:. Grab .:
Twinleafshipping

 

 
 
 
 Barry affondò mento e naso fra le grosse pieghe della sua sciarpa color verde lime, rabbrividendo fin dentro alle ossa, quindi si cacciò le mani in tasca e prese a dondolare, sperando di scacciare il gelo. Faceva freddissimo, quel giorno.
E non che a Duefoglie avesse mai fatto chissà quale caldo esagerato.
Ma quella sera in particolare, con quel gelido manto di neve sotto i piedi e un vento più ghiacciato del respiro di Kyurem, tutti gli abitanti si erano rintanati in casa, con tanto di fuoco nel camino.
Già.
Tutti meno lui, che coraggioso aveva sfidato l'inverno e si era trascinato fra i cumuli di neve imprecando tutte le volte che questa, bastarda, gli entrava negli scarponi gelandogli i piedi. Per andare dove, vi starete chiedendo.
Al Lago Verità. 
E per chi? Per Lucinda.
Come mai? Appuntamento.
No, niente di romantico. Semplicemente lui le aveva promesso che un giorno si sarebbero messi alla ricerca dei tre Pokémon del lago, e quel giorno per la blu doveva essere per forza oggi, neve, grandine o tornado che fosse.
Quindi eccolo lì, ritto come una statua nel suo bel metro e novanta, in attesa.
Si specchiò nel riflesso turchese dell'acqua, come se si aspettasse di vederla uscire da lì. Ormai era da più di un quarto d'ora che la stava attendendo... possibile che signorina "se non ho i capelli a posto non esco" dovesse essere sempre in ritardo?
<< Se non arriva entro... >> gettò una rapida occhiata all'orologio da polso, sbuffando. << ... cinque minuti me la smammo. >>
<< Sempre puntuale, eh? >>
All'udire quella voce, anzi, mi correggo, quella splendida, sottile melodia femminile, il biondino si voltò con uno scatto da torcicollo, come se fosse stato appena colto nell'atto di rubare.
Lucinda rise, avvicinandosi lenta facendosi largo fra l'erbetta alta ond'evitare possibili attacchi. Barry avrebbe voluto sgridarla con la solita storia delle multe, ma le parole gli morirono in gola, incapaci di venire fuori.
Ultimamente, poi, stava accadendo sempre più frequentemente.
Ma ormai tutta Duefoglie aveva capito che era pazzo di lei.
Con un dolce luccichio degli occhi la salutò a gran voce, sfoderando un tenero sorriso a trentadue denti. << Potevi dirlo prima che volevi farmi morire assiderato! >>
La blu gli scoccò un'occhiataccia ironica, senza rispondergli, quindi, cauta, si avvicinò alle sponde del lago. Per un po' governò il silenzio assoluto, interrotto solo dal forte vento che si schiantava furioso contro i pini che circondavano il paesaggio. << Ti ricordi? >>
Barry non la sentì, perso ad ammirarla nella sua semplice bellezza.
Perché a lei non aveva mai saputo resistere. Occhi blu. Capelli morbidi. Corpo sinuoso. Mani splendide.
Per non parlare del carattere, poi. Freddo, deciso, calmo, proprio tutto il suo opposto, ma che se approfondito meglio sapeva essere anche dolce. E femminile.
E, oh, per carità, anche lei aveva i suoi difetti, come tutti. Alcuni tremendi, inoltre, ad esempio il suo essere fottutamente schietta. Lucinda doveva per forza dire sempre la sua. Sempre.
Ma erano proprio quelli a renderla la ragazza più perfetta e meravigliosa di Sinnoh, no, del mondo, no. Dell' universo intero, ecco. O forse oltre.
<< Barry? >>
Il biondo scosse il capo, arrossendo fino alla punta delle orecchie. << Scusa! Che dicevi? >>
Lucinda sorrise maliziosa. Barry poteva sforzarsi quanto voleva, ma quando diventava rosso non poteva nasconderlo proprio a nessuno, tanto era evidente.
Fece finta di non aver notato quel vistoso ed impressionante cambiamento di tono, ritornando sui suoi passi. << Ricordi quando Mesprit ci aveva fatto quel verso...? >>
<< Verso? Quale verso? >>
<< Il suo, forse...? >> Lucinda bagnò due dita nell'acqua, poi si alzò e iniziò a frugare dentro la borsa, incurante della folta massa di lisci capelli cobalto che le era cascata sul viso da bambina. << Guarda che l'idea di catturare questi Pokémon è nata da te! >>
Ma il giovane era già partito con la testa, ancora, e ancora si era perso nei suoi pensieri più intimi.
Era troppo bella. E lui troppo innamorato.
La fissò per attimi che parvero interminabili, studiandola attentamente con i suoi vispi occhi color tramonto, studiandone gli occhi, le labbra, il corpo, le mani, pensando a quanto le volesse bene. E fu lì che sentì l'impellente bisogno di dimostrarle quanto fosse cotto di lei.
Si guardò intorno, assicurandosi che nessuno fosse lì nei paraggi, poi, non appena la ragazza fece per tirare fuori una Pokéball dalla borsa, le afferrò violentemente la sciarpa bianca, nervoso.
Lucinda avrebbe tanto, ma tanto voluto capire che passava per quella testona tutto capelli e niente cervello, ma non ebbe nemmeno l'occasione di porsi la fatidica domanda.
Barry l'attirò con forza a sé, facendola quasi scivolare sulla neve, e le loro labbra si scontrarono bruscamente, per poi sciogliersi quando il contatto si fece appena appena più dolce.
Il cuore del biondo prese a battere il quadruplo più forte, mentre tutto intorno a lui si faceva distorto, e le braccia corsero immediatamente a stringere la vita morbida di Lucinda, che con sorpresa del ragazzo si lasciò completamente andare a quella sua repressa passione.
Rimasero immobili per un po', a baciarsi e mordersi avidi, l'uno dipendente dalla bocca dell'altro.
Quando si fermarono, a Lucinda il cielo violaceo del crepuscolo parve essersi oscurato leggermente di più.
<< Forse è meglio se... >> mormorò, stropicciandosi il naso con il polso.
Barry annuì, sciogliendosi dall'abbraccio, e lei percepì improvvisamente un po' troppo più freddo del previsto.
<< Va bene. Scusami... >>
<< Tranquillo... >>
<< Penso che tornerò a casa. Potrei rischiare di prendermi un raffreddore, e... attaccartelo... >> dopo quello stupido farfuglio di saluti il ragazzo, con il cuore in gola, si congedò subito, scomparendo in una corsa.
Lucinda rimase lì ancora un po', con le mani sulle labbra.
Barry l'aveva appena baciata. 

