Era mandido di sudore, tremante, mentre da dietro il suo nascondiglio cercava di intercettare qualunque nemico.

La pesante armatura lo opprimeva, mentre gocce di sudore miste a lacrime colavano sul suo viso ,facendolo sentire ancora più uno schifo di quanto non si sentisse già.

Teneva con la telecinesi il pesante fucile, evitando l’incontro visivo con il cadavere.

Lui non voleva stare lì. Chi lo vorrebbe? 

Lontano migliaia di anni luce dalla sua casa, a combattere su un terreno che non è suo,che non gli appartiene.

E mentre lui era nascosto, i suoi compagni erano lì fuori, ad affrontare in una battaglia impari “Loro”.

Crudeli, disgustosi esseri.

 Di un aspetto orribile, che mostra la loro crudeltà e il loro egoismo, istinti animali che fino a quel momento lui non aveva mai visto o provato.

La loro indifferenza ai cadaveri dei numerosi soldati, amici e nemici, la leggerezza con cui andavano a premere il grilletto e sparare.

Chi erano? Perché lo facevano?

La Nazione di Equestria aveva da poco iniziato le prime spedizioni spaziali,ed erano sempre andate a buon fine. Mai una vita fu spenta in questi viaggi, e nacquero quindi le prime colonie. Finché non incontrarono loro. Crudeli, schifosi esseri. 

Nel primo incontro con loro attaccarono subito, senza pensarci due volte.

E ora lui era là, a combattere su un pianeta di cui non conosceva neanche il nome, assistendo impotente al massacro di suoi simili, pony come lui con cui aveva vissuto il dolore della guerra.

Esausto,cadde a terra,e fissò il cadavere,ancora con gli occhi spalancati.

Non una parola cadde dalle sue labbra, un grande vuoto aleggiava dentro di lui.

Nè una parola quando lo vide morire davanti a lui,sotto i colpi di uno dei nemici.

Era questo che faceva la guerra? 

Ti rende insensibile, incapace di provare pietà?

Troppe volte aveva visto la morte, anche al Campo, dove ogni giorno partivano in 1000 e tornavano in 100.

Cosa potevano fare?Mai avevano affrontato una Guerra simile, così sanguinosa.

Mai avevano visto esseri così freddi, incuranti del destino delle loro vittime, solo desiderose del loro “Bene Comune”.

Era mandido di sudore, tremante, mentre da dietro il suo nascondiglio cercava di intercettare qualunque nemico.

La pesante armatura lo opprimeva, mentre gocce di sudore miste a lacrime colavano sul suo viso ,facendolo sentire ancora più uno schifo di quanto non si sentisse già.

Teneva con la telecinesi il pesante fucile, evitando l’incontro visivo con il cadavere.

All’improvviso, sentì qualcuno strisciare dietro di lui. Rapidamente si voltò, e sparò tre colpi sul petto della creatura,che cadde immediatamente a terra, emettendo quell’orribile verso che tutti loro facevano.

L’unicorno guardò il cadavere,e rabbrividì: mai aveva visto essere più strano.

Così alto, con una pelle chiara, ruvida, e senza peli.