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Autore: Julsss_    26/01/2016    4 recensioni
[DESTIEL ANGST]
Incredibile come la vita riservi sorprese inaspettate ed è incredibile come questa, da un momento all’altro, finisca.
Lui aveva aspettato tutta la vita… aspettato tutto quel tempo per conoscere la verità. Il “cogli l’attimo” l’aveva riservato all’ultimo suo respiro. Momento più sbagliato non poté trovarlo… Castiel.
Genere: Angst, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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Angolo Autrice: 

...ssssaaaalve! (?)
Sono Juls, ormai qualcuna di voi mi conosce. Questa è la mia prima One Shot (...questo non vuol dire che abbia abbandonato le mie ff Behind Blue Eyes e L'angelo che s'innamorò di un uomo, nope).
L'ho scritta ieri notte di getto, venendo ispirata da una foto su Tumblr ( TU SIA MALEDETTO! ). 
Non dormo la notte e spero possiate perdonarmi. 
Fatemi sapere se vi è piaciuta con un commentino <3
Juls

 

 




















I
will
always
remember



















Incredibile come la vita riservi sorprese inaspettate ed è incredibile come questa, da un momento all’altro, finisca. 
Lui aveva aspettato tutta la vita… aspettato tutto quel tempo per conoscere la verità.
Il “cogli l’attimo” l’aveva riservato all’ultimo suo respiro. Momento più sbagliato non poté trovarlo… Castiel.




Con quel suo trench e i soliti vestiti da esattore delle tasse, camminava tra i passanti, guardandoli uno ad uno negli occhi e cercando disperatamente i suoi, che sapeva di non poter rivedere più. Tutti intenti a vivere, o sopravvivere, ma questo era quello che faceva Castiel dopo quel giorno che ricordava come se fosse ieri.
Ma un momento… quello non era forse Dean? Corse verso quello che sembrava lui, toccandogli la spalla destra con la sua mano, quella mano che aveva usato per tirarlo fuori dall’Inferno molti anni prima, salvandolo dalla perdizione, salvandolo dalla morte.

« Dean? » lo chiamò.
Il tizio si girò, ma non aveva niente di lui, forse solo la corporatura e il colore  dei capelli e, magari, il taglio degli occhi, ma non erano i suoi.  Rimase pietrificato davanti a quel ragazzo, deluso, deluso di aver scoperto che non c’era più speranza per lui.

« Ehi, stai bene? » domandò.
« Oh, no è che…mi hai ricordato qualcuno »
« Nessun problema. Spero che trovi la persona che sta cercando »
« Sì…già »

Affranto, continuò a camminare per quelle strade di Lawrence senza una precisa meta… come faceva sempre. Non aveva più nessuno ormai, era rimasto solo, tutti se n’erano andati in qualche modo.
Essere Castiel poteva essere una tortura, essere immortali lo era. In realtà aveva avuto la fortuna di restare vivo nonostante i poteri assopiti. Per lui non era affatto una fortuna, bensì una condanna per essere ciò che era, per aver commesso continui errori, secondo lui, durante il passato. Quel passato che era rimasto impresso nella sua mente e non aveva intenzione di dimenticare, perché era tutto ciò che aveva. Un lungo ricordo che custodiva con la massima protezione nella sua memoria.
Ricordava ogni cosa, ma soprattutto quel momento, quel momento che gli cambiò definitivamente la vita: quando vide i suoi occhi per la prima volta e, fu proprio quella volta che si perse in quel verde dove non trovò via d’uscita.
Da quando l’aveva conosciuto, era diventato diverso. Si era lasciato trasportare dall’umanità fino a diventare anche umano, e a capire tutto di quella razza creata da suo Padre. Dai comportamenti alle vere e proprie emozioni che aveva provato sulla sua pelle. E proprio quelle riuscirono a trasformarlo in qualcosa di diverso e a lui stava bene così, non gli interessava il giudizio degli altri… per niente.
Dean era umano, ma era diverso tra tutti gli altri. Conosceva la sua storia, le sue sofferenze, la vita tormentata sin da quando era un bambino, la lotta contro in male… quella non era vita, non l’aveva mai avuta. Castiel ne aveva fatto parte per molti anni e aveva imparato a conoscerlo e, inevitabilmente, ad amarlo, a modo suo.
Il tempo trascorso coi Winchester, l'aveva portato a prendere decisioni importanti, e le aveva prese solo ed esclusivamente per Dean, per proteggerlo, diventando una sorta di suo angelo custode. Dove c’era Dean, c’era lui. Castiel ci sarebbe stato sempre per lui. Momenti tristi, momenti felici, lui ci sarebbe stato… sempre.
Non aveva mai provato niente di simile, era incastrato in una morsa da dove non aveva la minima intenzione di uscire. Perché avrebbe dovuto?Era quello che voleva infondo…rimanere con lui.
Ma la distanza era troppa tra i due, in tutti i sensi.
Castiel conosceva i suoi di sentimenti, ma Dean? Non conosceva quelli di Dean, lui non lo diceva mai, non si esprimeva, non esternava; teneva sempre tutto per sé, come se custodisse i suoi pensieri, le sue vere emozioni. Poteva immaginare che ci tenesse a lui, ma come amico, di questo n’era certo.
Castiel non rivelò mai i suoi veri sentimenti a Dean prima d’allora. Non ci era mai riuscito, oppure non l’aveva mai fatto perché aveva paura di quello che potesse dire, o di come potesse reagire. Ma quella volta, fu costretto perché non avrebbe più avuto l’occasione di farlo; aveva perso tempo, ormai avrebbe dovuto farlo, colse l’attimo nel momento sbagliato.

