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Autore: pierghost    21/01/2016    0 recensioni
«Che io non ne sapevo niente di una vita normale, d'una vita tranquilla. Come un angelo sceso in terra non capisce i sentimenti umani, le passioni, i vizi, io non capivo l'aria e la tranquillità, non capivo, o meglio, non poteva capire la normalità, Dean.»
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Bobby, Castiel, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Nessuna stagione
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Capitolo I

26 Giugno, 1986

 Il giorno in cui il vecchio Bobby ci portò con la sua vecchia barca, sfiorata ormai troppo spesso dalla carezze delicate dell'oceano, fu uno dei più belli. Tutto il bene tornava a me, come l'oceano torna indietro verso la sabbia.
 Ricordo ancora il sorriso di Cas, la sua preoccupazione per la bombola dell'ossigeno che teneva stretta come se una qualche mistica creatura potesse fuoriuscire dall'acqua per portargliela via. Sotto un braccio aveva avvinghiata quella, sotto l'altro il mio, perché lui non era mai salito su un'imbarcazione, aveva una specie di timore, diceva.

La casa che mio nonno mi aveva promesso per vivere l'amore della mia vita la riuscimmo scorgere dopo un paio di minuti dalla partenza. Sotto il sole cocente di quel giovedì di Luglio il bianco delle pareti sembrava brillare di luce propria. E più correvamo sulle onde, più ci avvicinavamo al nostro futuro, alla nostra vita. Lui già respirava meglio, diceva. Gli avevo promesso di ridipingere la staccionata di bianco, come l'avevamo fantasticata, quella volta un po' ubriachi a immaginare la nostra futura casa. Gli avevo promesso di pescare ogni giorno per lui, di portarlo a fare i giri in barca e di cantargli canzoni con la mia chitarra mezza scassata, al tramonto, quando mi avrebbe guardato in controluce, e tutto era rosso. Gli avevo promesso lunghe notte passate a parlare, abbracciati, a farci cullare dalla brezza e dal rumore di un dio dei mari assopito. Gli avevo promesso tanto, gli avevo promesso me stesso, ed ero deciso ad abbandonarmi in questa promessa.

 Bobby, nella piccola cabina di comando, cominciava a manovrare per fermarsi accanto al piccolo molo che giusto una barca era in grado di accogliere, rallentando. Per tutto il viaggio ci aveva guardato come un padre guarda il figlio sposarsi, nonostante lui non fosse mio padre né mi stessi sposando.

 Feci un piccolo salto per arrivare al molo, dopodiché presi la borsa che Cas mi porgeva e infine aiutai lui a scendere. Lo abbracciai, e sentii il suo cuore battere forte. Forse sorrisi anche io, dopotutto. Presi gli altri bagagli e ringraziai Bobby. Lui si limitò a sorridere, si sistemò il cappello che portava sempre in testa e rimise in moto la barca. Solo all'ultimo aggiunse che sarebbe passato il pomeriggio con la barca che avevo comprato. Gli serviva un altro che lo riportasse indietro, poi, e non voleva far scomodare me, dato che dovevo godermi la prima giornata sull'isolotto, diceva.
 All'interno tutto era ancora coperto da lenzuoli impolverati. Non che ci fosse molto da coprire, il tavolo, un divano e un letto, ma avrei presto portato tutto il resto, lo avevo lasciato in un m
agazzino a pagamento giù al porto, con cinque o sei viaggi magari avrei terminato il trasloco. Cas rimosse il lenzuolo dal letto, si slacciò il respiratore e si sdraiò sul materasso nudo. Non c'erano neanche dei cuscini. Con la schiena poggiata contro il muro, continuava fissarmi mentre cercavo di sistemare le poche cose che avevamo già lì con noi.

– Ancora non ci credo – disse, un po' malinconico.

– Di che parli?

– Che tu abbia fatto tutto questo per me. Insomma, Dean, per realizzare questo trasloco hai dovuto avere permessi dall'ufficio, e per andare a lavorare dovrai sempre prendere la barca. Inoltre qui non c'è nessuno se non me, un debole ragazzetto che neanche sa respirare. E già sappiamo quanti altri impedimenti questa scelta comporta. A te non ne viene niente. Perché fai tutto questo?

– Conosci già la risposta.

– Sì, ma non me ne capacito. Non me lo spiego. Probabilmente, non me lo spiegherò mai.

– Cas, per favore: smettila.

– Hai ragione, scusami. Sto rovinando anche il nostro arrivo qui. Sto rovinando il momento, come al solito. Mi dispiace – e dopo un po' ripeté – mi dispiace.

– Non stai rovinando nulla, Cas. Devi solo imparare a credermi, o almeno a fidarti di me. Non ti fidi di me?

– Dean...

– Ti fidi o no di me?

– Sì, Dean. Ma non è questo il punto. È che...

– E allora fidati, e lascia fare a me. Vado a prendere le casse sul molo, aspettami qui.

Uscii per andare al molo, dove avevo lasciato un paio di casse con i vestiti e lo stretto indispensabile per quei primi giorni. Il caldo, quel giorno, sarebbe stato insopportabile in città, fra i palazzoni asfissianti e grigi. Lì, invece, il vento che increspava l'acqua rendeva tutto più piacevole. Ce l'avevo fatta. Ce l'avevamo fatta.
Rientrato in casa lasciai il carico in salone e raggiunsi Cas che era ancora in camera da letto. Era stanco, si vedeva. Respirava affannosamente, con gli occhi socchiusi. Mi tolsi la maglietta e mi sdraiai accanto a lui, abbracciandolo.

– Sei sempre così esibizionista.

– Ma che dici?

– Non perdi mai l'occasione di farmi provare invidia per il corpo – disse, ridendo, e accarezzandomi l'addome e il fianco con il pollice, delicato.

Rimanemmo così per un po'. Lui aveva poggiato la testa sul mio petto, mentre continuavo a guardare fuori dalla finestra, posta proprio di fronte al letto. Non è che parlassimo molto in realtà. Non c'era molto da dirsi, alla fine. Io soprattutto ero molto taciturno. Quel che dovevo dire lo dicevo, una volta: bastava. Ripetere le stesse cose era solo segno di insicurezza, ed io non ero sicuro, anzi, ero certo di amarlo. Pensando a ciò lo strinsi forte, tanto che lo svegliai. Non mi ero accorto si fosse addormentato. Il viaggio in barca, seppur breve, lo aveva affaticato molto.

– Grazie, Dean – disse sotto voce.

Non risposi, ma lo baciai dolcemente sulla tempia, mentre cercava una posizione comoda sul mio corpo. Alzò poco lo sguardo:

–No, davvero, Dean: grazie.

 

  
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