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Autore: Elenie87    20/01/2016    10 recensioni
Inuyasha e Kagome: migliore amici da sempre, crescono insieme uniti da un legame unico. Ma può, dietro questo legame, nascondersi solo l'amicizia? Amore ed Amicizia, a volte, sono divisi solo da un velo sottile.
***Tratto dalla storia***
-E-ehi no, Kagome, non piangere! Li ho mandati via, no?-
-Ma loro torneranno- mormorò lei triste.
-Tsk! Non importa! Io ti proteggerò!-
-Davvero?
-Certo! Sarò il tuo cavaliere! Con me non sarai mai in pericolo, come una vera principessa! Te lo prometto-
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome | Coppie: Inuyasha/Kagome
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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MIGLIORI AMICI E POI...
 
 
 
Non temere il drago
Fermerò il suo fuoco
Niente può colpirti dietro questo scudo
Lotterò con forza contro tutto il male
E quando cadrò tu non disperare
Per te io mi rialzerò
 
 
Scuola elementare - 1996
 
 
-Kagome la quattrocchi, Kagome la quattrocchi!-
-Smettetela! Lasciatemi stare!- urlò una bambina rannicchiata a terra, con degli enormi occhi castani pieni di lacrime, coprendosi il viso con le braccia. Tirò su col naso, mentre quattro bambini della sua classe le giravano attorno prendendola in giro per i grossi occhiali che era costretta ad indossare.
-Non sono una quattrocchi- mormorò ancora tra le lacrime.
-Sì, invece!-  rispose Yuu, il capetto del gruppo, puntandole un dito addosso.
-Ehi, voi! Lasciatela stare, stupidi!- intimò una voce alle loro spalle, facendoli voltare.
Kagome sbirciò togliendosi le braccia da davanti al volto.
Tirò su ancora col naso, mentre un bel sorriso illuminò il suo volto alla vista del suo unico e grande amico.
-Inuyasha!-
-E tu che vuoi! Non sono affari tuoi, babbeo- rispose il capogruppo dei bulletti.
-Lo sono, se prendete in giro la mia amica! Smammate!- ordinò lanciando uno sguardo di fuoco, frapponendosi tra loro e Kagome.
-Tsk! Per questa volta hai vinto. Andiamo, ragazzi- borbottò Yuu, facendo segno con la testa di allontanarsi.
Kagome guardò Inuyasha riconoscente.
Il bambino era il suo vicino di casa ed erano cresciuti insieme. Le loro madri erano amiche e li avevano iscritti nella stessa scuola elementare, purtroppo però non erano finiti in classe assieme.
Inuyasha era molto carino. Portava i capelli lunghi sino alla schiena, neri come la notte e gli occhi erano altrettanto scuri ma con misteriose pagliuzze violette che conferivano al suo sguardo un non so che di magnetico.
-Grazie, Inu-chan- mormorò Kagome.
-Stai bene? E non chiamarmi Inu-chan, lo sai che non lo sopporto-  disse accucciandosi di fronte a lei.
Gli occhioni di Kagome si riempirono nuovamente di lacrime.
-Loro mi prendono in giro...perchè porto gli occhiali- bisbigliò.
Il cuore di Inuyasha iniziò a battere forte nel notare che l'amica stava per mettersi a piangere. Gli faceva sempre un effetto strano, i suoi occhi colmi di lacrime gli causavano il panico.
-E-ehi no, Kagome, non piangere! Li ho mandati via, no?- balbettò nel tentare di calmarla.
-Ma loro torneranno- mormorò lei triste.
-Tsk! Non importa! Io ti proteggerò!- esultò battendosi un pugno sul petto.
Kagome alzò il volto di scatto sgranando gli occhi.
-Davvero?- chiese stupita.
Inuyasha annuì.
-Certo! Sarò il tuo cavaliere! Con me non sarai mai in pericolo, come una vera principessa! Te lo prometto-
Timido con il battito d'ali di una farfalla sulle labbra di Kagome nacque un bellissimo sorriso.
Ad Inuyasha quasi parve che il viso della bambina si illuminasse dalla gioia.
-Oh, grazie Inu-chan!- urlò lei buttandosi tra le sue braccia, facendolo cadere all'indietro.
-E-ehi scema, alzati! Mi fai male!-
Ma l'amica non l'ascoltò e rimase abbracciata al suo cavaliere dalle gote rosse.
 