Sorrise divertita, rendendosi conto che alla fine, la ricerca dei tre Pokémon leggendari mai sarebbe potuta valere tanto da surclassare quell'unico, splendido bacio.
 
 
 
 
 
 
 
Angolo Autrice
Ciao! Era da un po' che non pubblicavo su questo fandom, lo ammetto... come andiamo?
Io sto bene ^^. Scusate se non mi sono fatta più viva, la scuola.
Questa è la mia prima Twinleaf in assoluta, ma chi mi conosce sa che amo questa shipping da quando mia madre mi ha messo al mondo (anche se le mie preferenze vanno BEN OLTRE Lulù e Mora (???)).
Inizialmente volevo che fosse la stessa Lucinda ad aver dato appuntamento a Barry, ma poi non ci stava la battuta sul ritardo e le multe, capitemi--
Come vi è parsa la ff, piuttosto?
"Grab", o meglio, "To grab" singnifica "afferrare" in inglese (maddai.), per chi non lo sapesse.
Sarebbe la scena della sciarpa, in pratica. E DITEMI SE QUELL'IMMAGINE NON E' PERFETTA PER QUESTA FF. CCCIELO (?).
Come ultimo, la roba del verso di Mesprit appartiene al gioco, ma penso ve ne siate accorti, naturalmente mi sto rivolgendo a chi ha giocato a DPP.
Ora vado!
Grazie di aver letto! Sono bene accetti commenti di tutti i generi, se volete segnalatemi gli errori.
Cià
 
Lila