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Autore: Reil    16/03/2009    3 recensioni
Un incontro che cambia la vita ai nostri amici!^.^
Una piccola AU scritta in un momento di nullafacenza(lezione a scuola...^.^')
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Hanamichi Sakuragi, Kaede Rukawa
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Non è strano il destino?
NON E' STRANO IL DESTINO?

Non è strano secondo voi il destino?

Un giorno stai camminando per strada e, per sbaglio, dai una spallata ad un passante; l'anno dopo conosci una persona, te ne innamori, vi sposate e, con tanta forza di volontà e un'ottima memoria, riconosci il tuo amore in quel passante che magari ti aveva anche mandato a quel paese!
Questo è un pò quello che è successo a me...più o meno...

Due anni fa ero in terzo superiore, ogni mattina facevo la stessa strada di corsa per non arrivare in ritardo.
Un giorno decisi di passare per un'altra via, per comprare la colazione in un forno appena aperto che aveva già un'ottima reputazione.
La strada era più lunga, quindi accelerai non appena uscii dal negozio.
Correvo talmente veloce da non rendermi conto di ciò che mi passava accanto.
Improvvisamente una bici uscì da un vicolo tagliandomi la strada e, senza riuscire a fermarmi, vi rovinai sopra.
Mi rialzai con difficoltà imprecando a bassa voce, il proprietario della bicicletta era un ragazzo pressappoco della mia età, capelli neri, occhi blu scuro e pelle chiara; si stava spolverando i pantaloni con le mani, guardandomi in cagnesco.
"Ehm, scusa, ma andavo di fretta e non ti ho visto..." mi scusai rialzando la sua bici.
"Fai più attenzione la prossim-" non ascoltai l' intuibile resto della frase dato che sentii suonare la campana della mia scuola.
"Scusa ma sono in ritardo!" esclamai ricominciando a correre.
Quello fu il giorno che segnò la mia vita.
Lo rividi due giorni dopo, ripassando per la stessa strada.
Era sulla sua bici, indossava un paio di pantaloncini ed una canottiera bianca. Pedalava nel senso opposto al mio.
Ci sorridemmo poco prima di sorpassarci.
Il giorno dopo successe la stessa cosa, e anche quello seguente.
Col tempo divenne un'abitudine, cominciai a passare sempre per quella strada, nonostante il rischio di arrivare in ritardo aumentasse.
Alcune volte in cui lui non passava mi preoccupavo finché non lo rivedevo.
Ricordo specialmente un paio di settimane in cui non l'avevo visto; i primi tre giorni non mi ero preoccupato, poi i giorni diventarono una settimana ed io avevo cominciato a rispondere istericamente ai miei amici, il dodicesimo giorno urlai contro due professori.
Il tredicesimo giorno passai per quella via e lo vidi, in bici, come se nulla fosse; portava una sciarpa, quindi dedussi che era stato poco bene.
Per un momento pensai di chiedergli cos'aveva avuto, ma mi resi conto che molto probabilmente sarei sembrato un maniaco impiccione, così mi limitai a sorridergli come sempre, e mi sorrise.
Non ci parlavamo, MAI, semplicemente sorridevamo, neanche un cenno con la mano, solo un sorriso.
Col tempo mi resi conto di essermi affezionato a quel ragazzo anzi, era molto più che affetto, era più di un'infatuazione.
Cominciai a vederlo con altri occhi.
Improvvisamente vedendolo mi agitavo e, il più delle volte, mi capitava di arrossire.
Successe che spesso non lo salutai, reprimendo il groppo che avevo in gola.
Passò un intero anno di sorrisi, mi ero accorto del mio amore da due mesi.
Un giorno come un altro lo trovai in piedi, la bici poggiata sul muro.
Mentre mi avvicinavo si spostò nel centro della strada.
Mi fermai sorridendogli; stavolta non ricambiò.
Non disse nulla, semplicemente non sorrise, mi prese per le spalle e mi baciò.
Fu un bacio delicato, a fior di labbra.
Quando si allontanò puntò i suoi profondi occhi blu nei miei.
E mi sorrise.

*  *  *
 
Ritorno alla realtà e mi giro verso il mio compagno.
Lui tira su di noi il lenzuolo, coprendo i nostri corpi accaldati.
Ci stringiamo in un abbraccio fissandoci negli occhi; davanti a me vedo solo i suoi bellissimi occhi del colore del mare.
"Pensi di essere pronto?" mi chiede baciandomi delicatamente come ha fatto e farà tante altre volte.
"Certo che lo sono"
Su questo non ho dubbi, ma lui sembra averne.
"Sei sicuro?Perché io non voglio..."
"Ehy, non vedo perché non dovrei essere sicuro di voler diventare il Signor Hanamichi Rukawa..." affermo con convinzione avvolgendogli il viso con le mani.
Lui mi guarda con un luccichio negli occhi, è felice.
Quanto è imprevedibile il destino, un giorno sei solo e il giorno dopo incontri la tua anima gemella, colei che ti starà accanto per tutta la vita.
Mentre penso a questo lo bacio, gli sorrido poggiando la testa sul cuscino, pronto a dormire.
E mi sorride.

FINE


Una piccola shottina venutami in mente questa mattina
(scritta in parte sul mio cellulare...) mentre andavo a scuola.
Spero che vi sia piaciuta (anche se credo di averli fatti leggermente OOC)
perchè a me piace molto!^.^
Un bacio a tutti coloro che la leggeranno!
 Ciau Ciau!

[Risa:Suki!
Otani:Shiteru...]
Kukuku!^.^
 
  
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