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Autore: Mudie    22/01/2016    5 recensioni
{Papyrus, Frisk, Sans – Papyrus Centric – Female!Frisk – Sia Papyrus che Frisk sono a conoscenza dei poteri di Sans – Unufficial fandom fact / What if: Papyrus possiede la fiamma arancione nell'occhio destro – Post True Pacifist Ending, Underground, Snowdin}
“Come?! Umana, ovvio che io, il grande Papyrus, sia il più forte scheletro nel regno! Nessuno può resistere al mio super Attacco Speciale”. Esclamò, compiendo un piccolo salto per scavalcare un cumulo di neve.
La bambina scosse la testa, mimando davanti agli occhi dell'amico una specie di grande bocca con le mani.
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Note dell'Autrice: Sbarco in questo fandom con una fanfic abbastanza particolare, infatti prende spunto da un'idea che si è creata nel fandom: come Sans, Papyrus ha degli egual poteri, forse superiori, che si manifestano con una fiamma di colore arancione nell'occhio destro e nella mano destra (l'opposto, in pratica, di Sans). Adoro questo aspetto di Pap, lo rende ancora più bello come personaggio! 
- Mi sono trattenuta dal mettere il Comic Sans, non sapete quanto avrei voluto - 

 


 



Incontrollabile come una fiamma... Arancione



Vorrei essere ammirato da tutti,
Vorrei essere amico di tutti,
Vorrei essere forte,
Vorrei ...

 

Piccoli fiocchi di neve fluttuavano per il sentiero, danzando con il vento, per poi cadere dolcemente sul suolo. Gli enormi abeti circostanti erano divenuti un riparo per molti mostri, che teneramente cercavano calore stringendosi l'uno all'altro. Per la foresta regnava una profonda calma, interrotta solamente dal debole rumore di stivali, che sprofondavano nella distesa bianca, e da una strana ed insolita risata.
“Nyeh heh heh”.
Frisk stava comodamente seduta sulle spalle dell'alto scheletro, sotterrata da pesanti vestiti di lana. Solo il sottile nasino, rosso per il freddo, usciva fuori da una fessura tra il cappello e la sciarpa. Ogni tanto il suo amico dalla consumata sciarpa rossa si assicurava che stesse bene là sopra, accarezzando la testa della bambina e sghignazzando un poco.
“Come?! Umana, ovvio che io, il grande Papyrus, sia il più forte scheletro nel regno! Nessuno può resistere al mio super Attacco Speciale”. Esclamò, compiendo un piccolo salto per scavalcare un cumulo di neve.
Lei  scosse la testa, mimando davanti agli occhi dell'amico una specie di grande bocca con le mani.
“I teschi di Sans... beh, sì, sono molto forti! Ma i miei attacchi sono molto più controllati e sicuri, questo è il miglior modo di combattere.”
Nonostante non ci fosse più la possibilità che una guerra tra umani e mostri potesse scoppiare, Papyrus adorava passare del tempo ad allenarsi con suo fratello. La Guardia Reale era oramai stata sciolta definitivamente da Asgore, però credeva che, un giorno o l'altro, qualcuno avrebbe chiesto aiuto e lui doveva essere pronto per entrare in azione. Utilizzava in maniera precisa ogni osso, cercando di non lasciare nulla al caso. Evitava di lanciare offensive troppo pericolose, così da non mettere in seria difficoltà Sans. Poiché un minimo errore avrebbe comportato gravi danni allo scheletro più basso.

“Un solo HP” si ripeteva mentre schivava l'ennesimo laser dei teschi.

Sapeva che poteva dare di più, sapeva perfettamente però che quel di più era incontrollabile. Non possedeva la stessa calma, la stessa forza di volontà di suo fratello, per questo evitava in qualsiasi caso di utilizzare quel potere. Eppure voleva mettersi alla prova, voleva disperatamente poter essere al pari di Sans e Undyne. Ma... Che succederebbe se ad un certo punto non riuscisse più a tenere sotto controllo i suoi poteri? Che accadrebbe a Frisk? E a Sans? E ad Undyne?
Nonostante le continue rassicurazioni, non poteva fare a meno di pensare dei vari rischi che poteva portare. Il grande Papyrus doveva risolvere i problemi, doveva costituire un aiuto per qualsiasi mostro, o umano, che ne necessitasse. 

“Un giorno ci riuscirai...”.

Scacciò via questi orribili pensieri, scuotendo un po' la testa e continuò a ridacchiare con la bambina.
Finalmente erano arrivati al piccolo rifugio, dove lo scheletro dalla felpa blu stava, come suo solito, dormendo serenamente. Fece scendere Frisk dalle spalle e la lasciò andare più avanti, seguendola con attenzione qualche passo dietro.
Osservò la dolce bambina accarezzare goffamente la testa di Sans, cercando di farlo svegliare, senza però avere successo. Spostò lo sguardo verso la propria mano destra, mentre l'apriva e la chiudeva ripetutamente. Una debole fiamma nel suo palmo giocava con i soffi d'aria, spegnendosi e riaccendendosi; questa brillava di un bellissimo arancione intenso e possedeva un fascino magico, capace di incantare qualsiasi essere. Papyrus sorrise, spegnendola definitivamente, per poi correre in maniera allegra verso i due.

“Un giorno ci riuscirai, promesso”.

… potermi controllare.  

   
 
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