DISCLAIMER:
'Questi personaggi non mi appartengono,
ma sono proprietà di Cassandra Clare; questa storia
è stata scritta senza
alcuno scopo di lucro'.
Nota dell'Autrice: una piccola one shot che ho
scritto tempo fa. Il
linguaggio è un po' scurrile, ma si hanno diciassette anni
una sola volta nella
vita!
Salve, sono Jace Herondale.
Sapete, figo, alto, biondo, sorriso smagliante? Si, sono io. Beh, sono
nei
guai, ma quel tipo di guai CheNonSoComeCazzoVenirneFuori.
Lasciate che vi spieghi.
Sono felice, sapete. Non sono uno di quei ragazzi tormentati e ombrosi,
con un
passato di abusi e tristezza. Cazzo no, io ho una famiglia
meravigliosa; i miei
genitori mi amano, mia nonna mi riempie di regali ogni volta che vado a
trovarla, ho perfino un cavallo!
So di essere fortunato, non l'ho mai negato. Essendo figlio unico, la
mia
famiglia mi ha viziato fino alla morte, esaudendo ogni mio desiderio e
quando
ho cominciato la scuola avevo tutti ai miei piedi. Ho imparato presto
che
potevo ottenere tutto quello che volevo con un po' di strategia: un
sorriso
gentile, uno sguardo innocente dai miei strani (strani? Fighissimi!)
occhi
dorati ed era fatta. I compiti, scroccare il pranzo, giocattoli... non
c'era
niente che mi venisse negato. E non c'era nemmeno bisogno di essere
maleducati:
ho imparato da piccolo che la gentilezza e le buone maniere ti fanno
ottenere
molto di più della scortesia.
Crescendo ovviamente i miei gusti sono cambiati. Sono passato
dall'ultimo
scintillante modellino di soldato a un nuovo tipo di gioco: le ragazze.
Ne ero
affascinato e apparentemente anche loro erano affascinate da me!
Il mio primo bacio è stato a dodici anni. Lei ne aveva
quindici e ricordo
ancora le sue labbra morbide e la dolce sensazione delle sue mani
attorno al
mio collo. Il fatto che fosse più grande di me, aveva fatto
schizzare alle
stelle la mia popolarità a scuola e io ne avevo approfittato
fino in fondo. A
sedici anni conoscevo per nome tutte le ragazze della mia scuola e
avevo visto
nude almeno la metà di loro. Più grandi,
più piccole, non faceva differenza,
avevo solo una regola che mi premuravo di spiegare a chiunque volesse
farsi un
giro nel mio letto: nessuna relazione, nessun "Oh Jace, non posso
vivere
senza di te", nessun "ti prego dammi una possibilità" e
soprattutto nessun "io ti amo".
Non è che non voglia sistemarmi, ma non voglio farlo adesso.
Cazzo, ho
diciassette anni, lasciatemi in pace. Ci sarà tempo per
trovare "quella
giusta", per ora datemi un sacco di buon sesso, grazie. E, fidatevi, ne
avevo quanto ne volevo. Fino a quando ho conosciuto lei.
Beh, come stavo dicendo, sono nei guai ed è cominciato tutto
con Alec
Lightwood. No, non capite male, non pendo da quella parte (lui si, ma
è
un'altra storia), è solo che Alec è il mio
migliore amico. E i migliori amici
si invitano a casa l'uno dell'altro. E quando capita che il tuo miglior
amico
abbia la più bella sorella di sempre... ci capiamo, vero?
Isabelle Lightwood è una cazzo di dea del sesso. Voglio
dire, l'avete vista?
Quelle gambe? Le cose che ci potrei fare. E le tette? Ragazzi, quelle
tette mi
fanno impazzire! E ha degli occhi magnifici, scurissimi, magnetici e
misteriosi. Quindi si, non appena l'ho conosciuta ho provato a
portarmela a
letto.
Inizialmente cercavo di essere sottile, ma con il passare del tempo
sono diventato
più esplicito. Non mi ha mai disturbato il fatto che fosse
la sorella di Alec,
ad essere sinceri, in fondo Isabelle era una ragazza matura e poteva
prendere
le sue decisioni da sola, qualcosa che si assicurava suo fratello
capisse
perfettamente. A dir la verità, ricordo che una volta gli
diede un pugno in
faccia quando lui cominciò a essere iper protettivo e gli
strillò (e cito
testualmente) "Tu, stupido idiota, vai a farti Magnus e piantala di
rompere a me!"
