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Autore: whiteangeljack    27/01/2016    3 recensioni
Liam Jones è nel regno dei morti per aspettare suo fratello. Solo, non si sarebbe mai aspettato che Killian diventasse un mostro in sua assenza.
Tradotto dall'originale di just_another_classic
*SPOILER!UNDERWORLD!*
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Liam Jones
Note: Traduzione | Avvertimenti: Spoiler!
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Our absolution

 
(Originale di Just_another_classic)
 
 
 
 
Note: Il primo capitolo è concentrato su Liam mentre quello successivo sarà più marcatamente un Captain Swan + Liam.
 
 


Anni prima, quando Liam Jones si era svegliato per scoprire che suo padre aveva venduto lui e suo fratello come servitù, aveva fatto una promessa. Aveva giurato di non abbandonare mai suo fratello, di essere sempre lì per lui nel momento del bisogno.
In tutti gli anni di servitù, e anche più tardi in quelli prestati in Marina, è riuscito a portare avanti il suo proposito. Quindi anche dopo la sua morte, Liam Jones  sa che deve continuare a tener fede a quella promessa, perché suo fratello è ora più solo che mai. Per questo, quando gli viene concessa l’opzione di attraversare il regno dei morti o di restare nel Limbo in attesa, sceglie naturalmente di aspettarlo.
 

Mentre aspetta, passa il tempo a immaginarsi che tipo di uomo diventerà suo fratello. Sogna di Killian come capitano della Jewel mentre guadagna riconoscimenti e onori per il servizio esemplare reso alla corona. Forse Killian verrà invitato come ospite d’onore ad uno dei balli e danzerà con lord e regine: tutte cose che Liam ha sempre voluto fare. Si domanda se suo fratello si innamorerà, se avrà una famiglia, se sarà un padre migliore di quello che loro due hanno avuto. E in qualche modo l’attesa è insopportabile. Non può aspettare di vedere l’uomo, l’eroe, che il suo fratellino diventerà.
 

Non è che quando la prima anima arriva, un uomo ucciso a sangue freddo da un pirata chiamato Capitan Jones, che il suo sogno va in pezzi. Suo fratello non sta diventando un eroe.
 

Killian sta diventando un mostro.
 

-/-
 

Un giorno arriva una donna. Il suo nome è Milah. Era un pirata in vita. Conosceva suo fratello in vita. Amava suo fratello in vita.
 

Non lo cerca, ma in qualche modo i loro cammini si incrociano nel limbo dell’attesa. Quando sente pronunciare il suo nome Milah spalanca gli occhi e fa del suo meglio per catturare la sua attenzione. Lui la asseconda, perché desidera così tanto sapere cosa sta facendo Killian e chi è diventato. Inconsciamente spera che tutto quello che ha sentito sul conto di suo fratello sia una bugia.
Non lo è. Suo fratello è di certo un pirata, un assassino. Il pensiero lo farebbe star male, se solo potesse. 
 

(É così strano essere morto eppure esistere ancora).
 

Le domanda come è morta. Milah racconta che è stato suo marito ad ucciderla. Suo marito. Perché tecnicamente era una donna sposata quando è fuggita via con suo fratello, tradendo tutte le promesse fatte di fronte a Dio e alla legge. Liam prova disperatamente a capire cosa abbia fatto innamorare Killian di lei e, sebbene sia abbastanza carina, non riesce a comprendere in pieno perché suo fratello avesse intenzione di costruirsi una vita con qualcuno disposto ad abbandonare la sua famiglia e a tradire i suoi voti nuziali così facilmente.
 

“Gli manchi disperatamente,” sussurra Milah e Liam riesce a vedere il dolore che prova per suo fratello riflesso nei suoi occhi. “In parte sta facendo tutto questo perché gli manchi, ma anche perché è questo l’uomo che è. È davvero un pirata formidabile, un capitano stupendo, così fiero e forte…”
 

Pronuncia l’ultima affermazione con una vena d’orgoglio nella voce. Ed è a questo punto che Liam decide che non le piace. Killian può averla amata, ma lei rappresenta tutto quello che lui non ha mai voluto diventare.
 

Mantiene le distanze da lei da quel momento. Può leggere il dolore e il rimpianto di esser stata respinta sul suo viso, ma non gli presta attenzione. Non è un suo problema.
 

Nota però che come lui, anche lei resta e aspetta. Forse Killian? Liam non conosce la risposta, ma sente un germoglio di rispetto iniziare a sbocciare nel suo petto.
Sceglie comunque di non rivolgerle la parola.
 

-/-
 

Passano decenni.
La stessa cosa fanno un susseguirsi di vittime assassinate da un uomo che si fa chiamare Uncino.
 

