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Autore: Sayaka chan 94    24/01/2016    7 recensioni
Partecipante al Notp contest indetto da Flavia Kore.
Menzione speciale come storia più triste.
"Era tutto per lui.
Era tutto per lei.
Un amore tanto forte quanto fugace come un battito d'ali di falena così vivace e fragile ma attirata da quella luce troppo intensa che l'avrebbe fatta spegnere per sempre".
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gajil Redfox, Levy McGarden
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno
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Ricordo perfettamente il giorno in cui ci siamo incontrati per la prima volta: tu stavi camminando a testa bassa e mi sei arrivata addosso sbattendo la testa contro il mio petto.

Sei sempre stata uno scricciolo eppure sei stata in grado di trascinarmi con te nella caduta, sei arrossita e hai iniziato a chiedermi scusa, balbettando teneramente, la tua voce era più simile al pigolio di un pulcino, e non ho potuto fare a meno di scoppiare in una fragorosa risata, di quelle che da anni pensavo di essere incapace di riprodurre, ma questo tu non potevi saperlo, dato che ti sei arrabbiata e alzando lo sguardo sul mio hai iniziato a tempestarmi di pugni con le tue piccole nocche.

Impossibile resistere alla voglia di provocarti ancora, solo per vederti gonfiare le guance indispettita, sentire la tua voce trillante darmi del buzzurro cafone e poi zittirti con un bacio ruvido e ingordo che faceva morire le parole dentro la tua bocca piccola, morbida e succosa.


Non potrò mai dimenticare il nostro primo bacio dopo una gita in barca finita male, io troppo preso dalla divertente sensazione di vedere te aggrappata spasmodicamente a me, mentre facevo ondeggiare i fianchi della piccola barca per poi stupidamente lasciarci capovolgere, un tuo sguardo e i miei polmoni sembravano aver smesso di funzionare ma non era l'acqua ingoiata, eri tu e il tuo sapore salmastro.


Sai Levy ricordo ancora, anche la prima volta che ti ho resa mia e solo mia, quando sul divano dopo aver visto un noiosissimo documentario sulla scrittura minuscola carolingia ( si sono sempre ignorante, ma così innamorato di te che ricordo persino come si scrive) e vedendoti sdraiata su di me ti ho fatto notare che eri alta quanto una mia gamba, "non riesco ad immaginarmi a fare sesso con un pulcino come te ".


Ma tu non potevi sapere quanto in realtà bramassi quel momento,e quanto ti trovassi adorabilmente sexy, e tu rispondesti prontamente "non sono io che sono bassa sei tu che sei alto! " ma il tuo tono non era il solito teneramente imbronciato, ma malizioso e audace.
Il tempo di aprire i miei occhi socchiusi e ritrovarti seduta a cavalcioni su di me, e poi solo calore e passione, devi credermi Levy se ti dico che provo ancora adesso brividi di piacere solo al pensiero,nonostante gli anni passino e tu non sia più qui con me...


Ho conservato tutto di noi e di te anche le tue ciocche blu così morbide e profumate e quando hai dovuto tagliarle.


Sentirti singhiozzare quella notte Levy, è stata una pugnalata in pieno petto, pensavi che non ti avrei sentito, perché non dovevo.


Volevi essere forte per entrambi, mentre quel germe cattivo ti divorava dentro e tu dimagravi sempre di più, ma continuavi a sorridere per me, per noi, e io lo passavo a piangere di nascosto e a non riuscire più negli ultimi mesi a guardarti negli occhi per paura di vedere spegnersi del tutto la luce dentro di te che ha illuminato la mia intera esistenza e continua a farlo.
Eppure ho cercato di essere forte, durante la chemio,durante le tue crisi di rigetto, e tu mi dicevi che ero il tuo pilastro e io ghignavo ma morivo dentro.
Sono stato un grandissimo bastardo egoista, ma non riuscirò mai a poterti chiedere perdono.

E ricordo quella mattina di Aprile quando te ne sei andata via per sempre la tua piccola mano stretta nella mia grande non abbastanza forte che tremava, il tuo viso pallido e la tua pelle sempre più fredda, il tuo sorriso e le tue ultime parole, la voce affaticata ma la luce nei tuoi occhi era più luminosa che mai


"Ti amo Gajeel, piccolo grande uomo coraggioso. Promettimi di essere felice e vivi anche per me! " Quel giorno c'era solo silenzio,un assordante e vuoto silenzio e se non sono impazzito lo devo solo alla promessa che ti ho fatto e il pensiero che adesso una parte di te viveva in me e sarei stato responsabile di entrambi.


Solo che non capisco una cosa scricciolo, perché gli anni passano e io ti amo ogni giorno sempre di più? Perché ricordarti è l'unica cosa che può rendermi felice? E venirti a trovare su quel piccolo campo di girasoli che mi ricordano tanto quel sorriso e quella tua luce negli occhi, accanto alla tua piccola nuova casa dove sorridi ancora e per sempre.


Anche se c'è un segreto che non ti ho mai detto, perché lo sai quanto mi imbarazza ammettere certe cose...
Casa nostra è leggermente cambiata.


Adesso è diventata una piccola ludoteca ( era il tuo sogno lo so bene!) e mi piace tantissimo leggere ai marmocchi , soprattutto quelli più dispettosi che non appena mi fermo sul più bello del racconto mi tirano la barba gridando "Nonno Gajeel, continua! "
La notte crollo sul nostro letto ormai troppo grande e vuoto ma impregnato del tuo Prufumo di arancia e miele, agrodolce come te.


Sperando di sognarti mentre mi porti via con te, e poi il buio.
  
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