Quindi, vedete, una ragazza indipendente, una che poteva cavarsela
benissimo da
sola. E non mi voleva.
Aveva reso la cosa chiarissima e non aveva mai cambiato idea, al punto
che la
cosa era diventata una sorta di scherzo fra noi due. Onestamente non
ero ferito
dal suo rifiuto. Era nel suo diritto e se non voleva quello che potevo
offrirle, beh, era lei a perderci. Oltretutto capisco che ci siano
ragazze che
non vogliono essere solo dei numeri, parte di un'infinita lista di
conquiste,
ma che vogliono qualcosa di più. Ripeto, ci perdono loro!
Però ero curioso perchè Isabelle non mi era mai
sembrata un tipo da storia
fissa. Non cambiava ragazzi tanto quanto me, ma aveva avuto un buon
numero di
"amici" e questo era il motivo per cui mi interessava: non metto mai
gli occhi su qualcuno che mi darà problemi più
avanti, scelgo con molta cura e
Isabelle era perfetta. Sapevo che mi trovava attraente, mi accorgevo
dei suoi
occhi addosso quando pensava che non stessi guardando, ma si rifiutava
di
cedere.
Il vero casino è cominciato a una festa. Era estate ed
eravamo stati invitati
da Aline: ha una bella casa, ma la sua caratteristica migliore
è di sicuro
l'enorme, grandissima piscina. Ovviamente siamo finiti tutti a nuotare
ed è
stato lì che ho conosciuto Clary. Beh, l'ho quasi annegata
per essere onesti. E
comunque non è stata colpa mia, giuro. Qualcuno mi ha spinto
in piscina e lei
era fra i piedi. Le sono cascato addosso e l'ho spinta sott'acqua e le
mie mani
potrebbero averle accidentalmente
palpato il sedere mentre
cercavo di riemergere.
Tutto bene, tutto tranquillo, solo che Isabelle era lì, ha
visto tutto e ha
cominciato a strillare come una matta. Faceva tanto di quel casino che
sembrava
che stessi violentando Clary invece di limitarmi ad affogarla! Ok, non
è che
sia meglio però... non divaghiamo.
Dunque, io ero ancora in piscina mentre Isabelle aiutava la sua amica e
all'improvviso mi ha guardato con tanto di quell'odio negli occhi che
ho fatto
un passo indietro. Si, nell'acqua.
"Jace Herondale," ha scandito, "se ti azzardi a toccare di nuovo
Clary, mi faccio una collana con le tue palle. E giusto
perchè tu lo sappia,
preferirei andare a letto con un serpente piuttosto che con te! Sei il
peggior
Don Giovanni che abbia mai conosciuto, e starai molto alla larga da me
e dai
miei amici!"
Beh, non era la prima volta che venivo insultato quindi non le ho
risposto, ma
poi Simon Lewis si è fatto avanti, ha circondato le spalle
di Isabelle con un
braccio e l'ha portata via, lanciandomi occhiate assassine.
Ora, potrei battere Lewis con una mano dietro la schiena, ma non
è questo il
punto. Il punto è che tutti quanti hanno visto Isabelle
Lightwood
respingere Jace Herondale e poi andarsene con Simon
Lewis. Simon
Lewis, cazzo, il nerd, il perdente, il... argh!
Non potete capire l'umiliazione. Sorridevano tutti, alcuni ridevano
perfino. Di
me. Ero stato ridicolizzato da una ragazza e il suo fidanzato nerd di
fronte a
metà della scuola. La metà che contava.
Sono uscito dalla piscina e me ne sono andato dritto a casa, sentendo
ancora le
risate dietro di me. Ed è stato lì che ho giurato
che Isabelle me l'avrebbe
pagata. Non voleva dormire con me? Ok. Ma non c'era bisogno di
umiliarmi
davanti a tutti solo perchè avevo accidentalmente toccato la
sua amica!
