NOTE AUTORE:

Coppia: Solangelo.
Dedicata a: Chiunque ami questa coppia.
AVVERTENZA&NOTE: Ammetto, non sono una mia otp, tuttavia mi piacciono moltissimo e in questo periodo diciamo mi ci sto affezzionando tanto. Poi beh, devo dire che mi piace la figura di Will, insomma com'è un po' emersa dei libri (anche se per molto poco), come lo raffigura il fandom e...un po' mi ci rivedo. So, visto che alla fine è quasi un "jolly" (dato che non si sa tantissimo di lui), ho messo qualcosa di mio in questa brevissima cosa e spero di non averlo rovinato. 

Buona lettura!

“Stai piangendo?”

“No, è solo allergia, sai… la primavera non è amica di tutti.”

I suoi occhi scuri lo fissano, ed è come contemplare un ritratto, uno di quelli molto tristi e al tempo stesso bellissimi. Ha gli zigomi marcati, nota, le lentiggini a segnargli il viso anche sopra il naso, mentre due grandi pietre azzurre brillano alla luce di quel caldo tramonto. Pensa che è davvero molto bello, baciato dal sole, baciato da quelle lacrime che scivolano fino alle labbra. Sono carnose, di un intenso rosso ciliegia: gli piacciono e vorrebbe morderle. 
Sospira, girando il viso dalla parte opposta, mentre un leggero imbarazzo gli vela le guance. Si gratta il capo a disagio, non sa cosa fare e in tutta onestà non gli crede e sa che fa bene a non farlo. 

“Vuoi che…ti abbracci?”

Domanda incerto, la voce bassa, tentennante, per niente sicura di sé, come molti dei suoi atteggiamenti del resto. È così insicuro il figlio di Ade, come se avesse le scarpe perennemente slacciate e fosse perennemente a rischio caduta libera. 
Il ragazzo dai folti riccioli biondi sgrana appena gli occhi e lo guarda, proprio come un bambino guarderebbe un grosso albero in fiore per la prima volta: a metà tra lo stupore per la sua bellezza e per la sua maestosità, quasi spaventosa. 

“Sei se-”

Si blocca e serra veloce la bocca, pensando che sarebbe davvero uno stupido a chiederglielo, sprecando ogni singola possibilità di poter davvero avere un abbraccio da lui. Così sorride dolcemente, un sorriso caldo e bellissimo. Nico lo vede, da sotto i suoi capelli corvini che dovrebbe proprio tagliare, pensando che non ci sia niente di più bello di quel sorriso, niente di più rincuorante. 

“Sì, mi farebbe stare meglio.”

E Nico inciampa sulla stringa sciolta, quella della scarpa sinistra, quella maledetta traditrice. 
È un abbraccio strano, un po’ impacciato all’inizio, forse un po’ troppo perché sente la risata bassa di Will contro l’orecchio, ma fa finta di niente. Il suo petto è così caldo, così comodo. Non vuole staccarsi da lì per nessuna ragione al mondo e Will pensa lo stesso: vorrebbe poterlo stringere tra le sue braccia per sempre.