Quindi è questo che si prova ad aver fallito.
 

Quindi è questo l’Inferno.
 
 

-/-

 
 
Milah prova ancora a cercare in lui qualche forma di compagnia. Più sono le vittime di Uncino, più la odia. Nel profondo, Liam riconosce l’ingiustizia dell’attribuire a lei tutta la responsabilità delle colpe di suo fratello, ma è talmente più semplice farlo di quanto non lo sia riconoscere la verità sulle scelte di Killian. Lei sembra averlo capito, perché un giorno lo mette all’angolo costringendolo ad ascoltarla.
 

“Non ho mai voluto che diventasse questo,” grida quasi, disperazione e tristezza che trasudano da ogni parola. “Lo avrei impedito se avessi potuto.”
 

Liam le crede, ma non sa ancora se è in grado di perdonarla.
 

Per cosa poi? Non lo sa più. Forse in tutto ciò Liam sta perdendo anche un pezzo di se stesso.
Un altro.
 
 

-/-
 
 
I secoli passano, e Liam continua ad aspettare che suo fratello muoia. Non si sarebbe mai aspettato che ci volesse così tanto, dando forse per scontato che Killian sarebbe morto in qualche impresa sconsiderata molto tempo prima. Tutti i pirati finiscono per morire, comunque. Si commettono errori, si suscitano vendette. Basandosi sul numero di persone incontrate finora e morte per mano di suo fratello – Uncino, si corregge mentalmente - Liam immagina che siano in molti a volere Killian Jones morto.
 

Eppure, suo fratello è ancora vivo e Liam aspetta. È sempre il solito tipo capace di deludere  ogni aspettativa, suo fratello.
 

Anche Milah aspetta. Aspetta il figlio disperso. Aspetta Killian. Nessuno dei due passa di lì. Liam vede la stanchezza nei suoi occhi, la conosce bene perché è la stessa che lei vede nei suoi. Continua a non familiarizzare molto con lei, non l’ha ancora perdonata per aver incoraggiato suo fratello a diventare una persona orribile, qualcosa che non avrebbe mai dovuto essere.
Lei amava (ama?) il pirata. Liam lo odia.
 
 
(Non veramente. Amerà sempre il suo fratellino, ma può odiare ciò che Killian è diventato).
 
 
(Quanto avrebbe voluto che suo fratello fosse un uomo migliore).
 
 
(Perché non è diventato un uomo migliore?)
 
 
 
-/-
 
 
 
Un giorno suo padre muore.
 
L’incontro non va bene. In primo luogo perché Liam nutre ancora del risentimento per esser stato venduto come schiavo, per essere stato abbandonato. Secondo perché suo padre gli parla della sua seconda famiglia, del secondo Liam. Terzo perché apparentemente Killian si è macchiato di parricidio. Liam è a stento sorpreso dell’ultima cosa. Niente è più in grado di sorprenderlo riguardo al conteggio delle vittime di Killian. Nemmeno questo.
 
Eppure… c’è qualcosa di bello nel rivedere di nuovo suo padre.  
 
Liam si chiede se rimarrà per aspettare Killian oppure  il figlio più giovane, arriva persino a convincersi di domandarglielo. Liam non vuole restar solo nella sua veglia: spera che una volta insieme forse potranno riconciliarsi, prega perché suo padre si unisca a lui.
Non lo fa.
Al contrario Brennan Jones sceglie di passar oltre e di lasciare anche quel limbo di attesa, abbandonando suo figlio ancora una volta.
 

Liam pensa forse di riuscire a capire perché suo fratello lo abbia ucciso.  Forse.
 
 
-/-
 
 

Muoiono ancora più persone. Questa è la vita (la morte?) nel regno dei morti. Alcuni passano, altri restano.
 

Arriva una donna di nome Cora. Non passa oltre, al contrario fa del suo meglio per appropriarsi di quel piccolo angolo di regno. Non molte persone le impediscono di farlo, e alla fine ci riesce. Liam non le dà importanza. Continua ad aspettare.

 
Killian verrà lì, un giorno. Ha già aspettato secoli. Che differenza può fare aspettare un altro po’?
 
 
-/-
 
 
Il compagno di Milah muore. È il marito ufficiale. Quello che ha abbandonato per prendere il suo posto al fianco di Killian. Per qualche ragione, viene a cercarlo. Liam può capirla, ma non la asseconda. Né cerca di parlare con il ragazzo che viene dall’Isola-che-non-c’è, quello conosciuto come Peter Pan. Entrambi sembrano conoscere suo fratello, ma Liam ha ormai imparato bene la lezione sull’impulsività e quella sulla mancanza di istinto di autoconservazione.
 