Fra parentesi, non avevo nemmeno mai guardato Clary in quel modo, non
è il mio
tipo. E' bassa, è piena di lentiggini e decisamente non
è
"sviluppata" abbastanza. Si, intendo le tette. Immagino che le stiano
bene addosso, ma sapete, ho avuto di meglio. Quindi no, grazie, e non
riesco
nemmeno a capire come Isabelle avesse potuto pensare che una come Clary
Fray
potesse interessarmi.
Ho passato la notte a pensare a come farla pagare a Isabelle e poi ho
passato i
giorni seguenti a investigare su di lei; dovevo arrivare a capirla
perfettamente in modo da sapere come colpire per farle male. Ed
è stato lì che
mi è venuta l'idea. Da quello che avevo capito, Clary era la
sua migliore
amica, era quasi come una sorella. E Kaelie mi aveva detto che Clary,
la dolce
piccola Clary, aveva questa gigantesca cotta per me. Era
perfetto.
Avrei rubato Clary a Isabelle, proprio sotto il suo naso. L'avrei
conquistata e
avrei dormito con lei. E poi l'avrei rimandata da Isabelle con il cuore
spezzato. Quale modo migliore di ferire qualcuno se non ferire coloro
che
amano?
Si, è una bastardata, ma ero incazzato nero. Ho intimato
alla mia coscienza di
andare a dormire per le settimane successive e ho dato inizio al mio
piano.
Convincere Clary a uscire con me non è stato complicato,
anche se ovviamente
Isabelle ha cercato di fermarmi. Sapendo però che Clary
aveva una cotta per me,
sapevo che tasti premere con lei.
Alla fine siamo usciti insieme un pomeriggio. L'ho portata fuori dopo
la scuola
e mi sono comportato da perfetto gentiluomo fino a quando l'ho
riportata a casa
per cena. A quel punto l'ho baciata e ripensandoci posso dire che
quello è
stato il mio primo errore. Avrei dovuto riconoscere i segnali ma non
l'ho
fatto. Ed è stato il bacio più dolce che abbia
mai condiviso con una ragazza.
Non il migliore, non il più appassionato, non il
più ardente... il più dolce.
Eravamo dietro l'angolo di casa sua e lei mi aveva detto che avrebbe
fatto gli
ultimi metri da sola in modo che suo fratello non si facesse vedere.
Pare che
sia un po' iper protettivo e Clary non voleva che io lo incontrassi
(non
ancora). Così ho annuito e le ho preso la mano con
gentilezza, baciandole le
nocche. Clary è arrossita e mi ha guardato con una timidezza
tale che mi ha
colpito. La mia mano le ha sfiorato la guancia e lei ha trattenuto il
fiato,
chiudendo gli occhi e socchiudendo le labbra. Mi sono chinato
lentamente, la
mano che scivolava con leggerezza dalla sua guancia ai suoi capelli e
poi al
suo collo, e quando le mie labbra hanno toccato le sue, lei si
è sciolta fra le
mie braccia. Era così morbida e mi baciava lentamente,
muovendo le labbra sulle
mie con una tenerezza tale che l'ho stretta gentilmente fra le braccia
e non ho
nemmeno cercato di approfondire il bacio. Non era quello che voleva.
Lei voleva
il bacio da fiaba, il tocco gentile e amorevole che le comunicava che
mi sarei
preso per sempre cura di lei. Le ho dato quello che voleva e non mi
sono
minimamente accorto del fatto che non mi era mai piaciuto
così tanto un bacio.
Il primo errore, come dicevo.
Il secondo è stato non accorgermi che stavo infrangendo
tutte le mie regole per
arrivare a Clary. Non è una che si infila nel letto di un
ragazzo appena
conosciuto, quindi prima dovevo conquistarla. E questo voleva dire
uscire con
lei. Un sacco di volte. Ero così concentrato sulla mia
vendetta nei confronti
di Isabelle che non ho notato che stavo facendo per Clary cose che non
avevo
mai fatto per nessun'altra. Mi stava entrando nel cuore, a poco a poco.
Mi sono
ritrovato a divertirmi con lei, a guardare film insieme, andare a cena
fuori,
andare al parco... l'ho perfino portata a cavalcare Wayfarer!