 
 
Io sono un guerriero e troverò le forze
Lungo il tuo cammino
Sarò al tuo fianco mentre
Ti darò riparo contro le tempeste
E ti terrò per mano per scaldarti sempre
 
 
 
Scuola media - 2005
 
 
Kagome sbattè la testa sul banco con un mugugno di disperazione.
-Che hai?- le chiese la sua compagna, nonché migliore amica Sango.
-C'è che sono single e non piaccio a nessuno, ecco che c'è. Come potrà mai interessarsi un ragazzo ad uno scorfano con gli occhiali come due fondi di bottiglia e l'apparecchio ai denti?- disse con voce disperata.
Sango fece una risatina, abbassandosi verso di lei.
-Andiamo, Kagome, ci passano un sacco di ragazze della nostra età. Ma poi arriva il momento in cui l'apparecchio si toglie e gli occhiali vengono sostituiti dalle lenti a contatto. Vedrai che sarai bellissima-
Kagome sbuffò tirandosi seduta.
-Già, ma intanto morirò zitella- borbottò alzando lo sguardo verso il suo migliore amico, che stava entrando in classe in quel momento.
Crescendo era diventato ancora più carino, tutte le ragazze della scuola facevano la fila per uscire con lui.
-Non dire assurdità. A proposito, stasera c'è l'inaugurazione di quel nuovo locale, il Midoriko, vieni?- domandò Sango.
-Oh, è vero. Beh, sì, posso fare un salto... ma sai che ho il coprifuoco alle dieci e mezza. Se non torno per quell'ora mio nonno mi esorcizza- disse con un sospiro esasperato.
-Sì, lo sò, l'importante è che tu venga a divertirti almeno per un paio d'ore. Poi ti porterà a casa Inuyasha, come sempre-
A sentire il nome dell'amico gli occhi si incupirono e scosse la testa.
-No, questa sera non intendo disturbarlo, esce con una nuova conquista. Una tale Kyoko, mi sembra-
Sango rise, poi voltandosi verso Inuyasha si accorse che il ragazzo veniva verso di loro.
-Certo che è proprio un rubacuori-
-Già, ma non capisco come faccia a piacere così tanto alle ragazze. Sarà anche carino ma è proprio pestifero... a volte anche un grande idiota- aggiunse gonfiando le guance.
-Chi sarebbe l'idiota?!- sbottò la voce del diretto interessato.
Kagome trasalì poi alzò lo sguardo incontrando i profondi occhi scuri dell'amico.
-Tu!- rispose con un piccolo ghigno.
-Ah, si?- sibilò Inuyasha incrociando le braccia al petto, fissandola con uno sguardo inceneritore.
Kagome deglutì ed annuì.
-Sì, ed aggiungerei anche insopportabile- rispose senza distogliere gli occhi dai suoi.
Inuyasha sorrise malefico.
-Se le cose stanno così- disse enigmatico. Poi si avventò sulla ragazza e senza sforzo se la caricò sulle spalle come un sacco di patate.
Kagome tirò un piccolo urlo, trovandosi improvvisamente con il sedere per aria e la testa verso il basso, mentre Inuyasha se la trascinava in giro per la classe imitando un uomo delle caverne.
-Ma che fai, scemo! Mettimi giù!- ordinò Kagome ma lui rideva fingendo di non sentirla.
-Hai detto che sono un idiota, no? Allora lasciamelo fare!-
Sango osservò i due con tenerezza. Erano sempre stati tanto uniti, si volevano un gran bene. Eppure, a volte, osservandoli, sembrava ci fosse dell'altro, qualcosa che andava oltre alla semplice amicizia.
 
