Scritta sentendo Cyrano di Guccini.
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Visita maledetta
Perché
ormai lo sento,
non ho sofferto invano, se mi ami come sono. [Cyrano
Guccini].
Natasha appoggiò la
pistola sul tavolo di metallo, vi salì
di sopra ed accavallò le gambe.
“Lo sai che se Clint scopre
che ti nascondi qui alla base
dei New Avengers da me, non mi perdonerà mai?”
domandò. Loki si passò la mano
sul petto coperto dalla maglia nera e piegò di lato il capo.
La sua carnagione
pallida faceva il contrasto con i suoi capelli neri, una ciocca liscia
gli
ricadeva davanti all’occhio sinistro.
“Credevo che Barton ci
tenesse di più a te”. Camminò intorno
al tavolo e raggiunse la finestra, guardando all’esterno.
Natasha si abbassò la
cerniera della tuta nera di pelle,
fino a lasciar intravedere il suo seno prosperoso.
“”Allora,
perché sei apparso nella mia camera? Dammi un
motivo valido per non scoprire se le divinità nordiche
possono morire per un overdose
di piombo” sussurrò. Socchiuse le labbra carnose,
umide di saliva. Loki scrollò
le spalle e socchiuse gli occhi.
“Non temo la tua pistola,
midgardiana. Sono qui per
avvisarvi” spiegò. Si girò,
sventolò la mano facendola avvolgere da un alone
verde chiaro. Questo si condensò facendo apparire un
portacandele in ceramica,
con una candela verde scuro dalla fiammella verde brillante. Natasha
assottigliò gli occhi e schioccò la lingua sul
palato.
“Cosa ci minaccia questa
volta? Hai di nuovo un esercito e
ce lo vuoi dire per tempo?” domandò. Si
passò le dita affusolate dalle unghie
aguzze sulla coscia. Loki volse il capo, batté un paio di
volte le palpebre.
“Si tratta di minaccia, ma
non da me. Ho scoperto che oltre
le sei gemme del guanto dell’infinito ne esiste una
settima” spiegò.
- E un intero altro guanto
– pensò. Avanzò di un passo,
allontanandosi dalla finestra.
“E non mi
offenderò per le tue parole di biasimo”. Aggiunse.
Natasha balzò rimettendosi in piedi ed avanzò,
muovendo i fianchi.
“Non dirmi che non ti
offendi quando ti fanno notare i tuoi
errori, mi sembri molto ostile” rispose. Loki
assottigliò gli occhi e la
raggiunse, mettendosi dinnanzi a lei. Natasha allungò il
braccio e strinse il
calcio della pistola.
“Non me ne frega niente se
anche io sono sbagliato. Io amo
essere odiato” sibilò Loki. La luce del sole che
entrava dalla finestra faceva
brillare di riflessi aranciati i capelli rossi di Natasha.
“Era per farti odiare da me
che mi hai dato della vulvetta
lamentosa? In ogni caso, Thanos è sconfitto,
perché dovremmo temere una nuova
gemma?” domandò quest’ultima. Le gote
bianco neve di Loki si tinsero di rosa.
“Non voglio essere odiato
anche da te. Sono pronto a salvare
gli Avengers solo perché tu ne fai parte”
sussurrò Loki. Si voltò, Natasha
guardò le spalle del dio.
“Questa nuova gemma ha
capacità di muoversi, e possiede un
cervello come le altre. Vuole riunificarle tutte per ridare vita a una
creatura
malvagia e distruttrice di cui Ultron era la mente”
spiegò Loki. Natasha le
appoggiò le dita sulla spalla ed avanzò, facendo
aderire il suo corpo a quello
di Loki.
“Perché vuoi
proteggermi?” domandò.
“Diciamo che mi ha colpito
il modo in cui sei riuscita a
imbrogliarmi. E sei cambiata molto, sei stata costretta a imparare cosa
significa doversi mettere persino contro chi si ama, per essere
liberi” rispose
Loki. Natasha si staccò da lui, gli girò intorno
e gli si mise dinnanzi.
“Possiamo sconfiggerla
insieme questa pietra o devo chiamare
il resto della squadra? Però prima, dammi una prova della
tua buona fede”
rispose. Loki prese la canna della pistola e si appoggiò la
punta dell’arma sul
collo.
“Ti consegnerò
Ego, vi basterà tenerla prigioniera come le
altre. In cambio, però, permettimi ancora di venirti a
trovare” sussurrò.
Natasha abbassò la pistola ed inarcò un
sopracciglio.
“Sei riuscito a catturare
quella gemma? Non mi sembravi così
potente” sussurrò. Loki trasformò il
portacandele e la candela che teneva in
mano in un cofanetto trasparente con disegnate una serie di rune
azzurre
luminescenti. All’interno c’era una gemma emanante
luce dorata che tremava.
“Ho voluto farmi
sconfiggere da voi, non vi ho certo
mostrato la mia potenza” spiegò. Natasha si mise
la pistola alla cintola e
prese il cofanetto.
“Tutto questo solo per
rivedermi?” domandò. Loki posò le sue
labbra su quelle di lei.
“E per questo”
rispose Laufeyson, scomparendo.