Lei era intelligente, carina, aveva senso dell'umorismo... ridevamo un
sacco
insieme. Con lei non mi annoiavo mai. Passavano le settimane e non mi
veniva
nemmeno in mente di fare sesso con qualcun'altra, stranamente la cosa
non mi
mancava per nulla. La sera prima di andare a dormire chiacchieravo con
Clary ed
ero in pace fino al mattino. Alla fine perfino Isabelle ha rinunciato a
cercare
di convincerla a smettere di uscire con me perchè
apparentemente Clary era
felice. Ho anche saputo che era lei il motivo per cui Isabelle era
così
irremovibile nella sua decisione di non stare con me: sapeva che
piacevo alla
sua amica e non voleva ferirla. In un certo senso ammiro la sua
devozione e a
un certo punto ho cominciato a dubitare del mio piano. Alla fine era
Clary
quella che avrebbe sofferto e chiaramente non se lo meritava.
Ho spinto giù in fondo il pensiero che forse cominciava a
importarmi un po'
troppo di lei. Mi sono detto che non era vero. Mi sono detto che non
era la
ragazza per me. Mi sono detto che non mi piaceva nemmeno, fisicamente.
Però non
era vero. Ora le sue lentiggini mi facevano venire voglia di baciarle
una per
una, la sua figura esile reclamava i miei abbracci, le sue labbra
chiamavano i
miei baci, il suo corpo mi faceva desiderare di toccarla e
accarezzarla. E
quando alla fine i miei genitori se ne sono andati da mia nonna per il
fine
settimana, mi sono accorto che non potevo più aspettare.
Ho invitato Clary a cena, facendole sapere che saremmo stati da soli,
assicurandomi che capisse cosa voleva dire. Ero quasi sicuro che
avrebbe
rifiutato, dicendo che non era pronta, ma non l'ha fatto. E quando la
cena è
finita e l'ho presa fra le braccia, mi sono sentito nervoso come la mia
prima
volta, non riuscivo più a pensare, avevo dimenticato tutte
le mie frasi a
effetto. Lei era lì, stretta a me, mi baciava, si fidava
completamente e ho
sentito che non mi meritavo tutta quella fiducia, che le avrei solo
fatto del
male. Solo che non riuscivo a fermarmi, avevo bisogno di lei. Aveva gli
occhi
chiusi, le sue mani mi accarezzavano la schiena timidamente, tocchi
leggeri che
mi facevano venire ancora di più voglia di lei. E' stato
lento, è stata una
fiamma che è cresciuta sempre di più, baci
nell'oscurità, sussurri e gemiti, il
mio nome sulle sue labbra mentre la veneravo come non avevo mai fatto
con
nessuna, e il suo nome inciso nella mia mente e nel mio cuore mentre la
stringevo cercando di riprendere fiato dopo l'esperienza più
straordinaria
della mia vita.
Quindi, vedete, è questo il problema. E' che ora sono nel
mio letto, con questa
ragazza meravigliosa, e lei sta dormendo. E' così in pace
che non riesco a
convincermi a svegliarla per mandarla a casa. Non voglio che se ne vada
e non
mi era mai successo finora. Voglio che il sole sorga e brilli su di
lei, mentre
è ancora nel mio letto. Voglio svegliarla riempiendole il
viso di baci, voglio
baciare ogni lentiggine, i suoi occhi, la fronte, le labbra... e poi
fare
l'amore con lei, ancora e ancora. Solo che è sbagliato. Io
non vado bene per Clary.
E non dimentichiamoci che dovrebbe essere solo il mezzo per vendicarmi
di
Isabelle, per fargliela pagare dopo l'umiliazione della piscina. Lei
non voleva
dormire con me perchè sapeva che Clary aveva una cotta per
me, quindi ora ho
dormito con Clary e la rimanderò da Isabelle con il cuore
spezzato. Non sono
mai stato un bastardo di questo tipo, ma se lo merita, mi ha umiliato,
cazzo!
Si, è quello che farò. Ora la sveglio, le
ridò i suoi vestiti, le sorrido e le
dico di portare le chiappe fuori da casa mia perchè voglio
dormire. Magari le
chiamo un taxi, dopotutto sono le due del mattino e voglio essere
sicuro che
arrivi a casa sana e salva.
