*Quinta calssificata (a parimerito :3) al contest Notp indetto da Kore Flavia su Facebook, premio speciale per la storia più dolce *

Iron and Water – Quando l'amore supera la chimica

Titolo: Iron and Water – Quando l'amore supera la chimica

Coppia: Gajeel x Juvia

Lunghezza: One Shot

Genere: Romantico

Prompt utilizzato: “Il ferro a contatto con l'acqua arrugginisce” “Correrò il rischio”.

Rating: Verde

Gajeel sospirò per l'ennesima volta durante quella giornata, non ne poteva più dello spettacolino offertogli.

La maga dell'acqua continuava ad inseguire il suo amato per la gilda mentre lui la ignorava, o addirittura apostrofava malamente, infastidito dal suo comportamento.

Sarebbe volentieri andato in missione ma con l'acquazzone che c'era fuori nessuno osava oltrepassare il portone della calda e accogliente gilda.

Portandosi un chiodo alla bocca lo sgranocchiò assorto, da qualche settimana una domanda, fattagli da Cana, lo assilava.

La cartomante, ubriaca come al suo solito, gli aveva chiesto qualcosa sul suo passato a Phantom Lord. Di solito non avrebbe risposto ma, essend a conoscenza della situazione nella quale si trovava e che non si sarebbe ricordata nulla, le aveva parlato della sua giornata tipo.

La mora aveva annuito per tutto il tempo e, una volta che aveva finito, gli aveva posto una sola domanda che lo aveva lasciato basito:

< Da quanto mi hai detto tu e Juvia-chan avete passato un sacco di tempo assieme in quegli anni, come mai il vostro legame si sta lasciando andare così tanto? >.

Quelle semplici parole erano state in grado di scombussolarlo nel profondo.

Effettivamente non aveva mai pensato al cambiamento del suo rapporto con la strana maga dell'acqua.

Si erano incontrati, o meglio dire scontrati, quasi per caso in un giorno come tanti nella gilda.

Poi si erano avvicinati ed erano diventati buoni amici, passavano la maggior parte del tempo assieme ritenendo la compagnia dell'altro necessaria per sopravvivere in quell'ambiente ostile che era la loro ex gilda.

E così si era ritrovato a pensare sempre più intensamente a Juvia, sapeva già di essere un poco interessato a lei. Eppure con la comparsa del ghiacciolo aveva visto il suo rapporto con lei sgretolarsi facendogli capire quanto gli mancassero le chiacchierate con la ragazza.

La sua attenzione sul mondo reale si ridestò quando vide l'enorme porta della gilda spalancarsi di botto e una figura uscire.

Vedendo varie espressioni di disapprovazione rivolte a Gray collegò subito quanto successo e sentì una rabbia insensata montargli dentro. Senza dire niente a nessuno afferrò il suo giaccone e, una volta infilatoselo, si diresse a passo di marcia fuori dalla gilda.

Corse sotto l'acquazzone cercando di intercettare con il suo fine olfatto da Dragon Slayer l'odore dell'Ameonna. Le pessime condizioni climatiche non lo aiutarono per nulla, ma alla fine riuscì comunque ad individuare l'unica persona presente a Magnolia in possesso di un imbarazzante ombrello rosa.

Le si avvicinò lentamente assumendo la sua solita espressione menefreghista, però la sorpresa si fece largo sul suo volto quando la vide tornare indietro verso di lui tendendo l'ombrello sopra tutti e due.

< Juvia voleva sapere se a Gajeel-kun andava di passeggiare con Juvia > disse con un velo di rossore a imporporarle le guance la diciassettenne.

Gajeel annuì solamente facendosi spazio sotto quella piccola zona riparata dalla pioggia.

I due camminarono in silenzio fianco a fianco, il corvino sapeva bene che in quel momento le parole sarebbero state superflue.

Pensieroso volse lo sguardo all'ombrello stesso scorgendovi una piccola cucitura, a quel punto diede una leggera gomitata alla blu al suo fianco.

< Si vede ancora eh? > disse solamente mentre nella mente prendeva forma uno dei ricordi più allegri avuti durante il suo periodo buio.

Due anni prima

Anche quel giorno pioveva a dirotto, quasi pareva impossibile che fosse fine estate.

Nella gilda di Phantom regnava il caos, ogni motivo sembrava buono per iniziare una rissa con il malcapitato di turno.

Il Dragon Slayer se ne stava seduto, come suo solito, su una spessa trave di legno osservando quanto succedeva nel suo piccolo “regno”.

Sbadigliò piuttosto annoiato dalla solita routine, o almeno finché un particolare destò la sua attenzione, il ché era abbastanza strano.

La maga dell'acqua, di cui non ricordava il nome, se ne stava accasciata su una panchina ad osservare l'inseparabile ombrello rosa.

Da qualche tempo la ragazza si era resa degna delle sue attenzioni, così decise di andare ad infastidirla un po'.