Quando Kagome giunse al locale alle nove con Sango, fu attratta subito dal design del posto. Il Midoriko era stato arredato per ricordare l'epoca Sengoku, tanto che i camerieri ed i baristi indossavano dei costumi medievali dell'epoca.
-Wow! Questo posto è fantastico- disse Sango con entusiasmo.
-Già! Raggiungiamo gli altri al tavolo-
Mentre si incamminavano, Kagome si accorse di come fosse carina l'amica quella sera. Un semplice jeans nero ed una camicia bianca la rendevano semplice e sexy, mentre lei...
Si morse un labbro, sentendosi scialba. Aveva messo un vestito lungo a fiori, niente di speciale, anzi... pressoché anonimo. Si rese conto che nessuno quella sera l'avrebbe mai notata o guardata con interesse.
-Ciao Kagome!-
La voce di Inuyasha alle sue spalle la riscosse e si voltò a salutarlo.
-Ciao Inuyas- - rispose, ma la voce morì nel notare come fosse carino, con i pantaloni blu notte e una maglietta grigia abbinata.
-Diamine, ma come ti sei vestita? Sembri la befana!- proruppe lui, facendola arrossire.
-C-cosa?! Brutto cafone, come osi!- sbottò dandogli un piccolo pugno sul petto.
-Oso, eccome! Quando la smetterai di conciarti come la maga Magò, invece che come una ragazza della tua età?-
Il colpo andò a fondo. Sapeva bene di non riuscire a valorizzarsi, ed ultimamente non riusciva a smettere di sentirsi inadeguata.
Sentì le lacrime pungere i suoi occhi, così si voltò e fece per allontanarsi, ma Inuyasha la afferrò per un polso costringendola a guardarlo in viso.
-Guardami, sciocca- sussurrò con voce carezzevole. -Non lo dico per offenderti, voglio solo che tu acquisisca un pò di sicurezza in te stessa. Lo dici sempre tu che nessun ragazzo ti nota, no? Allora dagli un motivo per farlo-
Tirò su col naso, sentendosi per un attimo ancora la bambina di sei anni che lui aveva difeso dai bulletti della classe.
-Ci proverò- mormorò con sguardo colpevole.
Inuyasha le scompigliò i capelli affettuosamente.
-Brava! E ora andiamo a ballare, coraggio!- la esortò, ma Kagome lo lasciò andare in pista da solo, nascondendosi poi in un angolo osservandolo ballare con gli amici.
Sorrise nel vederlo divertirsi così spensierato. Cosa avrebbe dato per sentirsi come lui per un istante, meno goffa ed impacciata. Sospirò, osservando quel benedetto vestito dell'anteguerra con quei fiori che in quel momento gli parvero incredibilmente orridi.
"Sono proprio un impiastro", pensò rassegnata.
Alzò gli occhi di nuovo sulla pista per cercare Inuyasha e quando lo trovò sentì il fiato mancargli nei polmoni.
Era avvinghiato ad una mora e si stavano baciando. Lui la stringeva, posandole la mani sulla vita, mentre la ragazza aveva le mani immerse nei capelli neri di Inuyasha.
Sentì la salivazione azzerarsi ed una strana fitta allo stomaco.
"Che cos'è questa sensazione?.... Ho bisogno d'aria"
Uscì fuori dal locale ed iniziò a fare respiri profondi.
"Ok, è tutto apposto. Era solo il caldo", si disse, passandosi una mano nervosa sulla chioma nera e lunga.
Diede un'occhiata all'orologio e sospirò. Era ora di andare, o non sarebbe mai arrivata a casa per tempo.
Si voltò per un istante, tentata di avvisare Inuyasha e Sango che sarebbe tornata a casa, ma ormai era fuori, tanto valeva levare le tende.
Camminava da appena cinque minuti, quando sentì uno strano movimento dietro di sè. Si voltò e vide due ragazzi pochi metri dietro di lei che sghignazzavano tra loro.
"Non farti paranoie, Kagome, cammina e basta"
Aumentò il passo, ma notò che anche i due sconosciuti avevano accelerato la corsa.
"Oh, cavol-!"
Si sentì afferrare per un braccio e sbattere al muro.
Urlò, ma una mano le tappò la bocca.
-Ssssh, zitta, non fare così! Vogliamo solo divertirci- disse uno dei due.
-Dai,  piccola, intrattienici un pò- aggiunse l'altro, carezzandole il seno con una mano.
Scosse la testa tentando ancora di urlare, ma invano.
"No, no! Qualcuno mi aiuti!", pregò, mentre le lacrime scendevano sulle sue gote.
Strinse gli occhi, preparandosi al peggio, quando si sentì mollare all'improvviso e subito dopo il suono di lamenti.
Aprì le palpebre e notò i due tizi che l'avevano aggredita a terra, l'uno col naso sanguinante, l'altro che si teneva lo stomaco, e di fronte a lei... Inuyasha, con il pugno a mezz'aria, sporco di sangue, ed il fiatone.
-Sparite- sibilò con odio, mentre un lampo d'ira passava nelle iridi scure.
I due non se lo fecero ripetere due volte e si allontanarono quasi di corsa.
-Inuyasha- bisbigliò.
Lui si voltò ed il suo sguardo la fece irrigidire. Era furente.
-Tu!- iniziò, avvicinandosi in poche falcate -Razza di incosciente! Perchè diavolo non mi hai avvisato che stavi andando a casa?!- sbottò scuotendola per le spalle.
-Io..io.. ho visto che eri.. occupato e non volevo interrompere il tuo appuntamento- mormorò mortificata.
-Stupida! E secondo te un appuntamento è più importante di te?!- urlò stringendo la presa.
Kagome alzò il viso sgranando gli occhi.
"Che ha detto..?"
Inuyasha arrossì.
-Cioè.. intendevo.. più importante della tua incolumità.. feh!- aggiunse dandole le spalle.
-Scusa- bisbigliò, mentre le lacrime scesero di nuovo.
Lo sentì sospirare e poi stringerla al suo petto.
-Ho avuto paura- singhiozzò, afferrando la sua maglietta.
-E' tutto finito. Non piangere- soffiò lui tra i suoi capelli.
Com'era bello essere stretta tra le sue braccia. Con Inuyasha riusciva sempre a sentirsi al sicuro dal resto del mondo. E poi era così caldo...
-Mi hai protetto. Grazie- disse tra le lacrime, ma con un tenue sorriso sul volto.
Inuyasha ricambiò, imitando il gesto che fece da bambino: si diede un pugno sul petto, assumendo una posa regale.
-Certo, cosa credi! Sono il tuo cavaliere!-
Kagome scoppiò a ridere, poi si avvicinò e gli diede un piccolo bacio sulla guancia.
Inuyasha arrossì e deviò lo sguardo.
-Andiamo, scema- borbottò. Senza guardarla in viso le afferrò una mano.
Kagome la strinse felice ed insieme tornarono verso casa.
 