Sollevo la mano per scrollarle la spalla ma poi mi fermo. Cazzo no, non
posso
fare questo. Non a Clary. Era vergine, porca puttana! Non che io abbia
mai
avuto un problema con le vergini, eh. Dopotutto è una loro
scelta e io ho
sempre messo bene in chiaro che solo perchè ero la loro
prima volta, questo non
significava che loro sarebbero state la mia ultima. Ricordo una ragazza
che mi
ha letteralmente detto di volersi liberare di quel "problema" e che
pensava che io fossi il ragazzo migliore per occuparsene. E lo ero. Che
non sia
mai detto che Jace Herondale non fa tutto il possibile per far star
bene una
ragazza, specialmente se è la loro prima volta. Voglio che
sia memorabile,
cazzo. Voglio che si ricordino di me anche quando saranno vecchie,
sposate e
con cinque figli. Voglio che dicano "Jace Herondale è stato
la mia prima
volta ed è stato fantastico, cazzo."
E a giudicare dalla sua reazione, è stato così
anche per Clary. Si, come
quando... beh, sto divagando. Il problema è che Clary
è una ragazza dolce,
tenera. E' il tipo che sogna il Principe Azzurro, il tipo del "Ti
amerò
fino alla morte e se c'è un vita dopo la morte, ti
amerò anche allora."
Il mio opposto.
Perchè cazzo mi sono cacciato in questo casino? Che
è successo alla regola del
"solo un certo tipo di ragazza"? Perchè lei non è
decisamente quel
tipo, lei è piccola e adorabile e così
affascinante che comincio a credere che
sia lei il conquistatore e io la vittima. Come altro spiegare quella
voglia
improvvisa di averla fra le braccia e stringerla semplicemente fino al
suo
risveglio e poi per tutti i giorni che seguiranno? Come spiegare che
stanotte è
stato probabilmente il miglior sesso della mia vita, nonostante la sua
inesperienza? O il battito selvaggio del mio cuore mentre la svestivo,
strato
dopo strato, fino a quando è arrossita e ha distolto lo
sguardo? O il bacio
lento che abbiamo condiviso subito prima di cadere nel mio letto, il
mio modo
di dirle che lei era la più bella, straordinaria, dolce
ragazza che avessi mai
avuto la fortuna di incontrare?
Cazzo, cazzo, cazzo. Devo andarmene subito. Andrò a dormire
sul divano. Devo
andarmene prima che...
E lei apre gli occhi. La luce della luna regala alla sua pelle una
sfumatura
pallida che la fa sembrare di porcellana e i suoi brillanti occhi verdi
sono
quasi neri ora. Mi guarda con il sonno negli occhi, ma quando mi vede,
mi
sorride; un sorriso dolce, una curvatura delle labbra appena accennata
che mi
racconta la sua felicità ancora prima che la guardi negli
occhi. E quando lo
faccio, allora capisco che è finita. Clary mi sta guardando
con una fiducia
tale, con un amore tale, che non riesco proprio a ferirla o andarmene.
Non
voglio farlo. E credo che non vorrò farlo mai.
"Hey". Sussurra, i suoi occhi fissi nei miei.
"Ciao." Mi ritrovo a sorridere, il sorriso più felice di
sempre.
"Va bene se dormi qui stanotte?"
E' la prima volta che chiedo a una ragazza di restare. La prima volta
in
assoluto.
"Mmm," risponde lei, annuendo leggermente. "I miei pensano che
sia con Isabelle."
"Bene." Dico solo questo. Poi la prendo fra le braccia, la stringo al
cuore e la guardo mentre si riaddormenta, con quel sorriso pacifico
ancora sulle
labbra. La bacio leggermente fra i capelli prima di chiudere gli occhi
a mia
volta, facendo un respiro profondo. Ed è come se fosse la
prima boccata d'aria
fresca da anni.
Fanculo ai diciassette anni, fanculo al divertimento, e principalmente,
vaffanculo
Isabelle Lightwood. Anche se probabilmente non smetterò mai
di ringraziarla per
essere stata la ragione per cui ho incontrato Clary.
E' ora di chinare la testa e ammetterlo. Sono innamorato. Sono
innamorato di
questa splendida ragazza fra le mie braccia e tutto quello che voglio
è passare
il mio futuro ad assicurarmi che lei lo sappia.
Riuscite a crederci? Jace Herondale è innamorato. E cazzo,
è veramente
meraviglioso.