(Qualche volta si rimprovera per la sua stupidità: forse se fosse stato meno affrettato e ingenuo suo fratello non avrebbe mai intrapreso la strada sbagliata).
 

Più tardi, Milah lo trova. Sono passati secoli, ma ancora non si è arresa per il suo senso di lealtà verso Killian. Liam non riesce a capirla fino in fondo: non ha fatto altro che comportarsi in modo scostante verso di lei! Eppure sta iniziando ad apprezzarla.
 

“Secondo Tremotino, Killian è vivo ma questo lo sapevamo già,” prorompe Milah, ma c’è qualcosa nella sua voce che all’inizio Liam non riesce a inquadrare bene. “Penso che stesse cercando di ferirmi nel dirmelo, ma ha detto che Killian è andato avanti e che si è innamorato di qualcun altro, di qualcuno migliore di quanto non fossi io.”
 

“Oh.” Dice Liam, perché non sa che altro dire.
 

“Sono felice per lui.” Dice Milah fermamente, e Liam può sentire la verità nelle sue parole. “Tutto quello che voglio è che sia felice.”
 

Liam vuole la stessa cosa, ma non sa se credere ancora nella versione di felicità di Killian.
 
 
-/-
 
 

“Mio figlio è morto.” Dice Milah un giorno. Hanno raggiunto una specie di accordo dopo la morte e l’apparente resurrezione di suo marito. Non la vede da quella che gli è sembrata  una vita e ora capisce perché. “ Ad ogni modo se ne è andato. Non aveva nessuna questione irrisolta.”
 
 
“Mi dispiace,” le dice flebilmente come consolazione. Non sa veramente che altro aggiungere, cosa chiedere. Sembra tutto così profondamente personale. Ha speso centinaia di anni a tentare di evitare quella donna.  Non sa come procedere da qui in poi.
 

“Non c’è ragione per esserlo. Ci siamo riappacificati prima che andasse oltre.” Dice Milah semplicemente. Mantiene un tono di voce neutrale,  e Liam si chiede quale emozione stia mascherando. “É ironica, la permanenza in questo posto. Spendiamo il nostro tempo ad aspettare che i nostri cari muoiano, e quando lo fanno sembra la cosa peggiore del mondo.”
 

“Pensavo avessi detto che non ci fosse nulla per cui dispiacersi.”
 

“É così, ma il passaggio di Bae mi ha fatto realizare come non importa quanto altro tempo avrei aspettato per scusarmi, nulla avrebbe potuto prepararmi per il momento in cui lo avrei rivisto.” Sospira pesantemente, rigirandosi gli anelli tra le dita. “Credo mi abbia perdonata.  O almeno a modo suo lo ha fatto. È tutto ciò in cui avrei potuto sperare.”
 

“É una cosa buona.”  Liam è felice per lei. Sa quanto dolore ci sia nell’attesa, ma sa anche che Milah non lo ha cercato solo per parlare di suo figlio. Non sono così amici ancora. O forse lo sono. È passato così tanto tempo da quando ha avuto un vero amico.
 

“Mio figlio, lui ha passato molto tempo con Killian. Un sacco di tempo, recentemente.” Prorompe Milah, ed è qui che ogni cosa torna al suo posto. Suo fratello, l’intera ragione per cui sono l’uno nell’orbita dell’altro. Vuole che lei continui, ma allo stesso tempo non lo vuole.
 

Liam realizza di essere spaventato.
 

“E cosa sta facendo il mio caro fratello? Più pirateria con la sua amante?”
 Milah sembra piccata dal suo commento, e un po’ lo rimpiange. Non vuole distruggere il loro tentativo di amicizia, ma Killian è ancora un nervo scoperto. Lei conserva ancora qualche sorta di speranza per lui. Liam no.
 

“Mio figlio dice che è un brav’uomo. O almeno lo è ora. Dice che è sulla buona strada per diventare un eroe.”
 

“Ci crederò quando lo vedo.”
 


-/-
 
 

La prima volta che Liam vede suo fratello, non ci crede quasi. Secoli di attesa in un limbo tra i mondi possono far questo ad una persona. Quando riesce ad accettare fino in fondo che sì, Killian è quasi certamente morto, fa quello che ogni fratello maggiore farebbe di fronte all’opportunità di confrontarsi con il proprio fratellino alla deriva – lo prende a pugni.
 

“E pensare che uno dei pochi lati positivi di essere qui era quello che avrei avuto l’opportunità di rivederti…” dice dopo Killian, l’unica mano a massaggiare la mandibola dolorante. “Suppongo tu sia venuto a sapere qualcosa delle mie imprese quindi?”
 

