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Autore: Mavimat    26/01/2016    0 recensioni
Brevi racconti nati da un pensiero, un pianto, un desiderio, un bacio.
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, FemSlash
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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La valigia era pronta. Sveva si rigirava tra le mani quel bigliettino ormai da un’ora. Di lì a pochi minuti sarebbero arrivati Sofia e Marco per accompagnarla all’aeroporto. Partiva per Harvard. Il suo sogno. Non sapeva quando sarebbe tornata, ma là voleva crearsi una nuova vita. Aveva deciso che dacché fosse salita su quell’aereo, tutto quello che rimaneva giù, faceva parte del passato. Di un capitolo chiuso della sua vita. E per chiudere quel capitolo, sapeva che doveva fare certe cose. Una in particolare. Ed era consegnare quel biglietto.

Suonarono alla porta. Sofia e Marco erano arrivati.

Sveva e Marco erano amici da una vita, conobbero Sofia quando arrivarono all’università. Loro due divennero ogni giorno sempre più affiatate e Marco non tardò ad innamorarsi di Sofia, e lei di lui. Sveva era il loro confessore. Per ogni piccolo litigio o per un consiglio, lei ascoltava la parte di lui e la parte di lei. E poi all’improvviso quella notizia : Sveva parte per l’America. Era stato un duro colpo per Sofia, anche se non lo dava a vedere.

Ora erano tutti e tre lì, in macchina, a parlare del più e del meno lungo la strada che li portava all’aeroporto.

Arrivati, scaricarono le valigie, Sveva fece il check-in e poi fu tempo di saluti.

Sveva prese in disparte Sofia e le diede il biglietto.

“Sofia, qui dentro c’è scritto uno dei motivi per cui parto, ma devi promettermi che lo leggerai solo dopo che il mio aereo sarà partito”

“Sveva lo sai che mi dimentico tutto alla svelta, non posso leggerlo adesso?”

“No”

“Va bene, appena il tuo aereo partirà, lo leggerò”

“Perfetto”, e guardò Sofia mentre metteva quel foglietto nella tasca del cappotto.

Si salutarono tutti e tre per l’ultima volta prima che Sveva si incamminasse per il corridoio che la portava sull’aereo, L’aereo decollò. Sofia e Marco tornarono a casa. Sofia si tolse il cappotto e lo poggiò sull’appendiabiti.

L’aereo di Sveva ebbe un’avaria.

Cadde in mezzo all’oceano.

Nessun superstite.

Fecero una cerimonia per le vittime di quell’incidente.

Parteciparono anche Sofia e Marco. Sofia era in lacrime.

Fu mettendo la mano nella tasca del cappotto per prendere un fazzoletto che trovò il biglietto che le aveva lasciato Sveva. Lo aprì. Lesse. Erano quattro semplici parole.

Il suo cuore si bloccò e svenne.

Forse, l’aveva sempre saputo.

  
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