 
Ti darò certezze contro le paure
Per vedere il mondo oltre quelle alture
Non temere nulla io sarò al tuo fianco
Con il mantello asciugherò il tuo pianto
 
 
Scuola superiore - 2008
 
 
Kagome osservò la sua immagine riflessa nello specchio incredula.
-Sono io, questa?- mormorò sfiorandosi il viso.
-Diavolo, Kagome! Questa sera credo che nessuno riuscirà a staccarti gli occhi di dosso!- disse Sango entusiasta.
Si guardò nuovamente allo specchio strizzando gli occhi. Era infine giunto il momento per lei di togliere l'apparecchio, mostrando così il suo sorriso in tutto il suo splendore, senza temere più quei pezzetti di ferro sui denti. Abbinato a ciò, aveva deciso di sostituire gli occhiali con delle lenti a contatto.
Non aveva detto ad Inuyasha del cambiamento, voleva fargli una sorpresa, e proprio quella sera si sarebbe tenuto il ballo studentesco di fine anno.
-Dici davvero, Sango?- chiese con una nota di apprensione nella voce.
-Kagome, ma ti vedi? Guarda che fisico, e che viso bellissimo. Sappi che di trucco ne ho messo poco e niente-
Era sbocciata, come un piccolo fiore. Osservò il tubino nero che Sango le aveva fatto acquistare modellare il suo corpo come una seconda pelle, le scarpe col tacco argentate intonate ad un girocollo. I capelli erano stati lasciati sciolti e le solleticavano la pelle della schiena.
Kagome sorrise grata all'amica.
-Li stenderai tutti!- Sango le fece l'occhiolino e lei prese un respiro profondo.
"Posso farcela"
 
Inuyasha si staccò dall'ennesima cozza della serata che si era appiccicata al suo collo.
"Diamine, che donne fastidiose", borbottò tra sé e sé avvicinandosi a Miroku, suo compagno di classe.
-Dì un pò, hai visto Kagome?- gli chiese, notando la sua assenza.
-Starà arrivando con Sango, sai come sono le donne quando devono farsi belle- disse l'amico con una risatina, mentre montava la sua macchina fotografica in vista della serata.
-Stiamo parlando di Kagome, lei e la femminilità sono due cose opposte- rispose Inuyasha prendendo un bicchiere per versarsi della vodka.
-Chissà, magari per una volta riuscirà a stupirti- mormorò sornione.
Rispose con un'alzata di spalle, sorseggiando dal bicchiere, quando nel salone calò il silenzio per qualche secondo, seguito poi da bisbigli.
-Che succede?- chiese Inuyasha, posando la vodka, e guardando poi Miroku. L'amico però aveva la bocca spalancata e lo sguardo inebetito.
-Ma che stai guardando?- domandò ancora, avvicinandosi a lui per osservare ciò che l'amico fissava.
Fù in quell'istante che il cuore mancò un battito e la mandibola gli cadde a terra per lo stupire.
All'ingresso c'erano Sango e Kagome. Ma non la Kagome che lui si aspettava, ma una ragazza bellissima, seducente e... sexy. L'osservò avvicinarsi a lui, mentre i fianchi ondeggiavano avvolti in un tubino nero, le lunghe gambe snelle, lasciate scoperte da metà coscia in giù sembravano chiedere carezze e notti di passione. Il seno si intravedeva appena dal piccolo scollo, ma si notava quanto fosse sodo e proporzionato.
Deglutì, ma si rese conto che la salivazione era assente.
-Ciao Inu-chan-  lo salutò lei piazzandosi davanti.
"Dì qualcosa, deficiente.."
-Quante volte ti ho detto di... di non chiamarmi Inu-chan- rispose, per poi mordersi la lingua nel notare lo sguardo deluso di lei.
Kagome sbuffò, e si avvicinò al bancone per versarsi da bere.
Sango gli lanciò un'occhiata di fuoco e gli fece segno di dirle qualcosa.
-Ok, ok- borbottò.
Si avvicinò a Kagome e si schiarì la voce.
-Sei molto carina, stasera- disse imbarazzato. Lei lo guardò ed un sorriso nacque sulle sue labbra.
-Davvero?- chiese speranzosa.
Lui annuì poi comparve sul volto il suo solito ghigno.
-Finalmente la befana ha messo via la scopa e sono comparsi dei vestiti normali- aggiunse, sapendo di farla arrabbiare, ma era più forte di lui. Adorava i piccoli lampi d'ira che passavano nei suoi occhi e le sue guance arrossarsi.
-Oh ma sei un... brutto...- iniziò lei, alzando un braccio come a volerlo schiaffeggiare.
-Kagome... - la voce di un suo compagno di classe interruppe la loro discussione e fu costretta ad abbassare il braccio e voltarsi verso l'interlocutore.
-Ciao Hojo-
-Se-sei bellissima stasera. Balleresti con me?- le chiese balbettando.
Kagome arrossì e fece per rispondere, ma Inuyasha fu più veloce.
-Smamma, bello- dichiarò afferrandola per un braccio e trascinandola in pista.
-M-ma che fai Inuyasha?! Non mi hai fatto rispondere!- sbottò, mentre lui iniziava a farla volteggiare al ritmo di salsa.
-E tu davvero volevi ballare con quel babbeo? Avevi intenzione di cadere addormentata sulla pista da ballo?- le chiese ironico.
Kagome si rese conto che proprio non riusciva a rimanere arrabbiata con lui. Effettivamente Hojo era terribilmente noioso. Ridacchiò, mentre si stringeva ad Inuyasha e si lasciava trascinare dal ritmo.
"Da quando la risata di Kagome è così sensuale?", si chiese il ragazzo, mentre un brivido lo attraversò nell'istante in cui il suono di quella risata lasciò le labbra di lei.
"E da quando è così carina quando sorride?", si interrogò ancora, notando il suo sorriso tra una giravolta e l'altra.
-Ehi piccioncini, fatevi fare una foto!-
Miroku si era avvicinato con la sua macchina, pronto ad immortalare i presenti della serata.
Afferrò Kagome per la vita e la avvicinò a sè e sorrise all'obbiettivo.
Il suo profumo lo invase e poco ci mancò che non affondasse il viso nei suoi capelli per sentire meglio quell'odore.
"Ma che diavolo mi prende?!", scosse la testa dandosi dell'idiota. "L'alcol mi deve aver rincretinito"
-Forza Inu-chan, ricominciamo a ballare! Sei o no il mio cavaliere?- lo schernì Kagome, ricordando il loro gioco da bambini.
Sospirò.
-Certo, certo, principessa. Ma vedi di non pestarmi i piedi, impiastro come sei-
-Cosa?! Io non ti pesto affatto i piedi e non sono un impiastro- ribattè lei, cercando di calpestargli una scarpa volontariamente, ma accorgendosi delle sue intenzioni Inuyasha fu più veloce e scansò il colpo.
-Sei lenta, Kagome!- la prese in giro lui,  picchiandogli l'indice sulla fronte.
-Aspetta che ti prendo...- lo minacciò lei, facendo per inseguirlo.
Inuyasha rise, allontanandosi di corsa.
-Sei troppo lenta, Kagome, devi dimagrire!- la stuzzicò ancora, guadagnandosi questa volta una scarpa in testa.
 
