremmo ordinare qualcosa
d’asporto”.
La cena fu in tavola e iniziaste a mangiare e a chiacchierare del più e del meno come fanno due buoni
amici. Una volta finito a te toccò lavare e a lui sistemare.
All’improvviso, mentre tu stavi lavando i piatti e Jimin stava finendo di sistemare la sala da pranzo,
sentisti una fitta al bassoventre che ti fece scivolare di mano il piatto che finì a terra e si ruppe.
Jimin, preoccupato, entrò in cucina per trovare un piatto rotto e tu che ti reggevi a fatica in piedi e ti
massaggiavi la pancia.
“Tutto ok? Cosa è successo?” chiese preoccupato.
“Ma no, niente, ho solo avuto un crampo improvviso e il piatto mi è scivolato”.
“Ma va tutto bene ora? Ti fa male?” notasti la preoccupazione nella sua voce e questo ti scaldò il
cuore e sorridesti.
“Un po’, ma tranquillo, passerà subito” rispondesti tranquillizzandolo.
Jimin allora si avvicinò a te, spostò la tua mano dal tuo ventre, la sostituì con la sua e iniziò a
massaggiare al posto tuo. Le sue mani erano così calde, piacevoli e delicate. Ti piaceva questo contatto,
e nel mentre lo fissavi di quando in quando, cercando di non farti notare più del dovuto, ti mordicchiasti
un po’ il labbro inferiore e arrossisti.
Jimin se ne accorse, ti guardò, e in un secondo sentisti le sue labbra soffici sulle tue. Un bacio dolce,
delicato e premuroso.
Ti staccasti e sospirasti “E questo cosa significa?”
“Mi sembra evidente! Ho sempre provato qualcosa di estremamente forte per te che senza dubbio
va oltre l’amicizia, solo che non ho mai avuto il coraggio di dirtelo e sinceramente non so il perché
lo abbia fatto proprio ora” ammise imbarazzato.
Lo guardasti incredula, “possibile?!” pensasti... Stavolta prendesti tu l’iniziativa senza pensarci su
troppo e lo baciasti.
“Allora da questo presumo che lo stesso valga anche per te” sogghignò trionfante.
Annuisti e mentre stavate per congiungere di nuovo le vostre labbra sentisti un altro crampo intenso,
perdesti l’equilibrio e cadesti su di lui che ti afferrò prontamente.
“Eh no! Basta per oggi! Vai a nanna subito, non dovresti strafare in questo momento, sei più
esposta a cose del genere, svenimenti eccetera… quindi niente ma e via a nanna” concluse.
Obbedisti perché non avevi proprio voglia di discutere e ti lasciasti portare in braccio in camera tua,
dove ti adagiò con cura sul letto e ti coprì. Ti diede un bacio e scese di nuovo.
Dopo circa dieci minuti tornò su con del tè caldo ai frutti rossi.
“Bevi questo, mia mamma lo fa spesso quando mia sorella ha i crampi e la fa star un po’ meglio”.
“Grazie” e lo bevesti tutto, dopodiché ti stendesti di nuovo. Jimin si alzò per portare giù la tazza e
lasciarti dormire, ma prontamente lo fermasti afferrandolo per la maglia.
“C’è qualche problema?” chiese.
“Posso chiederti un favore? R-resta... resta con me!” balbettasti.
I suoi occhi profondi ti guardano con premura.
Annuì e si stese di fianco a te.
“Posso chiederti un’altra cosa?” continuasti.
“Tutto per la mi principessa!”.
“Ti dispiace massaggiare ancora il mio pancino?” chiedesti imbarazzata e arrossendo più che mai in
vita tua per le troppe richieste.
Lui sorrise perché eri troppo tenera.
Appoggiò la mano delicatamente cercando di non premere troppo e iniziò a fare piccoli movimenti
circolari.
“Così va meglio?” chiese. Annuisti e lui continuò a massaggiare.
“Jimin... potresti cantarmi anche una ninna nanna?” chiedesti con un piccolo aeygo che lo fece
andare fuori di testa.
“Ma certamente” e cominciò a sussurrare al tuo orecchio una melodia incantevole.
Ti baciò delicatamente sulla fronte, chiudesti gli occhi e ti abbandonasti tra le braccia di questo ragazzo
da sogno o da questo sogno di ragazzo… fate un po’ voi insomma... e raggiungesti dreamland
dolcemente cullata da Jimin.
FINE

   
 
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