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Autore: Light Wolf    30/01/2016    4 recensioni
Goku e Goten sono costretti a cambiare i loro piani per il pomeriggio: Goten ha la febbre. Un semplice e tenero momento padre e figlio, in cui traspare un profondo legame.
Genere: Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Goku, Goten
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Da solo con papà

Goku toccò la sua fronte e quella del figlio nello stesso momento. Non aveva più dubbi, Goten aveva la febbre.
<< Papà? >> mormorò il piccolo Sayan, tirandosi le coperte fin sopra la fronte.
Goku, sedendosi ai piedi del letto, rispose con un sorriso e gli passò una mano tra i capelli.
<< Come ti senti? >>
<< Non molto bene. >>
<< Immagino. Hai la febbre molto alta. >>
<< Quando torna la mamma? >> domandò Goten.
<< Speriamo presto. Intanto, perché non ti riposi un poco? Così ti riprenderai prima. >>
Goten annuì contento e si sistemò per dormire.
 
Goku uscì dalla stanza, effettivamente l’ultima domanda di Goten l’aveva reso pensieroso.
“Quando sarebbe tornata Chichi?” si chiese anche lui, ma si accorse ben presto di non averne assolutamente idea, non aveva mai fatto caso ai tempi che Chichi impiegava per andare nella città più vicina, fare la spesa e poi affrontare tutto il lungo viaggio di ritorno. A dir la verità, forse non gliene importava un granché. Non aveva alcun motivo di preoccuparsi o di costringerla a tornare a casa il più presto possibile, così come lui poteva allenarsi quando e quanto voleva, lei era libera di fare ciò che più le piaceva.
Goku scosse la testa per allontanare tutti i pensieri, anche se non era mai stato un tipo riflessivo, non riusciva a evitare che la sua mente vagasse da sola. Per prima cosa, bisognava far abbassare la febbre, prese una tovaglietta e una ciotolina, riempì quest’ultima d’acqua fredda e vi immerse il pezzo di stoffa.
Tornò nella stanza del figlio e controllò che stesse dormendo.
<< Goten, non ti avevo detto di riposarti? >> chiese con tono bonario.
<< Ci ho provato, papà. Però ho il naso tappato e non riesco a respirare bene.>>
<< Forza, sistemati e proviamo ad abbassare la febbre. >>
Gli mise il panno bagnato sulla fronte e si sedette nuovamente sul letto.
<< Papà! È freddo! >>
<< Se fosse caldo, non sarebbe utile. >>
Goku si appoggiò alla parete. Quella scena gli faceva ricordare quando anche Gohan si era ammalato nella Stanza dello Spirito e del Tempo, al pensiero di quei tempi, il Sayan tirò un sospiro di sollievo, era contento che al momento fosse ritornata la pace.
<< Papà, dov’è Gohan? Puoi dirgli di venire qui? >>
<< Lo sai che Gohan al momento deve studiare e poi non è a casa. >>
<< Gohan pensa sempre a studiare e si allena poco. >> sentenziò Goten.
<< Almeno, adesso, si allena di più. >>
<< Non è abbastanza! >> ridacchiò Goten.
Goku rise anche lui, poi con un sospiro, disse:
<< Su, adesso basta parlare e riposati. >>
 
Goku quasi non se lo aspettava, ma il figlio si addormentò subito. Una bella dormita è la soluzione migliore per riprendersi, si disse tra sé e sé. Il Sayan non lasciò mai la stanza, se non per prendere una sedia dalla sala da pranzo e metterla vicino al letto. Ogni mezz’ora imbeveva la stoffa nell’acqua e la rimetteva sulla fronte del figlio, il quale sembrava non accorgersi di niente.
Era passata un’ora da quando Goten si era addormentato e Goku cominciava a fare fatica nel tenere gli occhi aperti. Ma, per fortuna, qualcosa, anzi, qualcuno, lo svegliò.
<< Papà? >>
<< Ti sei già svegliato? >>
<< Ho sete. >> rispose conciso il bambino.
Goku annuì e andò in cucina a prendere un bicchiere d’acqua, lo portò al figlio che lo bevve tutto ad un fiato.
<< Ti dispiace se dormo ancora? >>
Goku scosse la testa, sorridendo. Immediatamente, Goten si riaddormentò.
 
Chichi era appena tornata a casa, aveva fatto degli ottimi affari in città, in più aveva voglia di cucinare qualcosa di grandioso per la sera.
<< Goten? Goku? >>
Nessuna risposta. Che siano andati ad allenarsi?
<< Gohan? >>
Neanche lui, probabilmente ancora non è tornato.
La donna posò tutti i sacchi sul tavolo e si accorse che mancava una sedia nella sala da pranzo. Si augurò con tutto il cuore, per il bene di suo marito e di suo figlio, che non l’avessero usata per qualche stupido esperimento per allenarsi.
Entrò in camera di Goten e lì vide una scena che le sciolse il cuore.
Padre e figlio dormivano beati, tutte e due in posizioni alquanto strane. Goten aveva sollevato tutte le coperte, lasciando che un lembo del lenzuolo toccasse terra, mentre Goku dormiva scomposto sulla sedia. Chichi notò subito la ciotolina d’acqua quasi vuota e vide una piccola tovaglietta avvolta tra le lenzuola del letto. Capì subito cosa era successo.
<< Goku? Goku? >>
Il Sayan aprì gli occhi, ma era evidentemente confuso.
<< Sei tornata. >>
<< Come sta adesso Goten? >>
<< Aveva la febbre. A dir la verità, ora…– sbadigliò Goku- non ne ho idea.>>
Chichi posò una mano sulla fronte del figlio, era ancora un po’ calda, ma niente di preoccupante.
 
<< Mamma! >> esclamò Goten, felice di vederla.
<< Come ti senti, Goten? >>
<< Ho fatto come mi ha detto papà, così mi sono addormentato e ora mi sento meglio. >>
<< Hai fatto bene. Ora rimani un altro po’ a letto, ti porto qualcosa da mangiare e misuriamo la febbre. >>
Chichi lasciò la stanza sorridendo.
<< Papà? >>
Goku si avvicinò al letto del figlio.
<< Ti voglio bene! >> esclamò Goten con un abbraccio.
 
Goku sorrise. Quel momento non poteva essere più perfetto.
   
 
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