 
 
Io sono un guerriero
veglio quando è notte
Ti Difenderò da incubi E tristezze
Ti riparerò da inganni e maldicenze
E ti abbraccerò per darti forza sempre
 
 
Università - Laurea di Inuyasha - 2014
 
 
-E così domani ti laurei!- disse Koga, il suo compagno di corso.
-Così pare- rispose Inuyasha sorseggiando il suo caffè al bar dell'università.
-Cosa farai dopo? Hai già qualche aggancio?-
Lui annuì.
-Sì, è interessato al mio profilo uno studio d'architettura qui a Tokyo. Hanno visto i miei lavori e sono piaciuti. Mi offrono sei mesi di stage e se gli vado bene poi sarò assunto in modo permanente-
Koga sorrise.
-Ma è fantastico! Spero di avere anche io la stessa fortuna quando finirò la tesi tra quattro mesi-
Inuyasha si stiracchiò.
-Te lo auguro, amico-  disse, poi si alzò in piedi tirando fuori il portafoglio ed estrasse le banconote per pagare.
-Accidenti, chi è questa bambola?-
Inuyasha guardò Koga e si accorse che aveva in mano la foto scattata da Miroku durante la festa del liceo. La teneva sempre nel portafoglio; doveva essergli scivolata fuori pochi istanti prima.
-E' Kagome, la mia migliore amica- rispose con una voce un pò scocciata.
"Kagome non è una bambola"
-E' fidanzata?- indagò l'altro.
-No-
-Me la presenti?-
-Cosa?!- sbottò Inuyasha, guardandolo in cagnesco.
-Eddai, mica sono un maniaco. E' davvero bellissima e.. cavolo, voglio conoscerla!-
Inuyasha sospirò contando fino a duecento.
-Verrà domani alla laurea, se proprio ci tieni-
-Davvero? Fantastico! Allora a domani amico- disse Koga entusiasta.
-Sì, sì, a domani- borbottò allontanandosi dal bar.
 