“Un pirata, fratellino? Un assassino?” Liam sente secoli carichi di dolore e tormento scivolar via mentre registra lentamente l’aspetto di Killian. Sembra così stanco e spezzato, così diverso dal luogotenente che entrambi si sono lasciati alle spalle. “Che diamine ne è stato del tuo cammino da eroe?”
 

“Se può confortarti, sono morto eroicamente.”
 

Non lo fa, e mentre Killian si allontana, la vergogna scritta sul viso, Liam realizza che le circostanze della sua morte non confortano nemmeno il pirata.
 


-/-
 


Non molto tempo dopo l’arrivo di suo fratello nel mondo dei morti, ne arrivano altri, solo che sono diversi dalla maggior parte. Non sono morti. Sembrano essere impegnati in una qualche missione, quasi certamente per riportare indietro qualcuno che hanno perso, qualcuno che amano. Succede ogni tanto, che qualcuno sogni troppo fino a credere di poter sovvertire le leggi della vita, della morte e della magia. Falliranno. Tutti falliscono. Eppure… qualcosa sembra diverso riguardo la determinazione che hanno negli occhi, e un’elettricità insolita vibra nell’aria.
 

L’arrivo dei vivi causa un certo disordine tra i morti, non per quello che sono, ma per chi sono. Sembrano conoscere Cora e il ragazzino dell'Isola-che-non-c'è – Pan. A Liam giungono voci riguardo una regina malvagia, una famiglia reale, e una Salvatrice. Non che ci faccia troppo caso, perché nel corso dei secoli ci sono state molte regine cattive, e seppure non abbia mai incontrato una Salvatrice, ciò non significa che non ce ne possa essere stata più di una. Non è che quando sente un nome, un nome che non ha dimenticato sin da quando Milah è entrata nel suo mondo tanti anni prima, che prende veramente nota della loro presenza. Tremotino.
 


-/-


 
“Te lo spiegheranno meglio di quanto non possa fare io,” dice Milah mentre lo guida al campo dove i vivi sono rintanati ad organizzare la loro base e ad elaborare un piano, “ma fidati se ti dico che vorrai aiutarli. Sono qui per Killian, Liam. Vogliono riportarlo indietro.”
Questo stuzzica il suo interesse. Da quando ha saputo che suo fratello è diventato un pirata, tradendo qualsiasi valore Liam avesse tentato di instillare nel suo cuore, ha sempre dato per scontato che se Killian non fosse stato ucciso per vendetta o per ammutinamento, lo sarebbe stato per decreto reale. Mai avrebbe immaginato che dei reali avrebbero marciato fin nel regno dei morti per strapparlo alla morte. Fratellino, che hai combinato?
 

Viene condotto in una stanza piena di volti estranei, una miscela eterogenea di sfiducia e disperazione dipinta su ognuno. Una faccia in particolare lo colpisce, quella di una donna con due impressionanti occhi verdi che riflettono una profonda tristezza, ma anche una traccia di forte determinazione. Una donna con capelli e abiti altrettanto scuri è la prima a parlare.
 
“E lui chi sarebbe?”
 
“Il mio nome è Liam Jones, e mi è stato detto che siete qui per mio fratello.” Vede come la consapevolezza sbocci sulle loro facce. Vede anche qualcos’altro sorgere insieme a lei – speranza?
 

Senza  aspettare nessun incoraggiamento, la donna con gli occhi verdi si lancia in una spiegazione su come siano arrivati nel mondo dei morti, su come non voglia che la morte eroica di Killian – quindi suo fratello non stava mentendo – resti vana, e su come ha intenzione di riportarlo indietro. Dice tutte queste cose velocemente, come se farlo possa realizzare in un attimo tutti i suoi desideri, come se continuare a parlare possa ricacciare indietro le lacrime che stanno premendo agli angoli dei suoi occhi per uscire.
 
Lo dice in un modo che riesce a convincerlo di una cosa: quella donna ama disperatamente suo fratello, e farà di tutto per riportarlo indietro.
 
 





Prossimamente: Emma Swan e la sua famiglia provano a convincere Liam che suo fratello è veramente un eroe. Sfortunatamente, è più facile a dirsi che a farsi. Riusciranno i fratelli Jones a riappacificarsi prima che Killian ritorni tra i vivi?
 
Note: per la traduzione vi rimando al link del testo originale: 
http://archiveofourown.org/works/5812096/chapters/13394503
Il riadattamento in italiano diverge in più punti là dove la costruzione inglese non si conciliava con lo stile del testo. I commenti verranno tradotti ed inoltrati all’autrice quindi dato che lei stessa deve ancora pubblicarne la seconda parte, spero vogliate collaborare ad invogliarla a proseguire. Qualsiasi dubbio o proposta, anche inerente ad altre storie che volete veder tradotte è bene accetto. Alla prossima!
 
whiteangeljack
 
 
  
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