Gli anni erano passati velocemente dall’ultima volta che avevano affrontato il male e il tempo passò inesorabilmente anche per Dean. Castiel lo vide invecchiare anno dopo anno, standogli sempre accanto, come aveva sempre fatto, nascondendo tutto quello che provava nel profondo del suo cuore.
Purtroppo, quel triste giorno arrivò come una folata di vento portando con sé aria gelida che ghiacciò la sua anima.
Dean aveva sempre rifiutato di farsi curare da Cas anche solo per delle piccolezze, ma non era giusto e anche lui meritava il suo lieto fine.

Giaceva tra le sue braccia. Era riuscito a salvarlo da un branco di vampiri, e ormai stava esalando il suo quasi ultimo respiro. L’avevano colpito ferendolo gravemente al petto. Castiel avrebbe potuto aiutarlo di poco, ma Dean non glielo lasciò fare, i poteri erano utili per cose più importanti, gli aveva sempre detto.
Gliel’aveva ripetuto più volte che era una pessima idea andare a caccia alla sua età, ma Dean era stato cocciuto come sempre, faceva parte dell’essere Dean Winchester, e l’angelo caduto non poté fare niente per impedirglielo.
La voce gli usciva a mala pena e Cas era lì a tenergli compagnia durante quel suo ultimo momento. Temeva da tempo che quell’attimo sarebbe arrivato e aveva cercato di prepararsi, ma aveva sempre rimandato, non ne aveva il coraggio, non voleva pensarci. Però, inevitabilmente, arrivò e non ebbe più scelta.

« Lasciati curare almeno questa volta, per favore »
« No, Cas. E’ giunto il mio momento » tossì.
« Dean…non posso perderti, non sono pronto » disse d’un fiato.
« Cas…» gli prese lentamente la mano.
« Dean, io ho bisogno di te, per favore! »
Dean negò ancora una volta di farsi aiutare.
« Dean, io… »
I due si guardarono negli occhi e Cas iniziò a piangere silenziosamente con le lacrime che gli scendevano. Era arrivato il suo momento.
« Io… Ti amo » confessò.
« Hai scelto il momento adatto per dirlo » disse ironicamente tossendo e sputando sangue.
Castiel smorzò un sorriso tra le sue lacrime, mentre Dean iniziò a chiudere lentamente gli occhi.
« Dean! » urlò.
« Non aspettavo… a-altro… A-nch’io Cas, an…ch’i..o »

Quelle furono le ultime parole di Dean non appena esalò il suo ultimo respiro. L’aveva perso. L’aveva perso il giorno in cui gli aveva rivelato il suo segreto più nascosto. Avevano colto l’attimo più sbagliato di sempre. E fu quello il giorno in cui Cas si maledì per non essere morto per primo, o per non averglielo detto mai prima di quel momento.
Sì dannò. Pianse su di lui, fronte a fronte, stringendolo a sé, come non aveva mai fatto.
Quel dolore non sparì mai, non era riuscito a risanare quella ferita, ma, con la sua confessione, era venuto a conoscenza dei veri sentimenti di Dean, quelli che covava da tempo anche lui. La verità era che Dean la pensava come Cas, aveva paura di un rifiuto e di perderlo per dei stupidi sentimenti, così si accontentò di viverlo ogni giorno della sua vita. I loro sguardi avevano parlato più di una volta, ma i loro cuori non ci avevano ancora provato.
Fu un pessimo tempismo per entrambi e tutto finì. Non esistevano più Dean e Castiel, ma c’era solo Cas. Dean era tutto ciò che gli era rimasto e aveva dovuto dirgli addio.
D’allora, tutto diventò più buio, non c’era più felicità nel suo sguardo.; l’unica persona di cui gli importava ormai non c’era più e non sarebbe mai tornata da lui.
Si rifugiava continuamente nei ricordi, per viverli ancora e ancora, per non dimenticare il tempo passato con lui. Sentiva la vita come un peso inutile da portare sulle spalle; più e più volte aveva pensato di sbarazzarsene e raggiungerlo, ma Dean non avrebbe voluto questo per Castiel. Doveva semplicemente andare avanti e capire che la vita continuava per lui, perché essa è un dono che non va sprecato, nonostante i felici e tristi momenti che ci regala, nonostante il dolore che ti corrode dentro.
Castiel continuò a sopravvivere con la speranza, cercando gli occhi di Dean ovunque andasse, per non dimenticarli mai.

    

 
   
 
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