Inuyasha strinse la centesima mano delle persone che erano lì per congratularsi con lui. Si allentò il colletto della camicia.
"Che caldo", pensò avvicinandosi per prendere qualcosa da bere al bancone.
Sorseggiava un pò d'acqua quando sentì la risata di Kagome poco distante da lui e si voltò.
Stava parlando con Koga e stava sorridendo.
Strinse con forza il bicchiere, quando la vide arrossire e annuire, poi Koga le porse un bigliettino e la salutò.
Kagome rimase qualche istante imbambolata ad osservarlo allontanarsi prima di riscuotersi ed iniziare a guardarsi attorno. Fu quando i suoi occhi si posarono su di lui che gli andò incontro con un ampio sorriso.
-Inu-chan, non sai cosa è appena successo! Quel tuo amico.. Koga, mi ha appena chiesto di uscire!-
Un sorriso tirato si dipinse sul viso di Inuyasha che replicò sarcastico.
-Ma non mi dire! E non chiamar-
-Non devo chiamarti Inu-chan, lo sò-  finì lei ironica.
-Tsk! Quindi, hai accettato?- chiese lui con una strana ansia nella voce.
-Beh, sì, ma solo per un gelato, niente di che. Infondo non lo conosco. Lo vedrò domani- rispose con aria assorta.
Inuyasha non rispose. Le sembrava così strano ultimamente, più nervoso del solito.
-Senti Inuyasha...- iniziò titubante -ti va se domani.. prima dell'appuntamento, passo un attimo da te? Così e-ecco, puoi darmi qualche consiglio o dirmi se.. sono vestita in modo adeguato-
Lui la osservò.
Oh Kami, quant'era carina con quelle guance rosse e quegli occhioni enormi che brillavano per l'emozione del suo primo appuntamento. Non poteva certo deluderla ed abbandonarla in un momento simile.
Sospirò e le scompigliò i capelli.
-Certo sciocca, non sia mai che vai dal tuo bello vestita come una befana! Hai già dato qualche anno fa mi sembra!-
-Oh, ma insomma, sei impossibile Inuyasha!- lo sgridò gonfiando le guance come una bambina.
Per lui rimaneva sempre la sua piccola Kagome.
 
Il giorno dopo Kagome si presentò da lui alle 14:00 in punto, visto che aveva appuntamento con Koga alle 15:30.
Inuyasha aprì la porta e se la trovò davanti con una minigonna di jeans ed una camicetta bianca smanicata.
-Ma che...!- sbottò Inuyasha notando le lunghe gambe scoperte.
-Ciao anche a te, Inu-chan- rispose Kagome al suo non-saluto.
-Cosa diavolo ti sei messa? Stai già mettendo tutto in mostra!- borbottò chiudendo la porta, dopo che l'amica gli era passata di fianco.
Kagome lo guardò con aria perplessa.
-Esattamente "cosa" sarebbe in mostra? Guarda che è solo una gonna, mi hai vista mille volte vestita così- disse lei serafica.
Inuyasha sbuffò e le fece segno di sedersi sul divano.
-Coraggio, dimmi cosa ti turba- la esortò lui.
Kagome divenne rosa come un pomodoro ed iniziò a torturarsi le mani.
-E-ecco... io...- mormorò timida.
Inuyasha alzò un sopracciglio.
-Kagome?-
Lei nascose per un attimo il viso tra le mani prima di continuare.
-Oddio... Inuyasha io... non sò baciare-
-Che?!- rispose lui rimanendo si sasso.
-N-non fingerti stupito! Sai benissimo c-che io non ho mai dato un bacio a nessuno e.. e se oggi Koga ci..ci prova, io che faccio? Ho ventiquattro anni, insomma!- concluse buttandosi un cuscino sulla faccia e schiacciandosi il viso dentro.
-B-beh insomma, non andare in panico e... lascia che faccia lui..-
Di nuovo la sensazione di fastidio allo stomaco si presentò. Il solo pensare che Koga potesse baciarla lo mandava in bestia!
-Insegnami-
Sussultò nel sentire quel bisbigliò timido ed ovattato.
-Come?- sussurrò sentendo il battito del suo cuore nelle orecchie.
Kagome si tolse il cuscino dalla faccia e lo guardò negli occhi neri.
-Mi mostreresti come si bacia?- ripetè.
"No, Kagome, che diavolo dici? Perchè mi chiedi una cosa simile...io.. non posso..."
-M-ma Kagome, insomma, non posso farlo e poi-
-Ti prego- ripetè lei avvicinandosi a lui.
Inuyasha non riusciva a respirare. Come cavolo faceva a dirle di no quando lo guardava in quel modo?
Si avvicinò lentamente a lei e con una mano le scostò una ciocca di capelli dal viso.
Poi si abbassò piano per darle il tempo di scostarsi.
 
