Rating: Verde
Tipologia: Flashfic.
Fandom: RPF: Robert Pattinson
Avvertimenti: xx
Personaggi: Robert Pattinson, viene citato Tom ma senza
nome (sarebbe l'amico)
Genere: Ho messo sentimentale, ma a dire il vero non è
niente.
Note: xx
Credits: Escludendo Robert Pattinson (of course) tutto il
resto è di mia proprietà perciò cortesemente non rubacchiate nulla.
Sproloquio: Tranquilli che non mi sono scordata di "Can't Stop" solo che
sono un tantino bloccata e quindi, per ora è in stallo, intanto beccatevi questa
minimicrofic che mi sono divertita a scrivere (soprattutto perchè l'ho scritta
mentre ero in una conversazione a quattro su msn!)
Deletia ♥
Pleasure
Capitolo unico
Dall’altro lato del locale ti vedo osservarmi
distrattamente, con le dita stringi il collo di una bottiglia di birra. Sorridi,
accanto a te il tuo amico ride e mi indica come se non lo vedessi. Sciocco,
proprio sciocco. Mi volto e riprendo a parlare.
I minuti passano e finalmente, quando la calca comincia a fluire dal locale ti
presenti di fronte a me sorridendo con una sigaretta spenta tra le labbra
«Sono Robert» dici con la tua voce suadente ed io sorrido, e con due dita ti
sfilo la sigaretta dalla bocca, l’infilo in bocca e l’accendo con un fiammifero
che tiro fuori dalla tasca della giacca dal taglio maschile; ti siedi.
Osservo il tuo collo sbucare dalla camicia di flanella rossa ed i capelli
scompigliati coi quali giochi, mi fissi e aspetti. Non dirò niente. Parli
«Sei di queste parti?» chiedi passandoti una mano tra i capelli ed io scrollo la
testa sorridendo mentre la cenere della tua sigaretta cade sul tavolo, guardi
verso il tuo amico che ormai non c’è più. Sospiri e ti alzi ed è allora che
scivolo in piedi dalla mia sedia e finalmente te ne accorgi, sono più alta di
te, mi guardi in imbarazzo per via della camicia aperta su un torace piatto;
sorridi nervoso.
Mi avvicino ed è allora che parlo, quando i nostri volti sono a pochi centimetri
«E’ un piacere Robert» e mentre tenti di capire, le mie mani scivolano rapide
sulla tua barba sfatta e le mie labbra dapprima gentili divengono irruente. E’
un bacio che racchiude non solo la sorpresa, ma la certezza che sarà unico nel
suo genere. Socchiudi le labbra e lasci che io entri, e io lo faccio, giocando
con l’interno delle tue labbra e poi, rido. Mi allontano ancora con le mani sul
tuo volto, scivolano le dita lungo il tuo mento, lo stringono un secondo e poi,
cadono.
Ed esco dal locale, lasciando la sigaretta che si fuma nel posacenere da sola e
te, con uno sguardo vacuo.
Sì è un piacere.