"Ehi Al, che ci fai qua?"
"si tratta di Roy, ha effettuato una trasmutazione umana".

Erano passati 6 anni circa da quando Ed vide per l'ultima volta il portale della verità, ma l'incubo continuava a perseguitarlo ogni notte. La sua vita era cambiata di molto da quel giorno, oramai non era più un alchimista di stato ma solamente uno studioso della materia. Durante il suo viaggio aveva perso tutti i contatti del passato, a quanto pare però il passato non perse mai di vista lui.

"Che ha combinato quello stupido? Perchè mai ha dovuto fare una cosa del genere?"
"La pietra filosofale gli ha dato alla testa credo...era convinto di far tornare in vita Maes Hughes."
"...okay, ma...cosa dovrei fare io?" disse mentre le gambe gli tremavano.
"Necessitano di te a Central City, sei la persona più informata sulle trasmutazioni umane."
"mmh." Ed inghiottì. 

Central city, era una vita che non la vedeva e si era ripromesso di stargli alla larga per sempre, ma non poteva rivolgere le spalle a un amico di vecchia data come Roy.
Prese il primo treno consigliatosi da Al, una volta entrato si mise subito seduto nella carrozza ristorante a differenza delle altre volte però non aveva per nulla fame. La sua mente era bombardata di idee, pensieri e paure. Non sapeva nulla effettivamente di cosa era successo ed il fatto che fu Al a cercarlo lo preoccupò ancor di più.
"Non sarà mica diventato un cane dell'esercito" disse tra sè e sè.
Il viaggio continuò con tranquillità, la curiosità di Al non era svanita negli anni e riempì naturalmente Ed di domande. Il viaggio stava finendo in tranquillità per entrambi ma Al, preso dall'entusiasmo di rivedere il fratello, disse:
"Approposito, com'è stare senza alchimia per tutto questo tempo?"
Ed lo fulminò con lo sguardo, non credeva che suo fratello potesse mai fargli una domanda del genere:
"Alla lunga ci si fa l'abitudine, in fin dei conti l'alchimia mi ha portato solamente guai" rispose.

"fermata per Central City" si sentì in lontananza il macchinista.

I fratelli scesero dal treno, la città appariva splendida come sempre. 
Dinanzi ad Ed un enorme grattacielo sfiorava il cielo azzurro e limpido.
"Al quello è nuovo? Non me lo ricordo." chiese stupìto.
"Sono cambiate diverse cose da quando te ne sei andato, rimandiamo le domande a dopo." Ed percepì un qualcosa di strano nel tono di voce di Al.
"C'è qualcosa nell'aria che non mi convince." Si ripetè di continuo nella testa Ed mentre guardava intorno a sè la desolazione della città.

Apparentemente era stato tutto rinnovato durante la sua mancanza, ogni palazzo era più grande, più lucido e più sospettatamente strano. Le strade erano completamente vuote, non vi erano più i ragazzini scorrazzare per le strade e nemmeno un semplice cittadino a fare la spesa. In lontananza, però, Ed vide un uomo familiare, era troppo lontano per capire chi fosse ma presto lo avrebbe scoperto dato che Al andò verso quest'ultimo e lui lo seguì. 
"NON E' POSSIBILE!" Ed cadde a terra con il sangue gelato.
"Ed allora ti ricordi di lui." Un sorriso sinistro apparve sulla faccia di Al mentre era di fianco al comandante supremo, King Bradley.