Kagome si trovò il viso di Inuyasha a pochi centimetri dal suo.
Oh cavolo, ma perchè gli aveva chiesto una cosa del genere? Infondo era il suo migliore amico.
Lo osservò mentre si avvicinava alle sue labbra, il cuore le sembrava un tamburo impazzito nel petto.
Diavolo, ma Inuyasha era sempre stato così bello? I lineamenti marcati, gli occhi penetranti, le labbra piene che stavano per posarsi sulle sue.
Appoggiò le mani sulle sue braccia e lo sentì sussultare.
"Da.. da quando è così muscoloso.. così perfetto?", si trovò ancora a considerare, sentendo i muscoli sotto le sue dita tendersi.
Sentì il respiro di Inuyasha sulle sue labbra ed ansimò per il desiderio di eliminare quella distanza. Chiuse gli occhi ed aspettò.
"Perchè stò desiderando.. che lui mi baci?"
Sentì Inuyasha ritrarsi ed un "non posso" sussurrato.
-Perchè?- bisbigliò lei, mentre sentì il cuore stringersi in una morsa di delusione.
-Perchè se ti baciassi... ti ruberei il tuo primo bacio. E non sarebbe giusto. Devi darlo al ragazzo che ti piace, che ti ruberà il cuore e... saprà vedere la ragazza.. dolce, meravigliosa e.. buffa che sei. Non a me che sono.. solo il tuo migliore amico- rispose lui con una voce quasi sofferente.
Un groppo alla gola le impedì di rispondere subito mentre gli occhi le si riempirono di lacrime.
Si alzò e si lisciò la gonna con le mani.
-Che.. che stupida, hai ragione. Non sò nemmeno io che mi sia preso. Scusa Inuyasha. Allora io vado- disse avviandosi verso la porta, e lui la seguì.
Lo guardò per un istante.
-Ciao- lo salutò, non riuscendo a dire nient'altro. Fece per voltarsi, ma lui la attirò tra le sue braccia con un gesto improvviso.
-Divertiti, stupida- le sussurrò all'orecchio con voce roca.
Sentì gli occhi riempirsi nuovamente di lacrime, mentre assaporò il buon odore della pelle di Inuyasha e si sentì di nuovo, come a quindici anni, nel posto più sicuro del mondo, lì tra le sue braccia.
-E se ..Koga...fa qualcosa di sbagliato? Tu non sarai lì a proteggermi- cercò di scherzare, ma lui rinforzò l'abbraccio.
-Questa volta no. Ma lo ammazzerei comunque dopo- replicò lui con voce secca e dura, tanto da farle scappare una risata.
Inuyasha la staccò con fare riluttante.
-Ora va. A più tardi- le disse.
Kagome si voltò mentre lui chiuse la porta.
 
-Dannazione! Ma che mi prende?!- sbottò Inuyasha, passandosi nervosamente una mano nei capelli.
Kagome... Kagome era uscita di lì ancora innocente e candida e forse quando sarebbe tornata da questo appuntamento, avrebbe scoperto cosa fosse un bacio e nel breve.. magari avrebbe perso completamente la sua innocenza.
Non con lui. Con un altro.
-Cazzo!- sbraitò. Possibile che.. si sentisse geloso? Della sua migliore amica di sempre?
No, impossibile! Infondo la gelosia.. è un sentimento che si prova quando si è innamorati. E lui non era innamorato di Kagome.
-Non.. non posso esserne innamorato- mormorò incerto.
Ripensò ai momenti speciali che avevano condiviso: quando erano bambini e la difese dai quei bulletti, diventando il suo cavaliere, e come quel gioco innocente diventò un loro modo di scherzare anche negli anni avvenire; al giorno in cui quei due balordi la aggredirono e riuscì per un soffio a salvarla ed i suoi occhi ed il suo sorriso lo fecero sentire il ragazzo più felice del mondo; al giorno della festa del liceo, quando gli comparve davanti per la prima volta donna.... ed era bellissima.
Si sedette sul divano sorridendo.
Non c'era mai stato un momento. Era un idiota, un completo idiota.
Lui ne era sempre stato innamorato senza rendersene conto. L'aveva sempre considerata come sua, per questo non aveva mai spinto per farla uscire con i ragazzi, per questo adorava prenderla in giro e vederla infuriarsi, per questo quel giorno alla festa del liceo aveva evitato che ballasse con Hojo. La voleva per sè.
E se ne rendeva conto solo ora che l'aveva persa.
Rise tristemente, tirando fuori dal portafoglio la loro foto e con il pollice carezzò il volto di Kagome.
Il bussare alla porta lo fece sussultare. Si alzò ed andò ad aprire dando un'occhiata all'orologio. Le 16:30.. chi diavolo era?
Quando la aprì rimase di sasso.
 
