Calipso osservò Leo. I riccioli bianchi circondavano il suo capo. Non aveva perso nessun capello durante la vecchiaia. Profonde rughe solcavano il suo viso abbronzato. Erano passati moltissimi anni da quando Leo l'aveva portata via da Ogigia. Per fortuna erano riusciti a tornare piùommeno nell'epoca dei loro amici, solo dieci anni dopo. Avevano dovuto superare moltissime sfide, ma ora erano arrivati alla più grande. Leo, essendo solo un semidio, invecchiava giorno per giorno, ma Calipso era una dea. Non poteva invecchiare con l'uomo che amava. E lo stava vedendo morire lentamente. Quando si svegliavano lui faceva fatica ad alzarsi, faticava a camminare e tossiva spesso e rumorosamente. Calipso non lo sopportava. Non poteva. Ma nonostante tutto, lui non aveva perso il suo umorismo. La faceva sempre ridere, e lei per un attimo non pensava più alle cose brutte. Si amavano, dei se si amavano. Tutti pensavano che il loro amore dovesse essere eterno. Ma così non fu. Una sera Calipso era a cucinare quando Leo, strascicando i piedi, la raggiunse. "Amore...guardami." "Cosa...cosa succede?"Calipso lo guardò con fare preoccupato. "Senti...io so che non vivrò ancora a lungo...' "Ma cosa dici?!" "Lasciami finire!" "Va bene..."disse rassegnata. "Stavo dicendo... Ok, non vivrò ancora a lungo. Mi devi promettere alcune cose. Uno: quando morirò voglio essere bruciato. Sono sempre il boy on fire, d'altronde." "Hai anche il cervello un fiamme"rise Calipso. "Ahahah...Due:Dovete fare un megaparty. So che sicuramente sarà noiosissimo senza di me, ma voglio che mi ricordiate col sorriso e come un tipo divertente." "Spiegami come facciamo a festeggiare se tu non ci sei più."disse lei serissima. "Vi inventerete qualcosa...Negheresti i voleri del dopo morte(?) di un povero vecchio?" "No, certo..." "Perfetto...Tre:questo riguarda te. Prima promettimi che farai ciò che ti chiedo." "Se non so cosa vuoi come faccio a promettere?" "Prometti." "Ok ok, prometto."Calipso rispose a malincuore, non sapeva cosa aspettarsi. "Allora...tu non dovrai essere triste. Bé, magari un pochino si...ma non devi deprimerti. Goditi la tua infinità. Magari trovati anch un dio sexy e intelligente...non sarà facile trovare un ragazzo perfetto come me, ma vabbé." "Leo..." La dea lo abbracciò di slancio, e quasi lo fece cadere. Rimasero così a lungo, o forse poco. Era uno di quei momenti in cui non si riesce a contare il tempo. Erano solo lui, lei e il loro amore. Nient'altro. La mattina dopo, Leo non respirava più. Era finalmente nei Campi Elisi, non avrebbe dovuto soffrire più. Calipso si aggrappò a questo pensiero per andare avanti. Fece tutto ciò che Leo le aveva chiesto, ma l'ultima richiesta, no, quella non riusciva manco a pensarla. Come poteva anche solo pensare di trovare un altro? ||||||||| Ciao, io sono Marta. Non riesco a capire se questa storia mi piace oppure no. Ovviamente quella della mia collega(😂)Nicole é molto più bella, ma vabbé. Leggetela, mi raccomando! La storia non finisce così (maddai?), se vi piacerà pubblicheró anche gli altri capitoli. Ci ho messo un casino per scriverla, e all'inizio volevo fare una storia comico e demenziale e...DEPRIMIAMOCIIIIIII Un bacione e tanti unicorni a tutti, Marta. Ps:Solo a me fa ridere Ogigia?😂