Con un agile balzo atterrò sulle assi di legno, ignorando le occhiate rivoltegli dai vari membri della gilda si diresse verso la sua preziosa preda.

Da vicino notò con più accuratezza la tristezza impressa sul bel volto chino della maga, gli occhi di un azzurro intenso erano rivolti al pavimento mentre i capelli blu le ricadevano disordinati sulle spalle.

< Oi donna, mi contagi con la tua tristezza > proferì lui con fare arrogante, in realtà era curioso di cosa fosse successo alla maga. Di solito era sempre con un espressione impassibile stampata sul volto, eppure gli sembrava davvero abbattuta in quel momento.

< Juvia si scusa, ma oggi le è successo una cosa molto brutta > si scusò lei alzando lo sguardo, anche in quel frangente riusciva a creare problemi agli altri.

Il corvino si corrucciò, da quanto aveva sentito quando la maga era triste faceva piovere a dirotto.

Volse lo sguardo alla finestra, grazie al mal tempo si poteva intuire quanto fosse depressa. Il suo sguardo si concentrò sull'ombrello stretto fra le cosce della maga.

Un idea gli folgorò la mente e, con un ghigno in piena regola, decise di attuarla.

Con gesti rapidi sfilò l'ombrello dalle gambe della maga e, sotto il suo sguardo sorpreso aprì un piccolo squarcio. Niente di grave s'intende.

< GAJEEL-KUN COSA DIAVOLO STAI FACENDO? > esclamò disperata vedendo il tela del suo fido compagno in parte rotta. Senza rispondere nulla davanti all'irritazione della maga glielo lanciò malamente addosso.

< Con quell'aggeggio rotto non puoi più ripararti dalla pioggia giusto? Quindi adesso sarai costretta ad essere felice > disse solamente una volta voltatole le spalle, senza attendere risposta ritornò al suo posto di “guardia”.

Se avesse atteso un attimo avrebbe visto un dolce rossore divampare sulle guance pallide di Juvia.

< Non immagini quanto Juvia ci abbia messo a riparare quello squarcio! Sei terribile Gajeel-kun! > lo ammonì lei dandogli una leggera spinta, nonostante l'affermazione non perse il sorriso dolce.

< Ecco, dovresti sempre sorridere Juvia > disse il corvino incrociando le braccia dietro al capo, non capiva come Gray potesse trattare così malamente una ragazza dolce e solare come Juvia.

< Anche se Juvia sorridesse Gray-sama non la guarderebbe > rispose abbattuta stringendosi nelle spalle.

Sentendo quella parole Gajeel perse il controllo.

Con rabbia scagliò via l'ombrello dalle mani della maga e, del tutto preso dalla foga del momento, fece la cosa più stupida che avesse potuto fare: la baciò.

Fu un bacio irruento, niente a che vedere con i baci sognati a lungo dalla maga dell'acqua. Gajeel capì immediatamente che Juvia era solamente troppo sconvolta per scacciarlo.

Si ritrasse con un espressione ancora infuriata ma anche un poco ferita.

< Non esiste solo quel cazzone Juvia! Ci sono tanti altri uomini che pagherebbero per stare con te! Lo capisci questo? > le chiese lui scrollandola per le spalle, non gli importava nemmeno se la loro amicizia si fosse rotta per sempre.

Figurarsi se gli interessava qualcosa della pioggia che lo stava investendo violentemente.

La blu in quel momento si trovava con la testa nella confusione più totale e la gola secca, davanti alle parole del suo caro amico non sapeva cosa rispondere.

Da quando Gray l'aveva salvata aveva dato per scontato che il ragazzo potesse essere interessato un poco a lei, invece in quel periodo passato assieme non aveva fatto altro che evitarla di continuo.

Per colpa della sua ossessione per il mago del ghiaccio aveva fatto preoccupare inutilmente Gajeel-kun.

Arrossì al solo pensiero di lui che la baciava, non aveva mai visto il corvino come un vero e proprio uomo a tutti gli effetti.

Nonostante ciò in quel momento voleva solo sprofondare fra le sue braccia e farsi consolare da lui, così agii d'istinto.

Si butto letteralmente addosso al ragazzo facendo combaciare ancora una volta le loro labbra, Inizialmente Gajeel restò sorpreso ma nel giro di qualche secondo ricambiò cingendo gentilmente i fianchi della ragazza.

Si staccarono l'uno dall'altro solamente quando l'ossigeno venne a mancare, nonostante questo rimasero ancora abbracciati sotto la pioggia che stava oramai diminuendo d'intensità.

< Il ferro a contatto con l'acqua arrugginisce > disse la maga puntando gli occhi color mare in quelli rubino dell'altro.

< Correrò il rischio > ribatté il corvino con una semplice alzata di spalle prima di ritornare a baciare la maga.

E, in quel momento, il sole tornò a brillare.