Kagome finì il gelato ed osservò di sott'occhi Koga. Si era un bel ragazzo, ma forse un pò troppo sicuro di sè. Non faceva che dirle quanto fosse bella, sexy, intelligente. Tutto il contrario di Inuyasha che le ripeteva quanto assomigliasse ad una befana.
Sbuffò, pensando ai suoi soliti commenti sul suo aspetto.
-Ti annoio, Kagome?- chiese Koga.
Lei sussultò.
-C-come? Oh, no, scusa, è solo che..mi sono appena resa conto di aver dimenticato un impegno, ecco-
"Accidenti, che stupida! Pensando a quello scemo non mi sono accorta di aver sbuffato davvero!"
-Oh, capisco. Allora ti lascio andare... ma prima, non mi merito forse un bacio?-  disse lui, con un ghigno.
-U-un bacio, dici?- balbettò arrossendo.
-A-Ah-  mugugnò lui, attirandola dolcemente a sè ed avvicinandosi alla sua bocca.
Kagome sgranò gli occhi e sentì il panico invaderla.
Non era così che avrebbe dovuto sentirsi. Felice, eccitata, desiderosa di quel bacio.. ma non spaventata.
Per un istante, l'immaginazione sostituì il volto di Koga con quello di Inuyasha ed il suo cuore mancò un battito.
Scostò malamente il ragazzo prima che le loro labbra si incontrassero.
-Scusami io... non posso... non posso proprio- bisbigliò, poi corse via.
Perchè? Perchè Inuyasha le veniva sempre in mente? Persino mentre un ragazzo bello ed affascinante come Koga stava per baciarla?
Nella mente passarono tutte le scene in cui vi era il suo migliore amico che la abbracciava, la proteggeva, la prendeva in giro. Era con lui, sempre e solo con lui che si sentiva... amata e felice.
-Oddio..- bisbigliò. -Che cretina che sei Kagome-
Si fermò un istante e prese il ciondolo che portava al collo da anni, lo aprì ed osservò la foto che vi era contenuta. Lei ed Inuyasha abbracciati al ballo del liceo.
Un singhiozzo la scosse mentre sorrideva.
-Ma come ho fatto a non accorgermi di essere innamorata di te?- si chiese. Chiuse il ciondolo e riprese a camminare fino a trovarsi di fronte casa di Inuyasha.
Attraversò il vialetto e bussò.
 
-Kagome?- disse incredulo Inuyasha trovandosela davanti. -Ma che ci fai qui? Ed il tuo appuntamento? E' già finito?-
-Sono andata via. Lui ha.. provato a baciarmi e..- iniziò lei, ma lui la interruppe.
-Che cosa?! Che ti ha fatto?! Lo ammazzo, quel bastardo!-
-Aspetta, Inuyasha! Non ha fatto nulla, io... l'ho scostato. Non ce l'ho fatta- mormorò imbarazzata.
Il cuore di Inuyasha accelerò i battiti.
-Perchè?- chiese semplicemente.
-P-perchè...- iniziò, avvicinandosi piano a lui.
I suoi occhi erano cioccolato liquido, poteva specchiarsi dentro.
Prese il suo volto tra le mani, carezzando le sue guance con i pollici.
-Perchè?- la esortò con il cuore in gola.
-Perchè non..- continuò lei, mentre Inuyasha accorciò ancora la distanza tra le loro labbra.
Era così bella, così timida, così unica. Così sua.
-.. non eri tu- sussurrò Kagome.
Non ebbe bisogno di sentire altro, con un gemito di frustrazione la baciò, stringendola a sè, desiderando quel contatto con ogni fibra del suo essere.
Quando il bacio finì, Inuyasha si staccò dolcemente da lei.
-Stupida, dovevi farti quasi baciare da un altro per capire di amarmi?- la schernì lui.
Kagome sbuffò.
-E chi ha detto che ti amo?- rispose lei a tono, ma con gli occhi che ridevano.
Inuyasha finse uno sguardo truce.
-Non sei forse la mia principessa?-
Lei rimase in silenzio e rispose con un sorriso.
-E dunque..- continuò Inuyasha attirandola nuovamente a sè  -lei non può amare nessun'altro se non il suo cavaliere- concluse lui, prima di riappropriarsi delle sue labbra, mentre Kagome rideva felice.
 
 
E amore il mio grande amore che mi credi
Vinceremo contro tutti e resteremo in piedi
E resterò al tuo fianco fino a che vorrai
Ti difenderò da tutto, non temere mai
Giurò sarò roccia contro il fuoco e il gelo
Veglio su di te, io sono il tuo guerriero
 







Angolo autrice

Ciao^^ Dopo una febbre a 40 mi sono sentita ispirata ed è uscita questa roba qua, non chiedetemi come^^' Niente di pretenzioso, come avrete notato, ma mi piaceva l'idea di narrare la storia di due amici che crescono insieme inconsapevoli di amarsi.
La canzone inserita è Guerriero di Marco Mengoni, le strofe non sono in ordine corretto ma le ho inserite in base a come mi sembravano adatte al paragrado che seguiva.
Insomma, spero l'abbiate trovata carina :) Fatemi sapere che ne pensate se avete voglia! Un abbraccio! Manu
  
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